
Nei suoi trascorsi in rossoblù, infatti, la punta aveva violato la porta della Vecchia Signora in più occasioni: il 31 gennaio 2009 fu l'autore del 3-2 con il quale concluse definitivamente la vittoriosa trasferta del Cagliari allo stadio "Olimpico"; il 29 novembre dello stesso anno sigillò il successo della squadra di Cellino al "Sant'Elia" (2-0, il primo goal fu opera di Nenê); il 26 settembre del 2010 realizzò una doppietta nella sconfitta per 4-2 subita a Torino dagli isolani.
In quella stessa serata il mattatore della gara fu Milos Krasic: la sua tripletta venne accolta dall'opinione pubblica come la conferma della bontà dell'acquisto di Madama. "L'unico campione approdato alla Juventus dopo il 2006", si sentiva ripetere da più parti. Curiosamente proprio un altro Juventus-Cagliari, giocato a distanza di un campionato, potrebbe diventare l'ultima apparizione del serbo in maglia bianconera.
L'assist per la clamorosa occasione fallita dal centrocampista nel finale di partita gli è stato confezionato da Borriello, il nuovo attaccante juventino entrato in competizione con Matri per il ruolo di punta centrale nello scacchiere di Conte. Nel reparto offensivo, laddove si pensava che Madama non avrebbe aggiunto altri uomini quanto piuttosto che si sarebbe liberata al più presto di alcuni esuberi, è iniziato il restyling invernale della Vecchia Signora.
La Juventus rallenta la propria corsa in campionato, smarrisce il cinismo mostrato a Lecce e pareggia una gara da vincere ad ogni costo: in caso di successo avrebbe avuto a propria disposizione due risultati utili su tre per mantenere la vetta solitaria della classifica in previsione della prossima trasferta di Bergamo. Superato il Milan di una lunghezza nella corsa verso il primato, dallo specchietto retrovisore è spuntata l'Inter di Ranieri: i sei punti che la separano dai nerazzurri rappresentano per ora un buon margine di distanza, considerando l'imbattibilità del gruppo guidato da Conte e l'affanno che le rincorse, prima o poi, comportano.
Parafrasando il titolo di un romanzo di Andrea Camilleri e adattandolo al calcio, il derby di Milano ha celebrato "la scomparsa di Patò": ormai in procinto di trasferirsi in Francia al Paris Saint-Germain, Pato è rimasto in rossonero per volontà di Silvio Berlusconi in persona proprio nel momento stesso in cui il Diavolo era pronto ad accogliere l'argentino Tévez come suo sostituto. Dirottato sul campo di gioco in mezzo all'undici titolare, la giovane punta ha poi offerto una prestazione decisamente sotto tono. Il tira e molla sul rinnovo del contratto di Allegri, il rapporto complicato tra il tecnico e la giovane punta brasiliana, la serata di scarsa vena di Ibrahimovic: di fronte ad un’Inter affamata di vittorie e senza particolari turbamenti il Milan si sarebbe dovuto presentare con uno spirito diverso da quello mostrato domenica.
L'Udinese attualmente priva di alcuni suoi elementi che partecipano alla Coppa d'Africa e la Lazio di Klose e Hernanes completano il gruppo delle squadre posizionate nei piani alti della classifica. Il posticipo serale previsto per domenica prossima al “Meazza” tra nerazzurri e biancocelesti rappresenta il piatto più prelibato del menù dell'ultima giornata del girone di andata.
Circa un anno fa, per esattezza lo scorso 29 gennaio 2011, con una Juventus entrata in crisi a tutti gli effetti Andrea Agnelli convocò una conferenza stampa per difendere l'operato del nuovo corso bianconero. Nella fase conclusiva del suo intervento dichiarò: "Se noi l'anno prossimo, in questo periodo, abbiamo i problemi di oggi, abbiamo un problema. Quest'anno i problemi che abbiamo e che stiamo gestendo erano prevedibili, e non modificano assolutamente quella che è l'impostazione che abbiamo dato".
In quel momento la Vecchia Signora si trovava al quinto posto in classifica, distante dodici punti dal Milan futuro campione d'Italia. La gara di ritorno tra Cagliari e Juventus si doveva ancora disputare: accadde il 5 febbraio 2011, allo stadio "Sant'Elia". In quell'occasione Matri segnò nuovamente una doppietta nel 3-1 con il quale Madama vinse la partita, indossando la sua nuova maglia bianconera.
Da allora qualcosa è cambiato, qualcos'altro no: di strada, però, ne è stata fatta parecchia.
Ogni tanto è giusto ricordarlo.
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