La data di giovedì 23 giugno 2011 verrà ricordata nell’emisfero juventino come quella nella quale milioni di tifosi bianconeri attesero il tanto decantato CdA straordinario del club con la calcolatrice in mano, pronti a capire (e a calcolare con precisione) una volta per tutte a quanto ammonta il tesoretto a disposizione di Marotta in questa sessione di calciomercato estivo.
Da oggi, domenica 26 giugno, all’inizio del prossimo campionato di serie A (28 agosto), mancano due mesi e pochi spiccioli di ore. L’evoluzione della passata stagione ha portato Madama a ridurre il distacco dalla prima in classifica (Milan adesso, Inter in precedenza) da "meno ventisette" a "meno ventiquattro", mantenendo inalterata la settima posizione finale ottenuta dall’ultima creatura di Jean Claude Blanc ed eguagliando la Juventus di Maifredi e Montezemolo nel riuscire a farsi estromettere dalle competizioni europee.
Stando alle promesse degli ultimi giorni, per la Vecchia Signora migliorare questi numeri dovrebbe risultare un compito abbastanza agevole. La parte difficile, viceversa, sarà quella di tornare a primeggiare. Quest’obiettivo non si potrà raggiungere soltanto attraverso l’ennesimo cambio di allenatore e con l’arrivo di alcuni ottimi calciatori (Pirlo a parte), bensì portando a Torino i campioni di cui tanto si parla ma che ancora, ad oggi, devono indossare la maglia bianconera.
Per riuscire nell’intento occorrerà aggiungere al denaro liquido, ora nelle mani della dirigenza, i proventi delle cessioni dell’artiglieria pesante (soprattutto) di centrocampo e attacco: Melo, Sissoko, Amauri, Iaquinta e via discorrendo. Muscoli ed ingaggi in quantità che adesso andranno sostituiti con la qualità ed i contratti a rendimento.
Il primo tra questi, una novità nel mondo del pallone nostrano, venne fatto firmare a Marco Motta al momento del suo passaggio alla Juventus. "Vorremmo che si arrivasse a far combaciare i risultati aziendali con il trattamento economico dei giocatori", disse Andrea Agnelli nel corso di un’intervista rilasciata ai microfoni di Sky Sport nel settembre del 2010. Visto come sono andate a finire le cose, al netto di un riscatto del cartellino del calciatore dall’Udinese basato su una stretta di mano e deciso da tempo, diventa facile pronosticare un futuro lontano da Torino tanto per il difensore quanto per chi ha offerto prestazioni simili alle sue nella scorsa stagione.
Aguero o non Aguero, il mercato di Madama adesso dovrà necessariamente subire un’accelerazione, per evitare di complicare ulteriormente il lavoro di Conte e del suo staff aspettando gli ultimi giorni di mercato per consegnare loro le assi (e gli assi) portanti della rosa del futuro.
Così come accadde nel passato con gli acquisti di Krasic e Quagliarella, ufficializzati in prossimità della partenza del campionato 2010-11 (rispettivamente il 21 e il 27 agosto 2010) nel contesto di una situazione particolarmente difficile: il passaggio di consegne tra la vecchia e la nuova gestione societaria, considerando i momenti in cui solitamente si gettano le basi per la costruzione delle squadre per l’anno successivo, avvenne nei tempi sbagliati.
Partita in ritardo (e scelta la via di una "rivoluzione", mascherata col termine di "evoluzione"), Madama dovette far fronte anche all’insensato varo del provvedimento della Figc sulla riduzione degli extracomunitari tesserabili da ogni società (da due a uno): già in quei giorni (dal 2 luglio 2010 in poi) si era capito che si sarebbe trattato di un "fallimento nel fallimento" (la spedizione italiana ai mondiali sudafricani). Le attese per le dimissioni di Abete partorirono questa fregatura per quei club (Juventus compresa) che videro saltare in aria i propri piani proprio quando le loro trattative stavano iniziando a prendere corpo.
L’ultimo giorno di mercato (tra i vari affari conclusi sul filo di lana) consegnò Robinho al Milan, Kaladze al Genoa, Rinaudo alla Juventus e Borriello alla Roma (con una formula discutibile al momento, e discussa poi). L’immensa platea di tifosi bianconeri si ritrovò incredula alle 18.02 del 31 agosto ad ascoltare l’annuncio da parte della società giallorossa dell’approdo del centravanti ormai ex rossonero (diventato uno degli obiettivi di Madama) nella capitale.
Poco meno di dodici mesi dopo la situazione è radicalmente cambiata: i soldi non mancano, lo stadio nuovo è quasi pronto all’uso, il tempo per programmare le principali operazioni c’è stato. Non rimane che aspettare, curiosando tra le mosse delle rivali in campionato e gustandosi alcune tra le dichiarazioni rese sotto l’ombrellone dai personaggi del circo del pallone.
Perso il Chelsea per un soffio (Villas-Boas) e sfumata l’Inter (Gasperini), Zdenek Zeman ripartirà adesso da Pescara alla ricerca dei suoi sogni di gloria svaniti più volte, negli anni, per colpa di Luciano Moggi.
Tolto di mezzo lui, la strada adesso è spianata. Anche qui, non resta che aspettare.
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13 commenti:
A proposito di zeman, anche stamattina su “Metro” l’ennesima apologia del boemo contro quel cattivone di Moggi!
