giovedì 9 maggio 2013

"Alla ricerca del calcio perduto", di Nicola Calzaretta


Tempo fa intervistai Nicola Calzaretta,avvocato, giornalista e scrittore dal cuore juventino.
Recentemente è uscita la sua nuova opera, "Alla ricerca del calcio perduto", che consiglio vivamente agli amici del blog.
Ecco una breve recensione, tratta dal sito della "GoalbookEdizioni":

Magliette aderenti e pantaloncini inguinali. Numero e ruolo che avevano un loro significato. Palloni di cuoio bianchi e neri o in alternativa le geometrie del “Tango” visto per la prima volta al mundial d’Argentina. Tutte le partite alla domenica pomeriggio. Stadi pieni e festanti. “Tutto il calcio” con Ameri e Ciotti e “90° Minuto” con Paolo Valenti. Formazioni a memoria e il gusto dell’attesa: il campionato ogni sette giorni, le coppe ogni quindici, il mercato d’estate e quello di riparazione a ottobre. C’era il tempo per affezionarsi alle cose e per coltivarne il ricordo. E’ il calcio di noi quarantenni di oggi quando eravamo bambini. Ed è anche per questo che ci piace da matti. E’ il calcio perduto. Non necessariamente migliore o peggiore di quello attuale. Sicuramente diverso. Un calcio che riemerge dagli angoli della memoria con tutta la sua genuinità, la sua forza e la sua carica emozionale. Questo libro raccoglie le interviste pubblicate dal mensile Guerin Sportivo, pensieri e parole di chi quell’epoca l’ha vissuta da protagonista assoluto. Zoff, Bruno Conti, Beccalossi, Paolo Pulici. E ancora Franco Baresi, Vialli, Bagni e Antognoni. Sono solo alcuni dei campioni dell’Amarcord che qui si svelano parlando della loro storia. Confidenze, confessioni e retroscena, compresi quelle che racconta Luciano Moggi e le dolorose vicende di Denis Bergamini e Bruno Beatrice.  C’è questo e altro andando “Alla ricerca del calcio perduto”. Un titolo che non lascia scampo. O dentro o fuori. Ma fuori, spesso, fa freddo.

2 commenti:

Danny67 ha detto...

Beh, io quel calcio l'ho vissuto e posso dire che, tranne per l'attuale possibilità di poter vedere tutte le partite in tv che per chi vive di Juve come me è il massimo, per tutto il resto quel calcio era decisamente meglio di quello attuale.

Thomas ha detto...

Rimpiango anch'io quel calcio, Danny. E quei tempi.

Ho già letto (quasi) tutte le interviste di Calzaretta sul "GS" ("Guerin Sportivo"): sono bellissime.

Un abbraccio e buon sabato ;-)