Quando il pallone esce dai campi di calcio per finire dritto nella aule di un tribunale è una sconfitta per tutti. Chi ci rimette più di altri, però, sono gli amanti di questo bellissimo sport. Gli unici veramente innocenti, senza ombra di dubbio. E senza bisogno di appello. Passaportopoli, calciopoli, scommessopoli, il doping nelle sue varie sfaccettature (amministrativo e farmaceutico), qualche giorno fa persino "sorteggiopoli" (relativamente ai prossimi mondiali brasiliani del 2014): ogni occasione è buona, per qualcuno, per mettere le mani dentro la marmellata cercando di ricavarne qualcosa di buono.
Colpevoli o presunti tali vengono sbattuti in prima pagina su ogni notiziario o quotidiano, accompagnati dalla solita promessa intrisa di retorica e falso moralismo: adesso verrà fatta piazza pulita. Poi passerà qualche giorno, le fiamme inizieranno a bruciare sempre meno e il fuoco a spegnersi poco alla volta. In attesa del prossimo scandalo. Nel frattempo verranno emesse sentenze talmente immediate da lasciare l'ombra di qualche dubbio a quei tifosi che, ancora in preda allo sgomento e al disgusto, non sanno più a quale santo aggrapparsi pur di non vedere i propri beniamini finire nel tritacarne mediatico.
Tornando al calcio giocato, la Juventus adesso ha tra le proprie mani l'occasione per infierire un colpo di grazia alle speranze delle rivali nella corsa allo scudetto. Vincendo a Bergamo nell'ultima gara prevista per il 2013 e facendo altrettanto nel successivo big match contro la Roma, ad una giornata al termine del girone di andata potrebbe ritrovarsi con un margine di (almeno) otto punti dalla seconda in classifica. Un'enormità, soprattutto se si considera il passo di marcia tenuto dalla truppa di Conte da due mesi a questa parte.
Madama non aveva le qualità per poter puntare al "triplete", ma possedeva le carte in tavola per superare almeno la fase a gruppi della Champions League. Retrocessa in Europa League, ora può realisticamente cercare di arrivare sino in fondo a tutte le manifestazioni alle quali parteciperà nel ruolo di protagonista.
In coppa Italia è partita col piede giusto, regolando l'Avellino negli ottavi di finale nel corso di una serata ricca di goals e di reciproci complimenti tra le tifoserie.
Quanto sarebbe bello se il clima che si respira dentro un incontro di calcio fosse sempre questo...
Colpevoli o presunti tali vengono sbattuti in prima pagina su ogni notiziario o quotidiano, accompagnati dalla solita promessa intrisa di retorica e falso moralismo: adesso verrà fatta piazza pulita. Poi passerà qualche giorno, le fiamme inizieranno a bruciare sempre meno e il fuoco a spegnersi poco alla volta. In attesa del prossimo scandalo. Nel frattempo verranno emesse sentenze talmente immediate da lasciare l'ombra di qualche dubbio a quei tifosi che, ancora in preda allo sgomento e al disgusto, non sanno più a quale santo aggrapparsi pur di non vedere i propri beniamini finire nel tritacarne mediatico.
Tornando al calcio giocato, la Juventus adesso ha tra le proprie mani l'occasione per infierire un colpo di grazia alle speranze delle rivali nella corsa allo scudetto. Vincendo a Bergamo nell'ultima gara prevista per il 2013 e facendo altrettanto nel successivo big match contro la Roma, ad una giornata al termine del girone di andata potrebbe ritrovarsi con un margine di (almeno) otto punti dalla seconda in classifica. Un'enormità, soprattutto se si considera il passo di marcia tenuto dalla truppa di Conte da due mesi a questa parte.
Madama non aveva le qualità per poter puntare al "triplete", ma possedeva le carte in tavola per superare almeno la fase a gruppi della Champions League. Retrocessa in Europa League, ora può realisticamente cercare di arrivare sino in fondo a tutte le manifestazioni alle quali parteciperà nel ruolo di protagonista.
In coppa Italia è partita col piede giusto, regolando l'Avellino negli ottavi di finale nel corso di una serata ricca di goals e di reciproci complimenti tra le tifoserie.
Quanto sarebbe bello se il clima che si respira dentro un incontro di calcio fosse sempre questo...
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4 commenti:
Si Thomas, quella di ieri è stata una bellissima serata. Per il risultato, per il clima festoso tra le due tifoserie e per il rientro in campo di Simone Pepe. Per quanto riguarda i tribunali beh... la farsa continua e, purtroppo, la verità, ormai venuta a galla in tutta la sua chiarezza, verrà fino all'ultimo nascosta sotto la coltre di sentenze politiche e stabilite a priori.
Se avete notato il gioco di Conte è sempre lo stesso 352 e il solito tentativo estremo di tenere palla. Anche con le riserve il gioco è stato lo stesso... o meglio...
con le riserve in campo si nota che il gioco di Conte se cambi i giocatori viene meno e si è vista un po' di confusione..chiaro che ha ragione Conte quando dice che con esterni diversi si poteva fare meglio ma allora caro Conte cambia gioco se non hai i giocatori...
nota opsiva Marchisio è meglio di Pogba in quel ruolo..ma però l'avversario era inesistente....
Lasciando da parte i processi, nei quali si condannano cupole che si reggono in aria da sole anche per delle gare alterate con la sola forza del pensiero, la gara con l'Avellino è stata una bella serata di sport, finalmente.
I cori pro-Avellino da parte dei tifosi della Juventus spero siano stati sentiti da giornalisti, ispettori della federazione e anche dal giudice sportivo, dato che hanno dipinto la tifoseria della squadra bianconera come terribile, razzista e maleducata.
Le seconde e terze linee schierate da Conte hanno dimostrato di sapere 'suonare lo spartito', per usare le parole dell'allenatore leccese. E attenzione a parlare di avversario inesistente. Qualcuno ha forse visto la recente trasferta del Trapani a San Siro?
Sì, Paolo...
;-)
In questi giorni sono stato molto impegnato, come penso ognuno di voi.
Tornerò a breve a scrivere, prima della partenza per una vacanza a Londra.
Sosterò in un albergo scelto appositamente accanto allo "Stamford Bridge".
Me ne erano stati proposti diversi, ma questo è proprio ad un passo dallo stadio del Chelsea...
:-)
Un abbraccio a tutti e ancora Auguri di Buon Natale e Santo Stefano
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