Una domenica, calcisticamente parlando, "vuota". La classica giornata che il tifoso bianconero deve riempire con tanti "sì" a tutti gli impegni che gli si presentano. Perché poi, a partire dal 12 settembre in avanti, inizia un periodo di fuoco della durata di poco meno di un mese che non consentirà più pause: sette gare, da quella interna di domenica prossima al 3 di ottobre, divise tra campionato ed Europa League. Finale con il "botto": giovedì 30 settembre a Manchester contro il City di Roberto Mancini (e Mario Balotelli), tre giorni dopo al "Meazza" di Milano al cospetto dell’Inter di Rafael Benitez.
Poi è prevista la sosta per gli impegni della nazionale italiana contro l’Irlanda del Nord (8 ottobre) e la Serbia (il 12).
Conquistata attraverso il superamento del terzo turno dei preliminari e dello spareggio la possibilità di disputare l’Europa League, in quella competizione la Juventus riprenderà a giocare, con frequenza, il giovedì. Due giorni pieni di riposo si sono dimostrati, anche lo scorso anno, pochi per smaltire le fatiche (fisiche e psicologiche) di quelle gare. E la domenica, questi sintomi, finiscono spesso per farsi sentire.
La caratura della competizione non sarà quella della Champions League (il Manchester City, comunque, è diventata una squadra di rango), ma la sostanza non cambia.
Ai bianconeri capiterà, dal 16 settembre al 16 dicembre (dalla prima all’ultima gara del gironcino della manifestazione europea) cinque volte su sei di disputare incontri in quel giorno: nel corso della quinta giornata, infatti, le gare verranno divise in due tronconi, e la Juventus andrà in Polonia (contro il Lech Poznan) il mercoledì 1° dicembre.
Come se non bastasse, neanche il tempo di tirare un piccolo sospiro di sollievo ed ecco uscire gli orari degli anticipi e dei posticipi del campionato di serie A, dove - in occasione del turno infrasettimanale previsto per il prossimo mercoledì 22 settembre - alla Vecchia Signora è stato riservato un trattamento speciale: quello di giocare la sera successiva. Il giovedì, appunto. Nel posticipo. E non si tratta di una casualità: anche lo scorso anno, nella corso della quinta giornata e con le gare previste per il mercoledì 23 settembre, i bianconeri scesero in campo la sera dopo, a Marassi, contro il Genoa.
Si trattò di una delle prestazioni più convincenti dell’anno, anche se terminò 2-2.
Dopo quattro vittorie iniziali, di cui due in trasferta a Roma (3-1 contro i giallorossi e 2-0 con la Lazio), si fermò in Liguria la marcia degli uomini (ancora) di Ciro Ferrara. Dove non arrivarono i ragazzi di Gasperini ci pensò Saccani, l’arbitro della gara, annullando (almeno) un goal regolare ai bianconeri.
Per la Juventus segnarono Iaquinta e Trezeguet. Il francese, ora, non c’è più (au revoir, David. E grazie di tutto); sull’italiano sono riposte le speranze di un recupero fisico che gli permetta di aggiungere quel "peso" nel reparto offensivo diventato più che mai carente di chilogrammi in questo momento. A causa dell’assenza di Amauri e di quell’acquisto "mancato" (di cui molto si discute ancora) nel corso della sessione di calciomercato estivo appena conclusa.
Tra i papabili, per quel ruolo, c’era Giampaolo Pazzini. Che la Vecchia Signora si troverà di fronte proprio in occasione della prossima gara casalinga contro la Sampdoria. Da quel momento in poi le parole spese sino ad ora non serviranno più a nulla: conteranno i tre punti, solo ed esclusivamente quelli. Troppo brutta la Juventus di Bari per essere vera, troppe le novità da amalgamare per il nuovo allenatore.
Non è bastato (e difficilmente poteva essere altrimenti) iniziare il ritiro estivo prima degli altri e giocare quattro gare ufficiali per preparare a puntino la squadra prima dell’inizio del campionato. Lo Shamrock Rovers, inoltre, era decisamente inferiore allo Sturm Graz, che - a sua volta - non valeva il Bari. E la squadra di Del Neri vista allo stadio "San Nicola", per ora, rimane un cantiere aperto. Anche dopo la chiusura del mercato.
