domenica 17 febbraio 2013

La Juventus e la mancanza di turnover


La Juventus che perde fa sempre notizia. A Roma contro i giallorossi, poi, non accadeva dal lontano 8 febbraio 2004. Anche quella sera Totti aveva segnato una rete a Buffon, salutando con il gesto delle quattro dita la Vecchia Signora prima che imboccasse la strada del ritorno verso Torino.

All'epoca dei fatti i bianconeri, campioni d'Italia in carica, stavano per concludere il secondo ciclo dell'era Lippi. Quando ancora si trovava nella pancia dello stadio “Olimpico” l'allenatore viareggino aveva mostrato il suo animo battagliero, nonostante denotasse ancora sul volto i segni della bruciante sconfitta: “Se qualcuno pensa che la Juve molli la corsa al campionato, se lo tolga dalla testa. Sul 2-0 per la Roma, quando siamo rimasti in dieci, è finita la partita. Ma fino a quel momento eravamo in corsa. Lo ripeto: salvo la nostra prestazione fino al gol del 2-0. La Juve non è fuori, è inutile che qualcuno speri. Il messaggio non è solo per i tifosi della Juve, ma anche per quelli del Milan e della Roma”.

Quel campionato, per la cronaca, aveva visto proprio Milan e Roma piazzarsi nelle prime due posizioni, mentre la Juventus si era collocata sul terzo e ultimo gradino del podio. A guidarla, l'anno successivo, ci sarebbe stato Fabio Capello, il tecnico romanista che il giorno precedente quella celebre gara, il 7 febbraio, aveva pronunciato queste parole: “Io alla Juve? No, non ci andrei mai e la mia è una scelta di vita”.
Che dopo pochi mesi cambiò. Ma questa è un'altra storia.

Totti, ancora Totti, a distanza di quasi nove anni infila un siluro sotto la traversa della porta difesa dall'amico Buffon e punisce una Vecchia Signora brutta e stanca. Quello del numero dieci giallorosso è un gol talmente bello che viene spontaneo il gesto di togliersi il cappello per complimentarsi con lui. Il suo non è stato uno dei classici “tiri della domenica” e non soltanto perché si è giocato di sabato sera: un fuoriclasse in grado di segnare duecentoventiquattro reti in serie A è in grado di tirare fuori dal proprio cilindro colpi simili. Punto. E chapeau.

Liberata dalle alchimie tattiche di Zeman la Roma ritrova una sua identità sul prato verde, grazie a quell'Aurelio Andreazzoli che – indipendentemente dal risultato che avrebbe ottenuto contro i bianconeri – aveva già vinto la sua personale partita prima ancora che Rocchi ne fischiasse l'inizio. I complimenti riservati a Conte e alla Juventus sia nei momenti precedenti l'incontro che in quelli successivi sono stati il miglior biglietto da visita per un match condito, come sempre, da tensioni eccessive. Conte ha ricambiato, se l'è presa con il calendario per poi rivelare un retroscena: “Ho parlato chiaramente con la squadra prima della partita, volevo che mi dicessero chi non se la sentiva. Mi sono aperto e nessuno si è tirato indietro. Per questo non mi imputo niente a livello di scelte”.

Sbagliato, a parere di chi scrive. Un conto è guardare dritto negli occhi i possibili rigoristi di una gara che si deciderà dagli undici metri, un altro è scegliere una formazione in base alle sensazioni vissute dai propri calciatori. Chi di loro avrebbe potuto farsi da parte di fronte all'opportunità di giocare un incontro simile? Discutendo in tema di specialisti dei calci di rigore, lo scorso aprile sempre Marcello Lippi aveva dichiarato: “A Roma con l’Ajax e con la Francia ai Mondiali tutti mi guardavano quasi implorandomi di farli tirare perché si era giocata una gran partita ed erano carichi. Nella finale con il Milan a Manchester si veniva da una brutta prestazione, consapevoli che avremmo dovuto vincere senza arrivare ai rigori. I ragazzi tenevano gli occhi bassi, si guardavano le scarpe”. Si parlava di tiri dagli undici metri, però, non di match ancora da disputare. Alla Juventus possono capitare scivoloni come quello di Roma, soprattutto considerando i miglioramenti mostrati da un anno e mezzo a questa parte.

Un'ultima considerazione. Il 16 settembre 2012, allo stadio “Luigi Ferraris”, Madama si era presentata contro il Genoa con una formazione largamente rimaneggiata. Sotto di una rete, entrarono sul terreno di gioco Vucinic, Asamoah e Lichtsteiner. La Juventus vinse poi la gara per 3-1. Tre giorni dopo avrebbe esordito in Champions League contro il Chelsea.
A Genova, quel giorno, Conte aveva applicato intelligentemente il turnover tra i giocatori a sua disposizione.

