domenica 13 dicembre 2009

Non aspettiamo che la nave affondi del tutto

"E il progetto dov’è?". A cantarlo non sono i tifosi juventini accorsi sabato al San Nicola di Bari, ma quelli granata presenti all’Olimpico nell’incontro casalingo perso dal Torino contro il Sassuolo. Strano il destino delle due squadre: stessa idea societaria (un fantomatico "progetto", appunto), stessi risultati negativi. Anche se in categorie diverse. Ironia della sorte, dopo che la città piemontese è tornata agli antichi splendori attraverso l’organizzazione (ed i relativi finanziamenti) dell’Olimpiade invernale del 2006, la Juventus - che negli ultimi anni stava portando da sola in alto il nome di Torino nel panorama calcistico - è caduta in disgrazia. Calciopoli doveva rappresentare il colpo più tremendo che si potesse infierire alla sconfinata tifoseria bianconera: il peggio, però, sarebbe ancora dovuto arrivare. Era appena iniziata una lenta agonia. Se già era stato duro il primo "pugno allo stomaco" (il teatrino montato "ad hoc" tre anni fa), non si può non dire altrettanto del successivo "martirio sportivo" (quello patito dal giugno del 2006 ad oggi).
Buffon, operato al menisco (auguri di pronta guarigione), ha giocato a Bari la sua ultima partita di uno sciagurato 2009 pallonaro per la Juventus. Trezeguet, Poulsen, Caceres e, volendo, Almiron: tra le poche note positive in casa bianconera nell’anticipo serale, ci sono le prestazioni di questi giocatori. Due tra quelli che si è cercato di vendere in estate (l’attaccante francese ed il danese), uno in prestito (il difensore uruguaiano), un altro parcheggiato a Bari (Almiron). Proprio al centrocampista attualmente in biancorosso vanno i complimenti per il gesto successivo al goal contro la squadra che ne detiene tuttora il cartellino: nessuna esultanza ed un segno di scusa verso Ferrara.
Dal verde del laser che ha distratto Diego mentre si apprestava a sbagliare il rigore a quello di una speranza vana (e illusoria) di tenere il contatto con l’Inter che una settimana fa era più vicina. I punti recuperati allora dopo la sconfitta in trasferta in quel di Cagliari sono stati parzialmente persi nel giro di pochi giorni (6 invece di 5). L’unica vittoria, quella contro i nerazzurri, in un periodo condito da sole sconfitte e molti goals subiti. Ormai si è deciso di andare avanti con il "rombo" a centrocampo: il capitano non abbandona mai la nave che affonda. Se così sarà, Ferrara porterà con sè uno schema costruito ad hoc per una squadra con un regista a dirigere il gioco. Quello che manca, Cristiano Zanetti a parte, da quattro anni a questa parte.
Tutto quello che alle altre squadre, anche le più piccole e meno blasonate, viene naturale, alla Juventus non riesce in nessun modo: si corre tanto, ma male; non si produce con continuità, anche all’interno della stessa partita, un gioco. Più passa il tempo, più le stesse osservazioni si ripetono in serie, tanto da sembrare scolpite nella pietra. Nel passato si acquistavano i Torricelli, Di Livio e gli Antonio Conte affinchè potessero dare un certo tipo di apporto: la speranza, era quella che riuscissero a fare anche di più. Oggi si comperano i Tiago del momento, sperando possano contribuire ad elevare la qualità alla squadra: si finisce, poi, con lo sperare che semplicemente si mettano a correre e che diano, ogni tanto, segni di vita.
Nonostante il portafortuna Sneijder, l’Inter pareggia a Bergamo. Il "Mourinho furioso" (lite con un giornalista a fine incontro) non riesce di nuovo a vincere a Bergamo (lo scorso campionato, il 18 gennaio, fini 3-1 per i bergamaschi); il Milan non ne approfitta (sconfitta interna con il Palermo), così come la Fiorentina che lascia tre punti a Verona (1-2 con il Chievo). In pratica, hanno deluso tutte le squadre che hanno giocato in settimana gli ultimi incontri dei gironi di Champions League. Parziale consolazione, che non cambia, comunque, la sostanza dei problemi in casa Juventus.
"E il progetto dov’è?". Stesso stadio, altri protagonisti. Appuntamento a domenica prossima, contro il Catania. Quando dagli spalti dell’Olimpico i tifosi di bianconero vestiti intoneranno questo coro. Facile pensare che non sarà l’unico del genere. Avviso ai naviganti: uno dei pochi aspetti positivi di questo drammatico (sportivamente parlando) momento, potrebbe essere il ritorno del figliol prodigo Roberto Bettega nei piani alti della società. La (quasi) totalità dei tifosi lo desidera. Nel caso la speranza si dovesse tramutare in realtà, è ovvio che ciò dovrà accadere attraverso l’attribuzione di pieni poteri in ambito sportivo-decisionale. Altrimenti, si rimanga così come si è ora. Nell’attesa che la nave affondi del tutto.

