Il
Bayern Monaco ha vinto la
Bundesliga. C’era da aspettarselo, visto l’enorme vantaggio
maturato in classifica sulle dirette rivali nel corso della stagione. Sino a
pochi giorni fa restava soltanto un piccolo dubbio, legato al momento esatto in
cui sarebbe riuscito ad aggiudicarsi matematicamente la Meisterschale. Lo
ha fatto nel minor tempo possibile, arrivando al traguardo il 6 aprile (evento
mai accaduto prima da quelle parti).
E’
la quinta volta negli ultimi dieci anni che i bavaresi conquistano il titolo
nazionale. Il Werder Brema, lo Stoccarda, il Wolfsburg ed il Borussia Dormund
(in due occasioni) sono stati gli unici club in grado di impedire che il
predominio del Bayern Monaco diventasse una vera e propria dittatura. Certo,
pensando alla marcia inarrestabile imposta dal gruppo di Heynckes viene
spontaneo domandarsi cosa riuscirà ad aggiungere Guardiola dal momento del primo
contatto con la sua nuova realtà, che avverrà in Italia dalle parti di Riva del
Garda (dal 4 luglio).
Ora, però, la concentrazione dei neo campioni di Germania sarà rivolta esclusivamente alla Champions League ed alla coppa nazionale. Con ogni probabilità proprio in Europa si dovrebbero notare le maggiori novità che verranno apportate dall’ex tecnico del Barcellona. A lui spetterà il compito di riportare il massimo titolo continentale nella bacheca dei bavaresi, conquistato per l’ultima volta nel 2001 dopo averlo vinto in tre edizioni consecutive dal 1974 al 1976. A meno che, ovviamente, non riescano ad aggiudicarselo già in questa stagione.
Mercoledì prossimo dovranno difendere, nel caso in cui non dovessero aumentarlo, il vantaggio di due reti maturato nella gara di andata dei quarti di finale contro la Juventus. La quale, dal canto suo, è ad un passo dal replicare la vittoria in serie A maturata la scorsa stagione. Dopo la partita disputata all’Allianz Arena in pochi sembravano avere dubbi sull’esito del doppio confronto tra le due squadre. Uno di questi era Bastian Schweinsteiger: “E' un buon risultato, ma non sarà facile perché gli italiani usano tattiche molto interessanti. Il mio istinto mi dice che avremmo dovuto segnare un altro gol, ma abbiamo fatto benissimo a non subirne”.
Con il trascorrere dei giorni nel mondo bianconero lo scoramento ha lasciato via via spazio alla fiducia. Più che di rimonta in casa bianconera si parla di “sogno da continuare”. Stavolta Conte non ha chiesto l’aiuto del pubblico invocando semplicemente una “bolgia”, bensì ha raddoppiato la richiesta di sostegno invocando una “bolgia-bolgia”. Il Pescara, vittima sacrificale di Madama nell’anticipo della trentunesima giornata della serie A, ha impedito che la Juventus potesse passeggiare tranquillamente sui suoi resti per aggiudicarsi altri tre punti indispensabili per vivere con serenità i giorni che precedono il match contro i bavaresi.
La Vecchia Signora ha vinto, sì, per 2-1, ma non è stato facile. Il fato sembrava averle combinato un brutto scherzo, riproponendole una gara simile a quella persa in casa contro la Sampdoria nel giorno dell’Epifania. Oppure, per essere più chiari, una di quelle partite in cui i bianconeri dominano, sprecano il possibile e l’impossibile per poi restare a mani vuote al fischio finale.
La vittoria porta il nome di Vucinic, il talento montenegrino che potrebbe risultare decisivo anche nella prossima gara di coppa. Comunque andrà a finire, è sempre più chiaro che la Juventus non potrà continuare a progettare ogni estate reparti offensivi nei quali non vengono arruolati cecchini d’area di rigore. Il problema non è il lavoro che Conte chiede alle punte anche in fase di copertura, quello è l’alibi per giustificare le poche realizzazioni degli attaccanti.
La realtà dei fatti è che ci vogliono dei fuoriclasse là davanti per chiudere subito certe pratiche senza dover bersagliare di tiri i portieri avversari. Premesso che chi scrive non trova di buon gusto applicare certi concetti allo sport, ma quando lo stesso Vucinic afferma che contro il “Bayern Monaco dovrà essere una guerra, si va a fare la guerra”, verrebbe spontaneo domandargli se al suo fianco avrebbe piacere ci fosse un cecchino infallibile.
