Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma
Un derby durissimo quello che si è disputato ieri pomeriggio allo stadio olimpico di Torino e vinto dalla Vecchia Signora che si conferma imbattuta in questa sfida da ormai 18 anni. Come dicevo non è stata una partita facile. Il violento temporale che si è abbattuto sul capoluogo piemontese per tutta la durata dell’incontro ha reso il terreno di gioco molto pesante ed anche lo spettacolo che si è visto sul campo non è stato di altissimo livello. La Juventus ha praticamente dominato la gara è vero, dettando i ritmi (non elevatissimi per la verità) ed attaccando per quasi tutti i novanta minuti un Toro che si difendeva benissimo concedendo pochi spazi ai campioni d’Italia, ma le occasioni da rete non sono state moltissime e quella più clamorosa Vucinic l’ha sprecata in maniera incredibile dopo un assist pazzesco a tagliare il campo di Pogba.
I granata pressavano alto, entrando spesso in modo duro e attaccando immediatamente i portatori di palla costringendo spesso Buffon al rinvio lungo. Non era semplice per i bianconeri sviluppare il gioco nella maniera migliore e la scarsa lucidità di un Pirlo visibilmente stanco non facilitava le cose. Ma nonostante ciò gli uomini di Conte hanno mantenuto sempre l’iniziativa cercando la vittoria, pur non essendo brillanti, senza correre mai rischi eccessivi, tanto che gli interventi di Buffon in tutta la gara saranno stati due al massimo. Forse lo schema adottato nelle ultime gare da Conte (3-5-1) serve a mascherare una certa stanchezza del gruppo e a rendere la squadra meno penetrabile a centrocampo, ma probabilmente con un attaccante più efficace di Vucinic con tale modulo si potrebbe essere maggiormente pungenti in avanti. Ma oggi non voglio andare a cercare magagne perché la soddisfazione per il risultato e per ciò che questi ragazzi stanno compiendo mi rende felice e poco incline alle critiche.
Anche Pogba, il migliore in campo in assoluto ed autore di una prestazione sontuosa, servito da uno splendido assist di Asamoah, sbagliava un gol clamoroso proprio a due passi dalla porta avversaria ed in quel momento in tutti si faceva strada l’idea che la partita sarebbe finita a reti inviolate nonostante la supremazia bianconera fosse stata netta. Ma spesso accade che in questi casi un match orientato verso lo zero a zero venga deciso dalla prodezza di un fuoriclasse, dal classico coniglio tirato fuori dal cilindro da uno di quei calciatori che sono un gradino sopra agli altri, che osano e che spesso vengono premiati dalla sorte. Arturo Vidal è uno di questi. Vero prototipo del calciatore moderno, che corre, lotta, pressa e aggredisce l’avversario, riconquista palloni, crea gioco, inventa assist e segna reti pesantissime. Il cileno calciava al volo da venti metri dopo un rapido controllo di petto infilando il pallone all’angolino dove Gillet non poteva arrivare. Un capolavoro!!
Il raddoppio di Marchisio (quest’anno a segno tre volte nel derby) chiudeva la gara e spalancava alla Juventus le porte verso il grande traguardo finale. Ora manca solamente un punto da conquistare magari nella prossima partita interna con il Palermo, ma io sono convinto che Antonio Conte, dopo quello che è accaduto l’estate scorsa e che ne lui ne noi abbiamo dimenticato, non si accontenterà del pareggio ma chiederà ai suoi di battersi alla morte per la vittoria.
4 commenti:
il nuovo modulo a una punta: è per Llorente o per Ibrahimovic?
:-)
ormai sono focalizzato sul prossimo scudetto, I'm sorry...
(e questi qua ancora a parlare di rigori e di arbitri, l'Inter all'ottavo posto e il Toro sull'orlo della retrocessione)
Giuliano carissimo, io al prossimo ci penserò quando avremo questo in bacheca.
La tua domanda comunque me la sono posta anche io. ;-)
Già, ancora a parlare di rigori, omettendo, come al solito, ciò che non fa comodo, cioè il fuorigioco immediatamente precedente. Le parole di Cerci di oggi poi sono veramente ridicole!!
Cerci? Bah, un discreto giocatore, troppo pieno di se'.
Quando lo accostano alla Juve mi arrabbio.
Al Torino cerca di recuperare i consensi persi a Firenze con comportamenti al di sopra delle righe.
A pensarci bene e' simpatico: fa un errore (sul campo o davanti ad un taccuino), chiede umilmente scusa e poi ci ricasca.
Mi ripeto: bah...
Un abbraccio!
hai ragione Thomas. E' un calciatore con ecellenti qualità tecniche, ma è evidente che se ogni anno cambia squadra qualche motivo ci deve pur essere...
;-)
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