Tornata da Roma con una sconfitta sul
groppone, la Vecchia Signora si prepara a ricevere il Siena allo
"Juventus
Stadium" senza il supplemento di fatica dovuto ad impegni
infrasettimanali. Si giocherà alle 15.00 della domenica pomeriggio, così
come
non le capitava dalla trasferta al “Tardini” di Parma dello scorso 13
gennaio.
La successiva partita contro il Napoli, invece, si disputerà di venerdì
sera (1
marzo), in ossequio a quel "calcio spezzatino" tanto amato dalle
televisioni.
Nel corso dell'ultimo turno di campionato la squadra di Mazzarri ha gettato al vento un'occasione d'oro per ridurre al lumicino il distacco dagli uomini di Conte. Il calendario e la cadenza degli incontri erano dalla sua parte, a differenza di quanto accadrà nel prossimo fine settimana: vincere a Udine per il Napoli non sarà semplice, considerando che i friulani arrivano dalla recente sconfitta patita al "Luigi Ferraris" contro il Genoa.
Uno dei leitmotiv più ricorrenti nei commenti successivi alle gare della Juventus cita sempre la mancanza di un attaccante di valore mondiale al centro del suo reparto offensivo: “Ah, se la Vecchia Signora avesse un Cavani, un Klose, un Milito...”. Di rimando, ovviamente, le società che possono beneficiare delle prestazioni di talenti simili spesso si affrettano a specificare che le loro fortune non dipendono dalla prolificità di queste punte.
Sarà anche vero, ma i fatti dicono il contrario: non segna Cavani ed il Napoli pareggia due gare consecutive in serie A; Klose gioca solo 45' nelle ultime cinque partite (a Genova) e la Lazio raccoglie la miseria di due punti; s'infortuna Milito e l'Inter ne prende quattro a Firenze. Le prospettive a breve termine per i nerazzurri, poi, non sono certo esaltanti: domenica prossima, infatti, ci sarà il derby di Milano.
Dall'altra sponda del Naviglio, giusto per rimanere in tema di goleador, Balotelli aspetta la sua ex squadra indossando (stavolta non per scherzo) la maglia dei cugini rossoneri. Da quando è rientrato dall'Inghilterra l'attaccante del Diavolo ha messo a segno quattro reti in tre match, due delle quali su calcio di rigore. Che, detto per inciso, bisogna anche saper realizzare.
Nel corso dell'ultimo turno di campionato la squadra di Mazzarri ha gettato al vento un'occasione d'oro per ridurre al lumicino il distacco dagli uomini di Conte. Il calendario e la cadenza degli incontri erano dalla sua parte, a differenza di quanto accadrà nel prossimo fine settimana: vincere a Udine per il Napoli non sarà semplice, considerando che i friulani arrivano dalla recente sconfitta patita al "Luigi Ferraris" contro il Genoa.
Uno dei leitmotiv più ricorrenti nei commenti successivi alle gare della Juventus cita sempre la mancanza di un attaccante di valore mondiale al centro del suo reparto offensivo: “Ah, se la Vecchia Signora avesse un Cavani, un Klose, un Milito...”. Di rimando, ovviamente, le società che possono beneficiare delle prestazioni di talenti simili spesso si affrettano a specificare che le loro fortune non dipendono dalla prolificità di queste punte.
Sarà anche vero, ma i fatti dicono il contrario: non segna Cavani ed il Napoli pareggia due gare consecutive in serie A; Klose gioca solo 45' nelle ultime cinque partite (a Genova) e la Lazio raccoglie la miseria di due punti; s'infortuna Milito e l'Inter ne prende quattro a Firenze. Le prospettive a breve termine per i nerazzurri, poi, non sono certo esaltanti: domenica prossima, infatti, ci sarà il derby di Milano.
Dall'altra sponda del Naviglio, giusto per rimanere in tema di goleador, Balotelli aspetta la sua ex squadra indossando (stavolta non per scherzo) la maglia dei cugini rossoneri. Da quando è rientrato dall'Inghilterra l'attaccante del Diavolo ha messo a segno quattro reti in tre match, due delle quali su calcio di rigore. Che, detto per inciso, bisogna anche saper realizzare.
A proposito di bomber: domenica a Torino arriverà Innocent Emeghara, il calciatore di origine nigeriana naturalizzato svizzero che da quando ha esordito in serie A ha tenuto lo stesso ruolino di marcia di Balotelli. Nel giro di poco tempo la punta è diventata l'ancora di salvataggio per un club che sta cercando di guadagnare una salvezza che – ad oggi - avrebbe il sapore del miracoloso. Giuseppe Iachini, il tecnico del Siena, prima dell'ultimo incontro vinto con la Lazio aveva chiesto ai suoi uomini una gara “perfetta”. L'ha ottenuta, ed ora si può coccolare il suo nuovo bomber, autore di una doppietta: “Facile andare a prendere giocatori da trenta milioni di euro. E' bello e gratificante lavorare con i giovani poco conosciuti e valorizzarli, come sta accadendo per Innocent”.
Fresco di Panchina d'Oro e dopo aver ricevuto i complimenti (ed il voto) persino da Zeman, Antonio Conte era presente sugli spalti dello stadio “Artemio Franchi - Montepaschi Arena” per assistere all'incontro tra la sua ex squadra ed il gruppo guidato da Petkovic. Già nelle stanze di Coverciano, durante la premiazione, aveva avuto modo di ribadire l'importanza della prossima partita casalinga: “Vale esattamente come lo scontro diretto col Napoli, dobbiamo tornare subito alla vittoria”.
Senza fare sconti a nessuno, e senza
risparmiare i diffidati: “Preferisco vincere e poi avere uno squalificato,
piuttosto che perdere dei punti e avere tutti a disposizione”.
2 commenti:
Ottima analisi Thomas. Emeghara è un grosso pericolo, un eccellente talento, dotato di una velocità straordinaria, ottima tecnica ed anche forza atletica. Forse un giocatore così a noi sarebbe servito...
Certo, Conte fa bene a far giocare tutti domenica, ma speriamo che tra gli ammoniti non finisca "casualmente" qualcuno dei cinque diffidati...
Danny, grazie!
Avremo modo di scriverci o sentirci anche via mail, comunque sia ti anticipo che lascerò il blog nelle tue mani per qualche giorno.
Domani partirò per una breve vacanza, che durerà sino al prossimo martedì.
In privato avrai qualche notizia in più.
Un abbraccio ;-)
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