Domenico Criscito, calciatore del Genoa, sabato 4 settembre 2010: "La Juventus? Non è più quella di qualche anno fa, ma io personalmente ho fatto questa scelta col cuore, qui sono cresciuto e spero di rimanere ancora per tanto tempo".
Lo stesso giocatore, ospite della nella videochat del sito "Gazzetta.it" lo scorso 26 aprile: "La mia è una comproprietà libera tra Genoa e Juve, sta alle società decidere. A me farebbe piacere tornare in bianconero e giocarmi le mie carte. Nessuno si aspettava una stagione così deludente della Juve, ma penso che si riprenderà al più presto. Ma anche a Genova sto bene e quindi le due destinazioni sono gradite. Diventare una bandiera del Genoa? Mi potrebbe attirare perché è una delle più gloriose e vecchie società d'Italia. Il Milan o l'Inter? Mi piacerebbe, ma ripeto: al Genoa sto bene e ho una comproprietà con la Juve. Così come il Napoli: sarebbe bello tornare a casa e giocare al San Paolo con 70 mila spettatori. Mete estere? Mi potrebbero interessare Barcellona o Real Madrid".
Diceva Erich Fromm: "l'incertezza è la condizione perfetta per incitare l'uomo a scoprire le proprie possibilità".
Forse il senso delle parole di Criscito era proprio questo.
E nessuno l’ha capito.
Articolo pubblicato su
Poi è prevista la sosta per gli impegni della nazionale italiana contro l’Irlanda del Nord (8 ottobre) e la Serbia (il 12).
Conquistata attraverso il superamento del terzo turno dei preliminari e dello spareggio la possibilità di disputare l’Europa League, in quella competizione la Juventus riprenderà a giocare, con frequenza, il giovedì. Due giorni pieni di riposo si sono dimostrati, anche lo scorso anno, pochi per smaltire le fatiche (fisiche e psicologiche) di quelle gare. E la domenica, questi sintomi, finiscono spesso per farsi sentire.
La caratura della competizione non sarà quella della Champions League (il Manchester City, comunque, è diventata una squadra di rango), ma la sostanza non cambia.
Ai bianconeri capiterà, dal 16 settembre al 16 dicembre (dalla prima all’ultima gara del gironcino della manifestazione europea) cinque volte su sei di disputare incontri in quel giorno: nel corso della quinta giornata, infatti, le gare verranno divise in due tronconi, e la Juventus andrà in Polonia (contro il Lech Poznan) il mercoledì 1° dicembre.
Come se non bastasse, neanche il tempo di tirare un piccolo sospiro di sollievo ed ecco uscire gli orari degli anticipi e dei posticipi del campionato di serie A, dove - in occasione del turno infrasettimanale previsto per il prossimo mercoledì 22 settembre - alla Vecchia Signora è stato riservato un trattamento speciale: quello di giocare la sera successiva. Il giovedì, appunto. Nel posticipo. E non si tratta di una casualità: anche lo scorso anno, nella corso della quinta giornata e con le gare previste per il mercoledì 23 settembre, i bianconeri scesero in campo la sera dopo, a Marassi, contro il Genoa.
Si trattò di una delle prestazioni più convincenti dell’anno, anche se terminò 2-2.
Dopo quattro vittorie iniziali, di cui due in trasferta a Roma (3-1 contro i giallorossi e 2-0 con la Lazio), si fermò in Liguria la marcia degli uomini (ancora) di Ciro Ferrara. Dove non arrivarono i ragazzi di Gasperini ci pensò Saccani, l’arbitro della gara, annullando (almeno) un goal regolare ai bianconeri.
