sabato 2 gennaio 2010

Attenta Juve: errare è umano, perseverare è diabolico...

Secondo Google maps, tra Corso Galileo Ferraris 32 a Torino e casa mia, ci sono la bellezza di 690 km. Troppi per riuscire a sentire le voci che girano nella sede della Juve.
Secondo un giornale molto vicino alla società, e nonostante le reiterate smentite del diretto interessato, alcune voci che circolano per i corridoi delle sede bianconera danno per certo, per la prossima stagione, l’arrivo di Marcello Lippi.
Se così fosse, non capisco il trambusto che gira intorno a Ferrara in questo periodo.
Se così fosse, significa semplicemente che questo, nel progetto, era solo un anno di transizione in attesa del ritorno del CT della nazionale.
Se anno di transizione doveva essere, significa che Ferrara ha, in realtà, tutti i jolly a disposizione che vuole. Indipendentemente da come andrà il prosieguo del campionato il posto di Ferrara è assicurato. Fermo immobile, ad attendere le direttive di Lippi nella prossima stagione.
Ma se così non fosse?
Ma se, a prescindere dalla presenza di Lippi il prossimo anno, si pensa che sia il caso di avere un allenatore responsabile delle proprie azioni e decisioni, il discorso cambia.
Certo, quell’allenatore potrebbe ancora essere Ferrara.
Ma ora mi chiedo, perché questo deve essere deciso dai risultati delle prossime due partite?
Ferrara ha avuto a disposizione 4 mesi 4 per (non) dare fisionomia, gioco, compattezza a questa squadra. Perché devono essere due partite a decidere del futuro?
O la società (Bettega compreso) ha fiducia in lui, oppure non ce l’ha. Non possono essere 180 minuti a far prendere una decisione.
Proviamo comunque a pensare alle due ipotesi.
1) Perde entrambe le partite. In questo caso non ci dovrebbero essere discussioni. Il buon Ciro dovrebbe fare le valigie, nonostante tutta la fiducia (vera o falsa) che la società ha continuato ad esprimere nei suoi confronti. 7 sconfitte in 8 partite non dovrebbero lasciare scampo.
2) Vince tutte e due le gare. Allora la fiducia è ripagata e tutto continua così.
Ma per i miei gusti, dopo avere visto i 4 mesi precedenti, Ferrara non deve solo vincerle queste due partite, deve stravincerle. Ci deve stupire con effetti speciali, ci deve far strabuzzare gli occhi, ci deve far stare 180 minuti con la bocca spalancata e le mani spellate dagli applausi.
In una parola, deve convincerci!
Con tutto l’affetto e tutta la simpatia che ho per Ciro, come allenatore non mi ha dimostrato di essere pronto per il posto che occupa. Per avere la mia fiducia, deve provare di essere riuscito, durante questa vacanza, a trasformare il ranocchio in un bellissimo principe. Anzi in una principessa, visto che stiamo sempre parlando di una Signora.
Ma se invece le vince un po’ per caso? Se incontriamo un Parma che non ha ancora digerito il panettone, ed un Milan per quel giorno più sfortunato di noi? I 6 punti ed il solito gioco mediocre significheranno comunque credito illimitato?
6 punti e la solita brutta Juve degli ultimi mesi significheranno comunque Ferrara fino al termine della stagione? O solo fino alla prossima sconfitta?
6 punti e la solita brutta Juve significheranno anche rischiare la qualificazione nelle due coppe che rimangono gli ultimi obiettivi della stagione?
Questa è solo la mia opinione personale, ma a meno di miracoli, non saranno le prossime due partite a farmi cambiare idea sulle capacità attuali di Ferrara.
Io avrei approfittato di questa pausa per ingaggiare Guus Hiddink, affinché la squadra iniziasse subito ad assimilare i suoi schemi.
Certo Hiddink è un ingaggio oneroso, ma a volte spendere qualcosa di più diventa un affare.
Poulsen, per esempio, è costato 8 milioni meno rispetto alla richiesta ricevuta per Xabi Alonso. E con l’arrivo dello spagnolo non ne avremmo spesi altri 25 per Felipe Melo. Sicuri che spendere meno sia sempre conveniente?
Come si dice : errare è umano, perseverare è diabolico!

