lunedì 5 luglio 2010

Il calcio dei giganti, dei bambini, dei nani...



E’ il mondiale delle stelle cadenti (e cadute). Così come se ne va in pensione il Pallone d’oro (verrà sostituito, a partire dal prossimo gennaio 2011, dal "Pallone d’oro Fifa", unificazione del vecchio premio con il "Fifa World Player"), escono dal mondiale sudafricano gli ultimi vincitori del prestigioso premio attribuito dalla rivista "France Football": Lionel Messi (Argentina, 2009), Cristiano Ronaldo (Portogallo, 2008), Kakà (Brasile, 2007), Cannavaro (Italia, 2006).

Fuori da subito le ultime finaliste della competizione (Italia e Francia), il tonfo più clamoroso si è sentito dalle parti del Sudamerica, dove due tra le più accreditate (Brasile e Argentina) sono state estromesse rispettivamente agli ottavi e ai quarti. Rimane l’Uruguay, capace di gestire al meglio un tabellone non proibitivo e di resistere ad una lotta sino all’ultimo rigore con il Ghana. Ora incontrerà, in semifinale, l’Olanda di Sneijder e del mister Van Marwijk.

Poteva essere il mondiale di Fabio Capello, di Rooney e della loro Inghilterra: ci si sono messi di mezzo Joachim Löw e i suoi terribili ragazzi di una Germania multietnica, che si sono dimostrati in grado di eliminare - nell’ordine - gli stessi inglesi (agli ottavi) e l’Argentina (ai quarti). Adesso, per loro, ci sarà la Spagna, detentrice dell’Europeo.

Sembrava fosse diventata la manifestazione in grado di consacrare Diego Armando Maradona (anche) come allenatore: decisioni discutibili sia in tema di convocazioni che sulla scelta degli uomini da schierare in campo e sulla loro disposizione sul rettangolo di gioco. Ma tant’è, i risultati gli davano ragione. Prima di trovare la Germania sulla propria strada. Aveva, tra gli altri, Lionel Messi: il "gigante" che insegna al "bambino" come si fa a vincere un mondiale, a caricarsi il peso di una nazione intera sulle spalle, un paese bisognoso di gioie (anche momentanee) per dimenticare, almeno per qualche istante, i problemi che da anni lo affliggono.
Non ce l’hanno fatta, né uno né l’altro.

E’ diventato il mondiale delle novità, delle scoperte e di qualche conferma (la Spagna, Villa, Klose, Schweinsteiger, Sneijder, Robben, Forlan e Suarez, tra gli altri).
E la speranza che il vento del cambiamento arrivi in Italia, già dalla prossima stagione, è forte. Perché solo ripartendo (quasi) da zero si può provare a costruire qualcosa di positivo.
Da Abete in giù, sulla falsariga di quello che sta capitando alla Juventus, un "repulisti" totale potrebbe portare quelle innovazioni indispensabili per cambiare marcia. Un po’ come ha fatto la Germania: dall’insuccesso del 2006 agli ottimi risultati di questa competizione.

E’ una federazione calcistica, la nostra, che deve (ri)trovare (anche) credibilità, innanzitutto all’interno dello stivale. Che deve mostrare equilibrio e omogeneità di giudizi di fronte a tutti, per il bene della giustizia (sportiva). Quella, ad oggi, fatta di due pesi e due velocità, di un massacro mediatico (nel 2006) verso una sola squadra e di qualche riga (e notizia, oggi) verso le altre. Quella che passa dalle intercettazioni "irrilevanti" a quelle "rilevanti" quasi con fastidio, solo perché in internet sono iniziati a girare gli audio delle telefonate che hanno contribuito a ritoccare l’immagine - anche nei confronti delle altre tifoserie - di un calcio diverso da come era stato raccontato quattro anni fa.
A qualcuno, questo, dà fastidio.

"Giusto per chiarire ai lettori, ai siti di nani e ballerine e a chi monta queste porcherie come la pensa il direttore di Gazzetta".
Questo è un breve stralcio della parte finale del "Palazzo di vetro", la rubrica di Ruggiero Palombo, comparsa nella "Gazzetta sportiva" della giornata di ieri. Il direttore Andrea Monti, a difesa del giornalista, ha iniziato così una postilla nella quale - oltre a prendere le sue difese - ha attaccato chi utilizza lo strumento di internet per cucinare "polpette avvelenate" che "vengono per nuocere".

