Finalmente la Juventus, battendo il Catania, riesce (in questa occasione, ma speriamo anche nelle prossime) a sfatare il tabù delle cosiddette "piccole". Un tabù, questo, che da un po’ di tempo tormentava tutto l’ambiente bianconero: società, calciatori, allenatore e tifosi. Il tutto almeno sotto l’aspetto del risultato finale, visto che la partita dell’anticipo del sabato si è conclusa con la vittoria della Vecchia Signora per 3-1.
Ma il successo di ieri sera è stato faticosissimo, in una gara piena di insidie, sofferta, dall'inizio, fino quasi al novantesimo. Era cominciata nel peggiore dei modi, con il vantaggio degli etnei ottenuto dopo pochi minuti, e si è conclusa - per la verità - con una prestazione che mi è apparsa non irresistibile e sulla quale, a mio avviso, Buffon non è stato proprio impeccabile in occasione del goal di uno dei gioielli più in forma della squadra di Montella, Barrientos.
Subita la rete (o, meglio, dopo qualche minuto di smarrimento) la Juventus ha cominciato a macinare il suo solito gioco, fatto di aggressività, possesso palla e pressing costringendo il Catania a difendersi e ad arretrare sempre di più nella propria metà campo. Senza riuscire, però, a trovare il colpo vincente e scoprendo, in qualche episodio, il fianco ai contropiedi avversari. A differenza di altre compagini che si sono presentate allo Juventus Stadium, va detto che i siciliani non hanno rinunciato ad attaccare non appena si è presentata loro l'opportunità.
Fortunatamente è arrivato il primo goal in Bianconero di Andrea Pirlo che, con uno dei migliori e caratteristici numeri del suo infinito repertorio, batteva Kosicky e permetteva ai bianconeri di raggiungere il pari. Grazie a quello, è scomparso buona parte del nervosismo che stava pericolosamente insinuandosi nella mente della squadra. E anche di tutti noi.
Da quel momento in poi (e per tutto il resto del match) la pressione della Juventus è diventata sempre più forte. Nel secondo tempo, a tratti, è sembrata proprio un assedio. Alla fine però, probabilmente, si è rivelata decisiva la superiorità numerica, causata dall’espulsione di Motta (di certo sacrosanta) per riuscire a raggiungere il vantaggio, nonostante il Catania, non appena rimasto in dieci, abbia avuto l’occasione di passare in vantaggio con la nostra vecchia conoscenza Almiron. Al quale, stavolta, si opponeva magistralmente Gigi Buffon.
In tutte le marcature bianconere, ad ogni modo, c’è sempre stato lo zampino decisivo di Andrea Pirlo, il migliore in campo insieme ad uno splendido Chiellini, autore del goal del vantaggio e ad uno scatenato Quagliarella, che andava a segnare la rete della sicurezza. Il giusto merito a lui che già per tutta la partita si era battuto come un leone ed aveva colto anche una traversa con una splendida conclusione dalla distanza.
Certamente la vittoria (che ha spazzato via in un sol colpo tutte le polemiche della scorsa settimana), meritatissima quanto sofferta, è figlia di una determinazione feroce degli uomini di Mister Conte. Va detto, comunque, che ciò non elimina completamente i problemi di un attacco che stenta decisamente a metterla dentro e non risolve le difficoltà che Madama continua ad avere quando si trova davanti una squadra che si chiude in difesa e che non concede spazi.
L'impressione generale, comunque, è che Matri e Quagliarella siano, al momento, i due attaccanti che hanno una maggior capacità di segnare con una certa regolarità. Borriello sembra essere ancora in ritardo di condizione e non pienamente inserito negli schemi bianconeri mentre Vucinic, pur avendo qualità tecniche superiori, non riesce a trovare quella continuità di rendimento che, per la verità cerca da sempre . Potrebbe essere quindi Matri - Quagliarella la coppia che Antonio Conte schiererà contro i rossoneri nella sfida scudetto?
