domenica 30 ottobre 2011

Alla Juventus il derby dei veleni


Zitti, pedalare, lavorare”. Dentro le quattro mura degli spogliatoi di Madama e davanti ai taccuini e alle telecamere dei media è dalla scorsa estate che Antonio Conte ama ripetere sino alla noia queste parole, per poi variare il tema ricordando gli ultimi due settimi posti consecutivi conseguiti in campionato dal club nel momento stesso in cui qualcuno prova a parlare di “scudetto” o cerca di alzare troppo presto l’asticella della ambizioni della sua truppa.

Per una società dove “vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”, basta un semplice esercizio di memoria per dare uno schiaffo alle illusioni di un ambiente che non può permettersi di cullare sogni di gloria dopo aver disputato poco meno di un quarto delle gare previste dal calendario.

La Juventus torna dal “Meazza” con la certezza di poter rimanere da sola in testa alla classifica per altri sette giorni, e mentre il Milan (mantenuto a distanza di due punti dopo la vittoria ottenuta a Roma contro i giallorossi) e il Napoli (l’avversario di domenica prossima) si apprestano ad affrontare le gare infrasettimanali di Champions League, i bianconeri potranno preparare con calma la trasferta al “San Paolo” non avendo alcun impegno prima di quell’incontro.

Il 2-1 con il quale la Vecchia Signora ha regolato l’Inter a domicilio non è figlio unico: nelle ultime cinque precedenti occasioni in campionato era capitato ben due volte.

Nella più recente, datata 22 marzo 2008, le reti di Camoranesi e Trezeguet sigillarono la vittoria “dell’orgoglio”, nell’anno del ritorno in serie A di una società che cercava di tornare ai fasti del passato il più velocemente possibile ripartendo dalle macerie rimaste dopo lo scoppio di Calciopoli. Quella squadra, all’epoca, era guidata da Claudio Ranieri, l’attuale allenatore dei nerazzurri.

Il 12 febbraio 2006 furono invece Ibrahimovic e Del Piero a dare l’ennesimo scossone ad un campionato che ormai aveva una sola padrona (la Juventus, appunto) in grado di correre in solitudine creando un vuoto enorme dietro di sé.

Proprio sul piede di Del Piero è capitata l’occasione di chiudere definitivamente il match nel recente incontro con l’Inter, quando mancavano pochi minuti alla sua conclusione: avesse centrato il bersaglio, con ogni probabilità si sarebbe ripreso a parlare con insistenza delle polemiche successive alle recenti dichiarazioni di Andrea Agnelli in merito alla conferma del prossimo addio del numero dieci bianconero dalla Juventus.

Il suo abbraccio liberatorio con Antonio Conte dopo il fischio finale di Rizzoli rende perfettamente l’idea di un gruppo che sembra impermeabile alle inevitabili pressioni che ruotano intorno alla Vecchia Signora, e che ora dovrà – su richiesta del proprio tecnico – “sprovincializzarsi”, evitando di cadere nel tranello di considerarsi matura dopo aver superato un esame importante. Per sentirsi tale, prima della conclusione di questa stagione ne dovrà sostenere moltissimi altri ancora.

Vucinic e Marchisio affondano l’Inter come già era capitato loro di fare in passato; al centrocampista bianconero, oltretutto, è stato negata la possibilità di ottenere la concessione del primo rigore del campionato in corso per la propria squadra (con annessa espulsione di Castellazzi). In caso di mancata vittoria della Juventus l’episodio incriminato avrebbe scatenato un putiferio che si sarebbe sommato alle recenti proteste nerazzurre per i cinque penalty a sfavore accumulati nelle precedenti otto giornate disputate, contribuendo così a mantenere altissimo il livello di tensioni esistenti tra i due club.

Il pensiero di Conte corre veloce verso la prossima sfida: “Adesso ci aspetta la trasferta di Napoli, contro una squadra che può vincere lo scudetto”.
Dopo quella gara, forse, si potrà realmente capire se anche la sua Juventus fa parte del lotto di favorite per il successo finale.

