Ammetto di essere un po’ confuso quest’oggi. Ripensando al match casalingo di ieri sera contro lo Shakhtar, ancora non riesco a capire quanto merito degli ucraini ci sia nella brutta prestazione della Juventus e quanto demerito dei bianconeri stessi. Sapevamo tutti quanto la squadra di Mircea Lucescu fosse ostica e difficile da affrontare per chiunque, così come sapevamo che il gioco della compagine di Donetsk è basato sulla difesa, su un grande possesso palla, e su ripartenze molto rapide rese possibili da calciatori abilissimi nel palleggio e molto temibili in accelerazione.
Detto questo però l’immagine che mi rimane in mente ancora stamattina è quella di una Juventus allungata, con troppo spazio tra i reparti, sfilacciata, incapace di pressare in modo uniforme ma soprattutto di tenere la palla. Ricordo un numero impressionante di passaggi sbagliati, di disimpegni imprecisi, di giocate fuori misura. Questa Juve soffre la Champion’s League non c’è dubbio. Certamente il livello degli avversari europei è più alto di quello che siamo attualmente abituati a vedere in Italia, ma a mio modo di vedere gli uomini di Conte scendono in campo in questa competizione senza la loro abituale sicurezza e con troppo timore, con una tensione emotiva ed una pressione che ne riducono notevolmente le qualità.
Alla fine possiamo dire che quello di ieri è un punto guadagnato viste le occasioni sprecate nel finale di gara dallo Shakthar, anche se, a dirla tutta, anche la Vecchia Signora ne ha gettate al vento diverse (quella di Marchisio nel primo tempo e quella di Matri nel secondo). C’è bisogno sicuramente di un’altra mentalità per affrontare questo tipo di partita, è necessario mostrare quello spirito arrembante tipico di questa squadra e che ieri si è intravisto solo a tratti.
E’ chiaro che tutti gli impegni ravvicinati degli ultimi tempi, non ultimo quello di sabato scorso contro la Roma, probabilmente hanno finito per stancare qualche elemento (Vidal ieri sera era quasi immobile) però secondo me la stanchezza è più mentale che fisica. Avere un approccio al massimo della concentrazione in ogni gara è la cosa più difficile da ottenere, ma è una caratteristica che occorre avere se si vuole competere a certi livelli.
Una cosa altrettanto certa, che mi rattrista, e che ieri ha giocato comunque un ruolo importante, seppur non decisivo, nell'andamento per nulla positivo della serata, è stato lo spettacolo penoso offerto dallo Juventus Stadium proprio nell’occasione del ritorno ufficiale in casa in Champions. A parte il fatto che circa 10.000 biglietti sono rimasti invenduti, i 30.000 spettatori presenti sono stati praticamente in silenzio per quasi tutta la gara.
Ho saputo di proteste più o meno ufficiali dei gruppi organizzati relative sia alla politica dei prezzi sia al problema dei cosiddetti “bandieroni” non più permessi dalla Società o comunque permessi in numero decisamente minore rispetto al passato.
Ora, io rispetto qualsiasi opinione e soprattutto non discuto sulla validità delle ragioni che ognuno può avere, ma far mancare alla Juventus (intesa come squadra) il prezioso apporto di uno stadio, che per tutta la stagione dello scudetto è stato il dodicesimo uomo in campo, proprio nel momento in cui si ricomincia a giocare per quella maledetta coppa con le orecchie, mi sembra quantomeno inopportuno se non deleterio ed autodistruttivo.
Spero con tutto il cuore che questo “sciopero” del tifo finisca presto anche perché tra poco arriveranno partite decisive per la stagione sia in coppa che in campionato e la nostra casa, per chiunque venga a sfidarci, deve essere un’autentica bolgia.
Spero con tutto il cuore che questo “sciopero” del tifo finisca presto anche perché tra poco arriveranno partite decisive per la stagione sia in coppa che in campionato e la nostra casa, per chiunque venga a sfidarci, deve essere un’autentica bolgia.
4 commenti:
eh sì, di strada da fare ce ne è ancora tanta. Lo si pensava, ma queste partite sono l'unica vera bilancia su cui pesare i giocatori...e molti si sono rivelati leggeri, impalpabili.
Non è la prima volta, soprattutto in attacco molti rischiano il taglio, se si va avanti così.
Probabilmente già a Siena ci sarà un po' di spazio per Bendtner, giusto per vedere com'è.
Sono d'accordo con Giuliano.
Per quanto riguarda il resto, abbiamo trovato un avversario migliore di noi.
Almeno martedì. Chapeau.
@Danny: la protesta dei tifosi non finirà. E la società andrà avanti per la propria strada.
In questo articolo, molto ben fatto, leggerai alcune informazioni utili per capire cosa sta accadendo a Torino: http://footballspa.gazzetta.it/2012/10/03/la-juventus-e-il-caro-prezzi-questa-e-la-via-inglese/
Un abbraccio a tutt'e due!
@ Giuliano
Mi auguro proprio di poterlo vedere all'opera Bendtner, secondo me può fare bene.
@Thomas
Ho letto fratello, avevo immaginato comunque che lo stadio nuovo, l'aumento dei prezzi ed il progetto di riqualificazione dell'area Continassa facessero parte di una idea più vasta che mira a rendere la Juventus il più simile possibile ai grandi Club europei stile Manchester United.
Speriamo solo che il problema "sciopero ultras" si risolva al più presto perchè in questo modo l'unico risultato che si ottiene è danneggiare la squadra.
Un abbraccio
comunque sia, quando si dice "lo stadio porterà utili" era chiaro fin dall'inizio da chi si aspettavano gli utili.
da chi compera i biglietti, da chi fa i tour nello stadio, nel museo.
Ma soprattutto è il fatto che nessuno in società abbia tenuto conto del fatto che sei partite di fila fanno metà busta paga mi sembra piuttosto grave
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