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com


13 commenti:

Anonimo ha detto...

Analisi perfetta della situazione amico mio. Io per domenica prossima ho paura!! Si ho paura perfino del Catania. Spero tanto che cambi qualcosa al più presto, altrimenti sprofonderemo nel baratro.

Danny67

Anonimo ha detto...

Dimenticavo...ovviamente anche io voglio che torni Roberto Bettega, ma con pieni poteri!!

Danny67

JUVE 90 ha detto...

Fossi io Bettega non accetterei neanche morto. Perchè c'è blanc che prima l'ha cacciato e poi ora lo vuole richiamare per fargli mettere la faccia al posto suo.
Il video del Grande Direttore, l'ho messo anche su juvenews

Anonimo ha detto...

Premetto che sulla mia scrivania campeggia un bel cartello che avverte : “Quando sono buona, sono tanto buona. Quando sono cattiva, sono meglio!”.
L’ho rubato a Lucy Van Pelt e ho detto tutto!
Premetto anche che io sono fra quei tanti che vedrebbero tanto tanto volentieri Bettega di nuovo in società, e non lo dico ora per la prima volta.
Ma …
Io lo so che Bettega ha dedicato tutta la sua vita alla Juventus. Che la Juve per lui non è l’azienda nella quale ha lavorato per più di 40 anni, ma soprattutto amore e passione.
Io lo so che lui darebbe l’anima per questa squadra e questa maglia, ma io, se fossi in lui, non vorrei lavorare con Blanc.
Se fossi Bettega non so se avrei voglia di lavorare con Blanc, il quale con estrema presunzione – pur non capendo nulla di calcio – ha pensato di poter dirigere al meglio la società e lo ha praticamente messo alla porta, addebitandogli fatti che poi indagini e processi hanno dimostrato che lui non ha commesso.
Se fossi Bettega non so se avrei voglia di lavorare con un presidente che sta probabilmente sperando che io fallisca.
Se fossi Bettega non so se avrei voglia di lavorare con qualcuno che poi si vanterà dei risultati di un “progettò” per il quale in realtà ha contribuito solo a “disfare”.
Lo so, sto facendo un processo alle intenzioni, ma ho avvertito “quando sono cattiva…” e neppure l’aria di Natale riesce ad ammorbidirmi.

Roberta

p.s.: vedo ora che incollo il commento, che non sono la sola a pensarla così!

Giuliano ha detto...

Se posso uscire un attimo dal mondo del calcio, a me interessa molto questa faccenda dell'unica condanna fin qui subita da Moggi.
Per esperienza personale, posso dire che - se questa sentenza reggerà all'appello - tutti i capi del personale di tutte le aziende rischiano la galera. Quello che ha provocato la condanna di Moggi, che è una variante del mobbing, è davvero ridicolo rispetto a quello che accade ogni giorno in tutti i posti di lavoro in Italia.
Quando ho letto quella sentenza, mi sono dimenticato subito del calcio: non credevo ai miei occhi...

Giuliano ha detto...

