lunedì 22 aprile 2013

La Juve e la differenza con il Milan


Manca poco, forse pochissimo affinché la Juventus possa festeggiare la vittoria dello scudetto. "La storia la scrive chi vince, gli altri possono solo leggerla", ha ripetuto più volte Antonio Conte nei giorni scorsi. Il messaggio era rivolto principalmente ad Adriano Galliani, in merito alle sue recenti considerazioni sui risultati positivi ottenuti dai rossoneri nella seconda parte della stagione e ai paragoni con quanto realizzato dalla società bianconera negli ultimi anni. Le parole del tecnico juventino, però, devono servire da monito anche al proprio club: conquistata più volte l'Italia, per scalare le vette dell'Europa servirebbe ben altro rispetto alla rosa attualmente a sua disposizione.

"Per i prossimi obiettivi bisogna valutare prima di tutto il discorso economico: se non spendiamo o spendiamo il giusto si farà di necessità virtù. A fine annata faremo le giuste valutazioni sotto ogni punto di vista", ha infatti dichiarato lo stesso allenatore nei momenti successivi l'incontro con il Milan. Prima della sfida, invece, si era prodigato nel motivare ai cronisti presenti in conferenza stampa la conferma del 4-5-1-1 come modulo scelto per l'avvio della gara: "Bisogna trovare il modo di far giocare i migliori undici a disposizione. Un anno fa mi sono trovato tra le mani Vidal e mi ha convinto in fretta che lo dovevo tenere in campo. Ero arrivato con certe idee tattiche e le ho cambiate. La stessa cosa si è ripetuta con Pogba: era un ragazzo della Primavera del Manchester, l’avevamo preso conoscendone le potenzialità ma nessuno immaginava che in pochi mesi sarebbe cresciuto tanto".

Si tratta di un concetto condivisibile, che comunque nasconde il reale problema: la debolezza del reparto offensivo della Juventus, aiutato proprio dalla linea mediana a raggiungere la ragguardevole cifra di sessantaquattro gol realizzati in trentatré gare di serie A. Visto che il nome di Ibrahimovic riecheggia spesso dalle parti di Torino, ripensando alla prima esperienza del fuoriclasse svedese in maglia bianconera giova ricordare come Fabio Capello difficilmente si privava di lui, facendogli ruotare attorno Trezeguet e Del Piero nel ruolo di partner d'attacco. Ecco, con un trio di punte simili da gestire difficilmente Conte ne avrebbe lasciato in panchina due per dare spazio ad un giovane (seppur promettente) come Pogba.

Tra Juventus e Milan chi aveva più da perdere, limitatamente alla partita appena disputata e a questo particolare momento della stagione, erano i rossoneri. Tra l'entrare in Champions League dalla porta secondaria oppure disputare l'Europa League c'è una bella differenza, innanzitutto (ma non solo) di natura economica. Troppi complimenti fanno male, a maggior ragione se provengono dall'interno (Galliani) e fanno credere ad un gruppo con notevoli limiti strutturali come quello rossonero di essere improvvisamente tornato competitivo.

Chi vince solitamente diventa un punto di riferimento per gli avversari. Non un modello da imitare, dato che ogni club possiede una propria identità ed una storia unica, bensì un'asticella da superare per poter primeggiare in una determinata competizione. La Juventus che si avvia a conquistare il suo secondo tricolore consecutivo è diventata la squadra da battere se si vuole vincere uno scudetto. Questo in Italia. In Europa, invece, Madama deve misurarsi contro formazioni più forti di lei, nell'ambito di una concorrenza spietata di altissimo livello.

Va da sé che per riuscire nel suo intento le occorrerà alzare notevolmente il tasso tecnico dei propri elementi, con ricadute che saranno ben visibili anche nei prossimi campionati di serie A. Galliani farà bene a ricordarlo, se ha davvero l'intenzione di dimostrare che tra i bianconeri ed il Milan di questi tempi non c'è differenza.

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9 commenti:

Danny67 ha detto...

Pienamente d'accordo Thomas. Occorre alzare il tasso tecnico della squadra per essere competitivi in Europa, ma anche per continuare a vincere in Italia, perchè gli altri cercheranno di avviciniarci e di superarci. Ci vogliono esterni di qualità ed, oltre a Llorente, un grandissimo attaccante. Magari arrivasse Ibra....

Anonimo ha detto...

Pur essendo milanista, accedo spesso a questo blog per la misura e l'obiettività dei commenti.
Hai ragione, la Juve è ancora la migliore in Italia, specie per la grinta e la determinazione. In Europa, invece, le squadre italiane faticheranno, visto il budget disponibile ma peferisco la sobrietà ai petrodollari (o rubli....)

Danny67 ha detto...

Amico Anonimo milanista ti do il mio benvenuto nel nostro blog. Fa piacere scambiare opinioni anche con tifosi di altre squadre. Si hai ragione, temo anche io che la strada per migliorare in Europa per le squadre italiane sarà molto lunga e tortuosa. Fondamentalmente è un problema economico, ma anche di istituzioni, di strutture, di mentalità e di unione di intenti. C'è bisogno di riforme, di ridiscutere tanti argomenti, di rivalutare molteplici situazioni. Per far crescere il fenomeno calcio e farlo tornare agli antichi fasti è necessario che vi siano meno divisioni interne, bisogna marciare tutti nella stessa direzione, senza farsi la guerra per ogni singola decisione. Ed in questo paese purtroppo ciò non è facile.

Anonimo ha detto...

Grazie Danny, tra persone ragionevoli, anche se di fede calcistica diversa, può essere piacevole discutere. La tua analisi non fa una grinza, andrebbe, però, applicata in primis alla politica, che è lo specchio della situazione nazionale. Quindi le speranze sono ridotte al lumicino anche in ambito calcistico. Peccato!

Danny67 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Danny67 ha detto...

Hai pienamente Ragione. Proprio in questi giorni abbiamo, a livello politico, il chiaro esempio di come in Italia sia difficile mettersi tutti d'accordo per compiere l'indispensabile e quanto mai complicata operazione di salvataggio del paese.

P.S.
E'un piacere anche per me parlare tra persone ragionevoli ed intelligenti seppur divise dalla fede calcistica e penso di parlare anche a nome di Thomas, il creatore di questo blog, e di tutti coloro che lo frequentano.

Thomas ha detto...

Sono d'accordo con te, Danny.

Immagino che tu sia Luca, vero?
Bentornato.

In ogni caso, questa è anche casa tua.

Un abbraccio a tutti!

Giuliano ha detto...

due parole su Sanchez, visto ieri sera e in altre occasioni: se questo è el Niño Maravilla forse è meglio tenersi Giovinco...
Comunque sia, Bayern-Barcellona 4-0 rivaluta la prestazione della Juve. Non è una gran consolazione, lo so.

Danny67 ha detto...

Carissimo Giuliano, concordo con entrambe le tue affermazioni.