sabato 27 febbraio 2010

Verso Juventus-Palermo. E sull'onestà di Mourinho…


"Non alleno i singoli, ma il gruppo: conta il noi, non l’io". Così Alberto Zaccheroni ha spiegato, nell’immediato dopo partita, la (nuova) sostituzione di Diego durante l’incontro con l’Ajax di giovedì scorso. Più di venti minuti ancora da giocare: meglio utilizzarli per ricaricare i (deboli) muscoli di Camoranesi, e lasciare che il centrocampista brasiliano percorresse arrabbiato la strada che porta agli spogliatoi.
Diego come il giocatore che dovrebbe far compiere il salto di qualità alla squadra, farle cambiare il passo quando necessario, risultare decisivo e spostare gli equilibri di un campionato: è il destino dei grandi. La tecnica c’è, lo spirito di sacrificio pure. Ma non basta. La confusione tattica e psicologica della squadra, ad oggi, lo ha penalizzato oltremisura. Ma chi deve iniziare a cambiare registro è lui per primo: sostando là dove il tecnico (Zaccheroni ora, ma anche Ferrara prima) gli chiede di stare e facendo scorrere il pallone il più possibile. Evitando di tenerlo incollato al piede e di girare intorno a se stesso più di quanto non sia necessario.

E’ con il gruppo che si va avanti: quello che ha perso tutto il possibile nei mesi scorsi e che si sta lentamente ritrovando. Ad ora, sono state scalate alcune posizioni di classifica in Italia (sino a tornare al quarto posto) e sono stati raggiunti gli ottavi di finale dell’Europa League. Poi, si vedrà.
Sistemata la pratica-Ajax: l’assenza del talento di Suarez, unito ad un risultato d’andata favorevolissimo, hanno aiutato. La ritrovata inviolabilità della porta bianconera, ha fatto il resto.
Staffetta Trezeguet-Amauri: per un attaccante che guarisce, ce n’è un altro che si fa male (Iaquinta, intanto, continua ad allenarsi). Prima dell’incontro era stata la volta del portiere (Buffon). Dopo, quella dei muscoli di seta di Camoranesi, raffinati come le sue giocate.
Appuntamento all’11 di marzo con il Fulham (Europa League). Non si guardi oltre: alla giornata, si deve continuare a vivere alla giornata. Quest’anno è così. Ora, solo campionato.

Una vittoria contro il Palermo, domenica sera, per staccare in classifica i rosanero (dietro ad un punto). Nell’attesa della giornata più importante, tra le ultime: la prossima, quella che vedrà - sabato - gli scontri tra Fiorentina e Juventus al pomeriggio e Roma e Milan alla sera. Campionato che è ancora lontano dal terminare, con una classifica che - grazie ai recuperi infrasettimanali - da virtuale è diventata "reale": Milan a meno 4 dai nerazzurri; Roma, sempre a 5 punti. Ma se i giallorossi dovranno risollevarsi alla svelta dopo l’eliminazione in Europa League (doppio black out con i greci del Panathinaikos, andata e ritorno; vedremo a fine anno in quanti rimpiangeranno ancora Ranieri) prima di lanciare il guanto di sfida ai nerazzurri, i rossoneri proveranno ad infastidire la capolista sino a quando il Pato o l’Huntelaar di turno (complimenti per il gesto di mercoledì) non risolveranno gli incontri a loro favore all’ultimo momento. Così come è accaduto a Firenze, dove i Della Valle scoprono di dare fastidio "a qualcuno" (chi è causa del suo Mutu, pianga se stesso…).
Il tutto mentre a Milano, da sabato scorso a mercoledì, sono andati persi i fazzoletti bianchi agitati in segno di protesta per aver avuto, una volta tanto, un "arbitro che arbitrasse" (Tagliavento). Tal Mejuto Gonzalez non vede il rigore di Motta su Ivanovic (Chelsea) e rigore più espulsione di Samuel su Kalou; l’Inter vince in undici e Mourinho, non sapendo stavolta a chi fare il segno delle manette, tira in ballo la Calciopoli italiana.

Potenza di un’onestà interiore cresciuta in Portogallo, dove - nel 2004 - se la prese con il giocatore dello Sporting Lisbona Rui Jorge, al quale "confidò" che gli sarebbe piaciuto vederlo morto in campo, da allenatore di una squadra (il Porto) il cui presidente Pinto da Costa avrebbe avuto da insegnare al "peggior Moggi" ipotizzabile per un tifoso interista. Onestà che maturò in Inghilterra, al Chelsea, quando (nel 2005) - tacciando di altri episodi (la lista sarebbe lunga) - affrontando il Barcellona in Champions League accusò l’arbitro Frisk di aver parlato durante l’intervallo con l’allora tecnico dei blaugrana Frank Rijkaard. A causa di questo, la giacchetta nera ricevette minacce di morte da parte dei sostenitori inglesi, e fu costretto a ritirarsi dall’attività. Onesto in mezzo ad un popolo di disonesti: non sarà certo l’Italia, vista da Appiano Gentile, che lo cambierà. Così come è arrivato, se ne andrà. Con la speranza, nel frattempo, di riuscire a strappare qualche altro milione in più da Moratti alla voce ingaggio, inventandosi altri interessamenti del Real Madrid nei suoi confronti.
Non è colpa degli italiani, però, se ha scelto di allenare l’Inter…

Articolo pubblicato su Tutto Juve.com



14 commenti:

JUVE 90 ha detto...

