venerdì 22 giugno 2012

Euro 2012: Italia, con gli inglesi basterà il cuore?


Dopo giorni nei quali non si è parlato altro che di "biscotti", lo scorso lunedì si è materializzato il passaggio dell'Italia di Cesare Prandelli ai quarti di finale dell'Europeo 2012. Ad attenderla, domenica prossima, ci sarà l'Inghilterra, una delle rivali più nobili del torneo. Si tratterà della prima partita ad eliminazione diretta, la classica gara da "dentro" o "fuori", dove non saranno ammessi calcoli di ogni genere, esclusi quelli - eventuali - per arrivare alla lotteria dei rigori.

A causa di una squalifica rimediata nell'incontro con il Montenegro (risalente al 7 ottobre 2011) gli inglesi hanno dovuto aspettare il terzo match della manifestazione per poter schierare tra le proprie fila Wayne Rooney, la loro stella più luminosa. Trascorsi quarantotto minuti di gioco la punta è riuscita a mettere il proprio nome nel tabellino dei marcatori.

Pochi istanti prima della partita con l'Ucraina anche Steven Gerrard, il capitano, aveva sottolineato l'importanza del suo rientro nell'economia della squadra: "Con lui abbiamo molte possibilità di andare avanti". Per un gruppo che ha dovuto affrontare questa avventura senza l’apporto dei vari Lampard, Barry e Cahill non si tratta certamente di un aspetto irrilevante.

Pur rispettando l'Italia i sudditi della Regina hanno tirato un grande sospiro di sollievo per aver evitato la Spagna campione di tutto (Europa e Mondo): sino al goal realizzato ai croati da Jesus Navas, infatti, il pericolo di incontrarli a Kiev era effettivamente concreto.

Mentre gli addetti ai lavori italiani temevano il verificarsi di un 2-2 nell'ultima gara tra le altre squadre del girone "C", non era stato dato molto risalto al rischio più grosso corso dagli uomini di Prandelli: con un "normale" 1-1 tra gli iberici e i biancorossi, infatti, all'Italia sarebbe spettato l'arduo compito di segnare almeno tre reti all'Irlanda per non venire estromessa dalla manifestazione.

Gli azzurri, dal canto loro, si sono fermati a due goals realizzati, giocando la gara peggiore tra quelle disputate sino ad oggi in Polonia. Tutto questo proprio nel giorno in cui tornavano al consolidato 4-3-2-1 (dogma di Prandelli dal momento del suo insediamento, con il romanista De Rossi spostato di nuovo sulla linea mediana del campo) al posto dell'improvvisato 3-5-2, figlio delle paure che hanno accompagnato la spedizione italiana in questo Europeo.

Prima dell'incontro con gli irlandesi il commissario tecnico aveva preferito non soffermarsi troppo sugli aspetti tattici della gara: "Non è un problema di modulo, ma di volontà, di cuore". Terminati i novanta minuti di gioco ha poi confermato la sua tesi: "Oggi abbiamo capito che oltre alla qualità serve molto cuore". Smaltita la tensione, a capo di una comitiva di una quindicina di persone ha raggiunto a piedi il monastero dei frati camaldolesi a Bielany, distante 21 chilometri dal ritiro di Wieliczka, rispettando la promessa fatta in caso di passaggio del turno.

Chi, tra Italia e Inghilterra, riuscirà a raggiungere le semifinali avrà l'opportunità di misurarsi il prossimo 28 giugno (a Varsavia) contro la vincente della sfida tra Germania e Grecia .
Fare un pronostico su quest'ultima partita sembra sin troppo facile, visto e considerato come i tedeschi sono stati gli unici in grado di completare il girone a punteggio pieno e ricoprono con naturalezza il ruolo di favoriti per il successo finale insieme agli spagnoli.

I greci, però, sono un avversario duro a morire, è opportuno che non siano sottovalutati. La loro vittoria nell'edizione 2004, d'altronde, parla chiaro: dove non arrivano le qualità tecniche e tattiche riescono a sopperire ai propri limiti gettando il cuore oltre l'ostacolo, esattamente come accade all'Italia di Prandelli.
La differenza sostanziale, però, è che il materiale umano a disposizione del tecnico di Orzinuovi è nettamente superiore a quello gestito da Fernando Santos.

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13 commenti:

Anonimo ha detto...

It's a superior summary that you have written :)

Thomas ha detto...

