lunedì 11 giugno 2012

Avrei tanto voluto godermi gli europei..



Vorrei iniziare questo post scusandomi un po’ con tutti i frequentatori del blog per la mia prolungata assenza iniziata dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia e protrattasi fino ad oggi. Desidero inoltre, come seconda cosa, tranquillizzare tutti coloro che, ammesso che ce ne siano, si saranno chiesti che fine avessi fatto o coloro che addirittura si saranno preoccupati per la mia sorte…Sto bene…anche se non tantissimo.

Vi devo confessare che sono molto preoccupato per le sorti della nostra Juventus perché ormai è evidente che ci troviamo davanti ad un attacco mediatico veramente impressionante, decisamente sui livelli del 2006. Anche allora venivamo da uno scudetto vinto meritatissimamente, dominando dall’inizio alla fine della stagione, perdendo qualche partita e non finendo imbattuti come in questo campionato, ma raggiungendo quota 91 punti se non erro. 

Anche allora ci si apprestava a vivere una competizione internazionale, e, così come adesso, si attendevano notizie dai tribunali sportivi e non. Ma soprattutto anche allora il trionfo ottenuto sul campo era l’evidente inizio di un futuro prossimo estremamente felice per la Vecchia Signora. Le milanesi e le romane non riuscivano a tenere sul mercato (ma anche sul terreno di gioco) il ritmo della Juventus che, grazie all’abilità manageriale di quel gruppo di dirigenti, era diversi passi avanti rispetto a tutti i concorrenti, così come lo è questa volta. Infatti mentre l’Inter ed il Milan non hanno più capitali da spendere per rinforzare le loro rose di calciatori, mentre la Roma ha dovuto azzerare ed iniziare da capo il suo progetto di calcio spettacolare ispirato al Barcellona, fallito miseramente nella stagione appena conclusa, i Campioni d’Italia, completamente rinnovati nell’organico, nella mentalità, nel gioco e nell’organizzazione generale della società, sembrano proiettati, grazie anche al ritorno nell’Europa che conta, ed al conseguente fascino ritrovato che attrae i cosiddetti Top Players, verso anni di successi. 

Non vi sto a riassumere i fatti che sono accaduti recentemente perché sono sicuro che tutti voi ne siate a conoscenza, ma è chiaro a tutti che lo scopo di chi cerca in ogni modo di sbattere nel calderone del calcio scommesse la Juventus, è duplice: il primo obiettivo è quello di toglierci Antonio Conte, il vero artefice del ritorno alla vittoria del trentesimo scudetto, il secondo, quello di privarci della Champions League, il grande palcoscenico europeo che ci consentirebbe, grazie anche agli introiti che garantisce, di rinforzarci ancora di più economicamente e a livello di immagine. 

Se andiamo a vedere da dove sono uscite tutte le calunnie e le diffamazioni peggiori nei confronti della Juventus è impossibile non notare che esse vengano in particolari da due quotidiani (uno sportivo e l’altro no, il primo è rosa ed il secondo porta il nome di ciò che dovrebbe essere questo paese ma che non è più) e da alcune reti televisive (i canali sono tre ed appartengono ad un ex Presidente del Consiglio). Tutti gli altri si accodano ovviamente volentieri per dare forza a quel famoso sentimento popolare che in passato ha già portato dove tutti ben sappiamo. I magistrati seguono pienamente le indicazioni dei mass media come nel 2006 e probabilmente ne ispirano anche i contenuti giuridici degli articoli, a volte comunicando loro con largo anticipo, come ha già fatto notare Gigi Buffon, decisioni, perquisizioni, avvisi di garanzia e, più in generale operazioni giudiziarie. 

Mi auguro, con tutto il cuore, che stavolta Andrea Agnelli riesca a difendere la Juventus come si deve, in ogni sede ed in ogni situazione, e che si riesca prima o poi ad uscire da questo circolo vizioso che si è venuto a creare ogni volta che la Juventus rialza la testa e torna a vincere. Bisogna distruggere i legami che uniscono opinione pubblica, federazione, stampa e magistratura. Occorrerebbe far saltare tutto in qualche modo, perché non ne posso proprio più e questo lo dico non soltanto come tifoso juventino ma come cittadino italiano.

Io in questo periodo avrei voluto solo parlare di europei e di Calciomercato, avrei voluto analizzare i contenuti tecnici delle partite, oppure esprimere i miei desideri per la campagna acquisti della Juventus, e magari discutere con voi dei vostri, ma onestamente, pur avendo seguito la partita della Nazionale Italiana contro la Spagna, non mi sento così partecipe di questa competizione. Da una parte, certamente tifo per gli Juventini che giocano nella compagine di Prandelli, ma dall’altra non riesco proprio a gioire e a soffrire per una squadra che rappresenta quella Federazione marcia fino al midollo.
 Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma

8 commenti:

Paolo ha detto...

