Un pareggio, così come non se ne vedeva dal 17 ottobre 2009 (anticipo con la Fiorentina): da quel momento in avanti, solo sconfitte (molte) e vittorie (poche). Un punto, abbastanza per smuovere la classifica ma inutile per tenere il passo della Roma vittoriosa col tacco di Okaka. Nonostante tutto, e con 6 sconfitte negli ultimi 9 incontri di campionato, la Juventus è ancora in zona Europa League (ad oggi sarebbe qualificata, al Cagliari manca però una gara) e guarda ancora - seppur non da vicino - alla possibilità di raggiungere quella della Champions League. Basti pensare che il posticipo di domenica prossima potrebbe regalare un successo della Fiorentina sulla Roma. Certo che se i bianconeri continuano a non vincere… Ad essere pessimisti, si può semplicemente raccontare la realtà attuale; a cercare di intravedere la luce in fondo al tunnel, si può leggere la classifica e sperare che il cambio alla guida della panchina della Juventus possa portare con sé effetti benefici dai punti di vista psicologico, atletico e tattico. Per vedere un futuro roseo, bisognerà attendere che venga fatta tabula rasa in società: sino a quel momento ogni obiettivo prestigioso resterà una semplice chimera. Roma non è stata costruita in un giorno, e per distruggere una leggenda ci sono voluti quattro anni: Calciopoli è stata la prima spallata, forte ma non definitiva. Una scelta sbagliata degli uomini cui affidare la ricostruzione, il vero colpo di grazia.
Un’invenzione di Saccani, per una volta favorevole ai colori bianconeri (recidivo in negativo, in passato), mette un rigore a disposizione di Del Piero ed apre le porte ad un successo. Mauri, e la solita disattenzione difensiva, la richiudono prontamente. Difficile trovare una squadra che giochi peggio della Juventus attuale: la Lazio è una di quelle. Una linea Maginot davanti al portiere: l’unico modo di sorprenderla era quello di aggirarla. Ma i bianconeri hanno perso l’abitudine ad utilizzare le fasce (a dire la verità, a giocare la palla…): a destra fuori causa quasi tutti per infortuni, a sinistra - partito Molinaro - Grosso (comunque squalificato) non corre, non affonda e crossa dalla mediana, De Ceglie affonda ma crossa (per ora) poco. Più dinamismo all’inizio, poi la lancetta della benzina è finita sul rosso: ce n’è poca già di per sé, la vicina gara giocata contro l’Inter (giovedì scorso) ha finito col pesare più del lecito. La mancanza di turnover (troppi giocatori assenti) non aiuta. Una contestazione continua dagli spalti verso i soliti bersagli, la stessa musica triste che accompagna la Juventus da qualche mese a questa parte.
Commenti post-partite che iniziano ad assomigliarsi tutti: c’è da poco da scrivere di diverso se le prestazioni della squadra non aiutano in tal senso. A monte, non è (stato) un problema di investimenti economici: quelli non sono mancati, e si spera non mancheranno in futuro. E’ (soltanto, purtroppo) una questione di mancanza di competenza. Il dubbio principale è cosa si deciderà di fare di questa società: impensabile continuare in questa maniera. Oltretutto, con questo silenzio. Proprietà silente, il presidente (e non solo) Blanc che parla solo per difendere le sue poltrone, Bettega che fa da frangiflutti per gli errori altrui… Ma sino a quando si dovrà andare avanti così? Dall’ex-Cobolli Gigli che andava alla ricerca dei cronisti che lo intervistassero ai giocatori sempre in prima linea a fare proclami: nel mezzo, il vuoto. La situazione è questa: ma domani? Più su, in cima alla società, sino a quando verrà lasciato così tanto potere decisionale in mano ad una persona che non riesce a distinguere un Nocerino da un Palladino? Ma se basta una semplice punzecchiatura di Maurizio Pistocchi (31 ottobre 2009) sul numero di scudetti vinti dalla precedente gestione - e riconosciuti a fasi alterne da quella attuale - per mettere in crisi Blanc, incapace di rispondergli con prontezza davanti alle telecamere, dove si vuole andare?
