martedì 23 novembre 2010

Zemanlandia? No, grazie!

E così anche Milena Gabanelli ha ceduto al fascino di Zeman.
Ed io, povera mortale, non riesco ad essere da meno: anch’io cedo alla tentazione di risponderle.
In questi due giorni l’hanno già fatto – giustamente – quasi tutti i siti juventini.
C’è chi, date e carte di Tribunali alla mano, ha smontato la notizia della colpevolezza dall’accusa di doping.
C’è chi ha fatto la lista delle vittorie ottenute dal boemo, ossia zero titoli (scusate, ma io continuo pervicacemente a scriverlo e pronunciarlo in italiano). In pratica quanto quelle di un Maifredi qualunque, per intenderci!
C’è chi invece, scrivendo una lista lunghissima, ha elencato i suoi insuccessi.
C’è chi pur non dimenticando il Foggia di Signori e Baiano (ah baiaaaanooo!), non ha potuto fare a meno di ricordare che la Roma di Zeman è si arrivata vicina allo scudetto, ma l’ha vinto solo quando su quella panchina si è seduto Capello (uno che al contrario sa vincere eccome)!
C’è chi ha ricordato il Brescia lanciato alla conquista della serie A e ritrovatosi a metà classifica quando è passato nelle sue mani; nonché gli squadroni turchi e serbi preparati per vincere - e lontani mille miglia dalle grinfie di Moggi!!! – che allenati da lui si sono ritrovati con un pugno di mosche in mano.
C’è chi ha parlato di veri e propri problemi psicologici, come “mania di persecuzione” e “complesso di superiorità”, consigliando al boemo la visita da un buon analista.
C’è chi ha fatto notare che quando si da una notizia, bisogna darla completa e non solo in parte : perché far passare il messaggio che il Foggia sia l’unica squadra della LegaPro costruita con pochi soldi e con i giovani della primavera delle squadre di Serie A, quando è così per quasi tutte? Perché si dice “il Foggia ha il miglior attacco del campionato”, ma si tace “ma anche la peggior difesa”?
C’è chi, infine, ha ricordato quali prestazioni sublimi (come comico) riesca a raggiungere il “miliore alenatoore di europpa” quando a fargli le domande non sono giornalisti adulatori, bensì preparati avvocati in un tribunale vero.
Quindi non sto qui a ripetere quanto già detto, vorrei solo far notare un’altra cosa (che mi da fastidio ogniqualvolta si parli del calcio di Zeman), e che soprattutto in un programma non di opinioni e pareri, ma di approfondimenti ed inchieste giornalistiche, non c’entrava nulla. Perché Report (e non solo) mi deve convincere che il calcio di Zeman è un calcio bello a vedersi?
Ma chi l’ha detto? Dove sta scritto che il “tutti all’attacco” sia il modo migliore di giocare a pallone? Dove sta scritto che lasciare la difesa scoperta e gli attaccanti avversari liberi di colpire sia così divertente? Ma chi ha deciso che una partita che finisce 4-4, con due squadre che si trovano magari spesso fuori posizione, sia più bella ed avvincente di uno 0-0, dove però i gol non arrivano proprio perché le due formazioni sono perfettamente schierate e i giocatori sono così bravi da non commettere errori?
Sinceramente, non so proprio che farmene di un terzino perennemente nella metà campo avversaria, quando poi l’ala dell’altro team si trova a tu per tu con il mio portiere un’infinità di volte.
Mi piace vincere 2 a 0, nonostante il mio centravanti sia stato il peggiore in campo, grazie soprattutto alla diga eretta dai due centrali di centrocampo e difesa (ops... proprio mentre la squadra di zeman perde 3 a 1!)
Per carità, non sto facendo un elogio al catenaccio, ma anche nel football servono le giuste misure. D'altronde, se volessi vedere una partita dove inevitabilmente si segnano tanti punti, non guarderei una partita di pallone ma di basket.

Articolo pubblicato su Juvenews.net


Questo articolo è di Roberta. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Una signora in bianconero

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Grandissima Roberta!! Articolo azzeccatissimo e centrato in pieno.

P.S.
Io sono uno di quelli che ha scritto una mail alla redazione di report con l'indicazione precisa delle sentenze del processo doping.

Danny67

Giuliano ha detto...

Eppure Zeman era partito bene: me la ricordo quell'intervista all'Espresso, ormai una decina d'anni fa (più o meno). Aveva posto bene in chiaro il problema del doping e delle cure mediche nel calcio: e oggi, dieci anni dopo, sono venuti a galla casi spaventosi come quello di Bruno Beatrice e di metà Fiorentina negli anni '70 e poi Signorini, Borgonovo, purtroppo la lista è lunga.
Come si sia finiti, partendo da qualcosa di tutto sommato serio, a mettere nel mirino soltanto la Juve, è una cosa scandalosa.
Guariniello, per esempio, trovò che le farmacie di Torino e Juve erano praticamente identiche, ma al processo ci andò solo la Juve: come mai?

