martedì 1 aprile 2014

Juve in calo, ma la stagione non è finita


L'ultima occasione nella quale il Napoli aveva battuto la Juventus in campionato tra le mura amiche, prima della scorsa domenica, risaliva al 9 gennaio 2011. Edinson Cavani aveva infatti schiaffeggiato per ben tre volte la Vecchia Signora, portandosi a casa il pallone della gara e mandando in visibilio il pubblico del “San Paolo”. Adesso è stata la volta di Callejon e Mertens, gli acquisti pagati proprio con il ricavato della cessione del fortissimo attaccante uruguaiano al Paris Saint-Germain, a piegare Madama.

Quanto ci ha messo di suo la Juventus in questa sconfitta? E' realmente così stanca, incerottata, sazia di vittorie in serie A e con la testa rivolta soltanto al prossimo impegno di Europa League contro il Lione? L'esito di una sola gara può mettere in dubbio la legittimità di una differenza in classifica tra gli uomini di Conte e quelli di Benitez che attualmente è pari a diciassette punti?

Durante il girone d'andata era stata la Juventus ad infliggere una sonora sconfitta al Napoli. Nelle ore immediatamente successive a quell'incontro Corrado Ferlaino, ex presidente della società partenopea, aveva preso le distanze dai disfattisti: Non si può giudicare una squadra da una sola partita, bisogna guardare tutto il campionato. Anche la Juventus a Firenze ha avuto un quarto d’ora disastroso. Sicuramente la gara di ieri del Napoli non è stata bella ma non bisogna farne un dramma”.

A distanza di poco più di quattro mesi le parti si sono rovesciate. Nell'arco di questo spazio temporale ancora la Fiorentina, inconsciamente, ha rappresentato un crocevia importante della stagione juventina. Il disfattismo maturato a Torino nel bel mezzo degli incontri europei di andata e ritorno tra bianconeri e viola era stato poi cancellato dal passaggio di turno degli uomini di Conte.

Un comprensibile calo fisico e mentale di Madama era preventivabile. Il singolo, più che il gruppo o il gioco, ha aiutato la Vecchia Signora ad uscire fuori dai momenti difficili da qualche partita a questa parte. Sino a quando è stato possibile. Ma se Reina esce dallo stadio con i guanti ancora puliti, allora parlare di serata storta non ha senso, così come di un periodo di flessione.

Con ogni probabilità c'è un intero spartito da rivedere, per riprendere a suonare la stessa musica ascoltata dagli avversari in questi ultimi anni. E qui spetta al direttore d'orchestra, Conte, uno dei principali artefici della rinascita bianconera nel dopo-Calciopoli, entrare in gioco. Per impartire un cambio di marcia, quell'imprevedibilità che possa consentire ai suoi uomini di tirare fuori le forze necessarie per affrontare al meglio gli ultimi impegni della stagione. Anche a costo di mettere in discussione quelle idee di gioco, le sue, che sembrano ormai scolpite nella pietra. 

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7 commenti:

Danny67 ha detto...

Il problema fondamentale secondo me è il calo fisico, anche se pure l'aspetto mentale e tattico hanno la loro rilevanza. La squadra sembra non averne più dopo tre anni al massimo e non ci sono sostituti, al di là degli infortuni del momento, all'altezza della situazione. Ecco che le lamentele di Conte sulla cessione di Giaccherini, ma anche di Marrone, assumono ora il loro vero significato. Con questi due calciatori, in particolare Giak, l'anno scorso riuscimmo a superare un momento difficile ed ora sarebbero stati decisivi, soprattutto alla luce di un inesistente mercato di riparazione a gennaio. Osvaldo non serviva, mentre serviva assolutamente un centrocampista. La Juve aveva in mano Nainggolan, ma poi lo ha mollato perchè convinta di prendere Guarin, ma sfumato l'affare si è trovata con in mano un pugno di mosche lasciando che il belga andasse alla roma. Lo avessimo preso ora starebbe rinforzando quantitativamente e qualitativamente il nostro centrocampo mentre invece sta risolvendo il buco lasciato da Strootman e permettendo ai nostri diretti rivali di vincere tranquillamente partite che, altrimenti, sarebbero state molto più complicate. Carissimo Thomas, spero che, come mi hai scritto, per il campionato non ci saranno problemi, ma io sono preoccupato.

Paolo ha detto...

Avevamo visto la Juventus in difficoltà già con Genoa, Milan, Fiorentina, Catania in 10.
La rosa a disposizione di Conte è un po' ridotta per una stagione logorante, iniziata con gli strascichi della Confederations Cup e andata avanti con assenze importanti che hanno costretto svariati uomini a fare gli straordinari.
Ora occorre realmente un cambio di rotta. Appare ormai chiaro che questa squadra non è adatta alla gestione del risultato, almeno non in questo momento.
Nel buio di Napoli ho visto qualche barlume di luce: alcuni tocchi geniali di Mirko Vucinic mi hanno fatto ricordare la differenza tra la Juve di quest'anno e quella degli scorsi anni: l'imprevedibilità. Il rientro del montenegrino potrebbe portare qualche correttivo allo spartito, cosa che a questo punto mi sembra indispensabile.

