Quanta sofferenza anche ieri, quanta paura di non riuscire a vincere una partita “stradominata”, una partita che alla fine della prima frazione di gioco, la Juventus meritava di condurre con almeno due o tre reti di scarto, l’ennesima partita in cui l’avversario è stato dominato, messo alle corde e schiacciato nella propria area di rigore per almeno il 70% del tempo.
Circa 7-8 (escludendo la rete di Pepe) sono state le occasioni da goal che la Vecchia Signora è riuscita a mettere insieme nei primi 45 minuti di gioco, correndo ad un ritmo infernale, pressando a tutto campo i calciatori della Lazio che apparivano veramente in difficoltàm tanto che riuscivano a fatica a ripartire e ad uscire dalla propria metà campo. Eppure, nonostante questo, in quello che poi sarà il loro unico tiro in porta di tutta la gara, i biancocelesti trovavano la rete, grazie anche all’errore compiuto dai due centrali difensivi che perdevano la marcatura lasciando Mauri libero di colpire imparabilmente Buffon.
Tutto da rifare. Il dominio assoluto, il grande possesso palla, gli schemi, la manovra avvolgente, il pressing incredibile, la perfetta strategia di Conte, che cambiava modulo proprio pochi secondi prima del match, escludendo De Ceglie a beneficio di Lichtsteiner, sembravano essere inutili. I vecchi fantasmi di alcune occasioni sprecate in passato, tornavano ad aleggiare sullo Juventus Stadium.
Il giorno precedente ho seguito la partita del Milan contro il Chievo e non ho potuto fare a meno di notare come i rossoneri abbiano portato a casa i tre punti disputando una gara mediocre, in cui hanno tirato nello specchio della porta difesa da Sorrentino solo un paio di volte, e soprattutto in cui hanno subito per buona parte dei 90 minuti l’iniziativa dei Clivensi, che, con un pizzico di fortuna, avrebbero meritato quantomeno il pareggio. Possibile, ho pensato, che il Milan abbia vinto non entusiasmando, e la Juve, che gioca in modo straordinario, possa non vincere, come invece merita, questa partita?
Purtroppo nella seconda frazione di gioco, i ragazzi di Conte, pur mantenendo costantemente l’iniziativa, cominciavano ad abbassare un po’ il ritmo per lo sforzo e l’impegno profusi nel primo tempo, e la possibilità di non riuscire a vincere questa gara si faceva sempre più concreta. Sarebbe stata una somma ingiustizia.
Fortunatamente Antonio Conte toglieva un irritante Vucinic, gli stanchi Pepe e Vidal (grandissima prestazione la sua), inserendo Giaccherini, Matri e Del Piero. Ed ancora una volta, come ha fatto per anni, il nostro Capitano risolveva il match con una magia su calcio di punizione, permettendo a Madama di scavalcare di nuovo il Milan riportandosi in vetta alla classifica.
Forza ragazzi, avanti così, che la strada è ancora lunga!
Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma
Circa 7-8 (escludendo la rete di Pepe) sono state le occasioni da goal che la Vecchia Signora è riuscita a mettere insieme nei primi 45 minuti di gioco, correndo ad un ritmo infernale, pressando a tutto campo i calciatori della Lazio che apparivano veramente in difficoltàm tanto che riuscivano a fatica a ripartire e ad uscire dalla propria metà campo. Eppure, nonostante questo, in quello che poi sarà il loro unico tiro in porta di tutta la gara, i biancocelesti trovavano la rete, grazie anche all’errore compiuto dai due centrali difensivi che perdevano la marcatura lasciando Mauri libero di colpire imparabilmente Buffon.
Tutto da rifare. Il dominio assoluto, il grande possesso palla, gli schemi, la manovra avvolgente, il pressing incredibile, la perfetta strategia di Conte, che cambiava modulo proprio pochi secondi prima del match, escludendo De Ceglie a beneficio di Lichtsteiner, sembravano essere inutili. I vecchi fantasmi di alcune occasioni sprecate in passato, tornavano ad aleggiare sullo Juventus Stadium.
