Breve spazio personale.
Mi ritaglio cinque minuti nel corso di una giornata dedicata ad una battuta di pesca con mio padre, e prima di un compleanno (quello di Diego, un fratello più che un amico) da festeggiare tra poco.
Prometto che da domani tornerò a parlare di Juve.
“Piaccia o non piaccia”, l’allievo (il principiante, per meglio dire) ha battuto il maestro.
Azzurro, in passato, con la nazionale di pesca a mosca, scrittore oggi (Magie Immerse).
Lui.
Pecora “nera” della famiglia.
Io.
D’accordo: ogni tanto la (mia) mosca finta si attacca a qualche foglia di qualche ca… d’albero che qualcuno ha pensato bene di far crescere laddove le trote preferiscono cibarsi.
Va bene: ogni tanto i sassi dietro di me “spuntano” le punte delle mie esche senza che io riesca a rendermene conto (hai voglia di trascinare, poi, i pesci a riva. Ti salutano scodinzolando che è un piacere).
Ok: a volte sono un po’ comico quando non recupero il finale mentre mi avvicino ad una preda, intrecciando le gambe come il miglior Ronaldinho con il rischio di cadere nell’acqua.
Ma quello che conta è il risultato finale: nell’almanacco dei ricordi, oggi ho vinto io.
E chissenefrega delle polemiche (che arriveranno)...
Nessuna moviola disponibile: né sul fiume, né al ristorante.
Tra il primo tempo (il mattino) e il secondo (il pomeriggio), pranzo offerto dal “senior”.
A base di cinghiale.
Catturato e cucinato da un suo amico apposta per noi: chapeau.
Il tutto accompagnato da un buon vino rosso (Gutturnio)
Ps: ehi, tu. Lì sulla panchina... Ricordi cosa ti scrissi tempo fa? (leggi qui)
Avevo bisogno di “sbloccarmi”. E l’ho fatto…
18 commenti:
Sono andato a pesca solo una volta in vita mia, da bambino, in colonia. Penso ci voglia troppa pazienza, non fa per me! :) Bellissimo il pezzo che hai linkato!! Buona serata!
Grazie Maury ;-)
In casa nostra la pesca con la mosca finta è una tradizione.
Io vado raramente, e la adoro comunque; mio padre, come si può capire, "vive" per quella passione.
Un abbraccio!
A presto :-)
Junior parte immediatamente all’attacco.
Pochi minuti, e siamo già sul due a zero.
Senior fatica a riprendersi. Cambia in continuazione modulo di gioco e solo l’esperienza – nonché l’insegnamento della bizona ideata dal mitico Oronzo Canà – gli consentono di limitare i danni chiudendo il primo tempo su un inconcepibile tre a due.
La meritata pausa, in cui giganteggiano carne di cinghiale cucinata divinamente ed un prelibato Gutturnio, servono a rasserenare gli animi.
Continua la strategia offensiva di Junior.
La sua è un’impostazione classica. Martella metodicamente la compagine avversaria sino ad averne ragione, pur commettendo alcuni imperdonabili errori difensivi.
Senior inizia a sostituire freneticamente le mosche finte, ma la sorte gli è fatale.
“Gol sbagliato, gol subito” recita un antico e saggio detto, ed infatti si giunge addirittura ad un clamoroso cinque a due.
Ma l’esperienza non è acqua, e dopo molta fatica ci si ritrova attestati su un tondo cinque a quattro.
Junior si permette addirittura il lusso di graziare alcuni avversari, mentre Senior arranca faticosamente sino ad un agognato cinque a cinque, raggiunto con il coltello fra i denti esattamente al novantesimo.
Al termine della competizione Senior rilascia ai presenti la seguente dichiarazione:
“Thomas rappresenta indiscutibilmente il più grande enigma che mi sia mai capitato di dover affrontare in oltre mezzo secolo di assidua frequentazione dei corsi d’acqua”.
Ciao Thomas!
Non avevo letto il pezzo del link, ti faccio i complimenti perchè è splendido (e mi ha commosso per motivi che puoi facilmente immaginare).
Sulla vittoria poco da dire, genio e sregolatezza, ma quando ti ci metti....
Un abbraccio, anche allo "sconfitto".
Un bel posto, suppongo...
:-)
Come si chiama Father?
PS: Charles Dickens, Il circolo Pickwick, cap. XIX, prima parte (beh, è una battuta di caccia, ma lo stile del vostro racconto è molto simile!)