Quando si arriva ad ottenere un ruolo delicato in una società importante, esistono due poltrone: quella dei problemi, e quella "di chi risolve i problemi". Un vero uomo d’azienda deve essere in grado di sedersi su entrambe. Nella Juventus attuale, la prima è occupata. La seconda, è desolatamente vuota.
L’organizzazione, in ogni ambiente, è "tutto". Anche nel calcio i risultati, sia positivi che negativi, rappresentano lo specchio di una società.
Dal 2006 in avanti, il club è stato (volutamente) lasciato in balìa del mondo intero, senza che nessuno lo difendesse: dal processo sportivo (?) ai continui attacchi mediatici (carta stampata, internet e televisione), a quelli provenienti dai dirigenti delle squadre avversarie sino ad arrivare alle stilettate degli ultimi tra gli addetti ai lavori. Silenzio, silenzio totale. Neanche per difendersi in prima persona. Sino a quando si andrà avanti così? Al di là del fatto che al termine di questa stagione potrebbe anche verificarsi una (sognata, da milioni di tifosi) rivoluzione in ambito societario, sino a quando gli attuali fautori di questa situazione continueranno a tenere questo comportamento? L’input (o la concessione) della proprietà a chi la dirige in prima persona è quello di gonfiare il petto solo quando si vince una partita ed andare davanti alle telecamere a parlare di progetti, oppure quello di gestire un club di calcio tra i più gloriosi al mondo rispettando i vincoli dei bilanci di una società quotata in borsa e di coniugarli con i risultati sportivi? Perché questo era tutto quanto faceva la precedente gestione. Quella vincente, che per plusvalenza intendeva la cessione di Zidane, pagato poco e rivenduto a peso d’oro, per sostituirlo con gli acquisti di Buffon, Nedved e Thuram. Quella che dava fastidio perché era la migliore, perché era competente, perché aveva creato un futuro solido al club. E perché era legata ad Andrea Agnelli.
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14 commenti:
Per quanto riguarda la corsa alla Champions ci sarà da divertirsi e soffrire fino alla fine. Se la Roma continuerà con il passo attuale sarà imprendibile, ce la giocheremo con Napoli, Palermo e Fiorentina. I viola sono altalenanti, ma di solito nel girone di ritorno tirano fuori il meglio. A spostare gli equlibri saranno le coppe, chi va avanti perde energie fisiche e mentali, si sa. Sotto questo aspetto il Napoli ha un vantaggio sulle concorrenti. L'Ajax come squadra fa abbastanza ridere, noi però siamo da risata fragorosa! Vedremo...
Per quanto riguarda la società: si continua a non imparare dai propri errori e, nel mentre, la nave affonda. Mi chiedo come abbiamo fatto a ottenere un terzo e un secondo posto gli anni passati. Se la proprietà decidesse di cambiare non ci rimetterebbe comunque molto in termini di immagine, quella è gia ai minimi storici!
vedrai che il testaccino rancoroso comincierà a perdere pezzi e punti molto presto.. ;)
Eh sì, niente da aggiungere.
O forse questo: qui da noi, quando si perde non si danno colpe agli arbitri. Di questo sono e sarò sempre orgoglioso!
(su, forza, che per vincere lo scudetto basta arrivare terzi!)
:-)
@MauryTBN: sarà difficile per la corsa alla Champions. Ma questa Juventus, che non vince neanche per sbaglio, al momento non può permettersi di fare altri errori.
Ti ipotizzo, però, uno scenario difficile ma non impossibile domenica sera: Fiorentina vincente sulla Roma (in casa), dopo che la Juventus ha battuto il Livorno la sera prima.