Zaccheroni con Diego ci è andato pesante ed ha fatto bene: bisogna farli capire che non è il messia venuto a salvare la Juve. Questo potrebbe anche aiutarlo a scollarsi qualche peso di dosso.
La roma penso che una volta arrivata a -5 dell'inter abbia iniziato a pensare più al campionato. Certo non gli ha fatto piacere essere eliminati ma di certo non si sono strappati le vesti.
Su merdinho non voglio più commentare, il merdinho basta e avanza

marco99 ha detto...

Se a questa Juve togliamo Diego e Melo cosa rimane?
Un gruppo di reduci della tiade con quattro anni di più sulle spalle e tanti, troppi, giocatori scarsi.

Certo c'è Marchisio e DeCeglie, e da dove provengono?

Anche perchè prima di Diego abbiamo avuto "talenti" come almiron, tiago e poulsen.

un abbraccio

Thomas ha detto...

"Zaccheroni con Diego ci è andato pesante ed ha fatto bene: bisogna farli capire che non è il messia venuto a salvare la Juve": infatti...
Un abbraccio a entrambi, ragazzi.
Buona domenica... ;-)

Anonimo ha detto...

be caro zaccheroni a proposito di infortuni prima di investire nello staff tecnico occorre investire nello staff medico.passa parola.

Thomas ha detto...

Concordo...
Se ti capitasse di passare ancora del blog, lascia pure il tuo nome ;-)
A presto!

Bianco Su Nero ha detto...

non so cosa succederà stasera.. la coppia del piero trezeguet, la più prolifica.. c'era dieci anni fa.. questa è la certezza o questo sarà il problema?

marco99 ha detto...

Ottima domanda Defio.. ottima domanda..

Thomas ha detto...

Concordo con Marco, Defio: ottima domanda.
Le risposte, sono essenzialmente due: "certezza" per il presente; un "problema" per il futuro.
E dire che ce n'era di tempo per trovare dei sostituti...
Un abbraccio a entrambi

IoJuventino ha detto...

La parte dell'articolo sulla Juve mi sembra perfetta. Credo pure che hai iniziato con un concetto logico e cioè la frase di Zaccheroni. Senza gruppo non si fa nulla.

Sull'altro argomento non commento. Mi sono promesso di non parlare più di certi brutti argomenti!

squeeze ha detto...

Porcadiquellaeva, Diego deve capire che BISOGNA TIRARE in certe situazioni, e possibilmente TIRARE FORTE, non quelle merdine di piatto.

la partita di giovedì ci avrà pure stancato, ma non si può buttare nel cesso una partita così, col palermo che pensava prima a non prenderle. Nel primo tempo solo un colpo di testa di Trez e un tirocross di Candreva, Sissoko prendeva palla e la perdeva, Melo solito casinaro, le sovrapposizioni non portavano a niente... Del Piero lento

Grygera ha fatto una roba oscena.

E' riuscito a mettere Grosso per farlo fischiare da tutto lo stadio :D

Paolucci inesistente.

Il cambio Diego/Zebina a due minuti dalla fine era per far prendere a Diego una bordata di fischi? per farlo diventare più umile? Perché non ci vedo una gran mossa di Zac.

Ah, Miccoli mi fa proprio girare i coglioni, con quell'atteggiamento tipo "bravi che mi fischiate, io sono il più forte del mondo".

Tatticamente... Boh liverani faceva quello che voleva, e Cassani si è bevuto più volte de ceglie.

Giuliano ha detto...

Cassani era nostro, siamo andati a prendere questo e quello.
Mah.
Comunque, le domande sul futuro di Zac oggi hanno avuto risposta...

Thomas ha detto...

@IoJuventino: grazie di cuore
@Squeeze: ti devo fare i miei complimenti più sinceri: ottima analisi. In un momento, poi, nel quale anche a te (come al sottoscritto) girano come fossero eliche...
@Giuliano: bravo...
Concordo su tutto quello che hai scritto...
'notte a tutti.
E che porti un pò di consiglio a qualcuno che gioca (ancora) con le macchinine...

squeeze ha detto...

Ti dirò, Felipe Melo ho letto da più parti che ha giocato bene. Io ho negli occhi qualche palla persa e più che altro Liverani e Pastore che fanno il bello e il cattivo tempo a centrocampo. Dei due di mezzo, Sissoko il più deficitario, comunque.

Thomas ha detto...

Felipe Melo ancora fuori posizione; Sissoko, fuori condizione.
E siamo sempre con i soliti 12-13 "arruolabili"... :-(