Il "gigante" dell’informazione sportiva contro i "nani". Una lotta impari, se così si può definire: perché in realtà, non c’è nessuna guerra (e nessun avvelenamento), ma solo la ricerca della verità. Se lo "scudetto di cartone" assegnato all’Inter, proprio alla luce delle nuove intercettazioni, ora viene messo in discussione da tanti (giusto per fare un esempio), vuol dire semplicemente che "qualcosa" (di grosso) è stato trascurato, nel 2006. Piaccia o non piaccia.

Anche al "gigante" Maradona capitò di non volersi sedere allo stesso tavolo del "bambino" Thomas Müller, nel corso di una conferenza stampa di quattro mesi fa. Qualche istante prima lo aveva scambiato per un raccattapalle.
Sabato scorso, proprio il tedesco è stato il migliore in campo contro la sua Argentina, segnando un goal e contribuendo ad eliminarla dal mondiale.

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com

9 commenti:

Giuliano ha detto...

Questa storia del "pallone d'oro"...So bene che con te e gli altri di questo blog si sfonda una porta aperta, ma Cristiano Ronaldo che non tira in porta? E Messi che gira a vuoto in inutili dribbling a bordo area? E Kakà, l'ombra di un campione? Mah!
Butto lì qualche nome di quelli che non hanno preso il pallone d'oro: Pippo Inzaghi, per esempio (recordman dei gol in Europa), o anche il buon Pirlo (più volte campione d'Europa), per tacere di Del Piero, di Buffon...
Andando indietro nel tempo, Causio, Bettega, Bruno Conti, Dino Zoff, Scirea, Maldini...
Ho messo Inzaghi per primo perché ha ancora una gran voglia di giocare e di fare gol, ma questi che hai nominato qui sono - va be', quasi!
:-)

A proposito, che l'Olanda vada bene in Sudafrica, ci si poteva anche pensare prima: in effetti, giocano in casa. (e hanno anche tanti neri, figli e nipoti di africani!)

darmax99 ha detto...

Come è cosa naturale e a me, da sempre, ovvia LE BANDIERE I FENOMENI, sono la ciliegina sulla torta. Prima bisogna cucinare una buona torta! Il singolo fà vincere nulla! La dimostrazione la si è avuta in questi Mondiali. Messi , Ronaldo, Rooney...un flop! Dal che emerge che se anche la Nazionale (col filtro) avesse avuto a disposizione Del Piero (citato per riconoscenza) , Cassano o Ballllottelli...il risultato sarebbe stato lo stesso! Sulle cazzate scritte da quei simil- giornalisti rispondenti al nome di Palombo (ottimo alla griglia) e Monti .....Mi sà che gli stia venendo un poco di prurito anale! Mi sà che stia emergendo la loro deontologia personale...i seguaci della verità. Quella che fà comodo al loro PADRONE.

JUVE 90 ha detto...

Inzaghi pallone d'oro? O_O Per me è l'anti-calcio in persona.
La Spagna va in finale: l'ha deciso il polpo Paul :-)

Palombo prima parla di siti di nani e ballerine, poi il suo direttore nel finale da una bella leccata al nano sulla legge bavaglio...

IoJuventino ha detto...

Il pallone d'Oro è un premio politico da un po' di anni. Solo politico, non rispecchia né valori né la reale stagione.

Thomas ha detto...

@Giuliano: Kakà, da quando è andato via dal Milan, è l’ombra di se stesso.
Mi sa che ci hanno visto giusto, in quel di Milanello… (anche sulla pubalgia, of course…)
Ad oggi i risultati sono dalla loro parte. Che poi non abbiano utilizzato al meglio quanto ricavato… Beh, quello è un altro discorso (o comunque… un altro problema…)
Cristiano Ronaldo ha appena avuto un figlio con una donna che verrà tenuta nascosta al mondo intero. Stando a quello che ho letto, questo piccolo nasce (già) senza madre per la volontà di un padre famoso e capriccioso.
Che non ha ancora capito che a calcio si gioca in 11. E che nella vita bisogna prendersi delle responsabilità.
Messi è “come Ibra”: tanto lo svedese è determinante nei campionati nazionali, quanto si perde nelle competizioni europee, allo stesso modo lui è grandissimo con il Barcellona, ma non riesce a essere determinante con l’Argentina. Ha 23 anni, e il tempo per rifarsi. Ad oggi rimane (per me) il migliore in assoluto.
Ma per essere al livello del suo (ex) allenatore (Maradona), se mai ci arriverà, ne deve ancora fare di strada…