Distanza, di colpo, ridotta: solo 4 punti. Con 16 giornate ancora davanti…
“L'Ajax come squadra fa abbastanza ridere, noi però siamo da risata fragorosa!”: hai pienamente ragione… :-(
“Mi chiedo come abbiamo fatto a ottenere un terzo e un secondo posto gli anni passati”: ma sai che è la stessa domanda che mi stavo facendo io in questi giorni?…
“Se la proprietà decidesse di cambiare non ci rimetterebbe comunque molto in termini di immagine, quella è già ai minimi storici!”: mi sbaglierò, ma è proprio per salvare l’immagine che accadrà… ;-)
@marco99: “testaccino rancoroso”: FANTASTICO :-)
Ne ha fatta di strada da “camaleonte tartarugato”… ;-)
@Giuliano: pienamente d’accordo su tutto!!!
Arrivare terzi… Ora come ora… Quasi come “vincerla” una Champions League… :-)
A presto!
Un abbraccio a tutti
Il tuo discorso è pressocché perfetto. Ma dimentichi un particolare: la società è silente da quando Bettega è tornato! Con un ruolo importante e con poteri forti. Almeno così sembra. Anzi, almeno così speriamo.
Io la prendo come una cosa positiva, anche perchè sarebbe l'ennesima prova di una incapacità generale. Incapacità cui Bettega deve trovare rimedio. Ma serve tempo.
Appuntatelo da qualche parte: ne riparliamo fra qualche settimana?
come al solito una perfetta disamina.
:)
roberta
Ho guardato distrattamente il primo tempo degli argentini a strisce nerazzurre ieri. Al primo minuto, simulazione di Balotelli. Subito dopo, il guardalinee assegna un corner per la Fiorentina, e Tagliavento (a 30 metri) lo nega. Ho visto il cretino di Natali bighellonare senza costrutto in area, a fine primo tempo ho spento, certo che i viola non avrebbero minimamente impensierito la corazzata merdazzurra. Tutto questo per dire cosa? Che sono degli impuniti. Muntari spacca le gambe a Bolatti e non viene neanche ammonito.
Blanc invece, poveri noi. Tutte quelle figuracce (sue e di John Elkann) sugli scudetti vinti dalla triade, quelle improvvise dissociazioni dai "vecchi metodi"... Hanno proprio calato le braghe, non sono neanche in grado di impedire a Bagni di prendere per il culo il povero Ferrara. Bettega è stato messo lì spero con uno scopo, perché per ora non lo vedo ma di lui mi fido. Siamo nella poco invidiabile posizione di dover comprare per rifare la squadra, e tutti ci lucrano. L'inter intanto fa un affare con Mariga, preso lasciando al Parma Biabiany (molto veloce, il ragazzo) e 2 milioni di euro, e intanto si cautela per il presente con Pandev. Vabè, lasciando stare loro: l'acquisto di Tasci potrebbe essere buono per noi, ma bisogna muoversi presto e capire se è meglio investire su alcuni esterni forti (nome a caso: Ribery, che tanto va al Real, o Silva) o puntare tutto su Diego e DUE punte forti. Arrivassero Dzeko, o uno alla Torres e una punta rapida e brevilinea sarebbero già delle ottime basi.
Intanto ne avremo da discutere, sulla tattica di Zac. Il 343 ci priverebbe della spinta di Caceres a destra, e non abbiamo le ali per farlo (Del Piero non può certo giocare a sinistra...) .Diego lo farebbe diventare un 3412. Già da domenica si vedrà qualcosa in più del progetto di Zaccheroni. Speriamo che almeno lui ne abbia uno.
