domenica 21 settembre 2014

La nuova Juventus sbanca "San Siro"


La Juventus sbanca “San Siro” e spiana la strada per poter arrivare allo scontro diretto con la Roma (5 ottobre) a punteggio pieno in classifica. I prossimi ostacoli, nel suo percorso di avvicinamento allo scontro diretto, si chiamano Cesena (in casa) e Atalanta (in trasferta). Per la Vecchia Signora non saranno certo delle passeggiate di salute (soprattutto la gara di Bergamo), però non è utopistico immaginare che la banda di Allegri possa accumulare altri sei punti in centottanta minuti di gioco.

Sono rimaste molte tracce del lavoro di Antonio Conte in questa nuova Juventus. Adesso, però, si inizia a vedere anche la mano di Allegri. Se Madama sino alla scorsa stagione mostrava sul campo un atteggiamento aggressivo, simile a quello del tecnico che la guidava dalla panchina, ora sembra aver assorbito la calma dell'ex tecnico rossonero.

Quella ammirata a Milano è una Vecchia Signora consapevole della propria forza, per nulla intimorita dai titoli dei giornali che la avvisavano di una nuova, possibile pretendente allo scudetto capace di anestetizzare la gara prima di infierire il colpo di grazia al Diavolo. Tre titoli di fila, d'altronde, non si vincono per puro caso.

La programmazione della Juventus, per ora, sta producendo i frutti sperati. Verso la fine del mese di giugno del 2013 in molti si erano scandalizzati quando era stato deciso di assegnare la maglia numero dieci a Tevez. Adesso, con ogni probabilità, le stesse persone che allora gridarono allo scandalo saranno costrette ad ammettere che l'argentino indossa con una naturalezza impressionante una casacca così importe per i colori bianconeri. “È un onore per me, ma la responsabilità non mi spaventa, perchè nel Boca avevo ereditato la maglia di Maradona”, aveva detto l'Apache nel corso della sua presentazione alla stampa torinese. Ecco, è anche da questi particolari che si giudica un fuoriclasse.

Pereyra in grado di sostiture Vidal, Coman che non sfigura all'esordio in serie A, i lampi di classe mostrati da Morata nei pochi minuti giocati sino ad ora, la corsa fluida di Romulo, i piccoli segnali di miglioramento di Ogbonna, i cross di Evra... Tanti piccoli segnali che fanno pensare ad una Juventus più forte di quella della scorsa stagione. In panchina, poi, siede un tecnico che in poco tempo è riuscito a guadagnarsi la stima e il rispetto dei suoi calciatori. Quando si entra in un nuovo ambiente, nel mondo del calcio, il primo passo da compiere è quello. Se dovesse continuare in questo modo, ben presto arriverà anche l'apprezzamento dei tifosi.

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3 commenti:

Danny67 ha detto...

Pienamente d'accordo Thomas. La Juventus per ora sta andando molto bene ed anche Allegri si sta comportando degnamente. Tu sai che io ero molto scettico prima di iniziare ma devo dire che, fino ad ora, si è mosso nella maniera giusta, anche se, occorre sottolinearlo, ha in mano un'eccellente squadra. Ora queste due prove non semplici prima di Madrid e dello scontro diretto con la Roma. Speriamo che Caceres non abbia nulla di particolarmente grave e che Barzagli sia presto pronto per rientrare.

Giuliano ha detto...

sono solo tre partite, per il futuro conviene stare ben attenti (all'Atletico, ma anche al Cesena e all'Atalanta...)ma - posso dirlo? - questa settimana ho pensato spesso a Platini, a come risolveva le partite in dieci minuti. Mi piace molto veder giocare Tevez quando è così in forma, ma aggiungo che mi piace molto anche vedere Llorente che sgomita e fa da sponda, poi gli altri fanno bella figura anche grazie a lui che poi prende voti scarsi nelle pagelle... Vorrei aggiungere: se avessimo avuto in campo Tevez e Llorente nelle due partite contro il Bayern... (sospiro!)

Danny67 ha detto...

Hai ragione Giuliano. L'apporto di Llorente è tanto fondamentale quanto spesso non riconosciuto. Un' osservazione su Pogba. Ha capacità tencniche ed atletiche pazzesche ma sabato sera per tutto il primo tempo si è nascosto. Deve fare di più!! Sono esagerato?