martedì 28 gennaio 2014

La Juve rallenta la corsa


Se Antonio Conte, con una buona dose di orgoglio, lo scorso sabato sera esultava per la prova positiva della sua Juventus, capace di non crollare sotto i colpi di una Lazio in superiorità numerica per buona parte del match, la stessa cosa è capitata qualche ora dopo anche a Rudi Garcia. Il tecnico francese, rientrato da Verona con tre punti utili alla Roma per ridurre il distacco da Madama, ha dimostrato con i fatti di non voler abbandonare i propri sogni di gloria: “La Juve è forte ma non imbattibile, dovremo farci trovare pronti se caleranno”.

Domenica si è chiusa una settimana più nera che bianca per la Vecchia Signora: dall'eliminazione in Coppa Italia per mano dei giallorossi sino al pareggio ottenuto contro la Lazio che ha ridato fiato alle speranze di Totti e compagni, passando per le polemiche che hanno accompagnato il mancato scambio con l'Inter tra Vucinic e Guarin, non si può certo dire che le ultime giornate di Madama siano state vissute all'insegna della tranquillità.

Se ci trovassimo in una nazione diverso dall'Italia si potrebbe parlare, a ragion veduta, di una pausa fisiologica dei bianconeri dopo aver inanellato la bellezza di dodici successi consecutivi. Visto, però, che ci troviamo nel Belpaese, ecco che la frenata della Juventus ha dato luogo a processi di ogni genere e generato allarmismi intorno al gruppo di Conte probabilmente eccessivi.

Niente a che vedere, comunque, con quanto era stato detto e scritto all'indomani della sconfitta patita a Firenze dalla Vecchia Signora. Risultato e andamento della gara fecero gridare allo scandalo, alla fine di un ciclo di vittorie iniziato da soli due anni. Cosa è accaduto dopo quella trasferta è ancora sotto gli occhi di tutti.

Una piccola provocazione: e se Conte avesse optato per schierare contro la Roma la formazione titolare, al posto di una versione largamente rimaneggiata, cosa sarebbe potuto accadere? Indubbiamente la sua squadra avrebbe avuto maggiori opportunità per passare il turno in Coppa Italia, ma non è da escludere che lo sforzo infrasettimanale si sarebbe fatto sentire nelle gambe dei giocatori durante la faticosa gara affrontata il successivo sabato sera.

Il campionato non è mai stato chiuso in precedenza, così come adesso non è stato riaperto. A questo punto la domanda sorge spontanea: una società navigata ed esperta come quella bianconera può farsi prendere dal panico per la paura di dilapidare il vantaggio accumulato sulla Roma nel girone d'andata?

A questo proposito va ricordato come gli allunghi e i rallentamenti sono l'essenza di una corsa a tappe come il campionato. E Madama, che nel corso degli anni ha collezionato il maggior numero di successi in questa competizione, lo sa benissimo. Lo stimolo di una possibile conquista del terzo scudetto consecutivo difficilmente passerà in secondo piano rispetto al desiderio di alzare un'Europa League allo “Juventus Stadium”.

In  sintesi, nel fine settimana calcistico appena concluso non è accaduto nulla di eclatante. Per le emozioni vere bisognerà attendere ancora un po' di tempo, vale a dire quando il numero delle giornate diminuiranno e i punti inizieranno a pesare come macigni.

All'orizzonte, nel frattempo, spunta un'altra Juventus-Inter. Non si tratterà di una gara decisiva ai fini dell'assegnazione dello scudetto, ma è certo che gli spunti di discussione non mancheranno...

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lunedì 20 gennaio 2014

Roma - Juventus nel segno del calciomercato


Superata da poco la metà del mese di gennaio, al termine della prima giornata di ritorno della serie A e dopo l'ennesima vittoria della Juventus si può tranquillamente affermare come soltanto la Roma – oltre alla Vecchia Signora - possa ancora nutrire qualche legittima ambizione di scudetto. Ammesso e non concesso che Madama d'ora in poi si travesta da bella addormentata nel campionato e inizi a perdere qualche punto per strada.

