mercoledì 1 agosto 2012

Organizziamoci - Al fianco di Conte e degli altri bianconeri deferiti da Palazzi


I deferimenti emessi dal Procuratore Federale Stefano Palazzi nell'ambito dell'inchiesta "Scommessopoli" nei confronti di Antonio Conte, del suo vice Angelo Alessio e del collaboratore di campo Cristian Stellini oltre che dei calciatori Simone Pepe e Leonardo Bonucci, all'epoca dei fatti in altre società, non hanno lasciato indifferenti la società che, nelle parole del Presidente Andrea Agnelli e del dg Marotta, si è subito schierata al fianco dei propri tesserati.

Anche noi di "Organizziamoci", che fino ad oggi non ci siamo mai volutamente espressi riguardo questa vicenda, riteniamo sia arrivato il momento opportuno per fare un po' di chiarezza.

Come nel 2006, col passare del tempo, nei giudizi dei media e delle testate giornalistiche, sembra che in questo processo, in cui i colpevoli sono ben altri, i grandi accusati siano Antonio Conte e gli altri bianconeri coinvolti, che occupano in posizione fissa le prime pagine dei giornali. La Federazione certamente ha più volte dimostrato di essere incompetente su altre vicende meno che su quelle che possano danneggiare la Juventus e i suoi tesserati e non può che spingere verso una condanna degli juventini coinvolti, visti i rapporti tutt'altro che buoni (ricordiamo che è sempre pendente una richiesta di risarcimento danni di 444 milioni di euro da parte della Juventus per la questione Calciopoli) con la Vecchia Signora nel periodo post Farsopoli. Sono senz'altro da leggere sotto quest'ottica i deferimenti emessi da Palazzi per Conte e gli altri bianconeri coinvolti.

In particolare è curiosa la situazione del tecnico bianconero, che si è cercato a tutti i costi di far entrare in questa vicenda e di mettere alla gogna mediatica negli ultimi mesi, a partire dallo scorso campionato con la Juve in piena lotta scudetto. Per molti aspetti questa vicenda ci ricorda la farsa andata in scena nel 2006, ma stavolta, ne siamo certi, non la daremo vinta ai nostri detrattori. Per vari motivi. Primo fra tutti la presa di posizione forte e decisa che è arrivata dalla società, con Andrea Agnelli che ha chiaramente detto che non intende lasciare soli Conte e gli altri bianconeri deferiti, posizione ribadita da Marotta e, udite udite, anche da John Elkann, che sei anni fa si era detto vicino all'allenatore (che allora era Fabio Capello) e ai giocatori, dimenticando i suoi dirigenti, che puntualmente venivano costretti alle dimissioni (e che forse gli faceva comodo far fuori per fare spazio a quel genio di J.C. Blanc, ma questa è un'altra storia). Un secondo motivo è l'esperienza pregressa da noi tifosi bianconeri in questi anni post Farsopoli: nel 2006 siamo stati investiti in pieno da uno tsunami e neanche ci rendevamo conto di cosa stesse succedendo. Adesso siamo vaccinati e abbiamo gli occhi ben aperti, pronti a vigilare su qualsiasi anomalia.

Dicevamo curiosa la posizione di Conte per il modo in cui è arrivato il deferimento dell'allenatore della Juventus. In sostanza, a tirare in ballo l'allenatore bianconero è la dichiarazione dell'ormai famosissimo pentito Filippo Carobbio. Il giocatore, tra l'altro in cattivi rapporti col suo ex allenatore ai tempi del Siena per via del suo scarso utilizzo in campo e di un permesso non concesso da Conte a Carobbio in occasione della nascita della figlia, è il grande accusatore. Carobbio tira in ballo Conte per due gare: Novara-Siena in cui l'accordo sarebbe avvenuto in un'improbabile riunione tecnica prima della gara, alla presenza di tutti i giocatori che dunque, al pari del tecnico e del suo staff, sono potenziali indagati; Siena-Albinoleffe, dove non c'è neanche la certezza che Conte sapesse (come dire siamo alle comiche). Risultato: in entrambe le partite non ci sono riscontri sull'attendibilità della versione fornita dal pentito.

Due le possibilità per Palazzi: ritenere attendibile la versione di Carobbio, se corredata da altre testimonianze o da riscontri oggettivi, e in quel caso per Conte sarebbe scattato il deferimento per illecito sportivo. Oppure non credere alle parole di Carobbio, tra l'altro smentite da tutti gli altri testimoni dell'accusa, e non deferire Conte. Invece Palazzi si è inventato una improbabile quanto discutibile via di mezzo: il deferimento per omessa denuncia. E qui casca l'asino: se l'omessa denuncia scatta per quanti erano presenti alla riunione tecnica perché non colpisce anche gli altri giocatori del Siena?

