Celebrato
a dovere lo scudetto appena vinto e mancato di un soffio l'aggiornamento di
qualche record ormai datato nel tempo, ultimamente in casa bianconera
l'atmosfera aveva raggiunto i livelli di un'insolita tranquillità.
Poi
è accaduto che Andrea Agnelli ha
rilasciato un'intervista esclusiva all'emittente satellitare 'Sky Sport', ed
ecco che le acque hanno iniziato ad agitarsi un po’.
"Conte non ha chiesto
soldi, ma presupposti per continuare a vincere. E ci sono. Adesso valuteremo
insieme a lui quali elementi ci vogliono per continuare a vincere. Anch'io
vorrei la Champions
ma nessuno ci può dare la sicurezza di vincerla". Con queste parole il
presidente juventino ha voluto ulteriormente chiarire il tono delle conversazioni
intercorse con il tecnico della Vecchia Signora. Aggiungendo una postilla
importante: "Può star tranquillo: finché ci sono io la fame di vittorie
non passerà mai".
Ciò che Conte chiede al club, oltre ad un ruolo di
maggior centralità in alcune decisioni di natura tecnica, è la possibilità di
poter giocare il più possibile ad armi pari contro i colossi del calcio
europeo. Tutto questo, ovviamente, senza dimenticare il fatto che in una sola
sessione di calciomercato la
Juventus non riuscirà quasi certamente a raggiungere lo
stesso livello tecnico presente in alcune tra le rose dei maggiori club del
continente. La società bianconera, da parte sua, non ha alcuna intenzione di
rilassarsi sulle recenti conquiste, puntando al miglioramento continuo ed alla
ricerca di quella competitività che in passato ha saputo mostrare anche nelle
competizioni internazionali.
"Vincere non è importante, è l'unica cosa che
conta", d’altronde, è il vecchio mantra di natura bonipertiana che Madama
ripete (e si ripete) ormai da una vita. In ogni singola manifestazione, però,
può vincere solo una squadra. Ne sa qualcosa la stessa Juventus, che dalla
nascita della Coppa dei Campioni (poi diventata Champions League) ad oggi
detiene il triste primato del maggior numero di sconfitte nelle finalissime:
cinque, al pari del Benfica e del Bayern Monaco.
Che,
da parte sua, ha fatto tesoro delle disfatte degli ultimi anni senza perdere il
controllo del timone e della rotta intrapresa. Gli attuali risultati positivi
sono sotto gli occhi di tutti. E’ naturale che un’eventuale sconfitta dei
bavaresi contro il Borussia Dortmund il prossimo 25 maggio, a Londra, potrebbe
cambiare la valutazione globale sulla loro stagione. Ma non certo sulle
prospettive per il futuro, viste le prime operazioni di mercato già concluse
dai tedeschi.
“Non penso mai al futuro. Arriva così presto”, amava sostenere Albert Einstein. Una società come la Juventus, che
all’avvenire deve necessariamente pensare, farebbe bene a concentrarsi solo ed
esclusivamente su quello. I punti cardine sono stati fissati. Ora si tratta di
agire in quella direzione, e di smetterla di lanciare messaggi trasversali. Al
mondo esterno e non solo.
1 commento:
Le nostre domande ed i nostri interrogativi Thomas carissimo hanno avuto risposta ieri sera...e che risposta fratello!! ;-))
Conte e la Juve ancora insieme!!!!!!!
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