Martedì sera la Juventus inaugurerà la sua personale settimana romana affrontando i giallorossi nella gara secca, prevista allo stadio “Olimpico", valevole per i quarti di finale della Coppa Italia. Poi arriverà il turno della Lazio, stavolta in serie A, avversaria che la stessa Signora potrebbe poi ritrovare in futuro anche nella semifinale della coppa nazionale. Ammesso e non concesso, pure in questo caso, che entrambe le squadre riescano ad arrivare sino a quel punto.

Juventus e Roma, la coppia di regine del calcio italiano dell'inizio degli anni ottanta del vecchio secolo, hanno ripreso quindi a contendersi lo scettro della più bella del reame. Mentre i bianconeri stanno continuando un percorso vittorioso intrapreso tre anni fa, i giallorossi hanno dimostrato anche in questa finestra di calciomercato di voler gettare solide basi sulle quali costruire nuovi successi. I recenti acquisti di Nainggolan e Bastos, soffiati entrambi sul filo di lana al Napoli, ne sono la diretta testimonianza.

Quello che in pochi si aspettavano, invece, è quanto accaduto in queste ultime ore: Juventus e Inter, messe da parte le polemiche che da una vita caratterizzano il loro rapporto, hanno spiazzato tutti ipotizzando uno scambio di maglia tra Vucinic e Guarin. Non se l'immaginavano neanche i tifosi interisti, tanto che la loro rabbia ha finito per condizionare il buon esito della trattativa, comunque ancora in piedi e da definire a breve.

Questi sono tempi duri per i nerazzurri: sconfitte e critiche vanno a braccetto dall'inizio della stagione, nel corso di un campionato dove l'Inter, ad oggi, ha totalizzato sei punti in meno rispetto all'anno precedente. Dalla tirata d'orecchi di Fabio Capello a Thohir («Uno che entra in squadre come l'Inter non può dire “prima vendere, poi comprare”. Non mi convince, non sta facendo nulla per rafforzare la squadra»), sino ad arrivare alle battute velenose dell'ex Gasperini, non passa giorno in cui la società milanese non venga presa di mira da qualcuno.

Persino in Coppa Italia, laddove negli ultimi anni ha raccolto diversi successi (ben quattro in sette anni, dal 2005 al 2011), dopo l'eliminazione patita per mano dell'Udinese adesso non le resta che fare da spettatrice. La principale rivale in quel periodo era proprio la Roma. Quei tempi sembrano lontanissimi. A giudicare da come vengono portate avanti le trattative di mercato, lontani anni luce.

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domenica 12 gennaio 2014

Cagliari battuto, Juventus a quota 11 vittorie consecutive


Nella stagione 1931/32, nell'epoca storica in cui la Juventus aveva vinto dieci gare consecutive in campionato, Madama disputava le partite casalinghe nell'antico stadio di Corso Marsiglia. Proprio su quel terreno di gioco aveva iniziato il ciclo di successi appena citato sconfiggendo la Roma guidata da tale Herbert Burgess, tecnico inglese con un passato di calciatore nelle fila delle due squadre di Manchester (il City e lo United). L'impianto torinese, per svariati motivi, era considerato il più moderno tra quelli allora presenti in Italia. 

A distanza di ottantadue anni la Vecchia Signora è stata capace di ripetere le gesta di quei pionieri del calcio in maglia bianconera, eguagliando la striscia di vittorie consecutive allo “Juventus Stadium” lo scorso 5 gennaio. Guarda caso contro la Roma, nello stadio considerato – attualmente – come il più moderno e funzionale della penisola. A Cagliari, però, Madama è andata oltre la sua precedente impresa, portando il record a quota undici e scrivendo una nuova pagina della propria storia. Così come le aveva chiesto Antonio Conte prima del fischio d'inizio.

La Roma e il Napoli non hanno ceduto il passo, consapevoli che soltanto lo straordinario ritmo di marcia dei bianconeri poteva oscurare il loro cammino. Lo stesso capitan Totti ha reso onore agli avversari, senza mettere da parte le proprie ambizioni di successo: “La Juventus sta facendo un campionato a parte, sono campioni in carica, stanno dimostrando tutto il proprio valore. Ma dietro hanno una Roma forte che non molla, daremo filo da torcere fino alla fine”.