Thank you very much!
;-)

Danny67 ha detto...

La Germania ha passato il turno e,se l'Italia dovesse superare l'Inghilterra stasera, sarebbe l'ostacolo più duro in assoluto. Attualmente, cioè in questo momento proprio, ritengo la Germania la squadra più in forma in assoluto, e la maggior candidata alla vittoria finale, ancor più della Spagna...vedremo cosa accadrà stasera.
Un abbraccio Thomas!

Thomas ha detto...

Dopo una giornata di mare posso dire di sentirmi "pronto" per la partita
:-D

Non vedo molte differenze tra l'attuale Italia e l'attuale Inghilterra, al netto - ovviamente - delle assenze di entrambe.

Come te, però, sulla strada per la vittoria finale penso che la vincente tra queste due squadre dovrà affrontare due "finali", una più difficile dell'altra (Germania e, presumibilmente, Spagna).

La vedo dura, molto dura.
L'importante è non sbagliare un colpo.
Speriamo bene...

Un abbraccio!!!

Thomas ha detto...

La immaginavo dura (come in effetti è stata), poi - però - ho visto una grande Italia.
Sorretta, tra gli altri, da Pirlo e Buffon che hanno giocato una gara straordinaria.

Oggi avrei piacere di leggere gli articoli sul portiere e su Bonucci che sarebbero dovuti rimanere a casa...

Inghilterra piccola piccola.
Come dicono dalle mie parti: "Più cu.. che anima"...
:-)

Un abbraccio e buona giornata a tutti!

Danny67 ha detto...

Fratello direbbero così nche dalle mie parti...;-))
Si, vittoria decisamente meritata. Ora ci aspetta la gara più difficile.
Per quanto riguarda le scuse a a Buffon e Bonucci...beh puoi star sicuro che non ci saranno mai, ma Gigi, già ieri sera dopo la gara ha fatto capire a tutti che il suo umore, per via del massacro che gli hanno riservato è ancora piuttosto nero!!!!

Giuliano ha detto...

da juventino, fa piacere vedere che la nostra difesa e il nostro centrocampo reggono anche in campo europeo!
:-)
Le terza stella ce la meritiamo, dovrebbe essere la FIGC a darcela: senza la Juve che nazionali avremmo schierato dal 2000 in qua? Bisognerebbe far notare, e a voce chiara e forte: Barzagli, Bonucci, Chiellini, e molti altri, se fossero finiti all'Inter avrebbero chiuso la carriera da un pezzo.
Auguri a Ranocchia, di trovarsi presto un'altra squadra.

Danny67 ha detto...

@Giuliano
Pienamente d'accordo!!

Giuliano ha detto...

aggiungo: il punto più basso nella storia recente, i mondiali 2010, coincide con la batosta inferta alla Juve da calciopoli.
Adesso ci toccherà vedere Albertini e Abete che fanno festa, mah.
Chissà se qualcuno ci ha mai fatto caso: sono bastati due anni in più di esperienza per Marchisio, per Chiellini, eccetera...
Non abbiamo potuto preparare un buon attaccante, mica può fare tutto la Juve. E dunque un grazie al Bologna, al Palermo, e anche al Milan, qualcosina a Napoli e Udinese - ma poi basta, la lista finisce qui.
ciao Danny!
:-)

Danny67 ha detto...

@Giuliano
Giusto fratello, non può mica fare tutto la Juve! Magari se ci lasciano lavorare riusciamo anche a preparare un attaccante degno di questo nome!!
Una domanda: come mai manca l'inter nella tua lista?
Ah ah ah!!

Thomas ha detto...

A proposito dei un attaccante italiano di valore (e di prospettiva): a me piace da impazzire Destro.
Che era dell'Inter, of course...

Un abbraccio :-)

Danny67 ha detto...

Thomas, fratello,a me pure piace molto e mi starebbe benissmo Destro, però credo sia necessario, oltre a lui, un Top Player in attacco per poter affrontare la Champions nel modo giusto.
Tu che ne pensi?

Thomas ha detto...

Assolutamente si', Danny.
Diro' di piu': uno, forse, non basterebbe neanche.
Parlo da tifoso: Vucinic, Destro e due nuovi attaccanti di valore assoluto.
Scusate per gli errori di battitura nei commenti: spesso li scrivo dal cellulare
;-)

Un abbraccio