Questo articolo è di Roberta. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Una signora in bianconero

9 commenti:

Giuliano ha detto...

Hiddink lo chiamerei perché a questo punto serve davvero uno che viene da fuori e che non abbia questioni d'affetti, amicizia, ricordi felici, eccetera.
Blanc ha già ammesso qualche errore richiamando Bettega: ammettere gli errori è già un passo avanti, ma ormai il danno è fatto.
E poi, soprattutto, a me una squadra senza ali di ruolo...

ciao Roberta, buon anno!

Bianco Su Nero ha detto...

tra casa mia e galileo ferraris i chilometri sono 120, ma le voci non arrivano nemmeno a me..

il vero grosso guaio della "nuova juve 2006" è uno solo.. quello che pensa la società e quello che viene detto a noi. siamo la società meno trasparente che esista.

JUVE 90 ha detto...

Roberta, sono assolutamente d'accordo con te. Non ha senso aspettare oltre per Ferrara. Per quanto riguarda Lippi, io non sono MAI stato sicuro che sarebbe tornato alla Juve, anzi, sono convinto che non tornerà. Penso sia meglio così, perchè io Lippi lo vorrei sempre, ma come allenatore non in altri ruoli. Come allenatore è il migliore in circolazione per altro sarebbe una scommessa e di scommesse ne abbiamo già fatte troppe.

IoJuventino ha detto...

Impeccabile ragionamento, soprattutto è inquietante e del tutto plausibile la tua ipotesi "dell'anno di transizione". Beh, significa aver buttato via 10 mesi in cui molto si poteva fare, anche non vincere, ma certo si poteva fare molto proprio in chiave programmazione. E mi sarei anche accollato simili scenate e sconfitte. Il problema è il dubbio: hanno preso Ciro per aspettare Lippi, o hanno preso Ciro per vincere? Due progetti diametralmente opposti e il bello è che Blanc e Secco non possono nemmeno piazzarsi a metà strada.

Thomas ha detto...

Condivido quanto scritto da Roberta e i concetti espressi nei commenti che precedono il mio.
Tutti i soldi investiti dal 2006 ad oggi, se dati in mano ad un Marotta o un Leonardi, avrebbero prodotto, se non altro, una squadra con una precisa identità. Molto probabilmente, con un unico allenatore sin da allora.
Ranieri, a mio parere, era stato preso per fare da tramite tra la Juventus che proveniva dalla serie B ed una nuova – nei loro pensieri – vincenti. Da far guidare ad un altro.
E’ saltato il loro progetto (strano…): ora – con le difficoltà che Ferrara sta incontrando - non sanno più che pesci prendere.
Sarei anch’io dell’idea di passare subito ad un allenatore del calibro di Hiddink: però, a questo punto, nell’ipotesi già sentita di un contratto della durata di una trentina di mesi (pari a quello di Bettega).
Nel caso in cui avessero veramente fiducia nelle capacità di Ferrara, allora smentiscano pubblicamente – in maniera decisa – la notizia che saranno le prossime due partite a decidere la sua sorte. Perché sarebbe come confermare quello già detto da tanti (me compreso): fine già decisa, manca (soltanto) la data.

Anonimo ha detto...

@ giuliano : Speriamo realmente che Blanc abbia compreso i suoi limiti, e che non faccia troppo valere il suo ruolo di direttore nei confronti di Bettega solo “vice”!
Sulle ali con me sfondi una porta aperta, sono cresciuta con Causio! E poi soprattutto ora che pare si voglia nuovamente puntare sul 4-4-2. Finirà che Brazzo sarà la nostra ancora di salvezza!

@ biancosunero : è vero forse le voci non si sentono neppure al 20 di galfer (dove non ho idea di cosa ci sia). :) Sulla trasparenza ti do pienamente ragione, e non vorrei che la poca chiarezza non dipenda dalla segretezza ma dalla nebulosità delle idee.

