domenica 22 agosto 2010

Milan-Juventus e quell'8 maggio di "gloria"...



Ed è arrivato anche il momento del trofeo "Luigi Berlusconi", il torneo dedicato alla memoria del padre del proprietario del Milan.
Come tradizione i rossoneri sfideranno la nuova Juventus di Andrea Agnelli, Marotta, Paratici e Del Neri: un’abitudine consolidata, ormai, quella delle due squadre di affrontarsi in questa amichevole estiva (si giocò a gennaio del 2007, nel giorno dell’Epifania, solo nell’edizione - posticipata - del 2006).
Che di "amichevole", poi, porta solo il nome.

Il motivo? Fascino, importanza delle società, e non solo: dopo il primo incontro del 1991 (vinsero i bianconeri con una doppietta di Casiraghi), il Milan provò - per i tre anni successivi - a giocarselo con Inter, Real Madrid e Bayern Monaco, per poi decidere di farla diventare una cosa ristretta a due.
Con quale criterio? Quello della partecipazione del pubblico, unita - poi - a rapporti societari sempre più fluidi tra le rispettive dirigenze. Il derby estivo del 1992 portò a San Siro poco più di 40.000 spettatori; con gli spagnoli e i tedeschi lo stadio risultò semivuoto. E con la Vecchia Signora? Si è sempre oscillati tra le cinquanta e le settantamila unità. Con qualche calo nelle edizioni dal 2003 al 2005 ed in quella del 2007, per poi mantenere picchi di affluenza in tutte le altre.

Erano anni di gloria, quelli, per entrambe le società. Dal 18 agosto 1995 e nelle manifestazioni immediatamente successive si diceva che vincerlo portasse "sfortuna": conquistato quello, si poteva dire addio allo scudetto del campionato di serie A ancora da disputare.
Non era propriamente corretto definirla così, analizzando bene i fatti.
Per entrambe, a volte, voleva dire vincere una Champions League: per i rossoneri nel 2002 e nel 2006 (successi - poi - a Manchester e Atene), per bianconeri nel 1995 (vittoria a Roma contro l’Ajax).
Se questa è sfortuna…

E oggi?
Il Milan ha deciso di affidare la panchina ad Allegri, chiedendogli di cambiare le carte in tavola e di ridare competitività e vivacità ad un gruppo che - ad oggi - è rimasto pressoché identico al passato. Non solo recente. Con un anno di più sulle gambe e nelle carte d’identità. Solo un eventuale arrivo di Ibrahimovic potrebbe veramente far compiere un salto di qualità notevole a questa squadra.

Quello che servirebbe ora alla Vecchia Signora per continuare il processo di crescita nella costruzione della squadra: dopo i sei acquisti della nuova gestione già belli pronti per i primi giorni del mese di luglio, una sosta di più di un mese iniziava a far temere per il peggio. Dall’apparente "immobilismo" ad un "attivismo" (reso possibile dalle nuove cessioni) datato 19 e 20 agosto: ecco la "doppietta" Krasic e Aquilani.

Inseriti nell’intelaiatura preparata precedentemente da Marotta, i due giocatori finiscono col completare il reparto di centrocampo (a meno di sorprese legate ai nomi di Sissoko e Felipe Melo). Ancora dei tasselli da sistemare in difesa (un centrale ed un terzino sinistro) e poi una serie di punti interrogativi nel reparto offensivo, che portano i nomi di Iaquinta, Trezeguet e Diego. Per diversi motivi e per situazioni non comparabili tra loro.

Diego, con Amauri al momento titolare "di fatto" lì davanti, ancora non riesce ad incidere come dovrebbe (e potrebbe): movimenti nuovi da acquisire, errori del recente passato da evitare, un po’ di fiducia da ritrovare.
Rimane il fatto che quando Del Piero entra in campo negli ultimi venti minuti degli incontri, la differenza c’è. E si vede. O, per meglio dire, si "sente".
Al brasiliano resta il compito di accelerare questo processo di evoluzione personale da trequartista a seconda punta, anche perché la concorrenza, in quella zona del campo, potrebbe presto aumentare con l’arrivo di un altro "colpo" di mercato.
Ammesso che questo, poi, non venga finanziato proprio con la sua cessione.