Conscio dei pericoli che possono nascondersi dietro ad ogni curva, nella pancia dello stadio “Sant'Elia” Conte ha dimostrato con le parole di non aver alcuna intenzione di abbassare la guardia: “Ho ringraziato i ragazzi, il calcio però va di fretta e non puoi goderti passi straordinari come questo. Cercheremo di allungare la striscia positiva, perché ci sarà chi proverà a superarci”. 

Terminato il girone d'andata il prossimo fine settimana inizierà quello di ritorno. Madama partirà con un vantaggio di otto punti sulla seconda ed un calendario non proprio semplice, visto e considerato che dovrà recarsi due volte a Roma, una a Milano (con il Milan) ed una a Napoli. Sino alla fine di questo mese di gennaio, intanto, si continuerà a discutere anche di calciomercato. La squadra bianconera, nonostante tutto, può essere migliorabile. Il rischio, però, è che cambiando qualche pezzo si possa anche rompere un ingranaggio che sta funzionando a meraviglia. La palla passa al duo Marotta – Paratici. Ai quali, comunque, va riconosciuto il lavoro eccellente svolto sino ad oggi. Anche – e non solo - in questi momenti è giusto riconoscerlo.

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martedì 7 gennaio 2014

Juve-Roma e l'aiutino a Madama...


Intervistato dalla “Gazzetta dello Sport” qualche giorno dopo il suo addio alla Juventus (approdò all'Hercules Alicante il 28 agosto 2010), appena atterrato in Spagna David Trezeguet dedicò un ultimo, affettuoso pensiero alla sua Signora: “Sono arrivati molti giocatori da squadre di medio livello. La Juve è un’altra storia. Una maglia normale pesa un chilo, quella della Juve pesa una tonnellata. E non tutti riescono a portarla sulle spalle. Il tempo dirà chi è da Juve. Servirà tempo, ma in questa Juve vedo tante qualità. Dovranno ripartire da zero e bisogna dire alla gente che prima di tornare a vincere servirà un po’ di tempo”.

Quel tempo è arrivato da poco più di due anni. Ora che è tornato a Torino per ricevere un meritato bagno di folla dai suoi vecchi tifosi, lo stesso Trezeguet ha potuto toccare con mano la grandezza ritrovata di Madama. Certo, per rendere perfetta la rinascita bianconera è necessario che Madama riprenda ad alzare al cielo qualche trofeo continentale. Però, anche per quello, è questione di tempo.

Chi ha tempo non aspetti tempo”, recita un famoso proverbio. E in campionato la Vecchia Signora non ha certo aspettato il prossimo maggio per schiacciare il piede sull'acceleratore. Preso atto della forza della Roma ha recuperato lo svantaggio accumulato dopo lo sprint iniziale dei giallorossi, l'ha superata e battuta nel primo scontro diretto previsto dal calendario.

Se Garcia era riuscito a “rimettere la Chiesa al centro del villaggio” (così disse il tecnico lo scorso settembre, citando un altro proverbio, questa volta di estrazione francese), la Juventus – a suo modo di vedere - ha rimesso le cose al loro posto, tornando in vetta alla classifica e vincendo con largo anticipo il titolo platonico di campione d'inverno.

Servirà questa prova di forza a garantire un futuro tranquillo a Madama ormai sulla strada verso il terzo tricolore consecutivo? Quanto potranno incidere le fatiche infrasettimanali di Coppa Italia ed Europa League sui muscoli e sulle teste dei bianconeri? Per restare in tema, soltanto il tempo potrà dirlo. Quello che la Roma, ad esempio, non ha atteso per tesserare il belga Nainggolan, recente obiettivo di mercato - tra le altre squadre - anche della Juventus.

Mentre il Napoli si riavvicina ai giallorossi, il duello in testa alla classifica riprenderà la prossima domenica, quando Madama si recherà in Sardegna per cercare di espugnare il Sant'Elia contro il Cagliari, privo di uno degli elementi cardine: Nainggolan. Appena passato alla Roma. Beh, almeno stavolta l'aiutino la Vecchia Signora l'ha ricevuto direttamente dai giallorossi...

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