Il giorno precedente ho seguito la partita del Milan contro il Chievo e non ho potuto fare a meno di notare come i rossoneri abbiano portato a casa i tre punti disputando una gara mediocre, in cui hanno tirato nello specchio della porta difesa da Sorrentino solo un paio di volte, e soprattutto in cui hanno subito per buona parte dei 90 minuti l’iniziativa dei Clivensi, che, con un pizzico di fortuna, avrebbero meritato quantomeno il pareggio. Possibile, ho pensato, che il Milan abbia vinto non entusiasmando, e la Juve, che gioca in modo straordinario, possa non vincere, come invece merita, questa partita?
Purtroppo nella seconda frazione di gioco, i ragazzi di Conte, pur mantenendo costantemente l’iniziativa, cominciavano ad abbassare un po’ il ritmo per lo sforzo e l’impegno profusi nel primo tempo, e la possibilità di non riuscire a vincere questa gara si faceva sempre più concreta. Sarebbe stata una somma ingiustizia.
Fortunatamente Antonio Conte toglieva un irritante Vucinic, gli stanchi Pepe e Vidal (grandissima prestazione la sua), inserendo Giaccherini, Matri e Del Piero. Ed ancora una volta, come ha fatto per anni, il nostro Capitano risolveva il match con una magia su calcio di punizione, permettendo a Madama di scavalcare di nuovo il Milan riportandosi in vetta alla classifica.
Forza ragazzi, avanti così, che la strada è ancora lunga!
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5 commenti:
LE GEOMETRIE DI PIRLO
Sono le geometrie di Pirlo a far correre meno la squadra e dunque a lasciare spazio per un pressing asfissiante che neanche la Lazio la squadra più in forma dopo la Juve riesce a sopportare o sono questi fantomatici schemi di Conte. Sta di fatto che pur pressando e tirando in porta almeno 7 volte non riusciamo a segnare. Serve sempre l'imboccata di Pirlo per andare in vantaggio con pepe pur sbagliandone due clamorosamente ma basta una sola azione alla Lazio per scardinare la nostra fortissima difesa. mah. I benpensanti diranno merito di Conte e Bla bla ma ieri per me è la sconfitta di Conte costretto a mettere in campo Del Piero troppo in ritardo (e per fortuna) a risolvere la faccenda. Molto istruttivo per Conte vedere Del piero ordinare a Chiellini di non andare più su a far casino e togliere spazio alle punte tanto i piedi per far goal non ce li ha e di rimanere indietro a difendere il risultato, suo mestiere. Certo Conte ha meriti di gruppo psicologici di governare la squadra e organizzativi ma pecca spesso di tattica calcistica e fa fatica a portare la sua squadra al goal. Troppo titubante nei cambi per svoltare la partita e ormai a Champions aquisita dovrà migliorare molto se non vuole uscire il primo turno in Champions ma questa è un altra storia. Sicuramente pur sbagliando i tempi dei cambi e rischiando a inserire Giaccherini trova la vittoria grazie ad una magia di quel Del Piero tenuto in panca troppo spesso che già lo ha portato in finale di coppa italia e ora rischia di fargli vincere il campionato. certo che se vinciamo il campionato con queste punte allora i libri di storia andranno riscritti.
La tensione si fa sentire, ieri ho notato un certo nervosismo sia nella squadra che nel pubblico dello Juventus Stadium, complice anche qualche decisione arbitrale discutibile. Inoltre i minuti passavano, creavamo poco e Conte non si decideva a fare qualche maledetto cambio. Per quanto mi riguarda è stata forse la partita più stressante della stagione, al pari della semifinale di ritorno con il Milan. Alzi la mano chi non ha pensato che finisse con una delusione come Genoa-Juve...
@Pigreco
Se, come sostieni anche tu, la Juve è arrivata al tiro 7 volte, e non solo su imboccata di Pirlo, ma molto spesso su azioni corali che conivolgono tutti, vuol dire che le occasioni la squadra le crea, perciò gli schemi non sono così fantomatici come dici, ma ci sono. Se poi Vucinic o Pepe si mangiano dei gol facilissimi non si può certo dare la colpa a Conte.
@Maury
confermo che anche per me è stata una delle partite più stressanti in assoluto, e anche io, come già scritto nel post, ho temuto un'altra Genova.
la mia mano rimane giù...ho sofferto da morire
roberta
Anche la mia mano resta giù...
;-)
Un abbraccio a tutti!!! (grazie, Danny)
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