venerdì 28 ottobre 2011

La Juve al "Meazza" nel segno di Matri


Quando lo scorso 31 gennaio Alessandro Matri approdò a Torino, sponda bianconera, Andrea Agnelli spese per lui parole importanti: "Con l’arrivo di Matri abbiamo messo benzina nel motore, abbiamo fatto il pieno". Con nove goals all’attivo realizzati in quattro mesi l’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano finì col confermarsi un ottimo carburante, aggiunto - però - in una macchina che a fine stagione avrebbe dovuto subire una nuova revisione. Non certo l’unica di questi ultimi cinque anni.

Nella Vecchia Signora guidata da Antonio Conte il suo nome è figurato tra gli undici titolari in occasione delle prime due gare disputate nel corso dell’attuale campionato, salvo poi uscirne fuori (esclusa la parentesi relativa alla trasferta di Catania) per scivolare lentamente in panchina. A partire dall’incontro col Genoa è tornato in campo sin dal fischio d’inizio dell’arbitro, rispondendo alla fiducia concessagli utilizzando la sua arma migliore: i goals.

E' stata opera sua anche quello decisivo nell’ultimo match interno disputato contro la Fiorentina e vinto dai bianconeri col risultato finale di 2-1. Per una Juventus che concretizza poco in relazione a quanto produce, Matri rappresenta il terminale del gioco di una squadra che continua ad acquisire fiducia nei propri mezzi e a recuperare quell’autostima minata (o, più semplicemente, persa) dopo gli ultimi due deludenti settimi posti consecutivi conseguiti in serie A.

Alla punta juventina appartiene anche la rete decisiva nell’ultimo confronto diretto in campionato con l’Inter, prossima avversaria dei torinesi nell’anticipo serale della decima giornata. Accadde lo scorso 13 febbraio, allo stadio "Olimpico" di Torino, nel corso della venticinquesima tappa di un percorso che sino a quel momento sembrava poter regalare ancora qualche soddisfazione a Madama.

Il danese Sorensen, giovane terzino di una difesa che allora come oggi proponeva una coppia centrale formata da Barzagli e Bonucci e sulla fascia sinistra Chiellini (all’epoca in forma smagliante), alla mezz’ora della prima frazione di gioco fu l’autore del cross per il colpo di testa vincente dello stesso Matri.

Regolati di misura i nerazzurri, per una Juventus che non si era ancora dimostrata capace di vincere due partite di fila arrivarono tre sconfitte consecutive (con Lecce, Bologna e Milan). In occasione della prima di queste, avvenuta allo stadio “Via del Mare” esattamente sette giorni dopo l’incontro disputato con l’Inter, il successivo commento del presidente Andrea Agnelli fu durissimo: “Dopo la gara i giocatori non si sono nemmeno dovuti fare la doccia”.

Anche il successo casalingo conseguito contro gli eterni rivali nerazzurri nel corso della stagione precedente (5 dicembre 2009, vittoria per 2-1) segnò paradossalmente l’inizio di una crisi, che maturò con l’eliminazione dalla Champions League patita pochi giorni dopo dagli uomini allora guidati da Ciro Ferrara (per mano del Bayern Monaco) per poi continuare con altre cadute rovinose in campionato (Bari e Catania). Di fatto, si trattò di tre partite che segnarono negativamente l’intera annata bianconera.

Ora che si trova sola in testa alla classifica in beata solitudine (non le accadeva dal 14 maggio 2006), a Madama il calendario riserva una sequenza di incontri non propriamente agevoli (dopo quella con l’Inter ci saranno le gare contro Napoli, Palermo e Lazio), al termine delle quali si potrà tracciare un primo veritiero bilancio sulle reali potenzialità della squadra e sulle prospettive che questa stagione le potrà riservare.

