mercoledì 15 maggio 2013

Futuro prossimo

 

Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma

Sembra che per noi Juventini sia diventato impossibile poter festeggiare come si deve, assaporando nel tempo il gusto dolce della vittoria, la conquista dello scudetto. Già nella scorsa stagione la gioia per il meritato trionfo fu interrotta bruscamente dagli echi delle notizie provenienti da Cremona e dalle vergognose accuse del pentito, del quale non voglio scrivere nemmeno il nome, accuse che, attraverso un processo sportivo quantomeno discutibile, portarono alla squalifica dell’allenatore della Vecchia Signora per quattro mesi. 

Fortunatamente le manovre oscure di chi ha tramato nell’ombra e l’inadeguatezza della giustizia sportiva nulla hanno potuto contro lo strapotere dei bianconeri che, come sempre sul campo, hanno vinto un campionato dominandolo dall’inizio alla fine, asfaltando tutti e respingendo indietro i concorrenti ogni qualvolta uno di essi si proponeva come diretto antagonista per il traguardo finale. Ad ogni modo l’estate 2012 è stata molto dura, per i diretti interessati ovviamente, ma anche per chi, come me, ha vissuto la vicenda seguendo costantemente le cronache, gli articoli dei quotidiani sportivi e non, le trasmissioni televisive, i forum, i social network, e per chi, sempre come me, si è recato più volte davanti all’ex Ostello della Gioventù a Roma, quantomeno per dare un supporto morale ad Antonio Conte, Pepe e Bonucci sfidando il sole e la calura estiva pur di sentirsi vicino al Mister ed ai ragazzi. 

Purtroppo nemmeno questa volta c’è stata la possibilità di godere fino in fondo della cavalcata con cui la Juventus ha vinto il suo 31° scudetto. Il protagonista è sempre lui, Antonio Conte, ma stavolta non per motivi esterni, quanto piuttosto per alcune sue affermazioni con le quali il Mister leccese ha esternato un malessere interiore, ha espresso alcune richieste, ha parlato di esigenze personali e di squadra. Ma la cosa che più stupisce è che le sue affermazioni sembrano avere, in maniera del tutto inaspettata, messo in dubbio la sua permanenza a Torino. 

Questa vicenda, che mi auguro si concluda al più presto e nel migliore dei modi per il bene di tutti, è alquanto strana e misteriosa. Dopo le prime parole del Mister in conferenza stampa, c’è stata la replica di Andrea Agnelli in una intervista concessa ai microfoni di Sky. Da quello che si è potuto notare, sembra che ci sia una perfetta sintonia ed unità di intenti tra l’allenatore ed il Presidente. Ma allora qual è il problema? Perché ancora non c’è l’annuncio ufficiale che tutti stiamo aspettando? Le domande che milioni di tifosi bianconeri si stanno ponendo sono molteplici. 

A chi erano dirette le parole di Conte? Alla presidenza o alla proprietà? La risposta di Agnelli è una carezza o, come sostiene qualcun altro, un modo per mettere Conte spalle al muro? Cosa vuole Conte? Un mercato con i fuochi d’artificio? Nuovi elementi per lo staff tecnico? Escludere Marotta dal mercato? Conte ha parlato di voglia di vincere ancora, di ferocia, di determinazione a portare avanti un progetto ambizioso, di desiderio di crescita, tutte cose che ad Andrea Agnelli sembrano non mancare. 

Allora perché tutti questi dubbi? Per quanto mi riguarda da un lato io sono orgoglioso di un allenatore che non solo ha riportato la Juventus dove merita, ha restituito il senso di appartenenza a dei calciatori che sembravano smarriti, ma che abbia anche la voglia di ambire a traguardi ancora più importanti e che non si accontenta dei Bendtner e degli Anelka. 

Sono d’altro canto un po’ perplesso sulle modalità delle sue esternazioni, anche se, penso abbia avuto i suoi validi motivi per muoversi in tal senso. Non riesco ancora a vedere questa situazione in modo chiaro, mi auguro però che presto si possa sistemare tutto perché ho voglia di pensare alla prossima stagione, al prossimo scudetto e soprattutto alla Coppa dalle grandi orecchie.

2 commenti:

Giuliano ha detto...

difficile dire cosa succede di preciso... al di là delle tante chiacchiere (troppe) l'unica cosa che possiamo dire con certezza è che un anno fa anche Conte è rimasto come siamo rimasti noi alla fine della campagna acquisti, diciamo perplesso per non dire altro.
Tenuto presente che oggi diverse squadre importanti in Europa sono pronte a offrire tanto a Conte (ma proprio tanto), penso che chiedere qualche sicurezza e meno fumo sia il minimo.
Poi, per il resto, vedremo; ma la Juve sta tornando in pareggio, ed è una bella notizia.
Da registrare ancora il modo in cui viene presentata la Juve nei vari canali tv e sui giornali: si fanno inchieste sul declino del calcio italiano e si mette dentro tutto, ma la notizia sul bilancio Juve quasi in attivo era chiarissima, se si facesse del giornalismo vero invece che del tifo organizzato...
Invece no, basterebbe dire che lo stadio ce l'abbiamo solo noi, e che se Marotta e gli Agnelli fossero così folli da accettare le offerte per Vidal e Marchisio avremmo il pareggio di bilancio già da subito. Invece no, invece mi tocca sentir dire che "i giocatori che ci sono in Italia non li vuole nessuno", ma andatelo a chiedere al Bayern o al Manchester United... (o al Real Madrid, se è vero che vogliono Pirlo)
Mah!
Intanto la Juve è tornata a essere la Juve, un saluto a tutti gli invidiosi.
:-)

Danny67 ha detto...

Esatto Giuliano, intanto la Juve è tornata a vincere e ad essere la Juve. Ed ora che Conte rimane si prepara alla grandissima la prossima stagione.
;-))