Nei campionati di serie A, solitamente dalla prima giornata del girone di andata a quella di ritorno trascorre un periodo compreso tra i quattro e i cinque mesi di attesa.
Lo vuole la tradizione e lo indica chiaramente il calendario, indipendentemente dal numero dei club iscritti: sedici, diciotto o venti che siano.
Poi, certo, esistono le eccezioni: nella stagione 2002/03, ad esempio, si cominciò con la seconda gara (14 settembre 2002), mentre la partita d’esordio fu recuperata il 6 novembre. Al termine di quella manifestazione lo scudetto venne vinto dalla Juventus (si trattava del ventisettesimo tricolore della sua storia).
Nell’attuale campionato lo slittamento della prima giornata, con la conseguente disputa di quegli incontri a ridosso delle festività natalizie, ha partorito una situazione anomala: a distanza di poco più di trenta giorni le formazioni partecipanti si sono nuovamente ritrovate una di fronte all’altra, ovviamente a campi invertiti.
Sconfitta l’Udinese subito dopo aver completato il giro di boa, in una gara condizionata dalla presenza della neve, la neonata Juventus di Conte resta solitaria in vetta alla classifica.
Visto che la partita si è svolta a Torino è doveroso – oltretutto - sottolineare coma la nuova casa bianconera abbia retto bene al primo impatto con una serata caratterizzata dalle difficili condizioni metereologiche.
2-1 per la Vecchia Signora, quindi, in una gara decisa dalla doppietta di Matri che ha reso inutile, ai fini del risultato finale, il goal realizzato da Floro Flores.
Entrambi i marcatori di questa sfida durante la scorsa sessione del calciomercato invernale si sono trovati al centro delle operazioni di mercato di Madama: l’attuale punta della Juventus arrivò sotto la Mole per poi mettere a segno nove goals nella restante parte della stagione (la stessa cifra raggiunta in questo campionato); l’attaccante dell’Udinese, invece, venne duramente contestato dai tifosi della Vecchia Signora nel momento in cui le notizie della conclusione della trattativa con i friulani iniziarono a farsi sempre più insistenti.
Terminato l’anno tra le file del Genoa, Floro Flores trafisse Storari allo stadio “Olimpico” lo scorso 10 aprile per il momentaneo 2-1 a favore dei liguri: Matri (ancora lui) e Toni ribaltarono poi il risultato, portandolo sul 3-2 con il quale la Juventus vinse la gara. A conti fatti anche quella sua rete si rivelò ininfluente per le sorti del match.
Dal mercato di riparazione Marotta tirò fuori dal cilindro Barzagli, preso “per un tozzo di pane” (come disse una volta l’Avvocato Agnelli in merito all’acquisto di Platini) e diventato col tempo un autentico affare per Madama.
Chiusi i battenti e rinforzata la squadra, quella Juventus dovette far fronte alla quinta sconfitta rimediata da poco in campionato, guarda caso dall’Udinese, a Torino, per 2-1.
Ancora in corsa per una vittoria in coppa Italia, l’undici di Del Neri aveva già salutato l’Europa League nel freddo della Polonia, dove si decise di giocare la gara decisiva per le sorti bianconere contro il Lech Poznan nonostante la presenza di una temperatura glaciale: -11°. Nessuno accese l’impianto di riscaldamento sotterraneo e il termometro venne posizionato in una zona riparata: arrivati a -15°, il regolamento avrebbe impedito lo svolgimento del match.
Luigi Del Neri, dopo l’incontro, non si perse d’animo: “Questo è un giorno amaro, il più amaro da quando sono qui, ma la Juve è cresciuta e credo che rientrerà in Europa dalla porta principale”.
Rileggendo oggi quelle parole, più che considerarle una promessa si può pensare ad una profezia: a distanza di un anno quello è il percorso che sembra aver intrapreso la truppa di Conte.
E la neve, stavolta, lascia un bel ricordo.
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Lo vuole la tradizione e lo indica chiaramente il calendario, indipendentemente dal numero dei club iscritti: sedici, diciotto o venti che siano.
Poi, certo, esistono le eccezioni: nella stagione 2002/03, ad esempio, si cominciò con la seconda gara (14 settembre 2002), mentre la partita d’esordio fu recuperata il 6 novembre. Al termine di quella manifestazione lo scudetto venne vinto dalla Juventus (si trattava del ventisettesimo tricolore della sua storia).
Nell’attuale campionato lo slittamento della prima giornata, con la conseguente disputa di quegli incontri a ridosso delle festività natalizie, ha partorito una situazione anomala: a distanza di poco più di trenta giorni le formazioni partecipanti si sono nuovamente ritrovate una di fronte all’altra, ovviamente a campi invertiti.
Sconfitta l’Udinese subito dopo aver completato il giro di boa, in una gara condizionata dalla presenza della neve, la neonata Juventus di Conte resta solitaria in vetta alla classifica.
Visto che la partita si è svolta a Torino è doveroso – oltretutto - sottolineare coma la nuova casa bianconera abbia retto bene al primo impatto con una serata caratterizzata dalle difficili condizioni metereologiche.
2-1 per la Vecchia Signora, quindi, in una gara decisa dalla doppietta di Matri che ha reso inutile, ai fini del risultato finale, il goal realizzato da Floro Flores.
