martedì 19 gennaio 2010

Nel marasma generale, un pò di nostalgia dei metodi del Trap....

Questo brutto campo ci ha penalizzato.
Avevamo molte assenze.
Fiducia in Ferrara? Galliani ha spiegato come il Milan è venuto fuori dalla crisi, ossia attraverso la fiducia e la compattezza del gruppo. Questo è quello che cercheremo di fare anche noi.
In fondo quella di questo periodo non è la vera Juve. La vera Juve è quella di inizio campionato, quando nelle prime partite eravamo in testa alla classifica.


Questo è un piccolo sunto delle dichiarazioni di Bettega, dopo la sconfitta con il Chievo.
Oh mamma, non mi si starà blanchesizzando anche Bobbygol?
Preferisco stendere un pietoso velo sulle prime due considerazioni, visto che già prima della partita avevo qui scritto che le assenze non sarebbero potute diventare una scusa in caso di sconfitta.
Parliamo quindi della frase riferita alla conferma di Ferrara. La decisione è stata presa, d’accordo o non d’accordo è una decisione, e come tale va rispettata.
Tante possono essere le motivazioni: ritroviamo lo stile Juve; si crede veramente in Ferrara; un cambio sarebbe troppo oneroso; nessuna alternativa convince; c’è già un accordo con un nuovo tecnico per il prossimo giugno; etc.
Non è questo il luogo per individuarle, qui è il riferimento al Milan che non convince.
Il Milan ha come noi cambiato allenatore, ha fatto a meno di due pezzi da novanta come Maldini e Kakà, ha dovuto rigenerare Ronaldinho e assimilando nuovi schemi ha cercato di trovare un proprio modo di giocare. Certo non la si può definire una grande squadra, ed ha impiegato un po’ di tempo ad ingranare – forse anche di più di quello che ci si aspettasse – ma poi ha trovato una propria identità.
Insomma quello che successe anche al Cagliari lo scorso anno, dopo un avvio disastroso. Ci si conosce un po’, si studia, si prova, si oliano i meccanismi e “successivamente” si diventa una squadra. Non il contrario. E se una squadra non riesce neppure a fare 3 passaggi consecutivi dopo ben 6 mesi, forse c’è poco da trovare la compattezza. Io smetto di essere speranzosa, e penso che ci sia qualcosa che non va. (Ma questo credo che Bettega faccia solo finta di non saperlo.)
Altro punto. E’ vero siamo stati anche primi in classifica. Si all’inizio, quando c’è sempre un outsider che parte a razzo e nelle prime 4/5 giornate fa sognare i propri tifosi e poi, alla fine del girone d’andata, naviga intorno all’ottavo/decimo posto. C’è stato l’anno dell’Atalanta, quello del Chievo, quello dell’Udinese. Questo è stato l’anno della Sampdoria ….e della Juve!
E poi, visto che Bettega ci tiene a dire che il calcio non si vede con i numeri ma con gli occhi, andiamo a rivederla quella Juve vera, quella vincente.
A parte i pareggi: incolore con la Fiorentina e buono con il Genoa, l’unica vittoria convincente, è quella con la Sampdoria. Passando però per Palermo, dove avevamo già visto le avvisaglie di quella Juve che abbiamo tutti sotto gli occhi ora.
Nelle altre gare, quelle con il Chievo, la Lazio, il Livorno, il Bologna (anche qui pari!) ed il Siena è Buffon a salvare letteralmente il risultato. Si dice che sia un portiere che da solo fa 15-20 punti a stagione. Quest’anno ha completato il bonus già nelle prime dieci giornate.
E’ vero, con la Roma (in disarmo, alla vigilia delle dimissioni di Spalletti) abbiamo giocato abbastanza bene, ma non dimentichiamo che sempre Buffon appena prima della fine del primo tempo ha fermato Totti già sicuro del 2-1, e quest’anno andando sotto di un gol, non abbiamo mai – mai! - vinto una partita.
Insomma una Juve che avrà pure fatto un po’ di punti, ma non ha mai convinto.
Certo Ferrara non è il (solo) problema, anche i giocatori hanno i loro torti ….e allora che nostalgia del vecchio Trap, lui si che sarebbe stato in grado di trattarli tutti come uno Strunz qualsiasi e farli rigare dritti.


Questo articolo è di Roberta. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Una signora in bianconero

6 commenti:

IoJuventino ha detto...

Uno dei pochi ad avere le palle! Inattaccabile e trasversale. Ormai non ne esistono più di personaggi simili! E quelli che ti vendono sui giornali sono solo pagliacci con un ottimi conti in banca. Nulla più.

marco99 ha detto...

quando vai con lo zoppo (blanc/elkann) impari a zoppicare (bettega).
Non c'è altro da dire.
Solo che Leonardo aveva una società vera alle spalle mentre noi solo gli avanzi dello zelig.

un abbraccio

JUVE 90 ha detto...

In effetti è vero, un conto è il milan in difficoltà nelle prime giornate dopo aver cambiato tantissimo, un'altro siamo noi che non facciamo un tiro in porta da 3 partite. Anch'io, come ho detto altre volte, penso che si andrà avanti con Ferrara

Giuliano ha detto...

Trapattoni fece un gran lavoro, dopo i disastri montezemoliani, ma poi i frutti li ha raccolti Lippi...
Si fa sempre passare l'idea che è bravo solo chi vince, ma il Trap ha fatto un gran lavoro anche a Firenze, e con l'Irlanda il risultato lo aveva raggiunto alla grande.
E il suo primo scudetto, con quella squadraccia di vecchioni e di scarponi: io c'ero e me lo ricordo, lo choc di quella campagna acquisti e cessioni me lo ricordo ancora - poi abbiamo battuto tutti i record, vinto la prima Coppa, eccetera.
Bei ricordi! Per questo non mi preoccupa più di tanto un'annata storta. L'importante è che dietro ci sia una società solida (ops!)

Anonimo ha detto...

@ marco 99 : io mi auguro che Bettega stia ancora camminando dritto e che certe frasi siano solo di circostanza. Forse sta lavorando per il futuro cercando di non distruggere proprio tutto, almeno fino a giugno. Un abbraccio anche a te.

@ juve 90 : è esattamente questo che mi da fastidio, l'idea che ci spaccino per "crisi passeggera" un lavoro (non oso più utilizzare la parola "progetto") che invece non ha ne capo ne coda.


come diceva la pubblicità : "basta la parola!
basta appena nominarlo che eccolo là...il Trap prende tutta la scena. :D

@ io juventino : inattaccabile è proprio la parola adatta. Il trap è un grande

@ giuliano : Trap è uno dei più grandi allenatori della storia del calcio. Da più di 35 anni raggiunge risultati incredibili. E mi sembra che la sua storia e la sua fama rimangano immutati nel tempo, se ancora oggi i giornali turchi, per vendere qualche copia, accostano il suo nome a quello della loro nazionale. ;)

Un buonissima giornata a tutti
roberta

Thomas ha detto...

Quoto l'articolo al 100%.
Per chi ha vissuto quei momenti, e mi riferisco al commento di Giuliano, è dura digerire una dirigenza (oops) come quella odierna... :-)