Così l’allenatore della Juventus ha definito la sua squadra al termine di una delle gare più insidiose e difficili di tutto il campionato, dimostrandosi soddisfattissimo per come i suoi ragazzi hanno interpretato il match dall’inizio alla fine.
Come già aveva fatto in occasione della partita contro la Lazio, il Mister ha schierato una formazione a specchio, ricalcando lo stesso schema utilizzato dall’Udinese: un 3-5-2 con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner ed Estigarribia sulle fasce, sia per spingere sia per frenare le avanzate di Armero e Basta, poi i soliti tre centrocampisti, Marchisio, Pirlo e Vidal, ed infine in attacco Matri e Pepe, per la prima volta nella stagione schierato come punta capace anche di rientrare.
Come ha spiegato a fine serata, ha messo in campo gli undici così disposti proprio perché temeva le ripartenze rapidissime dei friulani e per non rischiare uno di quei contropiede letali che ormai sono una delle migliori armi della squadra di Guidolin. Qualcuno ha storto il naso dicendo che questo schieramento fosse quasi sinonimo di paura, ma la gara ha dimostrato che non era così perché, al di là degli uomini messi in campo, l’atteggiamento della Juventus è stato quello di una compagine aggressiva, che impone il proprio gioco e che cerca la vittoria fino a quando dispone delle energie necessarie per farlo. Tutto questo non correndo praticamente alcun pericolo, pur avendo davanti l’attaccante più prolifico della serie A da due stagioni a questa parte e soprattutto giocando in uno stadio dove tutti, fino a ieri, avevano pagato dazio. Secondo me (ma questo è solo la mia opinione personale) Antonio Conte ha indovinato alla perfezione la tattica.
Purtroppo, e questa è la nota dolente ormai ricorrente: per essere una vera Squadra con la S maiuscola manca ai Bianconeri quello che invece il Milan, al di là degli aiutini, delle mancate prove televisive e di quel pizzico di fortuna che ha fatto diventare Nocerino un goleador, invece possiede. E cioè quel cinismo che gli consente di mettere le partite sul binario giusto quasi da subito, quella freddezza che gli consente di capitalizzare al massimo ogni occasione da rete e quella capacità di spaventare l’avversario già negli spogliatoi che un tempo era propria della Juventus.
Sicuramente Matri in questo momento è appannato e, a posteriori, si può pensare che forse si poteva schierare Quagliarella fin dall’inizio. Di sicuro qualche tempo fa Alessandro avrebbe gestito meglio alcuni palloni pericolosi che ha avuto a disposizione, però la sensazione è che attualmente gli attaccanti di cui dispone la Juve siano ottimi, ma nessuno dispone di quella capacità realizzativa che aveva ad esempio un David Trezeguet, il cui rapporto occasioni da goal/reti realizzate era veramente mostruoso.
La Juventus, ad ogni modo, è in crescita costante: come mentalità, come gioco, come convinzione nei propri mezzi ed autostima. I ragazzi, spinti dal loro condottiero Antonio Conte che si sta dimostrando sempre più a proprio agio anche davanti ai microfoni, sciorinando ottime capacità di comunicazione, non mollano mai di un centimetro, si aiutano l’uno con l’altro, cercano sempre la vittoria, non buttano mai il pallone cercando sempre la manovra, anche nelle condizioni più difficili.
Concludo dicendo che, nonostante le difficoltà, nonostante manchi ancora più di qualcosa per diventare grandissimi, i gufi ieri sera hanno dovuto rimandare la festa che avevano programmato per festeggiare la nostra prima sconfitta.
Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma
Come già aveva fatto in occasione della partita contro la Lazio, il Mister ha schierato una formazione a specchio, ricalcando lo stesso schema utilizzato dall’Udinese: un 3-5-2 con Buffon tra i pali, Barzagli, Bonucci e Chiellini in difesa, Lichtsteiner ed Estigarribia sulle fasce, sia per spingere sia per frenare le avanzate di Armero e Basta, poi i soliti tre centrocampisti, Marchisio, Pirlo e Vidal, ed infine in attacco Matri e Pepe, per la prima volta nella stagione schierato come punta capace anche di rientrare.
Come ha spiegato a fine serata, ha messo in campo gli undici così disposti proprio perché temeva le ripartenze rapidissime dei friulani e per non rischiare uno di quei contropiede letali che ormai sono una delle migliori armi della squadra di Guidolin. Qualcuno ha storto il naso dicendo che questo schieramento fosse quasi sinonimo di paura, ma la gara ha dimostrato che non era così perché, al di là degli uomini messi in campo, l’atteggiamento della Juventus è stato quello di una compagine aggressiva, che impone il proprio gioco e che cerca la vittoria fino a quando dispone delle energie necessarie per farlo. Tutto questo non correndo praticamente alcun pericolo, pur avendo davanti l’attaccante più prolifico della serie A da due stagioni a questa parte e soprattutto giocando in uno stadio dove tutti, fino a ieri, avevano pagato dazio. Secondo me (ma questo è solo la mia opinione personale) Antonio Conte ha indovinato alla perfezione la tattica.
Purtroppo, e questa è la nota dolente ormai ricorrente: per essere una vera Squadra con la S maiuscola manca ai Bianconeri quello che invece il Milan, al di là degli aiutini, delle mancate prove televisive e di quel pizzico di fortuna che ha fatto diventare Nocerino un goleador, invece possiede. E cioè quel cinismo che gli consente di mettere le partite sul binario giusto quasi da subito, quella freddezza che gli consente di capitalizzare al massimo ogni occasione da rete e quella capacità di spaventare l’avversario già negli spogliatoi che un tempo era propria della Juventus.
