martedì 3 settembre 2013

Da oggi parla solo il campo

Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma

Alle 23 di ieri sera si è conclusa finalmente la sessione estiva del calciomercato relativo alla stagione 2013-14. Dico finalmente perché ad essere sinceri era diventato insopportabile il susseguirsi continuo di nomi di calciatori che da mesi sembravano in procinto di passare alla Juventus e che alla fine invece sono rimasti dov’erano. Non voglio dare un giudizio su quanto è stato fatto in sede di campagna acquisti perché credo che alla fine, come sempre, sarà il campo a dare il proprio inappellabile verdetto su quanto è stato fatto da Beppe Marotta e Fabio Paratici in questi mesi di intensa attività. 

Per quanto mi riguarda vorrei solamente sottolineare quella che è una mia impressione, del tutto personale, di una certa mancanza di chiarezza, di sincronia e di unità di intenti tra la Società Juventus ed il proprio allenatore Antonio Conte. Al di là delle recenti esternazioni in conferenza stampa del mister Salentino non ho potuto fare a meno di notare alcune incongruenze non da poco tra quanto dichiarato dai vertici bianconeri a maggio-giugno dopo la famosa riunione seguita ai primi malumori di Conte, quanto accaduto nella prima parte del mercato e quanto compiuto nella fase finale di quest’ultimo. 

Fermo restando che quello che accade da tre anni nell’ultimo giorno di compravendite appare ai miei occhi piuttosto buffo, con Marotta, che per più di un mese è sembrato immobile, intento a girare come una trottola alla ricerca di occasioni dell’ultima ora (ma Nainggolan non mi sembra un acquisto da tentare nelle ultime ore quanto piuttosto un obiettivo da perseguire in maniera decisa e programmatica) cercando addirittura uno scambio Gilardino-Quagliarella abbastanza strano vista la tipologia di attaccante gradita dall’allenatore bianconero. 

A parte questo mi era sembrato che l’unico vero regalo desiderato da Conte fosse un esterno sinistro sia perché mancava una pedina fondamentale su quella fascia in grado di sostituire Asamoah sia perché un esterno capace di crossare in mezzo avrebbe permesso a Llorente (ancora in parte oggetto misterioso) di sfruttare al meglio le proprie caratteristiche. Invece negli ultimi giorni di trattative tutto si è cercato tranne l’esterno sinistro. Inoltre ho la sensazione che tra le promesse fatte al Mister nel periodo post secondo scudetto e quanto poi realizzato nei fatti ci sia un bel po’ di distanza. E’ solo un problema economico? 

Fortunatamente possiamo dire che il Top Player per l’attacco quest’anno è arrivato. Le prime prestazioni di Tevez lo hanno confermato. La performance di sabato contro la Lazio è stata maiuscola, a parte la splendida rete realizzata. L’argentino è sembrato veloce, forte fisicamente, combattivo, bravissimo tatticamente ed implacabile davanti alla porta. La sua intesa con Vucinic migliora di partita in partita. Confermata all’altezza della situazione tutta la squadra in generale (almeno nei titolarissimi) con un Vidal mostruoso ed un Bonucci perfetto regista difensivo. 

Siamo all’inizio certamente ma la squadra sembra essere quella di sempre, anche se quest’anno, per diverse ragioni, credo sarà molto più difficile confermarsi campioni. Il Napoli sembra essere molto temibile, forte di una ottima campagna acquisti, quadrato, motivato e messo bene in campo. La squadra partenopea sembra essere la più accreditata per contendere alla Vecchia Signora la vittoria finale. Ma io ho visto molto bene anche la Fiorentina e la Roma, entrambe con degli schemi di gioco ben precisi e molto organizzate. Inoltre sembra evidente a tutti che il divario tra le prime della classe ed il resto delle partecipanti al campionato è decisamente aumentato. Le big infatti in queste prime due giornate (tranne il Milan a Verona nell’esordio stagionale) hanno letteralmente passeggiato sulle rivali meno nobili. Ci sarà da combattere, fino alla fine.

2 commenti:

Giuliano ha detto...

vero, e dunque, una volta data la giusta attenzione alla questione affettiva (questi giocatori non ce li dimenticheremo mai, grazie a tutti!)(sono stati due scudetti speciali), bisognerà pur dire che le due partite con il Bayern hanno messo in mostra i limiti di alcuni attaccanti. Per non usare giri di parole: Matri e Giovinco non l'hanno mai vista, Quagliarella ha provato qualche guizzo, Vucinic invece ha fatto qualcosa ma non stava bene e si è visto.
Anche per questo, Tevez ci ha colpiti favorevolmente: ma attenti, siamo solo all'inizio e questa Lazio non fa testo, troppo facile, troppi giocatori nuovi, fuori condizione, eccetera.
Vediamo cosa succede con l'Inter di Mazzarri, tanto per cominciare; e poi, non dimentichiamolo, c'è in giro una gran voglia di saltare addosso alla Juve e si vede, si sente, si tocca.
Li abbiamo zittiti per due anni, per due anno hanno dovuto ammettere che la Juve è superiore, non avevano più l'alibi Moggi... insomma, sono una molla caricata allo spasimo. Questo mi fa paura, cosa si inventeranno stavolta?

Danny67 ha detto...

Hai ragione Giuliano. occorre aspettare impegni più difficili per poter dare un giudizio più approfondito. Cavolo se si sente la voglia di saltare addosso alla Juve...è da due anni ormai che vivo con la paura di quello che potranno inventarsi in futuro.