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13 commenti:

Paolo ha detto...

Analisi perfetta e di gran classe.
Dopo prestazioni scialbe e senza mordente come quella di ieri è inutile attaccarsi agli episodi.

Però alcuni episodi ci sono stati e a parti invertite avrebbero causato discussioni e le solite accuse.
E' giusto riconoscere i meriti degli avversari, è giusto riconoscere la partita deludente dei bianconeri, ma è giusto anche ricordare che abbiamo assistito a numerosi arbitraggi un po' sfortunati, ultimamente.

Detto questo, lo scorso anno ci si lamentava dei troppi pareggi. Quest'anno, con ben 4 sconfitte, abbiamo 4 punti più dello scorso anno. Le sconfitte fanno male, ma evidentemente non incidono così tanto sulla classifica.

Però iniziano ad essere troppe e Conte dovrà limare alcuni spigoli del suo carattere e rivedere alcune sue convinzioni. Lo dico da sostenitore convinto del leccese, il quale mi auguro possa sedere sulla panchina della Juventus più a lungo di quanto sta facendo Sir Alex Ferguson su quella del Manchester United.

MauryTBN ha detto...

Partite come quella in Scozia sono estenuanti per noi tifosi, figuriamoci per i giocatori. Anche dopo la vittoria con il Chelsea, mi sembra di ricordare, la Juve rimediò una sconfitta in trasferta, contro il Milan, giocando malissimo. Diciamo quindi che è tutto nella norma, anche perchè di vicepresidente di Lega ce n'è uno solo, non è concesso a tutti cambiare i calendari a proprio uso e consumo :)

Unknown ha detto...

L'unico episodio degno di nota è l'assist di Giovinchio per Totti. Ma possibile che ai nostri non riesce mai a fare un passaggio giusto mentre a Totti gli mette una palla bella raso terra. Ma come si fa a ritornare dalla Champions e rigiocare con il mezzo uomo che andava tolto da subito dopo i primi 5 minuti. Ogni tanto Conte è un testone.

Danny67 ha detto...

Pienamente d'accordo Thomas. Quella di lasciar decidere i calciatori se scendere in campo o meno è stata una pessima idea. Conte non deve più fare un errore del genere. Vucinic, Vidal ma anche Pirlo dopo la botta (che l'arbitro "non se l'è sentita" di sanzionare con il rosso)erano troppo stanchi ed incapaci di incidere come avrebbero dovuto. Non si può perdere una partita in quel modo. Assolutamente!!!!

Thomas ha detto...

@Paolo: grazie! Sono d’accordo in merito alle decisioni arbitrali un po’ “sfortunate” degli ultimi tempi, alle quali – però – non mi sono mai attaccato per giustificare una sconfitta della Juventus.
Sogno anch’io di poter vedere Conte sulla nostra panchina per tanti anni. Tantissimi.

@MauryTBN: bella stilettata, complimenti ;-)

@pigrecosan: nessuno è perfetto, neanche Conte.
Me lo tengo così, anche se sinceramente sono d’accordo con il tuo parere: non ho ancora capito cosa ha visto di così buono in Giovinco da spingerlo a chiedere alla dirigenza di riportarlo a Torino. Ho criticato spesso Sebastian, gli ho fatto i complimenti quando lo ha meritato, ma non sono mai stato convinto della bontà di quell’operazione. Non solo per una questione di prezzo.

@Danny67: sbagliamo tutti, nella vita. Anche nel nostro mestiere. Giorni fa avevo scritto che la partita contro la Roma mi faceva paura: purtroppo ci ho visto bene. Ora, sperando di non sbagliare di nuovo, direi che il momento brutto è passato. Adesso dovremmo iniziare a “volare”.

Un abbraccio a tutti!
 

Giuliano ha detto...

l'analisi è perfetta, come sempre; e se si merita di perdere bisogna dirlo, e lo diciamo. Ma un discorso sulla "sudditanza psicologica" bisognerà pur farlo.
Totti andava espulso: non oso immaginare cosa sarebbe successo se a fare un'entrata così fosse stato uno dei nostri. Dal filmato tv si vede benissimo che Totti dice "non l'ho fatto apposta", ci mancherebbe altro! Spero proprio che nessun calciatore professionista faccia apposta a fare fallo...
E poi, per chi ha visto il rigore contro il Genoa, inevitabile pensare al rigore non dato a Vucinic contro la Lazio, in Coppa Italia. L'azione era identica, con la differenza che ieri Frey ha toccato il pallone.
A me sta bene tutto, mi stava bene anche la Juve di Del Neri, vorrei solo che si facessero solo disquisizioni tecnico-tattiche anche quando vince la Juve.
(senza rompere, per dirla come va detta)

Giuliano ha detto...

