domenica 23 settembre 2012

Mai dire mai con Quagliarella e la Juventus


Domenica 16 settembre 2012, stadio “Luigi Ferraris di Genova”: al 16’ della ripresa, in vantaggio per 1-0, il Genoa spreca una ghiotta occasione per segnare la seconda rete contro la Juventus; sul rovesciamento di fronte è Giaccherini a siglare il momentaneo pareggio, risvegliando i bianconeri da un letargo durato più di un tempo. Il resto è storia nota: Vucinic e Asamoah completano l’opera, Madama torna a Torino con altri tre punti, la parata con la quale Buffon che ha chiuso la porta in faccia a Bertolacci è diventata il simbolo, oltre che il crocevia, della gara.

Se i rossoblù avessero segnato anche il secondo goal, sotto di due reti, la Juventus sarebbe riuscita a rimettere in piedi l’incontro?”. La domanda, scontata, è stata per qualche giorno sulla bocca di molti appassionati.

Assodato che ogni partita è una storia a sé, soltanto tre giorni dopo, allo “Stamford Bridge”, nella gara che ha rappresentato il ritorno della Vecchia Signora in Champions League, gli uomini del duo Carrera-Conte subivano due goals dal Chelsea campione in carica in poco più di mezz’ora di gioco.
Oscar, il giovane talento brasiliano al quale Di Matteo aveva chiesto il compito di fare da ombra a Pirlo, si era preso due “licenze” che avevano contribuito ad incanalare l’incontro verso una comoda vittoria interna per i Blues.

L’incredibile reazione della Juventus, capace di riagguantare gli inglesi sino a sfiorare la vittoria (con la traversa spizzicata da Quagliarella), in un certo senso può rappresentare la giusta risposta alla domanda della domenica precedente: niente è sicuro, ma quando ci sono i bianconeri di mezzo, in questo periodo, è difficile sostenere che una gara possa considerarsi conclusa prima del fischio finale dell’arbitro. Anche nelle situazioni in cui si trovano sotto di due reti, con una manciata di minuti di partita ancora da disputare.

Se nella partita di Genova Madama era finita sotto accusa per un turnover che ne aveva limitato il potenziale (almeno sino all’entrata in campo di Vucinic, Asamoah e Lichtesteiner), nel recente anticipo di serie A contro il Chievo è riuscita a migliorare pure sotto questo punto di vista: ha lasciato fuori cinque giocatori rispetto al match di Londra ed ha ottenuto - in maniera brillante - la quarta vittoria consecutiva in questo campionato.

La doppietta di Quagliarella restituisce alla Vecchia Signora un giocatore che sembrava essersi smarrito dopo l’infortunio occorso allo stadio “Olimpico” di Torino il 6 gennaio 2011 (Juventus-Parma 1-4).
Il 18 dicembre 2011, allo “Juventus Stadium”, dopo trecentossessantaquattro giorni di astinenza dal goal, trascorsa un’ora di gioco della gara interna contro il Novara l’attaccante di Castellammare di Stabia era riuscito a rompere un digiuno che sembrava interminabile. La partita, guarda caso, era terminata sul risultato di 2-0.

Le parole da lui pronunciate nei momenti successivi l’incontro sembravano essere di buon auspicio per il futuro della punta: “Il goal mi dà ulteriore serenità. Non mi sono mai sentito un rincalzo e adesso sgomiterò per ritagliarmi il mio spazio. Il mercato non mi interessa: non andrò via dalla Juve senza essermi rimesso in gioco dopo il grave infortunio”.

Per attendere un altro segnale forte da parte del “vero” Quagliarella si è dovuto attendere proprio la partita allo “Stamford Bridge”, visto che è stata sua la rete del definitivo 2-2. Le dichiarazioni rilasciate nella pancia dello stadio londinese erano piene di messaggi rivolti ai propri allenatori: “Sono al 100% da tempo. Vado in panchina sempre con la speranza di giocare, magari anche più dei 10 minuti di stasera. So io quello che ho patito finora. Mi alleno bene, ma per trovare la condizione giusta bisogna lavorare”.
Testardo e con la voglia di non mollare mai, esattamente come la sua Juventus, Quagliarella sta ritrovando la condizione psicofisica persa da tempo.