Per la Juventus segnarono Iaquinta e Trezeguet. Il francese, ora, non c’è più (au revoir, David. E grazie di tutto); sull’italiano sono riposte le speranze di un recupero fisico che gli permetta di aggiungere quel "peso" nel reparto offensivo diventato più che mai carente di chilogrammi in questo momento. A causa dell’assenza di Amauri e di quell’acquisto "mancato" (di cui molto si discute ancora) nel corso della sessione di calciomercato estivo appena conclusa.
Tra i papabili, per quel ruolo, c’era Giampaolo Pazzini. Che la Vecchia Signora si troverà di fronte proprio in occasione della prossima gara casalinga contro la Sampdoria. Da quel momento in poi le parole spese sino ad ora non serviranno più a nulla: conteranno i tre punti, solo ed esclusivamente quelli. Troppo brutta la Juventus di Bari per essere vera, troppe le novità da amalgamare per il nuovo allenatore.
Non è bastato (e difficilmente poteva essere altrimenti) iniziare il ritiro estivo prima degli altri e giocare quattro gare ufficiali per preparare a puntino la squadra prima dell’inizio del campionato. Lo Shamrock Rovers, inoltre, era decisamente inferiore allo Sturm Graz, che - a sua volta - non valeva il Bari. E la squadra di Del Neri vista allo stadio "San Nicola", per ora, rimane un cantiere aperto. Anche dopo la chiusura del mercato.
Domenico Criscito, calciatore del Genoa, sabato 4 settembre 2010: "La Juventus? Non è più quella di qualche anno fa, ma io personalmente ho fatto questa scelta col cuore, qui sono cresciuto e spero di rimanere ancora per tanto tempo".
Lo stesso giocatore, ospite della nella videochat del sito "Gazzetta.it" lo scorso 26 aprile: "La mia è una comproprietà libera tra Genoa e Juve, sta alle società decidere. A me farebbe piacere tornare in bianconero e giocarmi le mie carte. Nessuno si aspettava una stagione così deludente della Juve, ma penso che si riprenderà al più presto. Ma anche a Genova sto bene e quindi le due destinazioni sono gradite. Diventare una bandiera del Genoa? Mi potrebbe attirare perché è una delle più gloriose e vecchie società d'Italia. Il Milan o l'Inter? Mi piacerebbe, ma ripeto: al Genoa sto bene e ho una comproprietà con la Juve. Così come il Napoli: sarebbe bello tornare a casa e giocare al San Paolo con 70 mila spettatori. Mete estere? Mi potrebbero interessare Barcellona o Real Madrid".
Diceva Erich Fromm: "l'incertezza è la condizione perfetta per incitare l'uomo a scoprire le proprie possibilità".
Forse il senso delle parole di Criscito era proprio questo.
E nessuno l’ha capito.
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8 commenti:
La vedo abbastanza dura ahimè...
...Zlatan Criscitovic?
:-)
(beh no, dai, al Genoa è davvero legato) (però magari se andava davvero all'Inter un bacino alla maglia glielo dava...)
Eccomi di ritorno.
Perdonate il ritardo: (bellissima) serata fuori casa con gli amici
@Betta: ciao!!!
Bentornata ;-)
Sarà dura, sicuro…
Ma dobbiamo resistere. E aspettare… (una novità, eh?)
@Giuliano: STUPENDA!!!!!!
Un bacino alla maglia dell’Inter?
Lo darà, lo darà… ;-)
Un abbraccio!!
finalmente il tour de force! Sono in astinenza da Juve :)
Hai sentito Roberta?
ciao thomas,si barcolla ma non si molla.....nadir
@JUVE 90: ciao Sante ;-)
Sì, tutto a posto.
Attendo tue news.
Tranne le giornate di venerdì (interamente) e sabato (sino al tardo pomeriggio) sono sempre a disposizione.
E finalmente domenica prossima si ripartirà ;-)
@nadir: sì Nadir.
Non si molla di un centimetro, se si vuole tornare ad essere la Juve :-)
Ps: ancora complimenti peri tuoi blog (juveland e linkudine)
Un abbraccio
Ma grazie a te per la visita XDDD
Hai ragione mi sono persa un po' per strada, ma cercherò di recuperare...
Besitosss
A te ;-)
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