Il fine settimana calcistico appena
terminato non è stato certo avaro di spunti di cronaca. Tra i tanti,
tralasciando volutamente l'episodio vergognoso accaduto a Salerno, si possono
citare in ordine sparso: il tributo dello stadio “San Siro” alla conclusione
dell'era nerazzurra di Massimo Moratti,
successiva a quella del padre Angelo;
l'incontro nella villa di Arcore tra Silvio
Berlusconi e Adriano Galliani,
che ha certificato il prossimo addio di quest'ultimo da Milanello e dintorni;
il nuovo, importantissimo successo di Marcello
Lippi, conquistatore della Champions asiatica alla guida dell'Evergrande.
L'ex ct della Nazionale azzurra, “il più bel prodotto di Viareggio, dopo Stefania Sandrelli” (così come lo definì anni fa l'Avvocato Agnelli), è stato in passato la guida tecnica sia del Napoli che della Juventus, i due club rivali nel posticipo serale della dodicesima giornata della serie A.
Dal 9 gennaio 2011, giorno in cui Cavani mise a segno una tripletta con la quale stese Madama al “San Paolo”, la Vecchia Signora ha incontrato i campani per sette volte. Nelle ultime sei occasioni, con Antonio Conte seduto sulla sua panchina, ha perso una gara (la finalissima di Coppa Italia), ne ha pareggiate due, vinte (ben) quattro. Nel corso delle tre partite disputate in campionato allo “Juventus Stadium” ha realizzato la bellezza di otto reti, senza subirne alcuna, portando a casa nove punti.
Così come era accaduto con Walter Mazzarri, anche Benitez ha ingaggiato un duello dialettico, oltre che tattico, con Antonio Conte. Schermaglie a parte, il campo ha rimandato il Napoli al prossimo fine marzo, quando avrà nuovamente l'opportunità di sfidare la Juventus. La quale, invece, è stata promossa a pieni voti. A partire dalla dirigenza, capace di portare sotto la Mole i tre marcatori della serata senza pagare il prezzo del cartellino: Llorente, Pirlo e Pogba.
La Roma, fermata sull'1-1 dal futuro bianconero Berardi, concede altri due punti ai campioni d'Italia dopo quelli lasciati per strada contro il Torino. La sosta del campionato le consentirà di riordinare le idee e trovare le forze per superare la sindrome del braccino corto. Se il pareggio contro Cerci e compagni era giustificato dalle fatiche profuse in un cammino record, quello contro il Sassuolo appartiene alla famiglia delle “occasioni perse”. Quelle per le quali si corre il rischio di mangiarsi le mani a fine stagione.
Non soltanto la vittoria, quanto lo spirito mostrato in campo dagli uomini di Conte mettono di buonumore Madama. Invece di deprimerla, gli schiaffi di Firenze e Madrid l'hanno svegliata dal torpore di inizio anno. Raddrizzata la situazione in Italia, non resta che riprendere a vincere anche in Europa. La sosta, forse, può far bene anche a lei.
3 commenti:
Indubbiamente quello inviato dalla Juventus domenica sera è una gran bel messaggio ai diretti concorrenti per il traguardo finale. Vi confesso che io non ero affatto ottimista prima della gara ed ero anche preoccupato per le assenze importanti di Chiellini, Lichtsteiner e Vucinic. Ma i ragazzi di Conte hanno risposto veramente alla grande, in tutto e per tutto. Tristezza infinita per la chiusura delle curve che ci costringerà a scendere in campo contro l'Udinese praticamente con uno stadio senza tifo e con il Sassuolo con una sola curva. Certo, indubbiamente chi ha fatto i cori e chi ha messo lo striscione con tanto di scritta se l'è cercata, però non punire quello che è accaduto nel settore ospiti (bagni devastati per la terza volta in tre anni, gavettoni con liquidi organici, oggetti contundenti lanciati tra i tifosi bianconeri con 4 di loro finiti in ospedale)è ancora più vergognoso. Non si può offendere ma si può fare male!! Mah...qualcosa non va...
però così si diventa antipatici, bisognerà pur dirlo a Conte
:-)
scherzi a parte, speriamo che sia davvero un cambio di marcia, soprattutto in Champions.
Due note finali: Tevez ha preso il posto di Giaccherini (sembra una battuta ma è vero, giocano nello stesso modo) e Llorente ha preso il posto di Matri (quasi identici nel tipo di gioco). In più, Asamoah alla Zambrotta (anche Zambrotta nei primi anni alla Juve giocava esterno in attacco) mi sembra una cosa molto interessante, a dire il vero ci speravo, vedremo.
La sosta, comunque, nonostante tutte le assenza ha fatto bene alla Juventus...
;-)
Un abbraccio ad entrambi!
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