E' evidente come Palazzi non creda fedelmente alla ricostruzione di Carobbio ma lo ritenga comunque attendibile quando riferisce che l'attuale allenatore della Juventus era a conoscenza dei fatti, nonostante tutti gli altri interrogati abbiano smentito la sua versione.

Il dubbio è atroce: ma non sarà che la posizione di Antonio Conte ha un'aggravante non presente in nessun codice di giustizia sportiva ma che in Federazione è una sorta di legge non scritta, ovvero quella di essere il tecnico della Juventus?

L'unica cosa certa ad oggi è l'assoluta inattendibilità di Carobbio: il giocatore non disse nulla alla Procura di Cremona, ci ripensò successivamente quando venne sentito dalla Procura Federale, avendo l'interesse di diventare il pentito-collaboratore, colui che spara quanti più nomi sia possibile. E tanto più grosso è il nome, tanto maggiore è l'eco della notizia, tanto meglio è.

Quello a cui stiamo assistendo altro non sembra che un nuovo attacco, a sei anni di distanza, per i tifosi bianconeri. Con le modalità di sempre: zero prove, nessun riscontro oggettivo, tanti se e tanti ma. E' per questo motivo che occorre oggi più che mai rimanere uniti ed alzare la voce, anche a costo di risultare sgarbati. Pronti a combattere una nuova battaglia, senza retrocedere nemmeno di un centimetro in un momento topico come quello che stiamo vivendo in questi giorni, pronti a nuove azioni volte a difendere il nome della Juventus in qualsiasi sede.

"Organizziamoci" c'è. Al fianco della Juventus, di Conte, di Alessio, di Stellini, di Pepe e di Bonucci. Abbiamo gli occhi ben aperti e restiamo sempre vigili, pronti a batterci contro chiunque si permetta anche solamente di fare illazioni contro la Juventus. Abbiamo impiegato sei anni per rialzarci ma adesso siamo tornati. E non permetteremo a nessuno di distruggerci di nuovo.

Redazione JuveCentral.it - Organizziamoci

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9 commenti:

Danny67 ha detto...

Da più parti ho letto che occorreva organizzarci fratello, ma ieri mattina io ero davanti all'aula del processo ed in tutto eravamo 20-30, presi anche per il culo dai media.
E' inutile sperare che il popolo juventino si muova in massa o faccia qualcosa, così come prevedo sia molto difficile riuscire a sovvertire lo stato attuale delle cose che vede la Juventus ormai in balia di ogni voce, di ogni calunnia e di ogni sorta di ingiustizia. Sto pensando seriamente di mollare e mandare a quel paese questo schifo di calcio italiano, almeno finchè sarà in mano a questa federazione e ai mandanti di tutte queste macchinazioni.

Paolo ha detto...

Caro Danny, la tua amarezza è anche la nostra. Lungi da me l'idea di darti consigli in un momento di così profondo disgusto, ma vorrei farti riflettere su un particolare. Eravate una trentina e la protesta è stata più che civile proprio perché il tifoso bianconero è per antonomasia un moderato e perché tra i tifosi juventini non esistono le frange di delinquenti organizzati che invece si nascondono sotto altre bandiere.

Danny67 ha detto...

Lo so Paolo ma forse stavolta occorrerebbe essere un pò meno civili!!!!!!
Io non ce la faccio più a sopportare tutto questo!!

Thomas ha detto...

Non sapevo che saresti andato davanti all'aula dove si tiene il processo, Danny.
Complimenti per il gesto ;-)

Sul resto... Sai come la penso.

@Paolo: bel commento, bravo.

Un abbraccio di cuore ad entrambi

Giuliano ha detto...

a me fa impressione ascoltare questi commentatori tv sussiegosi e professorali che spiegano "il regolamento della Federcalcio è diverso".
Appunto, è quello che dice Agnelli: che lo cambino, è proprio il fatto che "è diverso" a non andare bene. Poteva andare bene fino a che le società non avevano fine di lucro, ma nel momento in cui è stata cambiata la natura stessa delle società calcistiche, il regolamento della FIGC andava rivisto completamente, disciplinare compresa.
Del resto, il regolamento UEFA (e non solo FIGC) dà la stessa pena a chi si toglie la maglietta per esultare e a chi ti entra duro sulle caviglie, a chi tocca la palla con la mano e a chi entra scomposto con i gomiti alzati. Un'ammonizione...(già questo basterebbe a dare un'indicazione sulla serietà dei dirigenti del calcio)

Danny67 ha detto...

