A breve saranno nuovamente avversari della Juventus, ma per entrambi - non molto tempo fa - c'è stato un momento nel quale Madama sembrava pronta ad affidare loro la sua panchina. Walter Mazzarri e Rafael Benitez, il futuro ed il passato dell'Inter, la prossima stagione proveranno a contendere lo scudetto alla Vecchia Signora.
Il 15 aprile 2010, alla vigilia di un Inter-Juventus di campionato disputato al "Meazza" e vinto dai nerazzurri col risultato di 2-0, la "Gazzetta dello Sport" titolò in prima pagina: "Juve, 200 milioni per lo scudetto". Si trattava della cifra che il club torinese avrebbe investito sul mercato per mettere a disposizione di Benitez una rosa altamente competitiva, ovviamente nel caso in cui il tecnico spagnolo avesse accettato di abbracciare il progetto di rilancio, su base triennale, della società bianconera.
Che le idee in casa juventina non fossero del tutto chiare non era un mistero per nessuno. Per averne la certezza basta rileggere la dichiarazione rilasciata dall'ex presidente Giovanni Cobolli Gigli il 7 maggio 2010: "Io, come tifoso, ho sempre apprezzato Lippi. Però devo dire francamente che ripensando agli allenatori del nostro passato, Deschamps ha vinto lo scudetto in Francia e Ranieri sta facendo delle ottime cose: quindi anche le scelte che erano state fatte erano buone. Dunque mi piacerebbe poter riandare avanti con due degli allenatori che avevamo voluto".
Nel periodo compreso tra aprile e maggio del 2010, quindi, sembrava che l'accordo tra la Vecchia Signora e Benitez fosse ad un passo dalla sua realizzazione. Poi, però, come spesso accade in simili frangenti il club cambiò idea per puntare deciso su Luigi Delneri, tecnico con il quale aveva lavorato sino a poco tempo prima il nuovo direttore generale dell’area sportiva Giuseppe Marotta. Per lo spagnolo, carnefice del Milan nella finalissima di Champions League ad Instanbul nel 2005, si sarebbero aperte le porte dell'Inter rimasta orfana di Mourinho.
Il 12 maggio 2011, a distanza di poco più di un anno, sempre il quotidiano milanese aveva usato un altro titolo ad effetto per richiamare l'attenzione dei lettori di fede juventina: "Juve da 200 milioni". Il "piano di rilancio" (così chiamato) prevedeva questa volta un percorso di crescita della durata di quattro anni, diverso dal precedente, ed una ristretta cerchia di allenatori dalla quale estrarre il nome giusto per la guida tecnica: Antonio Conte, Villas Boas e, appunto, Mazzarri.
Il resto della storia è noto: Conte fece ritorno a Torino dopo la precedente esperienza come calciatore, mentre il contratto di Mazzarri (cercato con insistenza anche dalla Roma) venne blindato da Aurelio De Laurentiis. Il patron della società, poi, irritato per l'inserimento della stessa Juventus nella trattativa per l'acquisto di Inler dall'Udinese non perse l'occasione per lanciare una frecciata alla società bianconera: "La Juve? Ne ha bisogno. Con l’arrivo del nuovo allenatore dovrà cambiare 25 giocatori".
Matteo Materazzi, agente Fifa e fratello dell'ex calciatore Marco, in merito ad un presunto interessamento della Vecchia Signora per Mazzarri dai microfoni di "Radio Kiss Kiss Napoli" ha recentemente dichiarato: "Ci può essere un valzer di panchine, la situazione Conte non è semplice come sembra. Ha chiesto un aumento di ingaggio, perché vuole un progetto importante, considerando che ha vinto due scudetti consecutivi ed ora ha bisogno di migliorare. I giocatori di cui si parla sono di livello superiore ed anche dispendiosi, ora sta alla Juve cercare di rendere il progetto ancora più grande. Mazzarri potrebbe addirittura essere uno dei papabili per la Juve, qualora l'attuale allenatore bianconero dovesse andare via".
Si
era trattato di una semplice voce di mercato, come tante altre che popolano
questo periodo dell'anno. Nella realtà dei fatti a breve Mazzarri e Benitez si
troveranno l'uno di fronte all'altro, ma nessuno dei due sarà seduto sulla
panchina bianconera. Per loro la
Juventus continuerà ad essere semplicemente l'avversaria più
agguerrita nella lotta per la conquista dello scudetto.
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