Entrambi i marcatori di questa sfida durante la scorsa sessione del calciomercato invernale si sono trovati al centro delle operazioni di mercato di Madama: l’attuale punta della Juventus arrivò sotto la Mole per poi mettere a segno nove goals nella restante parte della stagione (la stessa cifra raggiunta in questo campionato); l’attaccante dell’Udinese, invece, venne duramente contestato dai tifosi della Vecchia Signora nel momento in cui le notizie della conclusione della trattativa con i friulani iniziarono a farsi sempre più insistenti.
Terminato l’anno tra le file del Genoa, Floro Flores trafisse Storari allo stadio “Olimpico” lo scorso 10 aprile per il momentaneo 2-1 a favore dei liguri: Matri (ancora lui) e Toni ribaltarono poi il risultato, portandolo sul 3-2 con il quale la Juventus vinse la gara. A conti fatti anche quella sua rete si rivelò ininfluente per le sorti del match.
Dal mercato di riparazione Marotta tirò fuori dal cilindro Barzagli, preso “per un tozzo di pane” (come disse una volta l’Avvocato Agnelli in merito all’acquisto di Platini) e diventato col tempo un autentico affare per Madama.
Chiusi i battenti e rinforzata la squadra, quella Juventus dovette far fronte alla quinta sconfitta rimediata da poco in campionato, guarda caso dall’Udinese, a Torino, per 2-1.
Ancora in corsa per una vittoria in coppa Italia, l’undici di Del Neri aveva già salutato l’Europa League nel freddo della Polonia, dove si decise di giocare la gara decisiva per le sorti bianconere contro il Lech Poznan nonostante la presenza di una temperatura glaciale: -11°. Nessuno accese l’impianto di riscaldamento sotterraneo e il termometro venne posizionato in una zona riparata: arrivati a -15°, il regolamento avrebbe impedito lo svolgimento del match.
Luigi Del Neri, dopo l’incontro, non si perse d’animo: “Questo è un giorno amaro, il più amaro da quando sono qui, ma la Juve è cresciuta e credo che rientrerà in Europa dalla porta principale”.
Rileggendo oggi quelle parole, più che considerarle una promessa si può pensare ad una profezia: a distanza di un anno quello è il percorso che sembra aver intrapreso la truppa di Conte.
E la neve, stavolta, lascia un bel ricordo.
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5 commenti:
Fratello ti scrivo mentre leggo che la Juventus ha appena acquistato Padoin dall'Atalanta. Francamente sono perplesso..
Il mercato della Juventus non penso sia finito con questa operazione.
Su Padoin non mi esprimo sino a quando non lo vedo giocare da noi: ripensiamo a cosa dicevano di Giaccherini gli esperti di calcio sino a poco tempo fa.
Il suo acquisto ha certamente una logica, ma per capirla immagino bisogna attendere la fine delle trattative.
Un abbraccio ;-)
A proposito di neve, non solo quella di poznam e di torino, ora è quella di parma a far rinviare la partita di stasera.
Il mercato è chiuso, ed io - come tutti i tifosi juventini, ovviamente - ho una mia opinione in proposito.
Positive le cessioni (ma quante sono quelle con l'obbligo di riscatto? non è che a luglio ci ritroviamo iaquinta pazienza motta.... zigler e melo da sistemare di nuovo?)
Per gli acquisti:
Difesa: è arrivato Caceres e mi sta bene, ora almeno abbiamo 6 giocatori per 4 posti, che è il minimo per affrontare un campionato.
Centrocampo : partito Pazienza (non scelto da Conte) è arrivato Padoin (che invece piace al mister) si è quindi trattato di un semplice scambio. Il friulano è un utile jolly di centrocampo buono per la panchina come l'ex napoletano, ma non alza il livello qualitativo del reparto, cosa che invece Marotta aveva promesso di fare. Cioè non è arrivato il centrocampista in più che doveva essere la reale alternativa ai 3 titolari.
Spero a questo punto che Conte voglia puntare su Marrone.
Attacco : spero tanto di essere smentita, ma non capisco - con un attacco già composto da Matri Quagliarella Vucinic Del Piero- cosa potrà dare in più Borriello. E soprattutto se quel qualcosa in più non poteva darlo Toni (serio, disciplianto, mai polemico).
Tenere Toni poteva anche voler dire risparmiare i soldi per l'acquisto di borriello, soldi che potevano essere utilizzati per un vero top-player in attacco per il prossimo anno, quando 5 punte (matri, quaglia, vucinic, il top ed una giovane promessa)possono essere sufficienti.
Insomma, voto a questa finestra di mercato : 6
Perdonate la poca chiarezza....è quasi mezzanotte! :)
Buonanotte a tutti
Roberta
la domanda che mi sono fatto io è questa: ma chi è quell'idiota che mette giù i calendari? Tre turni fra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio...meno male che non si è giocato, rischiavamo di perdere qualche giocatore per strada. E non si può nemmeno pretendere che se la Juve ha l'impianto nuovo tutte le città, in questi momenti, possano spendere e spandere per lo stadio nuovo: in fin dei conti, il campionato a girone unico esiste da ottant'anni, la neve non è mica una novità.
PS: Padoin ha una faccia simpatica, benvenuto alla Juve!
@Roberta: il mio voto è leggermente più alto (7).
Frutto di una valutazione globale, considerando quanto (non) hanno fatto le altre ('sto Guarin ora lo voglio vedere...).
Concordo su quasi tutto; per l'attacco, però, approvo la mossa Borriello al posto di Toni (anche in base alle modalità del suo arrivo)
@Giuliano: parole sante...
Un abbraccio a entrambi ;-)
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