Una curiosità, infine: nel giorno in cui la serie di gare positive consecutive della Vecchia Signora in campionato è arrivata a quota quarantatré, il Borussia Dortmund - in Germania - ha perso contro l’Amburgo, interrompendo la sequenza di trentuno partite senza sconfitte. Il primato, in precedenza, era detenuto proprio dallo stesso Amburgo (trentasei), all’epoca in cui spadroneggiava nel suo paese vinceva una coppa dei Campioni, ad Atene, proprio contro la Vecchia Signora.
Altri tempi, è vero. La Juventus, però, sta lavorando per tornare a quei livelli.

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6 commenti:

Giuliano ha detto...

la partita col Chelsea e quella dell'anno scorso a Napoli (da 3-1 a 3-3) dovrebbero bastare per smetterla anche col "gol di Muntari"...
ma non basterà mai, nessuno ammetterà che la Juve vince quando merita (e la si può mettere sotto giocando bene, come ha fatto il Napoli nella finale di Coppa Italia)
Per il resto, troppe chiacchiere inutili... funziona il turn over? chissà, lo vedremo alla fine di questo ciclo impegnativo. la partita col Chievo non significa molto, presa da sola.
E Quagliarella mica lo scopriamo adesso...alle prime parite in serie A faceva i gol da centrocampo! (mica uno solo, fra l'altro). Gli unici dubbi erano legati all'infortunio, ma questi tre gol sono i gol di uno che ha ripreso piena salute.
Per Quagliarella siamo tutti contenti, è anche un esempio di comportamento.

MauryTBN ha detto...

L'aspetto più importante delle rimonte di Genova e di Londra, oltre che della gara contro il Chievo, è il fatto che la squadra non mi è mai sembrata in affanno nei momenti più complicati. Quando una partita si mette male, spesso, per la fretta di rimediare, l'unico risultato che si ottiene è quello di peggiorare la situazione, cosa che accadeva spesso anche l'anno scorso. Una grande squadra deve essere tale anche dal punto di vista mentale e, in tal senso, direi che siamo sulla buona strada.

Thomas ha detto...

@Giuliano: il ciclo difficile sta per raggiungere il suo “top”: Firenze e Roma, quest’ultima in casa. Poi di nuovo in Champions League.
Vedremo…

@MauryTBN: bravo, hai messo in luce la qualità migliore di questa Juventus: la lucidità con la quale affronta le situazioni più difficili.

Un abbraccio a tutt’e due.
Buonanotte

Ps: e da stasera siamo in testa da soli…
:-)

Danny67 ha detto...

Sono d'accordo anche io, la differenza (in meglio) con la scorsa stagione sembra, al momento, essere proprio questa. La capacità di gestire al meglio le partite.
Mi auguro che possa sempre essere così.

Elci ha detto...

Bene ragazzi, ora abbiamo anche un bomber!
Sto esagerando? Beh, sì è vero è troppo presto ma vi immaginate se Quagliarella si rivelasse la soluzione alla pochezza di peso in attacco rimarcata da molti come quel difetto che renderebbe la Juve inadeguata per il gravoso impegno scudetto-coppa?
Ammazza che periodo che m'è uscito, s'è capito qualcosa?.... però dai si sogna, e con i risultati raggiunti lo scorso anno ogni sogno è lecito se c'è pure un uomo in più con la porta nel mirino!

Thomas ha detto...

@Elci: amico mio, quanto vorrei un Higuain vestito di bianconero…

@Danny67: che sofferenza stasera… Un punto e a casa.
Che sabato arriva la Roma…

Un abbraccio ad entrambi!
‘notte