:-)
Letto tutto d'un fiato! e naturalmente anche il "leggi qui". Mi sto ancora chiedendo come abbia fatto a rimanergli in testa il cappello in mezzo a quei gorghi. Capisco l'emozione che possa dare la cattura della preda. Son nato a 10 mt di distanza dal lago. La pesca era la cosa ovvia e naturale che si praticasse. Dopo vari tentativi, falliti miserevolmente , di scegliere un metodo: canna fissa, mosca, mulinello...son passato alla pesca di fondo. Pasturare con fichi, poi canna di circa un metro, 20 mt di filo 0,25 e ultimo tratto con lo 0,15 . E aspettare aspettare...poi la pallina che si ,muove...il filo che si tende, e aspettare a dare il colpo. Bahhh... mi fermo qui. Solo una cosa ancora: è bellissimo notare l'ottimo rapporto che avete. V'invidio! :)
Tra parentesi ho passato una vita a giocare a biliardo , scopa d'assi insomma tutti i giochi che si possano fare in un bar, con Adriano Fumagalli ...mi pare campione italiano di pesca al colpo e mondiale a squadre. Ora mi pare sia CT della nazionale...ma son 20 anni che non lo vedo....
La pesca non è mai, ma proprio mai stata nei miei pensieri, eppure è in momenti come questi che sento di essere fortunata per aver incontrato persone così belle come Thomas e "father".
Un abbraccio ad entrambi
Roberta
p.s. : un pò di invidia per quel pranzo a base di cinghiale però l'ho provata ;)
Anch'io! Roberta! Ma più che il cinghiale avrei apprezzato il Gutturnio! A proposito: ciao! :))
Un grande grazie di cuore a tutti.
La vostra amicizia ci onora.
Paolo.
@Father: quella trota ributtata nel fiume, 27 cm di lunghezza (coda inclusa, mi ha detto che “si conta”), sancisce una giornata che ha avuto, come prologo, il “menaggio” nei tuoi confronti da parte degli amici in serata. Via sms.
Quante risate… :-)
“Thomas rappresenta indiscutibilmente il più grande enigma che mi sia mai capitato di dover affrontare in oltre mezzo secolo di assidua frequentazione dei corsi d’acqua”: vìa… Un po’ come Filippo Inzaghi nel calcio…
Non riesce a chiudere un triangolo che sia uno… Ma segna goals a raffica… ;-)
@Giovanni: al di là dell’incredibile botta di culo che mi ha accompagnato nella giornata di ieri, la persona nella foto dev’esserci stata veramente, a guardarmi. E a guidarmi.
“L’altra” persona, quella alla quale hai fatto riferimento nel commento, è spesso nei miei pensieri.
La cena che mi offrì nell’occasione del 25° anniversario della sua laurea, se nella pancia si è dileguata dopo qualche ora, mi è (sempre) rimasta nel cuore.
Così come tanti pensieri che aveva nei miei confronti.
Lo cito come esempio di signorilità in diverse occasioni. Gli amici che conosci anche tu lo possono testimoniare.
Un abbraccio, che rinnovo sul blog dopo averlo fatto via sms
@Giuliano: Santa Maria del Taro ;-)
Il suo nome è Paolo.
Paolo Bond… Ehmm... Bertacchini… :-)
Grazie per la citazione ;-)
@darmax99: grazie per il bellissimo commento (con parole annesse e connesse) :-)
Io è papà parliamo spessissimo di te
@Roberta: quando capiterai dalle nostre parti, non sarà cinghiale… Ma ti assicuro che riusciremo a prenderti per la gola… ;-)
Le tue parole mi/ci hanno fatto un piacere enorme
Un abbraccio a tutti!
E grazie
@ darmax : so di deluderti enormemente ma confesso di essere.... astemia! :)
@ thomas : con queste premesse, la voglia di passare dalle tue bellissime parti aumenta sempre più! :)
roberta
Ti aspettiamo a braccia aperte ;-)
:) Tu (scusa la confidenza) non potresti mai deludermi neanche volendolo! Ho la presunzione di "capire" inconsciamente lo spessore delle persone. (Mi son sbagliato solo una volta...quando mi son sposato! Ahahhahaha!)
Ho dimenticato il destinatario della risposta: Roberta! :)
caro Father, non solo nell'arte della pesca Thomas ti sta eguagliando... ha la stessa, oserei dire genetica, capacità di dare emozioni a chi legge quando scrive!!! bravo cuginetto.
la nubenda.
Cara Vale,
il tuo sms di oggi mi ha commosso più di quanto penso d'aver fatto io con te.
Il resto... Te l'ho già scritto via telefono.
Sono prontissimo a "testimoniare" per te e Andrea ;-)
A presto e grazie di cuore!!!
Baci
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