domenica 10 febbraio 2013

Juve, una scarpa basta per vincere

Leonardo Bonucci in curva per assistere alla partita contro la Fiorentina in compagnia dei tifosi bianconeri, Antonio Conte chiuso in un box in tribuna, Asamoah in Africa, Chiellini infortunato... Col senno di poi lo “Juventus Stadium” non dava l'idea di essere quell'Inferno dantesco citato (e promesso ai viola) nel video di presentazione dell'incontro pubblicato sul sito internet della Vecchia Signora.

Madama non si è preoccupata più di tanto del fatto che la sua ironia non è stata compresa o comunque apprezzata dagli ospiti. Ha indossato come se nulla fosse le scarpette da gioco, segnato due reti (una pure scalza) e portato a casa i tre punti necessari per tenere a debita distanza in classifica Napoli e Lazio. In verità soltanto la squadra di Mazzarri, perché quella di Petkovic - dopo l'anticipo serale disputato in questa ventiquattresima giornata - si trova ormai lontanissima dai bianconeri. Undici punti di distacco dalla vetta sono obiettivamente troppi per coltivare qualsiasi sogno tricolore, così come ha avuto modo di affermare il suo allenatore nella pancia dello stadio “Olimpico”: “Per il titolo ora non dipende più da noi”.

Per conquistare il campionato ci vogliono continuità di risultati, di gioco ed un equilibrio mentale che ti consenta di vivere con naturalezza anche i momenti negativi. Oltre, ovviamente, a quel pizzico di fortuna che non guasta mai. La Juventus che sembrava aver sbaragliato la concorrenza lo scorso dicembre ed essersi poi lasciata sfuggire il tricolore a gennaio, adesso accelera l'andatura osservando il Napoli diventare sempre più piccolo sul suo specchietto retrovisore. Ventotto scudetti ufficiali e trenta vinti sul campo, però, insegnano a non scordare che soltanto la certezza matematica di essere irraggiungibili in cima alla classifica può consentirti di abbassare la guardia. Sino a quando non arriverà, è giusto lasciare i sogni di vittoria ai propri tifosi e quelli di sconfitta a tutti coloro i quali cercano da mesi un'anti-Juve che riesca ad aggiungere un po’ di sana competizione questa serie A.

L'attacco di Madama, il suo punto debole, per una sera ha funzionato come il resto della squadra. Per scovare un'altra gara dove il reparto offensivo si è rivelato decisivo bisogna tornare indietro nel tempo sino allo scorso 21 dicembre, quando sul neutro di Parma furono ancora Matri (doppietta) e Vucinic a regalarle il successo contro il Cagliari. Quella partita era terminata 3-1, così come era accaduto nella prima occasione in cui l'attaccante di Sant'Angelo Lodigiano aveva incontrato la sua ex-squadra: era il 5 febbraio 2011, anche quella volta allo stadio “Sant'Elia” Matri mise a segno due reti. La terza la realizzò Luca Toni, compagno di squadra nel passato ed avversario nel presente con la maglia della Fiorentina.

Salutati i viola adesso Madama è volata a Glasgow. Laddove le serviranno sicuramente entrambe le scarpette. E, forse, pure l'elmetto.

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11 commenti:

Danny67 ha detto...

La partita di sabato è stata perfetta, perchè finalmente gli attaccanti sono stati decisivi per la vittoria, ma soprattutto perchè per la prima volta da un bel pò di tempo, nella seconda frazione di gioco, ho visto la Juventus amministrare il risultato e gestire alla perfezione il vantaggio, non rischiando praticamente nulla dietro, ma andando più volte vicinissima alla rete della sicurezza, fallita per un soffio. Ora attendiamo la battaglia di domani, perchè non ci sono dubbi che di battaglia si tratterà.

P.S.
Thomas..come da noi auspicato la Lazio (in debito con noi) un piccolo favore ce l'ha fatto stavolta.

Unknown ha detto...

Boh era scritto , vi avevo sempre fatto notare che eravamo sempre in testa alla classifica e dunque tutti questi allarmismi della tifoseria meno attenta erano ingiustificati..non si può sempre giocare bene e serve rifiatare...finchè siamo la sopra non si può parlare male di Conte di Giovinchio e company..guardiamo sempre gli altri dall'alto....
ora bisogna crederci...
la prova del 9 martedì

paratadizoff ha detto...

Si attendeva il ritorno ad una freschezza di gioco e contro la Fiorentina c'è stato. Ciò dimostra che era stato fatto un lavoro di natura atletica particolare nel mese di gennaio, dove l'unico vero neo in termini di risultati rimane quello nella gara contro la Samp.
Mi rimane il dubbio per la consistenza dell'attacco, ma questo solo in chiave champions (e non mi riferisco al prossimo impegno contro il Celtic). Vedo la Juve come squadra forte anche in chiave europea, ma per essere completa secondo il mio modesto parere, manca una tipologia di punta che faccio fatica nel trovarla in Anelka. Con la speranza di essere in errore (compreso il mio parere su Giovinco espresso in altri commenti), un caro saluto.

marco99 ha detto...

Contro la fiorentina è girato tutto per il verso giusto, persino Matri ed è tutto dire :)
scherzi a parte prendiamoci i tre punti e i cinque di distanza dal napoli come segno di buon auspicio per il futuro.

in ogni caso non vorrei che le critiche costruttive siano scambiate per allarmismi ingiustificati, sarebbe come scambiare la goia dopo una vittoria come facile entusiasmo..

la Juve è meritatamente prima in classifica, nonostante evidenti problemi che si intesificano quando la rosa è imbottita di seconde e terze linee.

l'attacco sabato pomeriggio ha funzionato bene, ma ciò non cancella i problemi mostrati fino ad allora.

un saluto a tutti

Thomas ha detto...