@ juve90 : in effetti credo anch’io che Lippi sia più uomo di campo che di scrivania.

@ lo juventino : la sensazione dell’anno buttato ce l’ho da alcuni mesi ormai! E sai, e non lo dico per la prima volta, che anch’io avrei preferito – e già 2 o 3 anni fa – che la squadra fosse data in mano ad un giovane allenatore (ma con un po’ di esperienza!) e che fosse strutturata in modo che fossero inseriti parecchi ragazzi di belle speranze e che ci avessero detto “ok, da questo momento si ricomincia a costruire e i frutti li vedremo fra 4 o 5 anni” piuttosto che i disastri, senza alcun risultato ma con tante chiacchiere, fatte finora.

@ thomas : siamo sulla stessa lunghezza d’onda! :)

A tutti un grazie e l’augurio di un felicissimo 2010.

roberta

MauryTBN ha detto...

In corso Galfer 20 non so che ci sia, ma di sicuro c'è la maledetta zona blu dei parcheggi, come in tutta quella zona :-( A parte questo...un anno di transizione ci può stare, anche se con la fame che hanno i tifosi juventini ce ne vuole a dire "Aspettate un anno ancora!". Ma transizione non è sinonimo di involuzione! Rispetto all'anno scorso la squadra sembra molto più fragile, le bandiere hanno un anno in più, l'allenatore e la dirigenza navigano a vista...Secondo me sono stati fatti dei passi indietro, e non mi sembrano assolutamente dei passi di rincorsa per la prossima stagione. Un conto è non volere o poter migliorarsi, un conto è peggiorare! Per quanto riguarda gli acquisti non posso che essere d'accordo con Roberta. Tra Tiago, Almiron, Poulsen e Felipe Melo, io quasi quasi preferivo ancora Paro e Nocerino (che almeno si dannavano l'anima...). Speriamo davvero che il Parma abbia esagerato con pranzi e cenoni!!

Anonimo ha detto...

@Maury : si la sensazione è proprio il peggioramento. In questi ultimi anni si è contato troppo sui vecchi senza pensare che...appunto invecchiano, e si sono fatti acquisti senza cognizione. Ma mancando una conduzione "tecnica" sia sul campo (allenatore) che in società era un risultato prevedibile.

roberta

Anonimo ha detto...

Vorrei fare un piccolo aggiornamento al post

SERGENTE DI FERRO
Ieri dando la solita occhiata in giro per la rete ho letto un articolo su ju29ro.it e sono rimasta colpita da una frase in particolare, ve la riporto :
“In merito alla situazione attuale della squadra, i nostri rapporti consolidati con le solite gole profonde di Corso Matteotti ci riportano spifferi preoccupanti. Sembrerebbe che lo spogliatoio sia ormai spaccato in vari gruppi, che regni sovrano il nervosismo, che più volte ci sarebbero state risse tra giocatori e peggio ancora tra giocatori e allenatore, che alcuni dei giocatori simbolo, tra cui qualche insospettabile, abbiano cominciato ad allenarsi poco e male. Lo stesso allenatore pare abbia grossissime difficoltà a dialogare con i calciatori che apparirebbero completamente demotivati.”
Io credo che questo sia molto grave.
Stiamo parlando di uomini di più o meno 30 anni, pagati milioni di euro per fare il loro lavoro, e questi non sono in grado di avere un minimo di autodisciplina e di senso di responsabilità?
A questo punto, sulla panchina della Juve, almeno fino a fine stagione, voglio un HERIBERTO HERRERA!
Poi a giugno chi non è in grado di lavorare per la squadra, con la squadra, venga accompagnato alla porta. Una bella rifondazione e si ricostruisca uno spogliatoio compatto e capace di lavorare in team.
Sto scrivendo queste righe indipendentemente dall’incontro con il Parma, dove si è giocato malissimo anche se (più o meno) “uniti”. Vorrei che la Juve torni a fare la Juve partendo soprattutto dallo spirito di squadra. Dopo, solo dopo, verranno le tattiche ed i risultati.

Roberta