Filippo Inzaghi? (Amorevolmente parlando) Lo detesto… ;-)
Quanto mi ha fatto incazzare al “Delle Alpi”: con lui i triangoli erano tutti isosceli.. E pure aperti…
Ne avesse mai “chiuso” uno con Zidane, Davids o Del Piero… :-)
Però, alla fine, i fatti gli davano ragione: segnava sempre…
Scirea, Maldini, Zoff, Buffon… Concordo: almeno a uno di loro, il pallone d’oro sarebbe dovuto andare.
Se penso che lo vinse Sammer…
Sono d’accordo (anche) sull’Olanda multietnica…

@darmax99: sono d’accordo al 110% con il tuo commento.
Su tutto!!! (complimenti)

@JUVE 90: Sante, in Germania se la stanno facendo addosso, ora, con le previsioni del polpo… :-)
“Palombo prima parla di siti di nani e ballerine, poi il suo direttore nel finale da una bella leccata al nano sulla legge bavaglio...”: ottima frase… Chapeau

@Io Juventino: all’epoca (ripeto quanto detto in precedenza) della vittoria di Sammer, ho pensato proprio quello che hai scritto tu…

Un abbraccio a tutti!
Buona serata ;-)

MauryTBN ha detto...

Avevo lasciato un commento ieri sera, ma mi sa che non è apparso... in poche parole ricordavo come anche il grandissimo Raul non abbia mai vinto il premio. Il Pallone d'oro è un premio individuale, ma è assegnato secondo criteri che sarebbero più adatti per un premio di squadra. Basta scorrere l'albo d'oro, nel 1989 sul podio finirono tre giocatori del Milan di Sacchi! Un premio alla squadra più che al singolo...

Giuliano ha detto...

Juve90, su Inzaghi hai ragione...
:-)
Ho messo lui al primo posto, oltre che per tutti i gol che ha fatto, per la grinta e le incazzature che gli vedi ancora oggi in faccia quando gioca: dire Inzaghi è un po' come dire Trapattoni, o anche Del Piero, gente che potrebbe starsene quieta o andare a fare lo scemo in tv, e invece hanno ancora voglia di correre, di giocare...

Di Messi, qualche tempo fa si diceva che Giovinco somigliava a Messi. Ohibò, è successo l'incontrario!!
:-)
(chiedo scusa per la battuta)

A proposito, hai fatto benissimo a mettere la moderazione dei commenti. Purtroppo, aggiungo...(immagino cosa c'è dietro, qualche tipo strano di sicuro)

MauryTBN ha detto...

Non si è smentito, il polpo non sbaglia mai...Ne capisce più lui di molti giornalisti sportivi!

Thomas ha detto...

@MauryTBN: più che non essere apparso, è “scomparso”… :-(
Mi spiace, Maury. E grazie per averlo inserito nuovamente :-)
Le vittorie di squadra, in una stagione, è normale incidano nelle valutazioni finali.
Quando lo fanno “troppo”, però, va a discapito, a mio parere, dell’effettiva natura del premio: lo diamo a chi gioca meglio (ed è comunque decisivo) oppure no?
D’accordo con te ;-)

@Giuliano: “Di Messi, qualche tempo fa si diceva che Giovinco somigliava a Messi”: urca… Hai toccato un tasto dolente… ;-)
“immagino cosa c'è dietro, qualche tipo strano di sicuro”: sì. Confermo :-)

@ MauryTBN: “il polpo non sbaglia mai...Ne capisce più lui di molti giornalisti sportivi”: l’ho pensato anch’io :-)
E sarebbe l’ora che in molti accettassero questa idea ;-)

Un abbraccio e grazie!