"fare fallo in quel modo", intendevo dire
:-)

paratadizoff ha detto...

Quattro sconfitte cominciano a diventare troppe. Però è anche vero che se i numeri hanno un senso, il confronto con la stagione passata di questi tempi (comprendendo anche il punto nel recupero col Bologna) ci vede in vantaggio, sia di posizione in classifica, di punti, che di reti fatte. Per quelle subite abbiamo due reti in più quest'anno. E allora di cosa ci si può lamentare? Fa male perdere? Meglio perderne qualcuna che inanellare una serie di pareggi. La preoccupazione però è fondata e non è di poco conto a mio modesto parere. L'anno scorso durante la settimana ci si riposava, mentre il Milan lottava in champions. Non si scopre l'acqua calda che sia le vigilie, ma anche i post impegni champions, incidono notevolemente, soprattutto dal punto di vista di stress mentale. Con la Roma abbiamo patito una sorta di svuotamento post Celtic che abbiamo pagato con la sconfitta. Forse Conte ha peccato di presunzione nelle scelte. Occorre riconoscere che il turn over diventa imprenscindibile, perchè l'auspicio è quello di durare più a lungo nel cammino champions. Il Napoli ieri ci ha dato una mano. Ma è bene calarci nella parte che qualche altra scoppola in campionato arriverà. Per fortuna il Milan di Balotelli è lontano per insidiarci, dunque i conti li dovremo fare solo con i partenopei.
La chiudo qui, perchè sul fallo di Totti rischiamo solo di crearci delle false attenuanti. Le partite sono ricche di variabili che possono incidere sul risultato. A volte ci premiano, talaltra ci possono penalizzare. E' il gioco da più di 100 anni a questa parte. Invece c'è da sperare che la società si muova meglio sul fornte del calendario e non farsi imporre scadenze troppo ravvicinate.

Thomas ha detto...

@Giuliano: se è vero quanto ho letto, Massimo Mauro (Sky) dovrebbe aver sostenuto che se il fallo di Totti fosse stata opera di un mediano andava espulso.
In caso contrario, visto che l'ha fatto un attaccante, il cartellino giallo è stata la giusta punizione.
Evito di sprecare altri caratteri su questa sua opinione...

Concordo sul resto ;-)
(Grazie di cuore per le belle parole)

@Antonio: sono d'accordo con te: le coppe l'anno scorso “pesarono” sull'andamento del Milan.

Ho cercato di non farmi contagiare dal troppo entusiasmo quando la Juventus aveva otto punti di vantaggio sulla seconda in classifica, provo a rimanere equilibrato (a maggior ragione) adesso.

In cuor mio, però, penso che il Napoli sia sull'orlo di una crisi di nervi.
Se dovessero perdere altri due punti (almeno) nei nostri confronti nel prossimo fine settimana, immagino arriverebbero allo scontro diretto “scarichi”.

In questo senso ho apprezzato l'atteggiamento che la scorsa stagione tenne Conte sino alla fine: la parola “scudetto” era rimasta un tabù per molto tempo.
Temeva, a mio modo di vedere giustamente, di caricare di eccessive pressioni la squadra.

Un abbraccio ad entrambi!

Danny67 ha detto...

Siamo d'accordo, il fallo di Totti rischierebbe di essere una attenuante, così come i rigori (tre) non concessi da Guida contro il Genoa, così come quello non concesso nella semifinale di Coppa Italia su Vucinic dopo 8 minuti che probabilmente ci avrebbe portato in finale, così come diversi altri episodi "sfortunati"; ma provate ad immaginare se tutti fossero avvenuti a maglie invertite a quale massacro mediatico staremmo assistendo da un mese a questa parte...Io sinceramente sono stanco di dover subire sempre i torti senza mai poterli considerare come una delle cause di partite perse o comunque non vinte, solo per il fatto di essere Juventino e quindi, come tale, superiore a certe piccolezze becere da tifoso di quarta classe. Lo so anche io che la Juve contro la Roma ha giocato malissimo, ma quanti punti ha ottenuto immeritatamente il Milan da 10 giornate a questa parte grazie ad episodi molto dubbi a proprio favore, mentre la Juventus ha perso diversi punti per strada perchè non ha ottenuto "quello che le spettava"??
Vogliamo parlare della gestione degli anticipi e dei posticipi? Fateci caso, le squadre che hanno ottenuto più giorni di riposo sono quelle i cui presidenti sono consiglieri di Lega. E come si spiega la coincidenza che tutte le sfide con le grandi in campionato le abbiamo sempre in concomitanza con le partite fondamentali di Champions? Insomma, la Juve avrà giocato pure male, ma Totti andava espulso, e probabilmente anche De Rossi, solo che ormai gli arbitri non se la sentono di fischiare nemmeno ciò che è giusto in nostro favore, non se la sentono nemmeno di far battere un corner quando ancora mancano 15 secondi alla fine del recupero!!!
Parlamo di tattica, di tecnica, di errori di Conte, di Giovinco che non è da Juve e mi troverete d'accordo, ma non si può nemmeno più fare finta di non vedere che è dall'inizio della stagione che esiste, e non si può far finta di non vederlo, un piano per renderci la vita il più difficile possibile e la cosa peggiore è che questo accade nella convinzione generale che la Juve sia protetta ed avvantaggiata.

