Alla fiera del goal che ha
caratterizzato la seconda giornata di serie A hanno partecipato tutte le grandi
squadre del torneo: Fiorentina (che ne ha messi a segno cinque), Juventus,
Napoli (arrivate sino a quota quattro), Roma, Milan e Inter (tre reti ciascuna).
Visto quanto di buono ha saputo fare nelle ultime stagioni, all'elenco appena
stilato si possono poi aggiungere anche le tre marcature realizzate
dall'Udinese di Guidolin nella vittoria casalinga ottenuta dai friulani contro
il Parma.
Il calendario ha avuto fretta, piazzando
alla terza tappa della manifestazione il primo match di cartello, ossia
Inter-Juventus. Nessuno provi a lamentarsi del fatto che una gara simile è
capitata troppo presto: Manchester United e Chelsea, tanto per fare un esempio,
si sono ritrovate l'una di fronte all'altra in occasione della seconda giornata
della Premier League.
Se tre indizi fanno una prova, otto goal
subiti dalla Lazio contro la Juventus in soli centottanta minuti di gioco
certificano che il divario tecnico tra le due squadre attualmente è notevole.
Quanto? Quel tanto che basta per non dover ascoltare i proclami di Lotito
ancora per qualche tempo. L'ormai prossima partenza delle competizioni europee,
e con essa l'inevitabile accumularsi delle gare da affrontare, metterà a dura
prova le rose dei club impegnati su più fronti.
Il tema della competitività
della propria squadra è stato affrontato da Antonio Conte nella consueta conferenza stampa che ha preceduto la
gara interna disputata contro la Lazio. Senza mettere in atto un processo alle
intenzioni, per stimolare giocatori e dirigenti a dare sempre il massimo per il
bene comune esistono comunque sedi e modi diversi da quelli scelti dal tecnico
bianconero. Che ha poi provato a giustificare il suo sfogo rivolgendosi ai
cronisti, due giorni dopo, usando queste parole: "Con voi bisogna essere
finti, questa è la verità. A me dispiace, perché con voi bisogna essere finti.
Quando uno esprime dei concetti in maniera passionale, diretta, esprimendo
anche delusione, voi la vedete sempre in maniera diversa e questo porta a
essere finti, nella mia categoria. Io per mia fortuna non sarò mai finto, vi
dirò sempre la verità e quello che sento dentro".
Se la concorrenza in Europa per le
formazioni italiane è agguerritissima, il livello medio del calcio nostrano
sembra - almeno in apparenza - leggermente migliorato rispetto alla passata
stagione. Può non essere tanto, ma è meglio di nulla. Detto della Juventus, il
Napoli dà l'idea di essere più completo dello scorso anno, pur con qualche
amnesia difensiva di troppo. A Benitez il lavoro non manca, ma la partenza
della sua squadra è stata ottima. A Roma Garcia sta allevando i suoi giovani ad
un equilibrio tattico sconosciuto per chi, negli ultimi tempi, ha vissuto nel
segno del football spensierato di Luis
Enrique e Zeman. L'Inter ha finalmente un allenatore di livello e
l'atmosfera di novità che si respira, anche ai vertici del club, sembra giovare
sull'ambiente. Il Milan che sta per riabbracciare Kakà segna e... fa segnare
(gli avversari), mentre la Fiorentina ha confermato la propria vocazione
offensiva mettendo in mostra a Genova i suoi gioielli Rossi e Gomez.
Insomma,
di carne al fuoco ce n'è abbastanza per discuterne per due settimane, il tempo
necessario per far passare la sosta della serie A dovuta agli impegni della
nazionale di Cesare Prandelli. La
chiusura della sessione estiva del calciomercato, intanto, ha riservato qualche
colpo dell'ultim'ora. Tra quelli meno reclamizzati ce ne sono due, in
particolare, che andrebbero segnati col colore rosso, in attesa della loro
definitiva esplosione: si tratta dei giovanissimi Juan Manuel Iturbe e Domenico
Berardi.
3 commenti:
L'ultima frase rappresenta un timore che è anche mio. Resterà Conte sulla panchina bianconera? Alcune ultime esternazioni, che non ho gradito molto, mettono in dubbio la sua permanenza...
Di certo Berardi è un giocatore che ha numeri che fanno sognare
Scondo il mio parere Conte avrà pure sbagliato nel lavare i panni sporchi pubblicamente, ma rimango convinto del fatto che a maggio aveva ricevuto ben altre assicurazioni e promesse che, almeno in parte, non sono state mantenute.
Di sicuro, come ha sottolineato ieri lo stesso Conte, sono in parecchi a desiderare che il Mister lasci la Juventus. Questo della nazionale sarà il tormentone dell'anno che verrà utilizzato per togliere serenità all'allenatore ed alla squadra. Sarà importante non cadere in quella che è una delle molte "trappole" che saranno utilizzate allo scopo di fermarci. La "Lega" degli "amici" ed i media venduti sono già al lavoro da mesi....La questione "supercoppa" ne è un esempio. Occhi aperti!!!
Welcome home, Paolo :-)
Godiamoci Conte ancora per un anno. Nel futuro si vedrà. Ma la Juventus, in un modo o nell'altro, continuerà a crescere, vedrete.
Un abbraccio a tutti.
E buon Inter-Juventus!
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