E’ solo una sensazione. E’ un deja-vu.
E’ come se il tempo non fosse andato avanti.
Come se tutti questi lunghi mesi trascorsi a guardare sconfitte, ingoiare bocconi amari nella speranza che tutto finisse presto, non fossero mai passati.
Come se quel nome tanto evocato “Andrea Agnelli”, foriero di speranze, di sogni, di nuove grandi vittorie, fosse stato solo una abbaglio.
Lo so che dovrei lasciarli lavorare in pace, lo prometto, lo farò.
Anche perché, parliamoci chiaro, lo so che non posso aspettarmi miracoli. Lo so che probabilmente ci vorranno alcuni anni prima di riavere una squadra di alto livello. Ma sono tifosa, e non riesco a fare a meno di guardare i titoli dei giornali per tentare di immaginare la Juve che verrà. E prima di tutto, in una squadra, specie se è totalmente da ricostruire, bisogna scegliere chi dovrà guidarla sul campo.
Ed eccolo quel senso di già visto, di già tristemente vissuto.
Tra l’altro in questi giorni il tempo è grigio, non sembra neanche maggio, sembra di nuovo dicembre. Il dicembre appena passato. Il dicembre in cui, collezionando sconfitte, si pensò al cambio di allenatore.
Ma quelli buoni - come Delio Rossi, Mazzarri o Conte - nonostante avessero passato tutta l’estate in vacanza, avevano già trovato posto su una panchina, e allora si fece un nome veramente ma veramente grande: Hiddink.
Addirittura c’era già chi l’aveva visto a cena in una trattoria di Torino. Mentre lui, invece, era a rilassarsi in un hammam di Istanbul!
E si virò in basso, sempre più in basso, molto più in basso, e arrivò Zaccheroni!
Ma dopo questa disastrosa stagione si chiude la porta in faccia al projectò e si cambia regime.
Totalmente.
Da oggi, solo grandi nomi.
Lippi? No, lui no, e poi ci ha consigliato Grosso e Cannavaro, il suo tempo qui è ormai finito.
Capello? No, lui no, è troppo preso con la nazionale inglese, abbiamo bisogno di qualcuno che inizi a lavorare per noi immediatamente.
Sacchi? Seee, a quello gli piglia un coccolone solo all’idea di sedersi su una panchina.
Wenger? Sarebbe perfetto! Vincente e capace di costruire le squadre con i giovani e farle maturare. Ma lui sta bene dove sta e non ci pensa proprio a muoversi.
Benitez? E’ lui! Uno che ha alle spalle campionati e champions vinti, carismatico, grande conoscitore di calcio e parla benissimo italiano. Certo un po’ dispendioso, ma chi meglio di lui? E allora i giornali che giurano “è fatta!”, le liste della spesa già pronte, gli incontri tra gli avvocati, i soldi già accantonati in banca. E poi i “non so”, “forse rimango qui”, “aspettiamo ancora un pò”, “ma se c’è Marotta, che vengo a fare?”.
Bye bye señor Benitez.
E - come a dicembre - ci si abbassa di quota, si scende al livello inferiore.
Spalletti? Ma non è quello che è arrivato fino a Manchester per prenderne 7? Si ma è quello che diverse volte ha fatto 3 gol all’inter (che importa se ne prendeva 4!). Ormai sta in Russia, è difficile, vedremo.
Prandelli? Si, dai è Juventino. Della Valle non lo lascia. Certo che però non ha mai vinto niente. Tanto va in nazionale. E’ difficile, vedremo.
Allegri? Allenatore pluripremiato. Gioca con il trequartista. Ha fatto già esperienza in serie A. Potrebbe essere il nuovo Lippi? Il nuovo Trap? No no, il giovane l’abbiamo già provato l’anno scorso! Difficile, quasi impossibile.
E il mistero del mister si infittisce.
Ma ecco spuntare un nome che metterebbe tutti d’accordo: Luigi Del Neri!