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7 commenti:

JUVE 90 ha detto...

Sei internazionale ormai Thomas :) Con il Napoli è dura... la partita che demo più di tutto il campionato

Giuliano ha detto...

bello il sito di Pagina, lo terrò d'occhio.
tornando alla Juve, ieri mi è venuto il paragone di Conte con Trapattoni per almeno tre motivi:
1) le sostituzioni, Pazienza ed Estigarribia sembrano sulla via di prendere il posto di Galia e di Prandelli...
2) il modo di parlare nelle interviste, accento leccese a parte
3) Chiellini laterale mi riporta sempre più ai tempi di Gentile, spero che qualcuno glielo dica così si convince anche lui e sarebbe un bel colpo.
E potrei aggiungere: l'intelligenza di cambiare schema, se serve Vidal per avere più copertura, si cambia schema - tutto molto trapattoniano!
mo' però c'è Napoli, e poi che calendario!!! Vediamo di non fare come gli anni scorsi, che si batteva l'Inter e poi finiva lì.

Giuliano ha detto...

...e comunque sia, vincere 2-1 con un rigore clamoroso non dato è di quelle cose che fanno schiattare dal ridere!!!
(noi dal ridere, loro invece...)
:-)

Thomas ha detto...

@JUVE 90: grazie mille, Sante :-)
Anche se, forse, la parola “internazionale” è una di quelle che mi si addice di meno
;-)

Sì, concordo: quella col Napoli è in assoluto una delle gare che temo di più pure io.
In tutta sincerità, poi, anche col Palermo non è che siamo stati poi così fortunati negli ultimi tempi…

@Giuliano: te li ricordi anche tu, Giuliano?
Il Trap mi faceva arrabbiare con quelle sostituzioni; poi, però, andato via dalla Juve mi mancava…
;-)

In Conte, è vero, vedo molti aspetti comuni ad altri tecnici suoi predecessori sulla panchina bianconera.
Speriamo riesca anche ad arricchire il suo curriculum di qualche vittoria…

Le polemiche prepartita hanno condizionato l’operato di Rizzoli: il rigore non dato è solare.
Mi sarei espresso con questi termini anche a parti invertite: ma come diavolo si fa a non concederlo…

Un abbraccio ad entrambi e grazie!!!

Unknown ha detto...

Come sempre mi piace parlare prima e scommettere faccia e pensiero a priori ahahah.
Fra otto giorni il pugile Mazzarri darà le dimissioni.
hihihihi
Perderà sia in coppa sia con questa Juve (riposata) dimostrando che non è in grado di gestire le due cose e duqnue ritornando ad essere un semplice allenatore da centro classifica che quando ha più cose da gestire crolla.
Il primato invernale non sarà contro il Napoli che ce lo giochiamo perchè questo napoli è troppo altalenante e per vincere un campionato ci vuole costanza, ma contro l'Udinese il 21 dicembre.
Il MIlan è forte ma con questa Juve soffrirà averla vicina fino in fondo. Dunque per me eliminare prima Napoli e poi Udinese nel gioco ovviamente sarebbe un buon segnale. Dei piagnoni dell'inter non parlo. ahahahahaha e la Lazio ha un altro allenatore scarso e non mi fa paura.

IoJuventino ha detto...

Sono sincero: credevo sinceramente nella solita partita di Ranieri. Invece Conte mi ha sorpreso: questa Juve ha un'anima, un gioco, idee nuove e bellissime, grinta, forza, carattere e tanta tanta classe. E' bastato l'inserimento di Vucinic e Pirlo? No, secondo me tutto ruota attorno a Conte. I suoi occhi, le sue smorfie. Ora bisogna insistere, insistere e insistere!

Thomas ha detto...

@Pigreco San Trader: non temo la Lazio nel medio-lungo periodo; nel breve, però, sì.

@IoJuventino: Conte ha sorpreso anche me, non mi aspettavo un impatto così importante sull'ambiente.
Pur conoscendone le qualità a livello umano

Un abbraccio ad entrambi e... Tanti auguri bianconeri per il compleanno della Vecchia Signora!