"Come l’8 maggio 2005, a San Siro, sfida scudetto con il Milan, rovesciata di Ale, testa di David: 1-0 e tricolore alla Juve. Stasera è solo un’amichevole, ma non fa male chiudere gli occhi e ripensare a quel giorno di gloria"
Ha ragione da vendere, Giovanni Battista Olivero, giornalista della "Gazzetta dello Sport", che - nell’edizione odierna (la "Sportiva") - nel presentare il trofeo che verrà disputato stasera parla di quell’8 maggio come una giornata di gloria.
Una domenica che consegnò - di fatto - il "niente" più totale alla Juventus. Oppure un asterisco: ognuno scelga la versione che preferisce.

Sì, perché "quello" era il 28° tricolore, cancellato dagli archivi ma rimasto sui campi di gioco e nelle aule dei tribunali, dove è in attesa di conoscere il suo destino. Ammesso che ne abbia uno diverso dall’attuale.
Fa piacere sapere - adesso - che il giornale rosa lo ricorda come un momento di "gloria".
Visto che poi, dopo, ne arrivò un altro: il 29°.
Perché il numero è quello, sempre. Non soltanto nella giornata in cui si gioca il trofeo "Luigi Berlusconi".

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com

13 commenti:

MauryTBN ha detto...

Me lo ricordo come se fosse oggi quel giorno! 90 minuti di tensione, di quelli che ti fanno invecchiare di 10 anni in un solo pomeriggio. Se non sbaglio arrivarono allo scontro diretto appaiate, o forse la Juve era sopra di qualche punto. Spesso, a chi mi ricorda quanto ha rubato la Juve, cito questa partita, vinta in casa del nemico e con l'arbitraggio di Collina. Una vera dimostrazione di forza, un argomento che zittisce tutti! Altro che cupola, schede svizzere, Paparesta e doping e altre invenzioni stile Alice nel Paese delle Meraviglie!
A presto!

Thomas ha detto...

A presto, Maury.
E grazie per il bellissimo commento.

Pensa: io mi feci più di 100 chilometri per andare a vedere la partita a casa di Giovanni, uno dei più cari amici, con il quale da anni ero abbonato al “Delle Alpi”.
Ricordo la gioia quando la palla “spizzicata”di testa da Trezeguet finì, calma calma, in porta…

Un abbraccio ;-)

Anonimo ha detto...

Io credo che la vera dimostrazione di forza la diede il Milan nella gara di andata, pareggiata a Torino per 0-0 ma dominata in lungo ed in largo dai rossoneri e condizionata da un arbitraggio MOOOLTO discutibile...ed anche la partita di ritorno, nonostante la presenza dell'ostile Collina, come dite voi, gli episodi furono ampiamente a sfavore del Milan...ma per voi conta solo il risultato...la Juve vinse, ma non diede nessuna dimostrazione di superiorità, tutt'altro...io credo che la tanto da voi decantata Juve di Capello fosse inferiore al Milan, e non di poco, nonostante in campionato gli fosse finita davanti per due volte...inferiore in quanto a talento, a personalità, a tutto...bastava vedere le partite per rendersene conto...lo dimostravano gli scontri diretti e soprattutto la Champions League...ditemi voi se un centrocampo con Pirlo, Seedorf e Kakà al culmine della loro carriera fosse paragonabile a Blasi, Emerson e Nedved (quest'ultimo nettamente in fase calante)...o una difesa con Stam, Cafù, Maldini e Nesta (dei veri totem) fosse paragonabile a Zebina, Thuram, Cannavaro, senza nulla togliere a Thuram e Cannavaro, due grandi difensori...senza contare Shevchenko pallone d'oro ed Inzaghi maggior goleador in attività nelle coppe europee, il carisma di Gattuso (per me nettamente più forte di Emerson, che ha fatto solo 3-4 stagioni ad alto livello) e le alternative micidiali Serginho, Ambrosini, Tomasson, Crespo...la Juve era soprattutto una squadra fisica, e questo andava bene per il campionato, ma in Champions, dove c'erano almeno 4-5 squadre nettamente più forti, non bastava, e si vedeva...senza scomodare gli squadroni come lo stesso Milan, il Barcellona di Ronaldinho, il Chelsea, il Manchester United, bastava che la Juve affrontasse squadre medie come il Werder Brema o il Liverpool per andare in apnea, senza parlare della disfatta con l'Arsenal...ora insultatemi pure, ma questa è la mia opinione...