L’uomo che, alla soglia dei 60 anni, ha alle spalle la bellezza di una promozione in serie A con il Chievo, una tranquilla salvezza con l’Atalanta e la (possibile) conquista di un preliminare di CL. L’uomo che quando ha trovato uno spogliatoio difficile ha avuto tante difficoltà, come a Roma o come al Porto dove è stato mandato via prima ancora di iniziare il campionato.
Ci manca solo che arrivando a Torino dica “Ora inizio a fare l’allenatore” e siamo a posto!
Sempre che lo capiate, perché io non ci riesco mai.
Ok, l’ho promesso, li lascio lavorare in pace.
Hai visto mai che riescano a stupirci senza usare gli effetti speciali!
E’ come se il tempo non fosse andato avanti.
Come se tutti questi lunghi mesi trascorsi a guardare sconfitte, ingoiare bocconi amari nella speranza che tutto finisse presto, non fossero mai passati.
Come se quel nome tanto evocato “Andrea Agnelli”, foriero di speranze, di sogni, di nuove grandi vittorie, fosse stato solo una abbaglio.
Lo so che dovrei lasciarli lavorare in pace, lo prometto, lo farò.
Anche perché, parliamoci chiaro, lo so che non posso aspettarmi miracoli. Lo so che probabilmente ci vorranno alcuni anni prima di riavere una squadra di alto livello. Ma sono tifosa, e non riesco a fare a meno di guardare i titoli dei giornali per tentare di immaginare la Juve che verrà. E prima di tutto, in una squadra, specie se è totalmente da ricostruire, bisogna scegliere chi dovrà guidarla sul campo.
Ed eccolo quel senso di già visto, di già tristemente vissuto.
Tra l’altro in questi giorni il tempo è grigio, non sembra neanche maggio, sembra di nuovo dicembre. Il dicembre appena passato. Il dicembre in cui, collezionando sconfitte, si pensò al cambio di allenatore.
Ma quelli buoni - come Delio Rossi, Mazzarri o Conte - nonostante avessero passato tutta l’estate in vacanza, avevano già trovato posto su una panchina, e allora si fece un nome veramente ma veramente grande: Hiddink.
Addirittura c’era già chi l’aveva visto a cena in una trattoria di Torino. Mentre lui, invece, era a rilassarsi in un hammam di Istanbul!
E si virò in basso, sempre più in basso, molto più in basso, e arrivò Zaccheroni!
Ma dopo questa disastrosa stagione si chiude la porta in faccia al projectò e si cambia regime.
Totalmente.
Da oggi, solo grandi nomi.
Lippi? No, lui no, e poi ci ha consigliato Grosso e Cannavaro, il suo tempo qui è ormai finito.
Capello? No, lui no, è troppo preso con la nazionale inglese, abbiamo bisogno di qualcuno che inizi a lavorare per noi immediatamente.
Sacchi? Seee, a quello gli piglia un coccolone solo all’idea di sedersi su una panchina.
Wenger? Sarebbe perfetto! Vincente e capace di costruire le squadre con i giovani e farle maturare. Ma lui sta bene dove sta e non ci pensa proprio a muoversi.
Benitez? E’ lui! Uno che ha alle spalle campionati e champions vinti, carismatico, grande conoscitore di calcio e parla benissimo italiano. Certo un po’ dispendioso, ma chi meglio di lui? E allora i giornali che giurano “è fatta!”, le liste della spesa già pronte, gli incontri tra gli avvocati, i soldi già accantonati in banca. E poi i “non so”, “forse rimango qui”, “aspettiamo ancora un pò”, “ma se c’è Marotta, che vengo a fare?”.
Bye bye señor Benitez.
E - come a dicembre - ci si abbassa di quota, si scende al livello inferiore.
Spalletti? Ma non è quello che è arrivato fino a Manchester per prenderne 7? Si ma è quello che diverse volte ha fatto 3 gol all’inter (che importa se ne prendeva 4!). Ormai sta in Russia, è difficile, vedremo.