Non dimenticando, inoltre, che a metà del cammino riaprirà i battenti il calciomercato (nella sua sessione invernale, dal 3 al 31 gennaio 2012), che qualche giocatore ancora poco utilizzato potrebbe essere inserito da Conte lungo il tragitto (Quagliarella su tutti) e che dopo questo ciclo di ferro ci sarà la gara col Cesena. Visto e considerato che é proprio contro avversari dello stesso rango dei romagnoli che la Juventus ha dilapidato le sue migliori occasioni negli ultimi anni, se vorrà riprendere a vincere un trofeo la Vecchia Signora dovrà fare attenzione a non limitarsi ad essere bella soltanto nelle serate di gala.

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7 commenti:

Giuliano ha detto...

Spero di rivedere in gol Quagliarella! E magari che trovi un po' di spazio anche Marrone, ma sarà dura (adesso gli tocca combattere anche contro le omonime...)
E poi, scusa se vado un po' fuori tema, ma mi sembra che sia ancora il caso di stare con i piedi per terra: i fratelli Appelt Pires che fine hanno fatto? Non li ho mai visti in formazione, nella Primavera

Entius ha detto...

Ciao, ti ho mandato una mail. Fammi sapere cosa ne pensi. A presto.

Ah, dimenticavo... FORZA INTER !!! :-)

Thomas ha detto...

@Giuliano: diciamo che i fratelli Appelt Pires sono usciti fuori dal mio radar: sino a quando non li vedrò debuttare in prima squadra, per quanto mi riguarda rimarranno sullo stesso livello di tante altre promesse passate (della società) mai mantenute

In Marrone ripongo molta fiducia; in Quagliarella credo tantissimo. Spero si riprenda al più presto, per lui e per noi

@Entius: risposto, scritto e vista la tua risposta ;-)
Auguroni per stasera…

Un abbraccio a tutt’e due!

IoJuventino ha detto...

... e da quel giorno questo ragazzo è cresciuto, mettendoci l'anima, dedizione, la passione e una grande umiltà. Sempre muto, sempre zitto, sempre lì a lottare. Uno di quelli che fatico a criticare perché mi dà poche opportunità di farlo. Un tipo da Juve, insomma!

Unknown ha detto...

Dalla Germania - Scambio clamoroso sull'asse Torino-San Pietroburgo?
29.10.2011 16:00 di Marco Ferraro

Il sito web tedesco 4-4-2.com rilancia quest'oggi una clamorosa operazione di mercato che vedrebbe coinvolte Juventus e Zenit San Pietroburgo. Già quest'estate i due club erano stati molto vicini a portare a termine una trattativa che avrebbe portato Bruno Alves (29) in bianconero e Leonardo Bonucci (24) in Russia. Ora, la storia si potrebbe ripetere, visto che lo Zenit sarebbe intenzionato ad offrire di nuovo il centrale portoghese, ma questa volta vorrebbe in cambio Giorgio Chiellini (27), in questa stagione molte volte messo sul banco degli imputati per alcuni errori commessi in fase difensiva....
ahahahahahah magariiiiiiiiiiii
sarei disposto anche ad urlare VIVA MAROTTA :xD

tranquilli vinciamo...

Gio' ha detto...

Complimenti per l'articolo e per la tua nuova collaborazione! ;-) Un percorso inziato qualche tempo fa e che ti sta dando grosse soddisfazioni :-)
Alla prossima conquista ;-)
E... alla prossima vittoria della juve, dalla quale traggo tutta una serie di benefici post partita :D !!!! Un abbraccio!

Thomas ha detto...

@IoJuventino: sì, Matri è un tipo da Juve.
Anche quando non segna, si impegna come un dannato e fa segnare gli altri…

@Pigreco San Trader: te lo dico con estrema sincerità: non credere a quello che scrive il sito “4-4-2.com”.

@Giò: grazie, amico mio.
Anche e soprattutto per sopportarmi tutti i giorni.
Compreso le sere: come quella di ieri…
Promettimi che non racconterai a nessuno come vivo (e ho vissuto) le gare contro l’Inter…
:-D

Un abbraccio a tutti!!!