Thomas ha detto...

Insultare? E per quale motivo?
Perché hai detto la tua opinione? ;-)

La Juventus, in quegli anni, ha raccolto quanto ha seminato più in Italia che non in Europa. Avesse vinto contro il Milan a Manchester (mancava un certo Nedved, pallone d’oro pure lui), contro il Real Madrid ed il Borussia Dortmund, ora le Champions League sarebbero 5.
E non 2.
Ma con i “se” e di “ma”, scrivono la storia i perdenti.
E la realtà, purtroppo per noi, è questa.

Nella gara dell’8 maggio mancava Ibrahimovic, e di quell’assenza se ne parla ancora oggi con alcune intercettazioni uscite di recente.
Se lo svedese arriverà da voi, anche a distanza di cinque anni da quell’incontro, vi rendereste conto dal vivo di quanto sia forte.

Togli Blasi e metti Vieira, e ha un centrocampo monstre formato da Camoranesi, Emerson, lo stesso Vieira e Nedved.
Ognuno ha le proprie idee, ed il bello del calcio (giocato) è anche questo.
Ma definirlo inferiore “non di poco” a quello del Milan, mi sembra un tantino esagerato.

Cannavaro? Guarda come ha giocato nel mondiale del 2006, con la vittoria – pure lui – nel pallone d’oro (al 2° posto arrivò Buffon), e hai l’idea della forza di quella difesa.
Nella quale Zebina lasciò il posto a Zambrotta, spostato a destra per lasciare spazio al giovane Chiellini (a sinistra).

“Le” Juventus di Capello praticavano poco il turnover, motivo per il quale, poi, andavano in apnea in coppa. Era una squadra più da “tappe” che non da “girò più veloce”.

Noi e il Milan eravamo semplicemente due grandissime squadre. Le migliori in Italia ed in Europa.
Nature e stili diversi, ma ugualmente grandi.

Se leggerai questa risposta, lascia pure il nome (o lo pseudonimo).
Un caro saluto

Anonimo ha detto...

ieri non ho visto la partita, quindi non mi esprimo in giudizi sulla serata, ma abbiamo vinto il berlusconi. Spero unicamente che non si ripeta la scorsa stagione, dove ci siamo limitati solo ad un grande trofeo tim!!!

roberta

squeeze ha detto...

Al milanista risponderei come Cronache: è comodo escludere Vieira per mettere Blasi e paragonare un regista come Emerson a Gattuso (?). Quel Cannavaro e quel Thuram erano fortissimi, per non parlare poi di Camoranesi. Non esistono asterischi che tengano, quello scudetto me lo sento mio, anche perchè fu proprio Mediaset a fornire le immagini per far squalificare Ibrahimovic. Le rosicate rossonere di quel giorno mi fecero molto piacere.

Ieri sera un discreto pianto, salvo solo i rigori battuti bene e Felipe Melo. Ma Ronaldinho ha fatto quello che ha voluto e davanti siamo stati nulli. Martinez fa paura da quanto è imballato. Leggo che oltre ad Aquilani e Krasic potrebbe arrivare Bocchetti. Per carità, è un discreto difensore tendente al macellaio, secondo me con Ranocchia non c'era paragone.

A proposito di difensori, il prode Kjaer, passato al Wolfsburg, contro il Bayern Monaco si è fatto infinocchiare alla grande da Thomas Mueller (forte forte). 12 milioni risparmiati?? Kjaer non mi dispiace ma ha queste amnesie...

Nella Juve di PES ho messo Krasic e Dzeko, era troppo lo sfizio :P Se lo sapesse Abete...

Giuliano ha detto...

un "fuori testo": sto guardando su Repubblica on line le foto di Aurrecochea (portiere del Guaranì, Paraguay). Sono da collezione!
:-)

Anonimo ha detto...

