mercoledì 26 giugno 2013

Tevez alla Juve, aspettando Jovetic


José Alberti, noto agente Fifa e procuratore di diversi calciatori sudamericani, recentemente aveva rivelato che nell’estate del 2009 Carlos Alberto Tévez, all’epoca in forza al Manchester United ed entrato in rotta di collisione con Sir Alex Ferguson, era stato proposto alla Juventus. La trattativa, però, non andò a buon fine: “L’argentino aveva appena rotto con il Manchester United per via di alcune frasi poco carine nei confronti di Ferguson che erano uscite sui tabloid e ho cercato di portarlo in bianconero. L’operazione era allettante, prestito oneroso con diritto di riscatto fissato a 20 milioni di euro, ma Cobolli e Blanc non se la sentirono perché avevano già concluso per Diego e Felipe Melo”. Quelli erano altri tempi, quando i soldi in casa juventina non mancavano ma venivano semplicemente spesi male.

A distanza di quattro anni l’argentino prende finalmente la via di Torino, dando una scossa al calciomercato bianconero e a quello del calcio italiano in generale.
Soltanto la scorsa domenica, tre giorni or sono, il padre di Higuain (un altro giocatore della Nazionale albiceleste) aveva tenuto accese le speranze dei sostenitori del club torinese: “Gonzalo ha un’ottima offerta dalla Juve, oltre che dall’Arsenal. Ma è tutto aperto, tocca al Real Madrid decidere”.

In realtà è stata la Juventus a decidere per il proprio futuro, nel tentativo di adeguare il suo reparto offensivo agli standard di eccellenza tecnica mostrati nelle due ultime stagioni dagli altri settori della rosa. La Vecchia Signora ha aperto infatti trattative su più fronti, sorpassando il Milan in dirittura d’arrivo nelle preferenze dell’Apache e portando a casa un fuoriclasse di assoluto valore. 

L’acquisto di Tévez, quindi, va ad aggiungersi a quello di Fernando Llorente (a parametro zero).
Ascoltando le parole pronunciate dallo stesso Josè Alberti alla redazione di “Tin Napoli” lo scorso 8 giugno, però, sembrerebbe che le sorprese non siano finite qui: “Secondo me questa sessione di mercato sarà una delle più belle. Vi svelo un paio di colpi: Cerci andrà al Milan, perché al giocatore piace la piazza rossonera e alla società piace il giocatore. Cavani andrà via da Napoli e il suo futuro sarà al Chelsea.Un’altra trattativa importante è quella che riguarda Jovetic, il montenegrino andrà alla Juventus così come Tévez”. 
Se le sue previsioni dovessero avverarsi si potrebbe parlare di un altro bel regalo della società bianconera ad Antonio Conte.
Meritato, naturalmente…

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8 commenti:

Giuliano ha detto...

è la 10 di Sivori, non quella di Del Piero
:-)
direi che Tevez non somiglia molto a Del Piero. In ogni caso, per fare festa io aspetto febbraio o marzo; prendo però atto che Tevez è costato meno di Martinez, anche Marotta deve aver capito che non è più alla Samp...

Danny67 ha detto...

Io sono felicissimo per l'acquisto di Tevez. Devo dire che, sinceramente, lo sarei un pò meno per quello di Jovetic. Non mi convince un granchè...però magari mi sbaglio...

Thomas ha detto...

Immagino di sì, Giuliano.
Sono d'accordo con te: aspetto un bel pò prima di fare festa.
Comunque sia, si tratta davvero di un grande acquisto...

Non sei il primo amico che non è pienamente convinto delle capacità di Jovetic, Danny.
In tutta sincerità io farei i salti mortali dalla contentezza nel caso in cui dovessimo comprarlo.
Mi ha fatto piacere sentirti al telefono.
Spero di replicare a breve.

Un abbraccio ad entrambi!

Danny67 ha detto...

Grazie Thomas. Ha fatto molto piacere anche a me sentirti. Ricambio l'abbraccio con affetto.

Giuliano ha detto...

una piccola storia dei 10: Boniperti non l'ha mai portato, a quel che ne so: i suoi numeri erano 8 e 9, il 10 andava ai danesi, a Martino, e infine a Sivori (ma sugli anni 40 e 50 bisognerebbe documentarsi bene...)
Dopo Sivori, la 10 l'hanno avuta in tanti, compreso Furino se non ricordo male; poi arrivò Capello, e per me il 10 è proprio lui, Capello era bellissimo da vedere in campo. Un 10 regista e centrocampista, ma chi lo conosce solo come allenatore si è perso un gran centrocampista.
Dopo Capello è arrivato Benetti, che portava il 10: qualcuno avrà da ridere, ma con Benetti abbiamo vinto tanto, ma proprio tanto
:-)
Dopo Benetti, direi che si può saltare direttamente a Brady (che però all'Arsenal aveva il 7), e dopo Brady c'è Platini.
Poi, alcuni anni di interregno come nei '60, prima di arrivare a Baggio. Dopo Baggio, vent'anni di Del Piero (beh, quasi vent'anni).
Un anno senza 10, e adesso vedremo Tevez. (Diego poteva essere un 10, ma c'era Del Piero; Zidane aveva il 21 come Pirlo.)
divertente, però! un bel giochino di memoria, se avete qualcosa da aggiungere mi fa piacere

Danny67 ha detto...

Io ricordo il 10 dato a Magrin nel post Platini...mamma mia...roba d far accapponare la pelle (senza offesa per il povero Magrin).

Giuliano ha detto...

Danny, però era diverso: con la numerazione italiana, prima che arrivassero i numeri personalizzati, il 10 capitava sempre a un centrocampista, di solito di regia. Vedi Capello, Rivera al Milan.
Il 10 "da leggenda" è legato alla numerazione sudamericana, dove 10 e 11 sono gli attaccanti.
Sarebbe un bel discorso da aprire, in chiave storica: lancio il suggerimento a Thomas, se vuole e se ha tempo. Per esempio, quando arrivò Falcao alla Roma e scelse il 5 molti rimasero perplessi, perché è il numero dello stopper (un Chiellini, un Bonucci...), invece in Brasile è il numero del centromediano metodista, alla Pirlo per intenderci.
Ovviamente dicendo "centromediano metodista" si risale fino agli anni Venti
:-)
nella numerazione italiana, i terzini esterni portavano il 2 e il 3 , in quella "a zona" portano il 2 e il 6...
eccetera
(forse i più giovani queste cose non le sanno)

Thomas ha detto...

Non è escluso che possa pensare ad un articolo del (e sul) genere, Giuliano...

Un abbraccio :-)