Ora, però, la concentrazione dei neo campioni di Germania sarà rivolta esclusivamente alla Champions League ed alla coppa nazionale. Con ogni probabilità proprio in Europa si dovrebbero notare le maggiori novità che verranno apportate dall’ex tecnico del Barcellona. A lui spetterà il compito di riportare il massimo titolo continentale nella bacheca dei bavaresi, conquistato per l’ultima volta nel 2001 dopo averlo vinto in tre edizioni consecutive dal 1974 al 1976. A meno che, ovviamente, non riescano ad aggiudicarselo già in questa stagione.
Mercoledì prossimo dovranno difendere, nel caso in cui non dovessero aumentarlo, il vantaggio di due reti maturato nella gara di andata dei quarti di finale contro la Juventus. La quale, dal canto suo, è ad un passo dal replicare la vittoria in serie A maturata la scorsa stagione. Dopo la partita disputata all’Allianz Arena in pochi sembravano avere dubbi sull’esito del doppio confronto tra le due squadre. Uno di questi era Bastian Schweinsteiger: “E' un buon risultato, ma non sarà facile perché gli italiani usano tattiche molto interessanti. Il mio istinto mi dice che avremmo dovuto segnare un altro gol, ma abbiamo fatto benissimo a non subirne”.
Con il trascorrere dei giorni nel mondo bianconero lo scoramento ha lasciato via via spazio alla fiducia. Più che di rimonta in casa bianconera si parla di “sogno da continuare”. Stavolta Conte non ha chiesto l’aiuto del pubblico invocando semplicemente una “bolgia”, bensì ha raddoppiato la richiesta di sostegno invocando una “bolgia-bolgia”. Il Pescara, vittima sacrificale di Madama nell’anticipo della trentunesima giornata della serie A, ha impedito che la Juventus potesse passeggiare tranquillamente sui suoi resti per aggiudicarsi altri tre punti indispensabili per vivere con serenità i giorni che precedono il match contro i bavaresi.
La Vecchia Signora ha vinto, sì, per 2-1, ma non è stato facile. Il fato sembrava averle combinato un brutto scherzo, riproponendole una gara simile a quella persa in casa contro la Sampdoria nel giorno dell’Epifania. Oppure, per essere più chiari, una di quelle partite in cui i bianconeri dominano, sprecano il possibile e l’impossibile per poi restare a mani vuote al fischio finale.
La vittoria porta il nome di Vucinic, il talento montenegrino che potrebbe risultare decisivo anche nella prossima gara di coppa. Comunque andrà a finire, è sempre più chiaro che la Juventus non potrà continuare a progettare ogni estate reparti offensivi nei quali non vengono arruolati cecchini d’area di rigore. Il problema non è il lavoro che Conte chiede alle punte anche in fase di copertura, quello è l’alibi per giustificare le poche realizzazioni degli attaccanti.
La realtà dei fatti è che ci vogliono dei fuoriclasse là davanti per chiudere subito certe pratiche senza dover bersagliare di tiri i portieri avversari. Premesso che chi scrive non trova di buon gusto applicare certi concetti allo sport, ma quando lo stesso Vucinic afferma che contro il “Bayern Monaco dovrà essere una guerra, si va a fare la guerra”, verrebbe spontaneo domandargli se al suo fianco avrebbe piacere ci fosse un cecchino infallibile.
7 commenti:
Condivido pienamente Thomas. Questa tua frase in particolare.
"il problema non è il lavoro che Conte chiede alle punte anche in fase di copertura, quello è l’alibi per giustificare le poche realizzazioni degli attaccanti".
Infatti sono solo balle quelle, lavoro o non lavoro il problema è che questi quando si trovano la palla davanti al portiere troppo spesso la sbagliano!! Ci vuole qualcuno che NON SBAGLI!!
;-)
una partita strana, con una formazione inedita e il pensiero al Bayern - però la Juve è stata spesso così, un'enorme quantità di gioco e magari finisce 1-1 (o si perde con la Samp in 10). Salverei Giaccherini, i suoi tiri in porta sono stati belli.
Tanto per passare il tempo in attesa di mercoledì sera, ieri sera ho tirato tardi per vedere e ascoltare le dichiarazioni di Stramaccioni e Moratti, davvero non volevo crederci, non si sa se ridere o altro. Dopo una scemenza simile, la partita persa per un rigore dato quando stavi vincendo largamente, anche le storie sui complotti, lo scudetto del 98 rivendicato, gli infiniti piagnistei e rivendicazioni, calciopoli, si capisce bene che è ora di chiedere davvero i danni. Mancava solo che Stramaccioni e Moratti facessero il nome di Moggi...se non c'è più Moggi, chi è che fa i complotti contro una squadra così bella e forte impedendole di vincere ogni cosa al mondo?
