mercoledì 15 maggio 2013

La Juve e i messaggi trasversali

 
Celebrato a dovere lo scudetto appena vinto e mancato di un soffio l'aggiornamento di qualche record ormai datato nel tempo, ultimamente in casa bianconera l'atmosfera aveva raggiunto i livelli di un'insolita tranquillità.
Poi è accaduto che Andrea Agnelli ha rilasciato un'intervista esclusiva all'emittente satellitare 'Sky Sport', ed ecco che le acque hanno iniziato ad agitarsi un po’.
 
"Conte non ha chiesto soldi, ma presupposti per continuare a vincere. E ci sono. Adesso valuteremo insieme a lui quali elementi ci vogliono per continuare a vincere. Anch'io vorrei la Champions ma nessuno ci può dare la sicurezza di vincerla". Con queste parole il presidente juventino ha voluto ulteriormente chiarire il tono delle conversazioni intercorse con il tecnico della Vecchia Signora. Aggiungendo una postilla importante: "Può star tranquillo: finché ci sono io la fame di vittorie non passerà mai".
 
Ciò che Conte chiede al club, oltre ad un ruolo di maggior centralità in alcune decisioni di natura tecnica, è la possibilità di poter giocare il più possibile ad armi pari contro i colossi del calcio europeo. Tutto questo, ovviamente, senza dimenticare il fatto che in una sola sessione di calciomercato la Juventus non riuscirà quasi certamente a raggiungere lo stesso livello tecnico presente in alcune tra le rose dei maggiori club del continente. La società bianconera, da parte sua, non ha alcuna intenzione di rilassarsi sulle recenti conquiste, puntando al miglioramento continuo ed alla ricerca di quella competitività che in passato ha saputo mostrare anche nelle competizioni internazionali.
 
"Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta", d’altronde, è il vecchio mantra di natura bonipertiana che Madama ripete (e si ripete) ormai da una vita. In ogni singola manifestazione, però, può vincere solo una squadra. Ne sa qualcosa la stessa Juventus, che dalla nascita della Coppa dei Campioni (poi diventata Champions League) ad oggi detiene il triste primato del maggior numero di sconfitte nelle finalissime: cinque, al pari del Benfica e del Bayern Monaco.
 
Che, da parte sua, ha fatto tesoro delle disfatte degli ultimi anni senza perdere il controllo del timone e della rotta intrapresa. Gli attuali risultati positivi sono sotto gli occhi di tutti. E’ naturale che un’eventuale sconfitta dei bavaresi contro il Borussia Dortmund il prossimo 25 maggio, a Londra, potrebbe cambiare la valutazione globale sulla loro stagione. Ma non certo sulle prospettive per il futuro, viste le prime operazioni di mercato già concluse dai tedeschi.
 
Non penso mai al futuro. Arriva così presto”, amava sostenere Albert Einstein. Una società come la Juventus, che all’avvenire deve necessariamente pensare, farebbe bene a concentrarsi solo ed esclusivamente su quello. I punti cardine sono stati fissati. Ora si tratta di agire in quella direzione, e di smetterla di lanciare messaggi trasversali. Al mondo esterno e non solo.
 
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1 commento:

Danny67 ha detto...

Le nostre domande ed i nostri interrogativi Thomas carissimo hanno avuto risposta ieri sera...e che risposta fratello!! ;-))

Conte e la Juve ancora insieme!!!!!!!