Giuliano ha detto...

Accettiamo il risultato e voltiamo subito pagina, come sempre, ma secondo me bisogna parlare di queste cose, perché contro di noi sono sempre pronti cannoni e mitragliatrici. Per esempio, quel "gol di Muntari" è davvero un tormentone che andrebbe chiuso per sempre, invece ormai sta per compiere un anno.
Mi hanno dato fastidio i toni enfatici dei servizi tv su Roma-Juve, per un fallo così (che rischia di rompere davvero un ginocchio, per di più a un amico) c'è solo l'espulsione. Quante volte si è invocata l'espulsione magari solo per una spallata?
Comunque sia, sì, sono d'accordo: ma i nostri attaccanti ormai li conosciamo a memoria, sono bravi ma non fanno mai due partite di fila come si deve. La ragione delle sconfitte e delle mancate vittorie è tutta qui.

paratadizoff ha detto...

Caro Danny, a mio parere occorre separare l'aspetto calcio da quello mediatico. Prendiamo la gara contro la Roma; se vogliamo guardarla con occhi da amanti del gioco, pur senza mortificare il nostro comune nobile tifo, ricondurre la sconfitta contro i giallorossi ad alcuni errori arbitrali, mi pare riduttivo. Abbiamo perso perchè, soprattutto nella ripresa, arrivavamo secondi sulla palla. La Roma ha "pesato"la nostra stanchezza ed è stata più ardita. Volendo trovare l'ago nel pagliaio potremmo dire che oltre alla sfortuna di quella palla capitata sul tuono di Totti, forse noi eravamo anche schiacciati dentro l'area. La nostra reazione è stata timida, e magari non supportata da quegli innesti freschi ma terribilmente nervosi dal sentirsi sotto esame (per esempio il n. 12). Poi c'è l'aspetto variabili tra i quali fortuna/arbitri. Secondo me non ha arbitrato male (e guarda che non ammiro molto Rocchi). Per me era fallo e giallo. Il rosso secondo me era eccessivo. Invece il fischio con 4 secondi di anticipo dal punto di vista regolamentare non è stato felice. Diciamo che si è risparmiato dalle bufere nel caso avesse poi fischiato una palla che sta per entrare in porta. E allora arriviamo sul vero nocciolo della faccenda che sollevi: l'aspetto mediatico. In questo caso sfondi una porta aperta. Ma noi tifosi possiamo solo essere difesi. Non abbiamo altri strumenti, se non quello come fai tu di evidenziare il problema. Ma chi lo deve risolvere è la società, che però continua a vivere una sorta di frattura col mondo dell'informazione. Marotta si è beccato l'inibizione dopo il Genoa solo perchè non è stato in grado di spiegare ciò che voleva realmente dire. Occorre che la società diventi "maggiorenne", altrimenti la forza finalmente ritrovata in campo, potrebbe essere calpestata dai soliti furbastri, che continuano a pilotare le opinioni. In questo caso sono decisamente d'accordo con te e con chi ritiene che l'effetto mediatico gestito male può ritorcersi contro. E allora sarebbe più opportuno chiederci a che punto si trova il club nella sua ricostruzione e crescita. Una società forte evita un calendario come quello della scorsa settimana!
Un caro saluto

Danny67 ha detto...

Infatti Paratadizoff. il problema è proprio l'atteggiamento della società. Lo abbiamo detto molte volte, non serve strillare e gridare al complotto perchè tanto ormai ogni volta che lo facciamo ci becchiamo squalifiche, inibizioni e ramanzine da chiunque. Serve muoversi dove conta, dietro le quinte, per poter cambiare profondamente questa situazione che giorno dopo giorno diventa sempre più grave. Per quanto riguarda il fatto di scindere gli episodi arbitrali dalla prestazione ho già sottolineato come io stesso me ne sia reso conto perfettamente, però volevo rimarcare il fatto che anche quando giochiamo decisamente sotto tono, se ci dessero ciò che ci spetta, almeno in alcune occasioni potremmo lo stesso portare a casa qualcosa. Tutto qui. E comunque non far battere un corner per paura di quello che potrebbe succedere è un comportamento gravissimo, quanto il non sentirsela di fischiare un rigore. Questo è inaccettabile.