Un complimento a destra, uno a sinistra, il rischio di avere la pancia piena già ad inizio stagione... Prima di pensare all'Atalanta, la Juventus che ha espugnato Bergamo doveva innanzitutto cercare di dimenticare gli elogi che in settimana le sono piovuti da ogni dove, per poi concentrarsi soltanto sulla gara da affrontare allo stadio “Atleti Azzurri d'Italia”.
Se per Pierpaolo Bisoli lo scontro infrasettimanale tra il suo Cesena e la Vecchia Signora era paragonabile ad una sfida tra una Ferrari ed uno scooter 125, per Antonio Conte la rosa attuale della Juventus è addirittura più abbondante e competitiva dell'anno scorso. Un bel carico di responsabilità sulle spalle di Allegri, non c'è che dire. Aiutato – in questo senso - dal cammino in campionato della Roma, paragonabile a quello della propria squadra, il tecnico è riuscito però a trasmettere all'ambiente bianconero quella tranquillità necessaria per mantenere alta la guardia.
Per cadere dalle stelle alle stalle a volte si impiega un attimo. Basta un passo falso, anche mezzo, per vedere i complimenti trasformarsi in critiche feroci. Non ci voleva un esperto di calcio per capire che Juventus e Roma avrebbero fatto il vuoto in Italia. Queste prime giornate di serie A hanno soltanto certificato quanto veniva considerato scontato durante l'estate appena conclusa.
Adesso, però, è arrivato il momento di alzare l'asticella, di provare a crescere ancora per trasformarsi da grande a grandissima squadra. La partita che mercoledì sera vedrà impegnata Madama in Spagna contro l'Atletico Madrid potrebbe garantire agli uomini di Allegri, in caso di vittoria, quell'ulteriore salto di qualità che consentirebbe loro di essere realmente competitivi persino in Europa. Anche un pareggio, in realtà, potrebbe servire all'uso. Ma soltanto a giochi fatti.
Se la Juventus dovesse affrontare questa delicata trasferta con una mentalità sparagnina il risultato rimarrebbe comunque fine a se stesso. Il triennio di Conte ha consentito alla Vecchia Signora di tornare a dominare in Italia. Ambiziosa come non le accadeva da tempo, Madama ha ripreso a vincere scudetti conquistando il primo della serie senza perdere neanche una gara.
Quella stessa sfrontatezza le sarà necessaria anche in Champions League per provare a scalare, gradualmente, i gradini che ancora la separano dalle corazzate tedesche, inglesi e spagnole. E' inutile perdere tempo a parlare sempre e solo di budget, di possibilità economiche e di fatturato. Quelli sono handicap con i quali le squadre italiane dovranno convivere per diverso tempo ancora. Possono giustificare le difficoltà, non trasformarsi in alibi per qualche brutta figura.
L'Atletico Madrid di Simeone che lo scorso anno ha stupito il mondo rappresenta un esempio che la Juventus, in questo suo particolare momento storico, deve cercare di seguire. Occhio, però: mercoledì sera sarà proprio quella squadra a voler mettere i bastoni tra le ruote della corazzata bianconera.
Se per Pierpaolo Bisoli lo scontro infrasettimanale tra il suo Cesena e la Vecchia Signora era paragonabile ad una sfida tra una Ferrari ed uno scooter 125, per Antonio Conte la rosa attuale della Juventus è addirittura più abbondante e competitiva dell'anno scorso. Un bel carico di responsabilità sulle spalle di Allegri, non c'è che dire. Aiutato – in questo senso - dal cammino in campionato della Roma, paragonabile a quello della propria squadra, il tecnico è riuscito però a trasmettere all'ambiente bianconero quella tranquillità necessaria per mantenere alta la guardia.
Per cadere dalle stelle alle stalle a volte si impiega un attimo. Basta un passo falso, anche mezzo, per vedere i complimenti trasformarsi in critiche feroci. Non ci voleva un esperto di calcio per capire che Juventus e Roma avrebbero fatto il vuoto in Italia. Queste prime giornate di serie A hanno soltanto certificato quanto veniva considerato scontato durante l'estate appena conclusa.
Adesso, però, è arrivato il momento di alzare l'asticella, di provare a crescere ancora per trasformarsi da grande a grandissima squadra. La partita che mercoledì sera vedrà impegnata Madama in Spagna contro l'Atletico Madrid potrebbe garantire agli uomini di Allegri, in caso di vittoria, quell'ulteriore salto di qualità che consentirebbe loro di essere realmente competitivi persino in Europa. Anche un pareggio, in realtà, potrebbe servire all'uso. Ma soltanto a giochi fatti.
Se la Juventus dovesse affrontare questa delicata trasferta con una mentalità sparagnina il risultato rimarrebbe comunque fine a se stesso. Il triennio di Conte ha consentito alla Vecchia Signora di tornare a dominare in Italia. Ambiziosa come non le accadeva da tempo, Madama ha ripreso a vincere scudetti conquistando il primo della serie senza perdere neanche una gara.
Quella stessa sfrontatezza le sarà necessaria anche in Champions League per provare a scalare, gradualmente, i gradini che ancora la separano dalle corazzate tedesche, inglesi e spagnole. E' inutile perdere tempo a parlare sempre e solo di budget, di possibilità economiche e di fatturato. Quelli sono handicap con i quali le squadre italiane dovranno convivere per diverso tempo ancora. Possono giustificare le difficoltà, non trasformarsi in alibi per qualche brutta figura.
L'Atletico Madrid di Simeone che lo scorso anno ha stupito il mondo rappresenta un esempio che la Juventus, in questo suo particolare momento storico, deve cercare di seguire. Occhio, però: mercoledì sera sarà proprio quella squadra a voler mettere i bastoni tra le ruote della corazzata bianconera.
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