giovedì 12 aprile 2012

Un altro Conte. Un altro Alex

Mancano solo poche tappe alla fine e sicuramente sono felice per ciò che è stato fatto in questa stagione, e lo sarò comunque, indipendentemente dal verdetto finale. Ma, ovviamente, spero nei trofei. E, per raggiungerli, ora non dobbiamo più affidarci al Conte preparatore, né tantomeno al Conte motivatore. I ragazzi sono in palla, fisicamente preparati e certo, a questo punto della stagione, non è più necessario far comprendere loro dove sono arrivati e quanto siano vicini alla meta.
Ora dobbiamo affidarci ad un altro Conte, il Conte psicologo.

Nella partita con la Lazio abbiamo sofferto tutti, noi tifosi e loro in campo, e tutto è iniziato in un attimo. Un attimo arrivato al 45 minuto, quando Mauri ha colpito quel pallone di testa facendolo finire in rete, alle spalle di Gigi Buffon. Per la prima volta dopo 568 minuti.

E da quel momento ho temuto che quello non fosse solo un gol, un semplice pareggio con ancora tanto tempo per recuperare, ma qualcosa di più. Quel goal mi e' sembrata una spallata pronta a far cedere il muro.
A partire da quel 45° minuto mi e' parso di vedere nei giocatori crollare tutte le certezze.

Li ho visti perdere quella sicurezza che li faceva credere nella loro invincibilità. Quasi non riuscissero ad immaginare che non fossero più una difesa impenetrabile ed inviolabile, resistente persino alla kryptonite.
Li ho visti, in quei secondi 50 minuti, tornare umani, avere titubanze e paure. Sorretti ancora da un gioco ben definito, ma con qualche affanno, con il gol del capitano a far da spartiacque e loro che avevano paura di non farcela prima e di essere trafitti di nuovo dopo.

Ed e' qui che deve intervenire il Conte psicologo. Deve essere in grado di infondere nuova sicurezza a questi ragazzi, in modo da affrontare con tranquillità i momenti critici che potranno capitare ancora.
Perché non dobbiamo dimenticare che quasi tutti i nostri giocatori si trovano a vivere questi momenti, cosi palpitanti, per la prima volta nella loro carriera. Quasi tutti.

Quel gol all'82° è un misto di furbizia, esperienza e sangue freddo che solo un campione navigato avrebbe potuto realizzare. Ed Alessandro Del Piero lo è!
Ad inizio stagione ero d'accordo sul fatto che questo fosse il suo ultimo anno in bianconero, ma certo, vederlo prendere per mano i compagni e tirarli fuori da un momento di difficoltà con quella naturalezza mi fa chiedere se non potrebbe tornare ancora utile in futuro. E questo lo dico con il massimo cinismo.

Ma lo dico anche con affetto, perché vedere i suoi occhi quasi tristi dopo una vittoria, consapevole di vivere ormai gli ultimi momenti da protagonista con questa maglia, mi ha fatto stringere il cuore.
Ci mancherà sicuramente, e dovremo acquistare un degno sostituto. A trovarlo!

Articolo pubblicato su Juvenews.net

Questo articolo è di Roberta. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Una signora in bianconero

5 commenti:

Giuliano ha detto...

aggiungerei una cosa, però: il Del Piero che vediamo oggi, in aprile, non è lo stesso che andava in campo a novembre o febbraio.
Questo è il Del Piero che conoscevamo, ben tornato! Fosse per me lo terrei ancora, se va d'accordo con Conte è davvero una risorsa, ma non credo che si possa pensare a un impiego a tempo pieno. Piuttosto, questo Alex nasconde un Vucinic così così.

Danny67 ha detto...

In questo momento non sono più tanto sicuro che l'anno prossimo Alex non sarà più con noi. E comunque, come dice lo stesso Del Piero il nostro futuro adesso si chiama Cesena.

Un abbraccio Roberta

Thomas ha detto...

Roberta, pezzo stupendo. Concordo con un lettore di "Juvenews.net" che ti ha ringraziato per la sensibilità.

Su Del Piero: a differenza di molti penso non continuerà la sua esperienza alla Juventus. Purtroppo.

Un abbraccio!

Paolo ha detto...

Mi unisco ai complimenti per la grande sensibilità. D'altronde Del Piero ha sempre toccato le corde più intime dell'animo del tifoso bianconero.
Sarà difficile pensare alla Juventus senza Del Piero. Ma prima o poi accadrà.
Però chi non ha pensato per un attimo ad un altro gol di Alex in Champions League?

Anonimo ha detto...

@ Giuliano : perfettamente d’accordo. Aggiungerei che i momenti poco positivi di Del Piero
li vedo anche in Seedorf (ma non in Nesta !!!) il cui latoB sembra essere sempre più pesante in campo. Non credo che siano vere le voci che lo accostino alla Juve, ma nel caso non si comprenderebbe (tecnicamente parlando) l’interesse della società per l’olandese ed il rifiuto al rinnovo del capitano.
Vucinic ha mostrato enormi limiti come goleador e spero proprio che la società intervenga con l’acquisto di un grande centravanti. E a tale proposito, se consideriamo la conferma di Matri, Vucininc, Quagliarella, l’eventuale acquisto del “top-player” e quello di un giovane di prospettiva (Gabbiadini, Destro, Immobile, x), siamo sicuri che anche Del Piero abbia voglia di rimanere a fare tanta tanta tanta panchina, invece di strappare un cospicuo ingaggio e far innamorare di sé molti statunitensi?

@ Danny : come dici tu, come dice Del Piero e come aveva già detto Giuliano ora dobbiamo pensare a tre cose : Cesena Cesena Cesena (a meno che non si giochi prima la partita con la Roma!)

@ Thomas : grazie mille! 

@ Paolo : grazie anche a te. Certo che sarebbe suggestivo un altro goal di Alex in champions, ma non son quanto possibile. Sarà bello comunque ripensare alla sua uscita tra gli applausi allo stadio Bernabeu.


Noto che come al solito che l’ennesima prodezza del capitano ha calamitato molte attenzioni.
Io tenevo molto di più alla prima parte del post dove ho espresso la “mia paura per la paura dei giocatori”. Anche se il timore per il risultato, e la tensione di tutti erano già stati palesemente espressi sia da Danny nel suo post, che dal relativo commento di Maury che riportava la tensione che c’era anche tra i tifosi allo stadio. Altrove ho scritto che la sensazione che dava il gioco espresso nei secondi 45 minuti con la Lazio, a differenza delle partite precedenti, passava da un “Ce la faremo!” ad un “Ce la faremo?”. Ora mi auguro semplicemente che Conte abbia caricato a dovere i ragazzi per i successivi impegni.

Detto questo, chiedo scusa per aver parlato di pallone in un momento così brutto per lo sport, dove tutti, oltre al dolore, dovremmo comunque rivolgere un pensiero al fatto che questa è l’ennesima tragedia che si compie e che ci sarebbe forse bisogno di qualche spiegazione per questo.
Ora però, a poche ore dalla drammatica morte su un campo di calcio di un ragazzo di 25 anni, così già tanto provato dalla vita, il mio pensiero va solo a lui….che la terra ti sia lieve Piermario


Roberta