Sono l'anonimo di prima...forse c'è qualche malinteso....se la discussione verte su Milan-Juventus 0-1 (Trezeguet) del campionato 2004-2005, è ovvio che io faccio riferimenti SOLO ED ESCLUSIVAMENTE alla stagione 2004-2005...visto che in un commento ho letto di prova di forza della Juventus in quella partita, io mi sono limitato a spiegare come SECONDO ME non fosse così, ed i motivi per cui ritenevo il Milan superiore...non si tratta di comodità, è solo che non è attinente a quella stagione nominare Vieira (quell'anno giocava Blasi accanto ad Emerson, qualche volta Appiah), o parlare della finale di Manchester o del pallone d'oro che avrebbe vinto l'anno dopo Cannavaro...Sul fatto che il Milan fosse la squadra più forte d'Europa, credo che ci fossero pochi dubbi, se non altro per l'incredibile continuità ad alti livelli in Champions League, e quindi che fosse superiore in particolare anche alla Juventus di Capello, visto che al contrario di questa riusciva a conciliare il doppio impegno coppa-campionato...Nedved vinse si il pallone d'oro, ma già nel 2005 era un altro giocatore, di molto inferiore al devastante Kakà di quell'anno...Schevchenko invece era ancora il più forte centravanti d'Europa... Cannavaro vinse il Pallone d'oro per il mese della vita trascorso in Germania, non certo per le prestazioni nella Juventus, anche se comunque di alto livello...non perchè non fosse un grande difensore, ma credo che in termini assoluti Nesta gli fosse superiore, come Maldini a Thuram, come Cafù a Zebina, senza contare Stam...il Dida di quell'anno (e solo per quei 2-3 anni, intendiamoci) faceva eccome concorrenza a Buffon...Chiellini è diventato forte negli anni successivi messo al centro della difesa, come terzino non rendeva...ma questo fu merito di Deschamps, credo, non di Capello...io credo che la Juve fosse comunque una grande squadra, ma il Barcellona di Ronaldinho o il Chelsea di Mourinho a livello europeo fossero più forti, oltre al Milan...sapete per me quale è il giocatore che più incarnava quella Juventus? proprio Ibrahimovic...devastante in campionato, incisivo poco o niente in Europa...a questo proposito vi ricordo un'ultima cosa: indipendentemente dagli episodi arbitrali, la Juventus in due anni con Capello ha affrontato il Milan 4 volte, ed ha vinto l'UNICA VOLTA in cui Ibrahimovic non ha giocato...vorrà pur dire qualcosa, no?

JUVE 90 ha detto...

E' vero che forse nel 2004/05 il milan era superiore alla Juventus, ma non sempre a vincere sono i più forti, la grandezza di una squadra sta anche nel vincere pur non essendo i migliori. O forse vuoi dirmi che il milan campione nel '99 era più forte della Lazio? Non scherziamo, mai uno scudetto è stato vinto da una squadra tanto debole come quella di Zac. Anche li con moooolti episodi quantomeno discutibili

MauryTBN ha detto...

Con il mio commento non intendevo dire che la Juve era meglio del Milan o viceversa, su questo punto ognuno può avere le proprie opinioni. Secondo molti la Juve ha vinto campionati su campionati semplicemente rubando. Se quel giorno però una squadra fortissima non fosse andata a vincere in casa di un'altra squadra fortissima (forse anche più forte, perchè no?), la Juve non avrebbe conquistato quello scudetto. Una squadra che bara e ruba su tutti i fronti si deve ridurre a sperare di battere il Milan a San Siro a maggio per poter vincere qualcosa? Non era già tutto scritto, comprato e deciso da Moggi fin dalla prima giornata? La Juve vinceva perchè era una grande squadra, capace anche di queste imprese, non perchè era l'essenza del male come molti credono! Ecco, forse il termine più adatto sarebbe stato "impresa", così mettiamo d'accordo tutti! :)

Thomas ha detto...