Danny67 ha detto...

Si Paolo, anche io darei maggiori chances a Vucinic adesso, soprattutto perchè è freschissimo e può dare molto. Llorente fisicamente è al capolinea ormai.

Thomas ha detto...

Se le voci raccolte in giro corrispondono alla realta', Danny, l'eliminazione dalla Champions League della Juve ha comportato un mancato guadagno letale per l'acquisto di Nainggolan.

Non e' stata la Juve a lasciare il passo alla Roma nella corsa al centrocampista, quanto - piuttosto - il fatto che si e' chiamata fuori dalla trattativa.

L'ipotesi Guarin e' nata solo per l'incompetenza di quei dirigenti nerazzurri che l'hanno proposto a prezzo di saldo (sarebbe piu' giusto chiamarlo "furto") alla stessa Juve.

Nella cessione di Giaccherini hanno guadagnato entrambi (giocatore e club), ed entrambe le parti erano felici di lasciarsi col sorriso sulle labbra. Marrone, a conti fatti, non si sta rivelando quella promessa che tutti ci attendevamo.

Punto il dito su Peluso e Padoin: da loro mi sarei aspettato di piu'. Non chissa' cosa, ma almeno una crescita simile a quella che altri gregari del passato hanno avuto da noi.

La sostanza, purtroppo, e' che hanno dei limiti. Quelli che i vari Torricelli, Di Livio ed altri, anni fa, avevano ampiamente superato.

Vucinic puo' rappresentare un rinforzo validissimo a centrocampo, sono d'accordo con tutti e due.

Un abbraccio!

Danny67 ha detto...

Quello che non capisco è come sia possibile che una società la cui campagna acquisti viene finanziata da una banca da dieci anni riesca a prendere un giocatore come Nainggolan a gennaio mentre la Juventus non ha i soldi per prendere un rinforzo a centrocampo nonostante i guadagni dello stadio, nonostante venga da due stagioni di successi e nonostante gli investimenti estivi non siano stati così esagerati. Era prevedibilissimo che ci sarebbero stati problemi di tenuta atletica anche perchè senza Europa League la rosa avrebbe anche potuto andare bene com'era ma sapendo di dover affontare quello che è un torneo meno prestigioso ma comunque difficile era di vitale importanza prendere almeno un ricambio. Era meglio fare un piccolo sforzo economico che rischiare di gettare al vento un'intera stagione. Non c'era bisogno di attendere ulteriori conferme per sapere che Padoin e Peluso non erano all'altezza. Sinceramente a me sembra che ci manchi sempre qualcosa per poter fare le cose al meglio. La dirigenza ha peccato di presunzione secondo me, non calcolando minimamente la possibilità che avremmo potuto subire qualche infortunio di troppo.

Giuliano ha detto...

una cosa da tener presente è che la Roma ha sempre avuto gli aiutini, vedi l'altro giorno col Sassuolo; di conseguenza non biosgnerà perdere concentrazione, mai. La sconfitta a Napoli ci poteva stare, il vantaggio è ancora di quelli buoni.
Vediamo cosa succede domani sera, come sempre la Juve gioca solo sul campo. Però ho paura del clima che c'è in giro, per esempio delle continue aggressioni al pullman Juve (e ai tifosi...) non si è praticamente parlato, zero. E si è permesso a De Laurentiis di dire scemenze sui bilanci: a cosa serve il fatturato Juve di 300 milioni? a pagare lo stadio, per esempio; e a ripianare il deficit causato dai fatti del 2006. Va ricordato che De Laurentiis ha fatto un ottimo lavoro, ma ha raccattato la sua società dal tribunale fallimentare, praticamente regalata. E il Napoli oggi gioca senza italiani: Napoli e la Campania sono il serbatoio dei giovani calciatori, ma ormai il Napoli non dà più spazio ai napoletani, ed è un altro triste paradosso del calcio di oggi.
E adesso, vediamo o'Lione...
:-)

Danny67 ha detto...

Beh...ho taciuto sulla questione aiutini per non sembrare un "piangina" ma effettivamente sono stati veramente tanti. Gol in fuorigioco col Torino, mancata espulsione di Nainggolan sempre col Torino, rigore prima dato e poi tolto col sassuolo, e anche ieri primo gol della roma con gervinho in fuorigioco e probabile rigore negato al parma sullo zero a zero. Il tutto nel silenzio generale dei media e degli avversari dei giallorossi che puntualmente versano fiumi di lacrime per ogni minimo episodio loro contrario quando giocano con la Juve. Per non parlare poi dell'atteggiamento in campo delle squadre stesse che affrontano la roma,quelle stesse squadre che contro di noi giocano sistematicamente la partita della vita. Il Chievo che regala due palle gol, il sassuolo che regala due palle gol, il torino che si fa segnare al 92° perdendo palla a metà campo in modo stupido ed il parma che non convoca Paletta e Cassano e che ieri viene a roma praticamente a fare una gita. Il clima non è dei migliori anzi...ci auguriamo che i ragazzi non mollino, fisicamente e mentalmente.