Zeman aveva indicato Vialli e Del Piero come esempi di "gonfiamento" dei muscoli: e per Del Piero poteva anche darsi che responsabile fosse la Juve, ma Vialli è arrivato alla Juve a trent'anni. La verità (tristissima) è che quelli erano i metodi: i metodi delle squadre olandesi, del Milan di Sacchi, delle vittorie di Moser nel ciclismo, di quasi tutte le medaglie olimpiche nell'atletica (vedi Marion Jones, Carl Lewis...).

Insomma, ripeto: che da questo di partenza, serissimo, si sia finiti a parlare solo della Juve, è davvero scandaloso.

Anonimo ha detto...

Ripeto come ho scritto già altre volte: come mai adesso zeman e guariniello non dicono nulla circa la strana anemia di Snejder,con svenimento negli spogliatoi (ma anemia dovuta a cosa ce lo devono spiegare) e delle cosce ipertrofiche di Javier Zanetti, che a 38 anni correva come un ragazzino, fino a un mese fa, quando è stato portato all'ospedale a fine partita dove ufficialmente gli è stato diagnosticato un pneumatorace, ma dove era stato condotto perchè si temeva un attacco cardiaco?

Danny67

Anonimo ha detto...

@ danny : hai fatto benissimo a farti sentire. E’ quello che dobbiamo fare, per strada, nei blog, scrivendo….Non possiamo permettere che l’informazione non sia equidistante.
Sui casi accaduti agli interisti dico che a pensar male (l’ho fatto anch’io!) si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca.

@ giuliano : hai colto nel segno.
Io sono certa che il doping nello sport (e anche nel calcio), esista e che vada debellato, e questo vorrei che fosse chiarissimo a tutti.
Mi indigna però che per tutto e tutti ci sia sempre un solo colpevole, lo stesso!

Ma quello che mi ha dato fastidio della trasmissione è stato proprio il santificare Zeman. “Lui è un grandissimo allenatore, ma siccome ha avuto il coraggio di denunciare il marcio, il calcio lo ha osteggiato!”
Zeman, dopo alcune buone stagioni ha inanellato tutta una serie di insuccessi, come capita a tanti suoi colleghi, ma non ha subito alcuna cacciata dal mondo del calcio. In questi anni ha avuto molte opportunità sia in Italia che all’estero (anche più di altri suoi colleghi) fallendo sempre gli obiettivi richiestigli.
Vogliamo parlare di Zaccheroni, per esempio, che pur avendo delle vittorie nel suo palmares è stato diversi anni senza lavorare (neppure in LegaPro!) e se (per disperazione) non l’avesse chiamato la Juve sarebbe ancora ai giardinetti sotto casa.
Oppure di Claudio Gentile licenziato incomprensibilmente dalla nazionale Under 21 e che dal 2006 non ha più trovato una squadra che lo assumesse.
Però su di loro nessuno fa polemiche o inchieste televisive.
Non ho idea se ci siano problemi psicologici da parte di Zeman nel non riuscire ad accettare le sue sconfitte, dando quindi la colpa al sistema (anzi diciamolo, lui da la colpa a Moggi!), o se semplicemente approfitti della tanta visibilità che la sua lagnanza gli concede. Ad ogni modo credo che non si possa dire, in un’inchiesta giornalistica seria, che “lui è bravissimo ma purtroppo ha pagato perché gli altri sono cattivi”!

Grazie a tutti
Roberta


p.s.: non so se qualcuno si è chiesto perché nel post c’è una strana parentesi (ah Baiaaaaanooo), per i più giovani o per chi non lo ricordasse….una ventina di anni fa era uno dei tormentoni (insieme a Rizzi-rizzi gol) di un personaggio di Stefano Masciarelli nella trasmissione Avanzi!

Giuliano ha detto...

Zeman è nipote di zio Vycpalek, grande gloria juventina. La mia opinione, da sempre, è che la sua sia una sindrome da innamorato respinto. Ci sperava, eccome, ma la Juve non lo ha mai chiamato (forse lo ha "bruciato" Maifredi...).
Quanto al resto, temo che Milena Gabanelli non si interessi di calcio e che si sia fidata troppo di alcuni suoi collaboratori.
Ma ti ricordi anche della glorificazione di Zeman fatta da Antonio Albanese? imbarazzante, l'ho rivisto l'altro giorno su Raistoria... (Zeman che fuma seduto su uno sgabello, Albanese che gli danza intorno...)

Anonimo ha detto...

in fondo un pò di ragione ce la da anche Milena ;)

http://www.tuttojuve.com/?action=read&idnotizia=34875

@ giuliano : credo che però quella gag fosse stata girata proprio nel periodo del Foggia dei miracoli. E il personaggio del foggiano è proprio quello che ha lanciato Albanese in tv

roberta

Thomas ha detto...

Roberta e Giuliano, eccolo: http://www.youtube.com/watch?v=5o3kDnpsHBM
;-)

Ottimo articolo, Roberta. Come al solito, come ti ho già scritto via sms.

@Danny67: sei un idolo!!!
:-)

Giuliano ha detto...

Ho letto l'articolo su TuttoJuve: Milena Gabanelli è un'ottima persona, mi sarei stupito del contrario. Sono certo che darà una tiratina d'orecchi ai suoi: parlare bene di Zeman va bene, ma l'agiografia è sempre da evitare.