Sì, Danny, in fondo ce lo sentivamo: la Lazio avrebbe dato del filo da torcere al Napoli. E così è stato.

In fondo bastava guardare il calendario: la squadra di Petkovic stava andando “troppo male”, quella di Mazzarri “troppo bene”. La giusta via di mezzo era proprio un pareggio...
:-)

@pigrecosan: “questi allarmismi della tifoseria meno attenta erano ingiustificati”.
Hai ragione.

Se posso permettermi, però, distinguerei “quel” tipo di tifoseria che creava allarmismo dalla parte più sana ed obiettiva: la prima è fatta da persone che scrivono ragionando sull'ultima partita, non su quelle che verranno.
Credimi, è più facile parlare di quello che è successo piuttosto che provare a sbilanciarsi su quello che verrà

@Antonio: concordo in pieno. Al 100%.

Mi lascio andare con te, per un attimo, ad uno sfogo, cambiando discorso: quando sento dire che la Juventus potrebbe sacrificare Vidal per una punta di valore mi cadono letteralmente le braccia.

Abbiamo un centrocampo con pochi eguali in Europa e nel mondo, e per rinforzare l'attacco dovremmo cedere proprio uno dei calciatori più forti che abbiamo?

D'accordo l'attenzione al bilancio e tutte le menate che ci hanno inculcato in questi anni (come se una volta ai presidenti mecenati gliene fosse fregato qualcosa), però i soldi per un fuoriclasse li dovranno tirare fuori da qualche altra parte...
Sei d'accordo, Antonio?

@marco99: sono talmente d'accordo con te da confessarti che la prossima partita con la Roma mi fa paura.
Per diversi motivi: calendario, non c'è più Zeman, prima o poi dovranno tornare a vincere...

Un abbraccio grande a tutti e grazie.
Per motivi personali in questo periodo posso rispondere soltanto la sera, sul tardi. Chiedo scusa. Passerà presto.

Paratadizoff ha detto...

Perfettamente d'accordo con te Thomas. Perdere Vidal sarebbe una scelta sciagurata. È' come se durante una cena a base di pesce rinunci ad un Müller Thurgau per un tavernello in cartone. Marotta ha un compenso dal quale pretendo che mi porti la punta di valore trovando lui il modo per confezionare al meglio l'operazione. Basta i Martinez, gli Elia, bendtner e forse anche Anelka.

Thomas ha detto...

Grazie, Antonio. Mi conforta sapere che la pensi come me su questo argomento.

Sento dire con troppa leggerezza "tanto c'è Pogba", "per comprare una punta forte, d'altronde, bisogna pur sacrificare qualcuno...".

Non scherziamo, per favore.

Un abbraccio e buona giornata

paratadizoff ha detto...

Invece Thomas, la cosa che mi ha colpito la scorsa settimana, e che spero non sia vera, riguarda Verratti. Tuttosport accostava l'attuale centrocampista del PSG alla Juventus. Non so quanto la notizia fosse vera, (magari si tratta di una trovata di marketing dell'entourage del giocatore) ma nonostante le qualità interessanti che lo stesso esprime, con ampi margini di crescita, se fosse vera sarebbe squalificante per la Juve e per lo stesso Marotta. Passi l'operazione Giovinco (intendo operazione economica), ma andare a spendere adesso tanti milioni quando in tempi non sospetti (gennaio 2012) Verratti poteva essere acquistato a prezzi stracciati sarebbe veramente il colmo. Ci tengo a precisare che la mancanza di fiducia verso Marotta, non viene per un mio animo da eterno insoddisfatto (potrebbe valere per un interista), ma solo per alcuni errori commessi in sede di mercato in queste stagioni di gestione Marotta.
Buona giornata anche a te...e che soprattutto si concluda bene!

Danny67 ha detto...

Per quanto riguarda Vidal, beh...non posso essere che d'accordo con voi!!!!!
NON SI TOCCA!!!
Il mio non è un avvertimento da tifoso cattivo che intende minacciare, ma credo sia evidente che se si vuole creare una squadra competitiva ai massimi livelli NON E' POSSIBILE PRESCINDERE DA VIDAL!! Spero che anche per Marotta, la nostra riflessione sia evidente. Credo comunque che Antonio Conte non permetterebbe mai la cessione del cileno.

Unknown ha detto...

boh allora mi sbilancio sullo 0-2 perchè abbiamo troppe cose da pensare per il campionato e la qualifica va chiusa stasera.
Conte stasera vuole vincere.

Thomas ha detto...

La mia giornata si è poi conclusa benissimo, Antonio. Appuntamento al prossimo pre-partita...
;-)

Su Verratti concordo, e non capisco perché quando anch'io lo faccio notare a qualcuno mi sento ribattere: "Sì, però poi è arrivato Pogba...".
Quello del francese è stato un grandissimo colpo, chapeau, ma uno non escludeva l'altro.

Per tornare ai livelli tecnici di un tempo ci vuole un'ambizione smisurata, la ricerca costante del massimo, senza avere paura di osare.

@Danny: Vidal non si tocca, assolutamente

@pigrecosan: grandissimo!!!
Ci sei andato vicino...
:-)

Un abbraccio a tutti e buon mercoledì