Si Thomas sono andato, non te l'ho detto e non lo avevo detto a nessuno perchè in queti giorni mi sono chiuso in un silenzio totale. Sto soffrendo veramente troppo. Datemi anche dell'idiota ma per me la Juventus è una ragione di vita, è una delle cose più belle di tutta la mia esistenza e per la seconda volta stanno tentando di togliermela, ingiustamente!!!!

Giuliano ha detto...

Danny, tu hai fatto bene ma comunque la Juve va avanti. Le eventuali squalifiche saranno un guaio per Bonucci e Pepe, ma Conte può guidare la Juve lo stesso. Penso che solo la questura possa vietare a qualcuno di andare allo stadio, in tribuna, e che solo la Juve possa vietare a qualcuno l'ingresso a Vinovo.
Onde per cui, e dando per scontata la squalifica, benvenuto a Carrera... La Juve va avanti, e spero che vada avanti anche la richiesta di risarcimento danni di Andrea Agnelli (440 milioni, se non ricordo male)

Thomas ha detto...

Danny, è per merito delle persone con il tuo cuore e la tua sensibilità se questo sport meraviglioso continua ad avere un seguito enorme, nonostante “tutto”.

Non hai idea di quante ore dedico alla Juventus (in particolare) e al calcio (in generale) ogni giorno…
Il blog, soprattutto negli ultimi tempi, rappresenta soltanto la punta dell’iceberg di questa mia passione.

Non ci toglieranno nulla.
Dall’esterno in molti vedono Andrea Agnelli come un Giovin Signore spocchioso e presuntuoso che vuole comandare nel “sistema calcio” grazie al cognome pesante che si porta dietro.

In realtà si tratta di un ragazzo “figlio di suo padre”, nel senso buono della parola.
Non ho condiviso il tentativo di patteggiamento per Conte, anche se la successiva reazione della Disciplinare e di Palazzi è stata la migliore occasione che gli potessero servire su un piatto d’argento per sputtanare la FIGC. Pure all’estero.

Conte o non Conte (seduto sulla panchina, s’intende) la Juventus è destinata a vincere e a “crescere” sempre di più nei prossimi anni.
Non guardare il dito, ma osserva la luna.
E non ti buttare giù neanche nel caso in cui dovessimo perdere la “Supercoppa Italiana” col Napoli: si tratterebbe soltanto di una “tappa”.
Peraltro affrontata due settimane prima dell’inizio del campionato (altra scelta intelligente, vero?).

@Giuliano: “Poteva andare bene fino a che le società non avevano fine di lucro, ma nel momento in cui è stata cambiata la natura stessa delle società calcistiche, il regolamento della FIGC andava rivisto completamente, disciplinare compresa”: sono d’accordo sulla sostanza del commento.

La cosa che mi lascia allibito è come diversi sostenitori delle altre squadre non riescano a capire che nel momento in cui dovessero finire i loro beniamini tra le forche della giustizia sportiva subirebbero lo stesso “trattamento”.
Invece di criticare Andrea Agnelli lo dovrebbero ringraziare.
Purtroppo siamo un paese dove tutto ha un “colore”, essere obiettivi è da deboli.
Se ci provi vieni emarginato e bollato come “traditore”.
Beata ignoranza…

Un abbraccio di cuore ad entrambi ;-)

Danny67 ha detto...

Grazie Thomas e grazie a Giuliano e Paolo per il sostegno morale che mi state dando e per le belle parole. In questo momento ne ho veramente bisogno. Vivere questo momento in una città come Roma è veramente difficile, anche per chi, come me, è abituato a sopportare ogni sorta di offesa da più di 40 anni. Anche Sabato mattina sono andato davanti all'ex ostello della gioventù dove stanno facendo il processo, volevo dare un abbraccio a Bonucci e Pepe ma non sono riuscito a vederli, erano già entrati quando sono arrivato e se ne sono andati quando me ne ero già andato, mentre ho salutato il Direttore Marotta.
Visti gli elementi che sono venuti fuori nelle ultime udienze, se avessimo una giustizia sportiva seria ci sarebbe l'assoluzione per tutti e tre Conte, Pepe e Bonucci, ma tocca comunque ancora una volta stare qui ad aspettare le sentenze...con la speranza che il futuro della Juventus sia comunque roseo come da voi detto!!

Un abbraccio fratelli!!!!!