Buonasera a tutti.
“Juventini” e “non” ;-)
Sono stato a cena fuori casa, e mi sono “gustato” questi commenti dal cellulare, in attesa di poter rispondere al mio rientro.
Grazie, innanzitutto.
Poi…

@Roberta: guarda il lato positivo: un passo in avanti, rispetto allo scorso anno, lo abbiamo fatto… Quest’anno era una partita da 90 minuti; nello scorso, il trofeo TIM si disputava in tre tempi (due per ogni squadra) da 45 minuti…
:-)

@squeeze: bentornato!!!
Neanche a me dispiaceva Kjaer. E le amnesie le aveva comunque mostrate – oltre ad ottime qualità – anche nel nostro campionato

Ps: se lo sapesse Abete ti toglierebbe anche l’ultimo (e unico) posto disponibile per l’extracomunitario…
;-)

@Giuliano: grandissimo “fuori testo”!!! (ogni tanto ci vuole)
Fatevi (facciamoci) una “cultura”: http://amalamaglia.wordpress.com/2010/08/23/paraguay-le-maglie-da-supereroe-del-portiere-pablo-aurrecochea-del-guarani/

@Anonimo: “anonimo” eri, e “anonimo” rimani…
:-)
Scherzo, và: una battuta per iniziare la risposta.
Non avevo (e forse non ero l’unico) inteso il riferimento del tuo commento.
Concordo: in quella stagione il Milan dava la sensazione di avere ancora qualcosa in più. Stavam preparando uno squadrone (quello dell’anno successivo) e c’erano dei pezzi ancora da aggiungere.

Ero a Torino, nel corso della gara di andata, e la squadra soffrì parecchio. Era partita a razzo, in quel campionato, e stava accusando una flessione. Della quale mi accorsi in anticipo – sempre di persona – in una gara al Meazza contro l’Inter. Vincevamo 2-0, fummo raggiunti alla fine. Così come la settimana dopo, quando (ero anche al “Delle Alpi”) vincemmo in rimonta sulla Lazio.
Ricordo che al termine dell’incontro contro il Milan si disse che senza la sosta natalizia la Juventus avrebbe perso il primo posto.

In quella di ritorno, arrivammo “cotti”. E Trezeguet non si reggeva (quasi) in piedi.
La differenze tra le due squadre, in quel momento in campionato, stava nella capacità di saper soffrire sino all’ultimo e di non mollare un centimetro all’avversario. Il Milan più bello, la Juventus più cinica.

Nei due anni di Ibrahimovic, tolta la gara dell’8 maggio, rimane quella del 29 ottobre 2005. Che perdemmo a San Siro 3-1. Dopo aver vinto le prime 9 partite (su 9).
Una battuta d’arresto, “Milan o non Milan”, ci può stare.
Metterei la firma col “sangue” ad iniziare ogni anno in questo modo e perdere la decima gara…
;-)

“quale è il giocatore che più incarnava quella Juventus?”: a parer mio, Nedved.

@JUVE: “la grandezza di una squadra sta anche nel vincere pur non essendo i migliori”: perfetto. Questo è il bello del calcio.

@MauryTBN: non ti devi scusare (assolutamente) di nulla, e spero che l’amico “Anonimo” abbia capito che si può discutere tranquillamente anche indossando magliette dai colori diversi senza pretendere di avere ragione.
Ognuno ha il suo pensiero.
Poi, chi mi conosce, sa che per me tutti hanno ragione.
Commenti così, a conclusione di un articolo, non possono che rendere felice chi lo scrive.
Credetemi: esistesse una “Verità Assoluta”, Perez l’avrebbe già comprata e portata al Madrid.
Gli sarebbe costata sicuramente meno di Mourinho…
;-)

Un abbraccio a tutti!!!

squeeze ha detto...

ah, ecco perché hai tirato fuori Blasi... Effettivamente il secondo anno giocò Blasi, ma ricordo anche che Emerson ebbe una pubalgia per gran parte dell'anno.

Dzeko in PES è un cesso, devo migliorarlo un po' perché Amauri è più forte di lui :D

Thomas ha detto...

"Dzeko in PES è un cesso, devo migliorarlo un po' perché Amauri è più forte di lui": fantastico...
;-)