Comunque sia, la Juve fa pena ma questi campionati italiani sono uno peggio dell'altro.
Non è possibile che tutte le domeniche la prima pareggi e quelle dietro perdano.
Proviamo a immaginare una corsa dei 10000 metri alle Olimpiadi, dove uno inciampa, l'altro gli cade addosso, il terzo perde una scarpa e vince quello che sta in piedi...
Il danno provocato al calcio italiano da Calciopoli è molto ben riassunto da quest'ultimo turno di campionato.

marco99 ha detto...

La penso come gli altri, Bettega deve rientrare in Juve sottobraccio ad Andrea Agnelli e solo quando
gli elkann, montezemolo e blanc saranno su un aereo per il venezuela.

Detto questo mi soffermo sul discorso di giuliano; la condanna per violenza privata è stata un "contentino" per l'accusa che altrimenti avrebbe fatto una figura davvero meschina.
Credo che se ci sarà un appello cadrà pure questa buffonata.

IoJuventino ha detto...

Invece aspetteranno proprio questo per cambiare ulteriormente assetto!

Thomas ha detto...

@Danny: anch’io vorrei Bettega. E ora, dato che i risultati continuano a non arrivare, è giusto temere anche il Catania. Anche se giocheremo in casa
@JUVE 90: ho visto, Sante. Hai fatto benissimo. Ho scritto apposta quella postilla su Bettega: se l’intenzione è quella di usare un nuovo parafulmine, diverso da quelli già usati in precedenza (Ranieri su tutti), allora evitino pure, please
@Roberta: “Quando sono buona, sono tanto buona. Quando sono cattiva, sono meglio!”: fantastica… :-)
No, non sei la sola. Hai visto bene.. :-(
@Giuliano: concordo in pieno. Adesso tutti potrebbero andare a chiedere aumenti: guai a chi non li concede… ;-)
Sulla Juventus e sugli ultimi campionati italiani hai fatto un esempio veramente calzante!!!
@marco99: visto i primi esiti del processo a Giraudo, c’è da chiedersi ora cosa dirà (o, eventualmente, farà) Andrea Agnelli. Temo, però, che tutto rimanga così com’è. Purtroppo…
@IoJuventino: dici, eh? Lo temo anch’io. Non si arrendono neanche di fronte all’evidenza…
Un abbraccio a tutti!
Grazie per i commenti

marco99 ha detto...

purtroppo dopo questa condanna, pur parziale e solo di primo grado, potremo metterci l'anima in pace riguardo proprietà e dirigenza.
Rimarrà tutto cosi.
Lo stupro della Juventus continua.

Thomas ha detto...

Vediamo, Marco. Vediamo...
Intanto, per ora, assorbiamo il nuovo colpo.

MauryTorinoBianconera ha detto...

sempre interessanti i video su moggi e i processi...nonostante questo intoppo della sentenza contro giraudo, penso che in futuro potremo vederne ancora delle belle.Prima o poi TUTTI ne vedranno delle belle, ognuno ha i suoi scheletri pronti a uscire dall'armadio! Tornando al calcio giocato:a bari abbiamo fatto pena, ma un pò meno pena del solito. ne usciamo però con zero punti e un camoranesi fuori dai giochi per tre mesi. in una squadra che dal centrocampo in su brancola letteralmente nel buio, un giocatore come mauro era luce pura! con il catania ci sarà tanto da soffrire; non tanto per il valore dell'avversario, ma per la capacità quasi scientifica di farci del male da soli quando abbiamo il pallone tra i piedi. il primo avversario della juve nell'ultimo mese è stata proprio la juve!

Thomas ha detto...

@MauryTorinoBianconera: “Prima o poi TUTTI ne vedranno delle belle, ognuno ha i suoi scheletri pronti a uscire dall'armadio”: è quello che vado sostenendo da tre anni a questa parte. Concordo.
In tutta sincerità, ora però vorrei vedere qualche risultato. Sono stufo di perdere fuori e dentro il campo…
“Il primo avversario della juve nell'ultimo mese è stata proprio la juve”: altra (amara) verità… :-(
Un abbraccio ;-)