Bell'articolo, condivido tutto. Ti comprendo per non riuscire a trovare niente da scrivere dopo le partite. Tra un po' dovremo fare come quelli che fanno l'oroscopo: prendiamo le frasi di articoli precedenti e le mescoliamo. Comunque più che sulla Roma la corsa alla champions sarà su Fiorentina e Napoli, il Palermo non credo possa reggere fino alla fine. Per questo penso che forse sarebbe meglio una vittoria della Roma domenica, o massimo un pareggio. Certo che anche noi dobbiamo iniziare a vincere, altrimenti tra un po' l'obiettiva sarà la qualificazione per l'europa league. Si andrà sempre retrocedendo con gli obiettivi, facendo la "stagione del gambero", come titolai un'articolo tempo fa.
ti piace il soprannome vero?
sono ormai esperto, mi considero un ranierologo..ahah
cmq fatti una risata.
a roma lo chiamano "martello".... bocca mia taci su dove devrebbero mettersi questo attrezzo...... ;)
@IoJuventino: grazie!
“la società è silente da quando Bettega è tornato! Con un ruolo importante e con poteri forti. Almeno così sembra. Anzi, almeno così speriamo”: lo spero anch’io, credimi. Di cuore.
Io ho avuto l’impressione che abbia smesso di fare proclami dopo l’inizio della (spero non interminabile) serie di sconfitte.
Così come lo scorso anno ha abbandonato l’allenatore davanti alle telecamere e ai taccuini.
Facile andare prima a gonfiare il petto e parlare di progetti…
@Roberta: grazie ;-)
Non appena posso ti scrivo :-)
@squeeze: “degli argentini a strisce nerazzurre”: fantastico :-)
“Che sono degli impuniti”: ora c’è il calcio pulito…
“non sono neanche in grado di impedire a Bagni di prendere per il culo il povero Ferrara”: saranno anche amici, cavolo, ma gli ha fatto delle battute da tirargli qualcosa dietro…
Sugli acquisti: Tasci mi piacerebbe (concordo sul fatto di muoversi. In tal senso, però, penso lo stiano facendo); il Real Madrid, uno tra Ribery o Silva non lo prenderà. Il problema è cosa deciderà di fare (anche) il Barcellona; Dzeko lo vorrei subito…
“Zaccheroni. Speriamo che almeno lui ne abbia uno”: lo spero anch’io. Non escluderei l’ipotesi di Caceres a destra e De Ceglie a sinistra. Parlo solo per quello che ho visto sui giornali, sia chiaro: sono curioso di scoprire come giocherà. Almeno quello, ad ora, spero ci venga concesso… :-(
@JUVE 90: grazie ;-)
“Certo che anche noi dobbiamo iniziare a vincere, altrimenti tra un po' l'obiettiva sarà la qualificazione per l'europa league”: infatti…
“la "stagione del gambero", come titolai un articolo tempo fa”: ricordo ;-)
Mi sbaglierò, Sante, ma se la Juventus riprendesse a giocare come si deve, potrebbe puntare anche al terzo posto.
Ad ora, ad oggi, un sogno.
@marco99: riesci sempre a farmi sorridere… :-)
Un abbraccio a tutti!
Grazie
Un'altra notizia che è passata del tutto sotto silenzio:
l'Inter ha perso la causa contro Ferruccio Mazzola.
Un altro bell'esempio di far passare solo le notizie che piacciono a questo e quello...(il mago Herrea dava le amfetamine, a quel che sembra, per far vincere le Coppe all'Inter: così dice Mazzola II )
Ora mi documento sul caffè di Herrera, non sapevo che l'inter avesse perso la causa.
Giuliano: se può interessarti ti do il link di Juvenews in cui abbiamo parlato del caffè di mazzola
http://www.juvenews.net/r.php?id=11241
Grazie a Sante (JUVE 90) per aver allegato il link: mi ha anticipato ;-)
Corretta la segnalazione di Giuliano, legittima la curiosità di squeeze: era anche la mia. L’articolo di juvenews.net mi ha aperto gli occhi.
Ho avuto modo di leggere, in passato, il libro di Carlo Petrini “Nel fango del Dio pallone”: allucinante. Da star male.
Se è vero tutto (ma anche fosse buona parte) quello che ha scritto…
Ho visto dal cellulare ieri i vostri commenti.
Ho preferito rispondervi oggi con calma dal pc ;-)
Un abbraccio a tutti.
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