Condivido la tua amarezza, Danny.
Fino al 2006 ero un appassionato di calcio. Da allora sono solo un tifoso della Juventus.

Thomas ha detto...

Le parole di Paolo, nella loro crudezza, esprimono il pensiero di milioni di tifosi juventini.

L'amarezza provata in questi giorni da Danny completa il quadro della situazione.

Stanno rovinando un "giocattolo" meraviglioso: addetti ai lavori, giornalisti e tutti coloro i quali approfittano della visibilità del calcio come strumento per fare carriera.

Speriamo che si fermino prima che sia troppo tardi...

Un abbraccio a tutti!
Grazie di cuore, Danny

Danny67 ha detto...

E' proprio così fratelli. Anche in me dal 2006 è cambiato qualcosa. Il calcio mi appassiona ancora quando lo seguo, nel senso che è il mio sport preferito e quindi se c'è una partita in televisione, se posso, me la vedo, ma non lo vivo più come prima, mentre invece l'orgoglio di essere juventino è cresciuto a dismisura e il desiderio che la mia squadra vinca contro tutto e tutti sta diventando sempre più un'ossessione. Purtroppo caro Thomas al calcio stanno facendo fare la stessa fine che hanno già fatto fare alla nazione Italia.
Chi governa lo sport più amato in Italia lo sta facendo nello stesso modo in cui i politici governano il paese...che tristezza...

Giuliano ha detto...

concordo con Paolo, ma sposto più in là la data: 1998, il "rigore di Ronaldo". Non ne potevo più, e continuo a non poterne più, da allora parlo di calcio solo con le persone sane di mente (o anche un po' matti, ma nel senso bello della parola!)
:-)
sappiamo tutti come finirà: punizioni mostruose un po' a casaccio, l'Albino Leffe cancellato da una penalizzazione mostruosa, e via tutti verso nuove avventure. Intanto, nel processo Telecom, Tronchetti Provera, Moratti e Tavaroli...
(intanto, la Lazio continua a pagare le tasse e contributi di Cragnotti ma un pochino alla volta, un centesimino qui, uno là) (intanto, Meani...) (eccetera eccetera eccetera)

30 sul campo ha detto...

Caro Giuliano, io dal 1998 e dall'episodio da te citato, ma soprattutto da ciò che ne è seguito, ho iniziato a allontanarmi da alcuni quotidiani. Più che allontanarmi li ho proprio cancellati. Perché il "rigoresuronaldo" ha dato il via ad una serie di "ritorsioni" inaudite e inaccettabili che hanno avuto come degno epilogo calciopoli/farsopoli.
Ora l'amarezza è dettata da una domanda che si ripete nella mia mente: siamo sicuri che calciopoli/farsopoli sia stato l'epilogo?

Danny67 ha detto...

@Giuliano
beh dopo il "rigoresuronaldo" è diventato praticamente impossibile poter parlare di calcio con ogni tifoso che non fosse juventino, è vero, ma io che sono di Roma ricordo benissimo "ergodeturone"...e ti garantisco che qui è da allora che non si può parlare di calcio con i romanisti, mentre con i laziali non si può più parlare dal goal annullato da De Santis a Cannavaro...però che tutto quell'odio si sarebbe trasformato in calciopoli nessuno lo avrebbe mai immaginato, anche perchè si può affermare con certezza che l'odio ed il sentimento popolare esistevano prima, ma lo scempio del 2006 è stato possibile solo grazie alla complicità dei mass media e delle istituzioni.

@30 sul campo
Hai ragione fratello...speriamo che sia stato l'epilogo e non abbia un seguito...

Giuliano ha detto...

senza dimenticare il 5 maggio 2002: secondo me è stato determinante. C'erano due possibilità: ammettere che avevano vinto gli altri, o mettersi a cercare metodi alternativi (notare l'eleganza con cui mi sono censurato!)
:-)
Il gol di Turone, si va molto indietro nel tempo: comunque sì, anche quello, e la Fiorentina...io sono cresciuto negli anni '70, ricordo bene le scoppole che ci hanno dato il Toro di Radice e la Lazio di Maestrelli! La Juve si può battere sul campo, altro che balle.
Oltretutto, ed è questa la cosa che pochi hanno capito, la dirigenza Juve avrebbe potuto fermare il campionato, nel 2006. Non l'abbiamo fatto perché siamo la Juve, e di questo sono fiero.
Il regolamente FIGC è ormai carta straccia, il primo che lo contesta (non necessariamente un tesserato)e va fino in fondo, otterrà lo stesso effetto della sentenza Bosman. La prima cosa a saltare sarà la clausola compromissoria, perchè non è compatibile con le società quotate in Borsa.

Thomas ha detto...

@30 sul campo: benevenuto nel blog, Massimo.

A presto!