Fortunatamente il tecnico ha scelto il Pescara – contro il quale ovviamente per la prossima stagione farò il tifo contro – e non come si paventava l’Atletico Roma. L’Atletico è l’unica squadra cittadina per la quale provo una pallida simpatia e l’arrivo di zeman l’avrebbe totalmente cancellata.
roberta
Se esiste una giustizia divina, oltre a quella sportiva (o presunta tale)…
;-)
A prestissimo, Roberta
Un abbraccio
stavo pensando a come si traduce Lichsteiner...Licht è la luce, Stein è la pietra, forse è la pietra focaia, la pietrina dell'acciarino e dell'accendino: sarà mica l'omino che ci accende la luce? Speriamo!!!
:-)
...eccomi punito per aver fatto lo spiritoso: ho perso per strada una t.
Licht-steiner, per punizione me lo scrivo quattrocento volte. (ma non qui, non preoccuparti - sul mio quaderno dei compiti per le vacanze)
PS: Aguero è il portatore d'acqua? Anche qui, ne avremmo bisogno...
@Giuliano: quando vidi giocare per la prima volta Lichtsteiner, nel sentire pronunciare il suo nome mi domandai: “Ma uno che si chiama così dove vuole andare?”….
Alla Juventus…
;-)
Dovrò imparare anch’io a scriverlo nella maniera corretta, evitando di fare un uso continuo del famigerato “copia e incolla” (anche per Salihamidzic ci misi un bel po’ a farmelo entrare nella testa, comunque)
Ne sarò lieto: è un gran bel giocatore
(fantastico il tuo commento!!!)
Aguero? Spero diventi, nel caso, un portatore sano di “classe”… Ne abbiamo (veramente) bisogno…
:-)
Un abbraccio!
Con la tastiera si disimpara a scrivere, questa è la triste verità. A mano quest'errore non lo avrei mai fatto...un po' di tedesco lo so, e poi "Licht", "Luft", "Gelb", "Gold", "Die Meistersinger von Nürnberg", "Winterreise", "Schwanengesang", "Fidelio", queste cose qui le conosco da sempre.
(Fidelio c'entra, eccome se c'entra!!)
:-)
Buongiorno! Un po' di problemi col pc mi hanno tenuto lontano da qui...
"Domani si decide su scudetto del 2006. Solo in Italia ricattati e ricattatori sono considerati alla pari. Per me resterà sempre il più bello"
Gianni Riotta su Twitter. Si commenta da solo
Non credo ci sarà la necessità di nominarli molto :)
In ogni caso farò cosi.
Lui lo chiamerò "L" e il campionissimo sull'altra fascia "Z". Mi do al risparmio di battute per allungare la vita al portatile.
un salutoo
@Giuliano: è vero quello che dici: con la tastiera si disimpara a scrivere.
Me ne rendo conto quando devo falsificare delle firme.
Oooops… ;-)
@squeeze: bentornato!!!
Gianni Riotta?
Perdonami, ma ti riferisci “all’uomo che parla ai tonni?”
(http://www.lettera43.it/economia/media/10835/l-uomo-che-parlava-coi-tonni.htm)
Oppure a quello sfiduciato dai giornalisti del “Sole 24 Ore”?
(http://www.lettera43.it/cronaca/7911/sole-24-ore-sfiduciato-gianni-riotta.htm)
Consolati: stiamo parlando della stessa persona. Ed è pure interista.
Quando si dice che tre indizi fanno una prova…
:-)
@marco99: per quanto mi riguarda Lichtsteiner è un giocatore valido, sono contento del suo acquisto.
Spero che possa confermare le parole che sto scrivendo anche sul campo.
Ziegler?
E’ stato qui a Genova per quattro anni (sponda blucerchiata), non ho bisogno di vederlo con la maglia della Juventus per conoscerlo. Una sera, per caso, ho anche mangiato nel tavolo accanto al suo in una pizzeria nel mio piccolo paese.
Conte ieri lo ha descritto alla perfezione in poche parole, senza raccontare balle: “Ha un buon piede e una buona corsa”.
Amen.
Se ancora non è chiaro chi sarà il titolare tra lui e De Ceglie sulla fascia sinistra, penso che sia abbastanza chiara la qualità del laterale…
Poi è ovvio: quando lo ha tra le mani la Lazio, e il Milan prova a soffiarglielo, viene presentato dalla stampa come un affarone; viceversa, se la Juventus lo prende a parametro zero, è considerato un (modesto) panchinaro.
Un abbraccio a tutti!
Riotta era un ottimo giornalista, era bravo anche in tv. Poi, che gli è successo? Un altro Recoba, un Vampeta?
Beh, spero per lui che abbia trovato Moratti pronto a coprirlo d'oro, poi io ho smesso di leggerlo, cos'altro potevo fare.
Ah, però, Giuliano... Che stilettata...
;-)
Che posso dire..
Spero tu abbia ragione cosi da poter tornare a vincere qualcosa dopo 5 anni.
Riguardo la lunga ed estenuate lista dei paramentri "zero" dell'era john elkann mi astengo da altri commenti, parlano i risultati in campo.
Per me, ancora, rimangano "l" e "z".. vabbè mi è scappato il minuscolo, ma non era voltuto :)
un saluto
Ci mancherebbe altro ;-)
Conta il campo, come dice Conte.
Un gioco di parole per sdrammatizzare un pò, nell'attesa (e nella speranza) di tornare a vincere.
L'unica cosa che conta
Un abbraccio!
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