Ma il successo di ieri sera è stato faticosissimo, in una gara piena di insidie, sofferta, dall'inizio, fino quasi al novantesimo. Era cominciata nel peggiore dei modi, con il vantaggio degli etnei ottenuto dopo pochi minuti, e si è conclusa - per la verità - con una prestazione che mi è apparsa non irresistibile e sulla quale, a mio avviso, Buffon non è stato proprio impeccabile in occasione del goal di uno dei gioielli più in forma della squadra di Montella, Barrientos.
Subita la rete (o, meglio, dopo qualche minuto di smarrimento) la Juventus ha cominciato a macinare il suo solito gioco, fatto di aggressività, possesso palla e pressing costringendo il Catania a difendersi e ad arretrare sempre di più nella propria metà campo. Senza riuscire, però, a trovare il colpo vincente e scoprendo, in qualche episodio, il fianco ai contropiedi avversari. A differenza di altre compagini che si sono presentate allo Juventus Stadium, va detto che i siciliani non hanno rinunciato ad attaccare non appena si è presentata loro l'opportunità.
Fortunatamente è arrivato il primo goal in Bianconero di Andrea Pirlo che, con uno dei migliori e caratteristici numeri del suo infinito repertorio, batteva Kosicky e permetteva ai bianconeri di raggiungere il pari. Grazie a quello, è scomparso buona parte del nervosismo che stava pericolosamente insinuandosi nella mente della squadra. E anche di tutti noi.
Da quel momento in poi (e per tutto il resto del match) la pressione della Juventus è diventata sempre più forte. Nel secondo tempo, a tratti, è sembrata proprio un assedio. Alla fine però, probabilmente, si è rivelata decisiva la superiorità numerica, causata dall’espulsione di Motta (di certo sacrosanta) per riuscire a raggiungere il vantaggio, nonostante il Catania, non appena rimasto in dieci, abbia avuto l’occasione di passare in vantaggio con la nostra vecchia conoscenza Almiron. Al quale, stavolta, si opponeva magistralmente Gigi Buffon.
In tutte le marcature bianconere, ad ogni modo, c’è sempre stato lo zampino decisivo di Andrea Pirlo, il migliore in campo insieme ad uno splendido Chiellini, autore del goal del vantaggio e ad uno scatenato Quagliarella, che andava a segnare la rete della sicurezza. Il giusto merito a lui che già per tutta la partita si era battuto come un leone ed aveva colto anche una traversa con una splendida conclusione dalla distanza.
Certamente la vittoria (che ha spazzato via in un sol colpo tutte le polemiche della scorsa settimana), meritatissima quanto sofferta, è figlia di una determinazione feroce degli uomini di Mister Conte. Va detto, comunque, che ciò non elimina completamente i problemi di un attacco che stenta decisamente a metterla dentro e non risolve le difficoltà che Madama continua ad avere quando si trova davanti una squadra che si chiude in difesa e che non concede spazi.
L'impressione generale, comunque, è che Matri e Quagliarella siano, al momento, i due attaccanti che hanno una maggior capacità di segnare con una certa regolarità. Borriello sembra essere ancora in ritardo di condizione e non pienamente inserito negli schemi bianconeri mentre Vucinic, pur avendo qualità tecniche superiori, non riesce a trovare quella continuità di rendimento che, per la verità cerca da sempre . Potrebbe essere quindi Matri - Quagliarella la coppia che Antonio Conte schiererà contro i rossoneri nella sfida scudetto?
Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma
2 commenti:
i risultati di ieri sono stati molto favorevoli per noi...ora come ora solo un colpo di follia può toglierci la Champions, ma non è mai detta l'ultima parola. Vedendo la Lazio perdere in quel modo, mi sono tornati tutti gli incubi delle nostre due ultime stagioni - mamma mia che incubo!
Per conto mio, fino a ieri dicevo "vedremo a febbraio", adesso dico "vedremo a fine marzo". La strada è lunga e tutta in salita, per esempio da Palermo dobbiamo passare anche noi
Bravo, Giuliano: "vedremo a marzo".
E' giusto spostare l'asticella delle ambizioni sempre più in là... ;-)
@Danny67: avessimo ancora "un Trezeguet" là davanti...
Un abbraccio a tutt'e due!
Ps: complimenti ai ragazzi della Primavera per l'Ottava
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