Prandelli? Si, dai è Juventino. Della Valle non lo lascia. Certo che però non ha mai vinto niente. Tanto va in nazionale. E’ difficile, vedremo.
Allegri? Allenatore pluripremiato. Gioca con il trequartista. Ha fatto già esperienza in serie A. Potrebbe essere il nuovo Lippi? Il nuovo Trap? No no, il giovane l’abbiamo già provato l’anno scorso! Difficile, quasi impossibile.
E il mistero del mister si infittisce.
Ma ecco spuntare un nome che metterebbe tutti d’accordo: Luigi Del Neri!
L’uomo che, alla soglia dei 60 anni, ha alle spalle la bellezza di una promozione in serie A con il Chievo, una tranquilla salvezza con l’Atalanta e la (possibile) conquista di un preliminare di CL. L’uomo che quando ha trovato uno spogliatoio difficile ha avuto tante difficoltà, come a Roma o come al Porto dove è stato mandato via prima ancora di iniziare il campionato.
Ci manca solo che arrivando a Torino dica “Ora inizio a fare l’allenatore” e siamo a posto!
Sempre che lo capiate, perché io non ci riesco mai.
Ok, l’ho promesso, li lascio lavorare in pace.
Hai visto mai che riescano a stupirci senza usare gli effetti speciali!
Questo articolo è di Roberta. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Una signora in bianconero
6 commenti:
Del Neri è un bravissimo allenatore mah! non so se la Juve ha fatto bene a puntare su di lui...non lo vedo adatto a questa squadra...vedremo. ciao
Avendo fallito la qualificazione alla Champions...
Lì per lì mi vengono in mente due cose:
- le pretese economiche e manageriali di Benitez erano esagerate, in pratica avrebbe affittato la Juve. In ogni caso, preferisco che non sia venuto.
- Del Neri è uno licenziabile...
gli hanno anche fatto un contratto annuale, se non ho capito male.
Che sia già pronto Capello per gennaio?
- Leggo i nomi di Cassani e di Criscito...qualcosa di buon senso, finalmente. Meglio loro di tutti quelli che sono arrivati negli ultimi anni, io mi riprenderei anche Nocerino.
Del Neri... senza parole. Questo è il requiem eterno
Eppure io continuo a non credere all'arrivo di Delneri...
Anche io sono scettico riguardo a Del Neri. Bisogna però secondo me prestare attenzione al modo in cui si è scettici. Mi spiego meglio: Del Neri non piace perchè non lo vediamo adatto alla Juve, ai giocatori della rosa, all'ambiente, alla tifoseria, ecc...?? Oppure non ci piace perchè manca dell'appeal che avrebbe un Capello, un Benitez, un Lippi, un Wenger? Siamo solo alla ricerca di un grande nome o siamo effettivamente convinti che non sia la persona giusta per mille altre ragioni? Io ad esempio sarei scettico su Allegri perchè non è un grande nome e so benissimo che sarei nel torto, dato che è un bravo allenatore. Spesso nell'inseguire solo il nome si ingaggiano i Diego e i Felipe Melo! Spero di essermi spiegato decentemente :-)
P.S. Per me Del Neri manca sia dell'appeal che delle qualità, non mi dice proprio nulla...
@ yashal: è il timore che abbiamo in molti.
@ giuliano : sono d'accordo con te per quello che riguarda Benitez, in effetti le sue pretese erano veramente troppe. E non mi meraviglierebbe vederlo presto sulla panchina dell'inter.
Sui nomi aspetto ancora a pronunciarmi, mi voglio risparmiare le illusioni! ;)
@ juve90 : lo temo anch'io!
@ thomas : spero tu abbia ragione, ma non ci credo molto
@ maury: ti sei spiegato benissimo. Delneri ha fatto bene solo in squadre senza grandi ambizioni. Pare anche che abbia un caratteraccio, quello ce l'ha anche Capello è vero, ma Don Fabio ha tutto un altro carisma.
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