Sicuramente Matri in questo momento è appannato e, a posteriori, si può pensare che forse si poteva schierare Quagliarella fin dall’inizio. Di sicuro qualche tempo fa Alessandro avrebbe gestito meglio alcuni palloni pericolosi che ha avuto a disposizione, però la sensazione è che attualmente gli attaccanti di cui dispone la Juve siano ottimi, ma nessuno dispone di quella capacità realizzativa che aveva ad esempio un David Trezeguet, il cui rapporto occasioni da goal/reti realizzate era veramente mostruoso.
La Juventus, ad ogni modo, è in crescita costante: come mentalità, come gioco, come convinzione nei propri mezzi ed autostima. I ragazzi, spinti dal loro condottiero Antonio Conte che si sta dimostrando sempre più a proprio agio anche davanti ai microfoni, sciorinando ottime capacità di comunicazione, non mollano mai di un centimetro, si aiutano l’uno con l’altro, cercano sempre la vittoria, non buttano mai il pallone cercando sempre la manovra, anche nelle condizioni più difficili.
Concludo dicendo che, nonostante le difficoltà, nonostante manchi ancora più di qualcosa per diventare grandissimi, i gufi ieri sera hanno dovuto rimandare la festa che avevano programmato per festeggiare la nostra prima sconfitta.
Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma
8 commenti:
dai che è andata bene! quella con l'Udinese era una partita difficile, molti dei nostri erano fuori forma. La vera differenza tra Milan e Juve è Ibrahimovic: cioè, ancora calciopoli.
Un parallelo con la Juve di Ranieri, che arrivò seconda dopo un anno terribile e che ci fece illudere: quella era una squadra con molti giocatori a fine carriera, ormai si può dire. Camoranesi, Trezeguet, mica si poteva andare avanti con loro (che tristezza, ma il calcio è così). E poi una dirigenza che gli va a mettere accanto Cannavaro e Grosso...
Qui invece si può guardare al futuro, la squadra ha l'età media giusta, servirebbe un campione vero, uno che ti risolve le partite come quella di ieri.
Per il resto, mamma mia! se penso ai gennaio-febbraio degli anni scorsi...
Ma per intanto si può anche non pensarci, e allora buon Natale a tutti!
la prima sconfitta va festeggiata a luglio si spera..ormai mi devo rassegnare fino all'ultima giornata di vedere un mister che prima che l'arbitro fischi l'inizio bacia tre volte il crocifisso in maniera ossessiva compulsiva come nel film di Nicolas Cage quando dice "un dos tres" mentre apriva tre volte le porte. Un mister che fa i cambi sempre all'ultimo minuto prima di rischiare di perder, un mister che non sa schierare due punte perchè ha paura di perdere.
vabè certe è che se vinciamo così vale doppio.
Come ti ho scritto stamane via sms, Danny, la differenza tra una grande e una grandissima squadra, per il sottoscritto, sta nella mancata vittoria di ieri sera a Udine.
“Grande”, per come ha saputo fermare con le sue stesse armi un gruppo che in casa era uno schiacciasassi; “grandissima”, perché vincendo avrebbe dato il via ad una “fughina” che aveva tutto il sapore di una fuga vera e propria.
Conte, col materiale a disposizione, sta facendo il massimo: ora spetta alla società andargli incontro.
Sono in partenza per Volterra, dove trascorrerò le ore che mi separano dalla cena della vigilia di Natale.
Ci risentiremo (sul blog, con gli sms, mail, messenger e via scrivendo), nel frattempo un abbraccio e tanti Auguri a tutti. Di cuore. Grazie per aver reso sempre più vivo il blog con i vostri commenti.
Ps: Sante (JUVE 90), se e quando mi leggerai… Il 25 ti arriverà la consueta telefonata :-)
D'accordissimo fratello!! Sia con il tuo sms di questa mattina sia con quanto scrivi qui ora.La società deve andargli incontro nel mercato di gennaio. Assolutamente!!
P.S.
Ci sentiremo via cell, e-mail e blog per gli auguri di Natale.
Un abbraccio
UN FELICE E SERENO NATALE A TUTTI !!!
http://www.calciorum.blogspot.com/
per motivi di lavoro non ho visto la partita con l'Udinese, quindi non commento. però sono felice di finire l'anno (e cominciare il nuovo)primi in classificica, perchè i primi siamo noi, visto che al momento abbiamo mezzo punto più del milan! :)
Ma soprattutto BUON NATALE A TUTTI !
Roberta
Un augurio di un felice e sereno Natale a tutti i frequentatori di questo blog e alle loro famiglie! E un augurio particolare anche al padrone di casa ovviamente ;) Finora è andata benone, ma Babbo Marotta ci deve portare qualche bel regalo per poter continuare così...
Maurizio
@Danny: ci sentiremo oggi ;-)
@Entius: grazie di cuore. Ricambio!
@Roberta: Auguro un Sereno e Felice Natale anche a te! :-)
@Maurizio: un abbraccio di cuore. Auguroni anche a te e alle persone che ti sono care
(Ps: Marotta penso ne porterà 3 di regali)
Ancora sinceri Auguri a tutti!!!
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