martedì 30 aprile 2013

Juventus, scudetto e prove di Champions

 
La Juventus si trova ad un passo dallo scudetto. Ancora un punto e Madama potrà festeggiare la conquista del suo secondo tricolore consecutivo. "Il titolo della ferocia, della voglia e della continuità, tutte cose che abbiamo dimostrato di avere più degli altri", come lo ha recentemente definito Antonio Conte. Con ogni probabilità domenica prossima i bianconeri alzeranno il calice della vittoria nella loro casa, in quello "Juventus Stadium" che in soli due anni ha visto la Vecchia Signora primeggiare in serie A.
 
Sotto certi punti di vista, considerando che manca ancora qualche giornata alla fine del torneo forse per la Juventus è stato meglio rinviare l'appuntamento con lo scudetto di un turno. La vittoria esterna del Napoli a Pescara ha impedito – di fatto – lo svolgimento di una festa che si sarebbe tenuta sempre a Torino, però in uno stadio diverso. Che non è più il vecchio e caro "Comunale", bensì il nuovo "Olimpico", teatro di alcune delle prestazioni più negative dell'intera storia juventina ed attuale impianto che ospita le gare interne dei granata.
 
L'ultima vittoria "esterna" contro il Torino per 2-0 in serie A risaliva proprio ai tempi del "Comunale". Era scaturita il 31 marzo 1985: con una rete a testa di Briaschi e Platini la Juventus aveva piegato gli avversari nella domenica che precedeva l'andata della semifinale di Coppa dei Campioni disputata contro i francesi del Bordeaux. Quell'edizione del massimo trofeo continentale si era poi conclusa con la tragica serata di Bruxelles.
 
Tornando alla cronaca, sconfitta anche la squadra di Ventura Madama non mollerà certamente la presa sul campionato ("Adesso per la matematica ci manca un solo punto. Ma fino a quando non lo raggiungeremo li martellerò" sono state le parole di Conte nel post derby), anche se inizia a progettare sin da ora la squadra per la prossima stagione. Poco importa ai bianconeri, ascoltando le dichiarazioni del suo tecnico, che il Bayern Monaco abbia recentemente annichilito il Barcellona: "Non ci deve consolare, perché noi dobbiamo guardare verso l’alto e non verso il basso".
 
Per realizzare un progetto realmente ambizioso è necessario ripartire da quanto di buono la Vecchia Signora possiede già oggi. Un nome a caso: Vidal. Con una sostanziale differenza rispetto al suo recente passato: lo scudetto che la Juventus si appresta a vincere è ampiamente annunciato, oltre che meritato. Motivo per il quale sarebbe inconcepibile arrivare nuovamente al prossimo fine agosto, quando chiuderà la sessione estiva del calciomercato, con le idee poco chiare per quanto concerne il reparto offensivo. Il tempo a disposizione non manca. L'importante è utilizzarlo appieno.
 
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4 commenti:

Danny67 ha detto...

Dici bene Thomas. Io credo che Conte le idee le abbia ben chiare circa ciò che serve alla Juventus. Resta da vedere se sarà accontentato.

Paolo ha detto...

Con lo scudetto a un passo (o anche meno) ormai si inizia a proiettarsi verso la prossima stagione.
Spero che la società abbia ben chiari gli obiettivi. Anche secondo me non si può prescindere da Vidal. Il cileno, così come Marchisio, deve essere considerato come uno dei pilastri sui quali fondare un ciclo vincente. Anche perché in questo momento non vedo nessuno che lo possa sostituire.
Però si dovrà trovare qualche attaccante di valore internazionale, e magari il 'Vidal' o il 'Pogba' dell'attacco, cioè un giocatore molto forte ma dalle potenzialità non ancora pienamente espresse. Questo è il compito più arduo per un dirigente sportivo, ma é quello che nella Juventus è successo molto spesso. Zidane e Ibrahimovic, per fare due nomi, arrivarono come grandi talenti con enormi potenzialità e andarono via da autentici fuoriclasse, il secondo con le modalità che ben conosciamo.

Thomas ha detto...

All'interno della dirigenza della Juventus, se le voci che sto per riportare sono veritiere, potrebbe verificarsi un ribaltone nei prossimi mesi.

Conte non sopporta l'atteggiamento prudente di Marotta sul mercato, trovandosi in linea con il pensiero di Nedved.

Mi fido di Andrea Agnelli, spero possa prendere (anche in questo caso) la decisione giusta per il bene della societa'.
E' un'enigma che va risolto alla svelta: chi comanda "chi" e "cosa"?

Parere da tifoso: meglio un fuoriclasse di cinque buoni giocatori.

Un abbraccio a tutti e buona giornata!

Danny67 ha detto...

Che qualcosa di strano nel rapporto Conte-Marotta ci sia credo sia evidente ormai. La frase del Mister "chiedetelo a Marotta" ripetuta più di una volta durante le conferenze stampa in risposta alle domande sul mercato e la sua assidua frequentazione con Paratici e Nedved più che con Marotta sono più che semplici indizi. Speriamo che Andrea dia ragione ed ascolto a Conte ovviamente. Sono d'accordo sia con Paolo (ci vorrebbe un affare alla Vidal-Pogba o Zidane-Ibra) che con Thomas (meglio un fuoricalsse che cinque buoni giocatori). Adesso però pensiamo a domenica!!!