Andrea Agnelli lo aveva detto, lo scorso 1° febbraio: "Con l’arrivo di Matri abbiamo messo benzina nel motore, abbiamo fatto il pieno". Nello stesso giorno Amauri, presentato a stampa e tifosi a Parma, dichiarò: "La mia partenza da Torino? Non riguarda la contestazione dei tifosi bianconeri. C’è sempre stata da quando ho vissuto in Piemonte. Ora vedremo se il colpevole sono io".
Sconfitta a Palermo in occasione del debutto del nuovo attaccante juventino, la Vecchia Signora ha ripreso confidenza con la vittoria nelle due successive gare con Cagliari e Inter, portandosi dall’ottavo posto in classifica all’attuale sesto. Virtuale, però: la Roma, indietro di due lunghezze rispetto ai bianconeri, deve ancora disputare il recupero della partita con il Bologna, sospesa a seguito della copiosa nevicata che impedì il regolare svolgimento del match iniziato lo scorso 30 gennaio allo stadio "Renato Dall’Ara" ed interrotto al 16' del primo tempo. Completato anche questo incontro si potrà finalmente avere una visione "reale" delle zone nobili della seria A. Sarà proprio il Palermo (attualmente a quota 40 punti, uno in meno di Madama), caso vuole a Bologna, ad inaugurare la ventiseiesima giornata.
Prima del successo con i nerazzurri Del Neri si era mostrato fiducioso per il prosieguo della stagione juventina: "Stiamo bene, abbiamo recuperato alcuni giocatori e la rosa è equilibrata. L’Inter è in gran forma, ma una vittoria ci darebbe molta fiducia per le prossime gare". Gli innesti del mercato invernale hanno ridato nuova linfa ai bianconeri, insieme allo spostamento di Chiellini sulla fascia sinistra e ad alcuni accorgimenti tattici messi in atto dal tecnico di Aquileia. Che, dopo l’incontro di domenica sera, ha dichiarato: "Al di là dei risultati che abbiamo fatto e che faremo, abbiamo ritrovato la nostra credibilità, oltre che la serenità. Il salto di qualità, però, lo avevamo già fatto prima del 6 di gennaio. Ho soltanto bisogno di tempo: non so a voi, ma a me non bastano due giorni per tirare su una casa".
Prima del giorno dell’Epifania la Vecchia Signora aveva accumulato soltanto un punto in più rispetto alla brutta copia di se stessa, alla formazione che nel precedente campionato fu in grado di collezionare delusioni e record negativi in serie. Il 16 dicembre 2010 Ciro Ferrara, uno dei due allenatori di quella squadra (ed ora commissario tecnico della nazionale under 21), disse: "La Juve sta facendo bene, ma ha gli stessi punti della scorsa stagione. Quindi, forse, stava facendo bene anche un anno fa. Gli stessi risultati hanno un peso diverso, perché diverse sono le aspettative: a me si chiedeva di vincere e di giocare bene". A lui rispose immediatamente lo stesso Del Neri: "Noi cerchiamo di migliorare, e la Juve di quest’anno mi sembra abbia un altro spessore caratteriale".
Se il raffronto tra le due stagioni non è ancora confortante (ad oggi i punti totalizzati sono gli stessi dell’era Ferrara-Zaccheroni), rispetto alle prime sei giornate del girone di andata del campionato in corso Madama è riuscita a migliorarsi (dieci punti in sei gare contro gli otto di inizio anno). E’ ancora troppo poco, però, per poter ambire ad obiettivi importanti. Ma può (e deve) diventare una sorta di trampolino di lancio per recuperare il terreno perduto nei rimanenti incontri ancora da disputare, già a partire da quello di domani contro il Lecce.
Partito Trezeguet e confermati Amauri e Iaquinta, l’infortunio occorso a Quagliarella nella partita contro il Parma (6 gennaio) ha messo a nudo i limiti (di per sé già evidenti) del reparto offensivo della Juventus, nonostante l’anomalia di una formazione che - paradossalmente - era riuscita a segnare sino a quel momento più goals di tutte le altre squadre di serie A.
Il peso delle speranze bianconere, come già accaduto più volte nel passato, è così finito per quasi un mese sulle spalle di Del Piero. Poi le cose sono cambiate: dal pieno recupero fisico del neo acquisto Luca Toni alla partenza di Amauri, per arrivare all’innesto di Alessandro Matri. Che, dall’alto delle sue 11 reti realizzate in questo campionato prima di approdare a Torino, ne ha aggiunto tre in altrettante gare giocate con la maglia juventina.
Ora Del Neri ha la possibilità di compiere delle scelte in un settore che gli offre, finalmente, diverse alternative. Forte di avere nuovamente tra le mani un goleador di razza e nell’attesa (inevitabilmente lunga) di rivedere Quagliarella calcare i terreni di gioco.
In coppia con Matri, la nuova "benzina" nel motore bianconero.
