mercoledì 25 agosto 2010

La Juventus a Villar Perosa: quest'anno è stato diverso...


Una volta l'appuntamento estivo a Villar Perosa era particolarmente gradito ai tifosi juventini: in molti accorrevano nella località piemontese per assistere alla passerella dei giocatori bianconeri nel campo di casa Agnelli, sotto gli occhi di Gianni e Umberto. Venivano studiati i "nuovi" acquisti e salutati i "vecchi". Una frase dell'Avvocato, in quell'occasione, si sapeva già che sarebbe entrata nella storia giornalistica di questo sport prima ancora che iniziasse a pronunciarla.

Col tempo ha finito col perdere un pò del suo fascino, incastrato tra una miriade di amichevoli di lusso e triangolari di prestigio (con relativi "ritorni" economici): il calcio estivo, poco alla volta, invase le televisioni quanto (e forse più) di quello "invernale". Si discusse anche della convenienza di continuare questa tradizione.

Negli ultimi anni, senza gli Agnelli e caduta (fatta cadere) la Triade, è venuta a mancare anche "la" Juventus. Dovevano bastarne cinque, a partire dal 2006, per farla rinascere e tornare ad essere competitiva ad altissimi livelli. Ne sono stati sufficienti quattro per affondarla.
La serie A, nel frattempo, ha perso il suo fascino; il calcio sotto l’ombrellone - tranne qualche eccezione - è diventato un piacere per pochi: per un "Trofeo Luigi Berlusconi" che da criptato torna in chiaro, ci sono moltissime altre amichevoli che ora si possono vedere solo a pagamento.

La prima partitella estiva in famiglia della Vecchia Signora del nuovo corso di un Agnelli, Andrea, non poteva passare inosservata. Krasic che si paga un aereo privato pur di non mancare all'appuntamento con l’esordio (in allenamento) con la maglia bianconera; lo stesso Presidente e John Elkann che rispondono per le rime alle (allucinanti) esternazioni di Massimo Moratti; da un momento all'altro si materializza il figlio di Antonio Giraudo, Michele, immortalato mentre abbraccia Andrea e stringe la mano al cugino; Diego viene acclamato dai tifosi bianconeri negli stessi momenti in cui circola sempre più insistente la voce della sua cessione al Wolfsburg, così come Trezeguet che viene dato - all’improvviso - per sicuro partente; dal nulla spunta fuori una trattativa in via di definizione con Di Natale che nessuno si aspettava.

Quante altre volte è capitato che nel giorno della classica "sgambata" di Villar Perosa accadessero così tanti fatti di una certa rilevanza in contemporanea?
Nel prossimo futuro, almeno, non si potrà dirà che anche quest’anno si è trattato della solita giornata all’insegna dei ricordi. Ma per iniziare a scrivere nuove pagine di una storia ferma dal 2006, questo può essere considerato soltanto un piccolo passo. Se in avanti, poi, lo si potrà vedere soltanto in un secondo momento.

Domani ci sarà il ritorno dello spareggio per accedere all’Europa League contro lo Sturm Graz. Non ne parla quasi nessuno: il goal decisivo di Amauri nel corso della gara di andata è riuscito ad evitare un pericoloso carico di tensioni in vista del ritorno a Torino. Ci sono già troppi fantasmi da scacciare: vincere aiuta a vincere (Del Piero dixit). E questa squadra, per ritrovare se stessa, ha necessità di riprendere a farlo il più presto possibile. Oltre ad una buona dose di giocatori di qualità da inserire nella rosa: con Krasic e Aquilani ci si è mossi in questa direzione. Ma si può - e si deve - fare di più.

Da "Twitter" a "Facebook": alcuni giocatori manifestano i loro stati d'animo al mondo intero utilizzando gli strumenti che la questa epoca mette a loro disposizione. Proprio come fossero ragazzi qualsiasi. A volte, andando un pò al di sopra delle righe, tirando in ballo argomenti che - data la loro delicatezza, visto che si parla anche della loro professione - meriterebbero una maggiore riservatezza.
Campioni si nasce o si diventa? La maggior parte di loro (mediamente) ha una quindicina di anni per dimostrarlo sui campi di gioco, in Italia e all'estero.
Per comportarsi da persone serie, invece, non è necessario aspettare tutto questo tempo.

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com

3 commenti:

Giuliano ha detto...

Fermo restando che prima bisognerà vedere i risultati, alcune cose buone sono emerse. Per esempio, sembra di essere tornati al tempo di Moggi: nel mercato Juve non ci si capisce niente e ci sono un sacco di sorprese, vedremo solo alla fine chi resta e chi parte e chi arriva (potrebbe essere buon segno).
Poi le maglie: sono sempre brutte, ma viste da lontano, e non nei primissimi piani, sono maglie "da Juve", bianconere. E' già qualcosa...
Altri buoni segnali li hai descritti tu, mi fermo qui.
(Di Natale, se ha voglia, potrebbe essere un buon acquisto: però cosa ne pensa Del Piero?)

Bianco Su Nero ha detto...

Mi piace il cuore a vedere un goal così di Diego e saperlo in Germania a fare le visite or ora..

Thomas ha detto...

@Giuliano: neanche il tempo di parlare di Di Natale… Che è uscito fuori Quagliarella
;-)
@Bianco Su Nero: aspettiamo la fine della campagna acquisti.
Non penso si fermeranno a Quagliarella

Un abbraccio!