Quanti sono gli scudetti della Juve? Per siamo già a 33 o 34, comincio a vedere la quarta stella
:-)
anche la quinta
@Danny: “Datemi un Trezeguet e vi sollevero' una coppa”...
;-)
@Giuliano: passi per Moratti, del quale preferisco non parlare.
Ma Stramaccioni...
Un minimo di furbizia, cavolo. Il mondo non finisce a 36 anni.
Usi un pizzico di malizia per mostrarsi una persona intelligente agli occhi del mondo intero.
E non solo del mondo "inter".
Gene Gnocchi, alla "DS" di ieri sera, lo ha stroncato, zittendo Zazzaroni: “E basta con 'sto Stramaccioni! Stiamo difendendo l'indifendibile. Ogni volta cerca una scusa alla quale aggrapparsi”.
Parlo per me: a lui preferisco mille volte un tipo umile e concreto come Andreazzoli.
E' giovane, spero migliori col tempo.
Lo dico sinceramente, al di la' del colore delle maglie.
Considerando il fatto che non mi sono mai aggrappato ad alcun torto, e quello che scrivo lo testimonia, per giustificare una sconfitta della Juve.
Un abbraccio!
Thomas carissimo....quanto me lo rimpiango Trezeguet....a tu per tu con il portiere era praticamente infallibile!!!!
Perdonatemi, sarò un po lungo, ma fatemi sfogare dopo qualche settimana di silenzio di commenti.
Ieri sera non ho visto programmi e dichiarazioni. Da quanto leggo oggi sembra che si sia riavvolto il nastro. Ve lo ricordate quel rumorino stridulo dei nastri che si riavvolgono? Quasi impronunciabile mentre a scriverlo meglio lasciar perdere. Ebbene, a leggere certe dichiarazioni pare che dalla stagione 2006/07 alla 2011/12 compresa, il calcio italiano sia stato baciato dalla GIUSTIZIA. Arbitri infallibili, squadre italiche potenti e dominanti nel continente europeo. Persino qualche SIMPATICO presidente dal doppio cognome alla guida di una squadra bianconera. Invece no! Adesso è tornato il MANOVRATORE che al momento è innominato. Marotta? Suvvia!
Messa così, diciamo pure che un certo divertimento mi assale e penso che assalga anche voi di fede bianconera. Ma come in ogni cosa c'è un MAH! Da juventino a juventini spero me lo perdoniate. Ma nella prospettiva temporale di dopodomani sera, il mio timore è quello che il nastro riavvolto non si sia fermato all'anno di DISGRAZIA 2006. Sono ammessi scongiuri delle peggiori bettole di Caracas, ma il timore è quello che il nastro si sia riavvolto fino a giungere agli anni 70. Non so se c'eravate o ne avete dato lettura negli almanacchi: Juve fortissima in Patria, squadre italiane pessime in Europa. All'epoca quando si capitava con squadre tedesche come Borussia Monc., Dinamo Desdra(ho preso le due perse all'andata 2 a 0 in Teutonia), al ritorno in casa si usciva dal campo a capo chino. Le altre italiane facevano anche peggio. Ebbene, questi sono i frutti di calciopoli. L'Inter avrà pure alzato la sua coppa, ma sangue e lacrime per tutti gli altri, con l'Italia che ha perso una squadra in champions ed è obbiettivamente lontana da quanto esprimono adesso Inghilterra, Spagna e Germania. Ma il problema non è l'Italia; il problema è la nostra Juve che è rinata. Ma per essere competitiva deve ancora crescere. Pronostico? 2 a 2. Ma vi assicuro che se sbaglio e passiamo il turno, prima di voi ci penserò io a prendermi da solo a schiaffi di gioia.
Un caro saluto
...qualcuno ha il numero di telefono di Zalayeta?
:-)
farebbe comodo!
Giuliano, hai visto il goal di Drogba?
Mamma mia...
(Però sono d'accordo su Zalayeta...)
@Antonio: grazie di cuore per il tuo commento.
Non è lungo, è bellissimo.
Una cosa che mi ha fatto particolarmente piacere, peraltro, è che nella giornata di ieri (scorrendo le statistiche del blog) mi sono accorto l'hanno letto molte persone...
Un abbraccio ad entrambi!
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