Articolo pubblicato su
Sconfitta a Palermo in occasione del debutto del nuovo attaccante juventino, la Vecchia Signora ha ripreso confidenza con la vittoria nelle due successive gare con Cagliari e Inter, portandosi dall’ottavo posto in classifica all’attuale sesto. Virtuale, però: la Roma, indietro di due lunghezze rispetto ai bianconeri, deve ancora disputare il recupero della partita con il Bologna, sospesa a seguito della copiosa nevicata che impedì il regolare svolgimento del match iniziato lo scorso 30 gennaio allo stadio "Renato Dall’Ara" ed interrotto al 16' del primo tempo. Completato anche questo incontro si potrà finalmente avere una visione "reale" delle zone nobili della seria A. Sarà proprio il Palermo (attualmente a quota 40 punti, uno in meno di Madama), caso vuole a Bologna, ad inaugurare la ventiseiesima giornata.
Prima del successo con i nerazzurri Del Neri si era mostrato fiducioso per il prosieguo della stagione juventina: "Stiamo bene, abbiamo recuperato alcuni giocatori e la rosa è equilibrata. L’Inter è in gran forma, ma una vittoria ci darebbe molta fiducia per le prossime gare". Gli innesti del mercato invernale hanno ridato nuova linfa ai bianconeri, insieme allo spostamento di Chiellini sulla fascia sinistra e ad alcuni accorgimenti tattici messi in atto dal tecnico di Aquileia. Che, dopo l’incontro di domenica sera, ha dichiarato: "Al di là dei risultati che abbiamo fatto e che faremo, abbiamo ritrovato la nostra credibilità, oltre che la serenità. Il salto di qualità, però, lo avevamo già fatto prima del 6 di gennaio. Ho soltanto bisogno di tempo: non so a voi, ma a me non bastano due giorni per tirare su una casa".
Prima del giorno dell’Epifania la Vecchia Signora aveva accumulato soltanto un punto in più rispetto alla brutta copia di se stessa, alla formazione che nel precedente campionato fu in grado di collezionare delusioni e record negativi in serie. Il 16 dicembre 2010 Ciro Ferrara, uno dei due allenatori di quella squadra (ed ora commissario tecnico della nazionale under 21), disse: "La Juve sta facendo bene, ma ha gli stessi punti della scorsa stagione. Quindi, forse, stava facendo bene anche un anno fa. Gli stessi risultati hanno un peso diverso, perché diverse sono le aspettative: a me si chiedeva di vincere e di giocare bene". A lui rispose immediatamente lo stesso Del Neri: "Noi cerchiamo di migliorare, e la Juve di quest’anno mi sembra abbia un altro spessore caratteriale".
Se il raffronto tra le due stagioni non è ancora confortante (ad oggi i punti totalizzati sono gli stessi dell’era Ferrara-Zaccheroni), rispetto alle prime sei giornate del girone di andata del campionato in corso Madama è riuscita a migliorarsi (dieci punti in sei gare contro gli otto di inizio anno). E’ ancora troppo poco, però, per poter ambire ad obiettivi importanti. Ma può (e deve) diventare una sorta di trampolino di lancio per recuperare il terreno perduto nei rimanenti incontri ancora da disputare, già a partire da quello di domani contro il Lecce.
Partito Trezeguet e confermati Amauri e Iaquinta, l’infortunio occorso a Quagliarella nella partita contro il Parma (6 gennaio) ha messo a nudo i limiti (di per sé già evidenti) del reparto offensivo della Juventus, nonostante l’anomalia di una formazione che - paradossalmente - era riuscita a segnare sino a quel momento più goals di tutte le altre squadre di serie A.
Il peso delle speranze bianconere, come già accaduto più volte nel passato, è così finito per quasi un mese sulle spalle di Del Piero. Poi le cose sono cambiate: dal pieno recupero fisico del neo acquisto Luca Toni alla partenza di Amauri, per arrivare all’innesto di Alessandro Matri. Che, dall’alto delle sue 11 reti realizzate in questo campionato prima di approdare a Torino, ne ha aggiunto tre in altrettante gare giocate con la maglia juventina.
Ora Del Neri ha la possibilità di compiere delle scelte in un settore che gli offre, finalmente, diverse alternative. Forte di avere nuovamente tra le mani un goleador di razza e nell’attesa (inevitabilmente lunga) di rivedere Quagliarella calcare i terreni di gioco.
In coppia con Matri, la nuova "benzina" nel motore bianconero.
Articolo pubblicato su
3 commenti:
Ho piena fiducia in Andrea Agnelli. E ancora di più Marotta che ci mette la faccia. Conosco Paratici e come lavora e perciò sono curioso del Viareggio che inizierà lunedì (ma la Juve non andrà lontano).
E mi sta piacendo sempre più Del Neri: concreto e pratico, con quello che ha a disposizione, che adesso non è poca roba. Non di primissima qualità, ma certamente non è poca roba!
quanto ottimisno IoJuventino :)
@IoJuventino: nell’insieme la società mi piace. Qualcosa cambierà ancora, nel corso dei prossimi mesi (sarebbe già dovuto accadere, immagino sia soltanto questione di tempo).
Senza l’ausilio dei risultati, però, diventa difficile mettere tutti d’accordo. Quello è l’unico strumento
Ps: vedrai quando Pigreco-San Trader leggerà il tuo giudizio positivo su Del Neri…
;-)
@marco99: come dicono qui a Genova, tutto ciò che è gratis e bello perché non prenderlo?
:-)
Più che ottimismo quelle di “IoJuventino” sono opinioni personali. Che condivido.
Vedremo col tempo se ne uscirà qualcosa di buono per la nostra Juve
Un abbraccio e buona domenica a tutt’e due
Posta un commento