giovedì 20 settembre 2012

Le emozioni di un ritorno

Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma

Quella che ieri sera la Juventus ha compiuto a Stamford Bridge, in casa dei Campioni d’Europa del Chelsea, è stata una vera impresa, tanto più se si considera la situazione di doppio svantaggio nella quale si era ritrovata, immeritatamente tra l’altro, grazie quasi esclusivamente alle prodezze di un singolo (aiutato dalla fortuna in occasione della prima rete, autore di un vero capolavoro nel caso del raddoppio). 

Un’impresa che è stata possibile grazie al cuore ed alla determinazione feroce di una squadra che non molla mai, ma anche e soprattutto dalle certezze che un gioco organizzato e degli schemi precisi offrono e trasmettono ad ogni singolo calciatore che fa parte di questa squadra. 

E’ stata una gara durissima e fin dai primi minuti si è capita l’aria che tira in Europa, quanto sia alta la concentrazione richiesta in questo tipo di competizione e quale sia il livello delle compagini che vi partecipano. Qui ci sono le migliori squadre del continente ed i giocatori più forti del mondo, fatta eccezione per qualche campione sudamericano che ancora non è approdato ad un club europeo. 

Le difficoltà incontrate da Pirlo, pressato dagli avanti inglesi al punto di renderlo quasi inoffensivo, quelle incontrate da Asamoah e Lichtsteiner, che non hanno potuto spingere come è loro abitudine perché bloccati, l’uno da Ivanovic e l’altro da Hazard, sono la dimostrazione di quanto sia complicato emergere ed affermarsi su questi campi. Il ritmo impresso alla gara dai leoni inglesi era forsennato, ma la Juventus, riusciva ugualmente a creare due nette occasioni da goal con Marchisio e Vucinic fallite per pochissimo. Nonostante questo era proprio la squadra di Di Matteo a trovare la rete, con un tiro da fuori di Oscar, preferito a Mata, che grazie alla deviazione di Bonucci ingannava Buffon. Il raddoppio nasceva da un colpo da vero fuoriclasse dello stesso Oscar che, sempre dalla distanza, dopo un controllo bellissimo, scagliava verso la porta un tiro a giro assolutamente imprendibile per il nostro Gigi. 

In quel preciso momento sembrava veramente finita. La Juventus appariva frastornata, ed il rischio era quello di crollare sotto i colpi dei Blues. Ma fortunatamente, grazie ad Arturo Vidal, il quale seppur claudicante per una distorsione alla caviglia, riusciva con una stoccata a ridurre le distanze, la Vecchia Signora rientrava in partita. 

Iniziava da qui la ricerca del pareggio che i bianconeri raggiungevano solo ad una decina di minuti dalla fine del match, per merito di Quagliarella, che, imbeccato in maniera perfetta da Marchisio e sfruttando un errore tattico della difesa del Chelsea che sbagliava il fuorigioco, beffava addirittura sotto le gambe Cech. Lo stesso Quagliarella dopo pochissimi minuti rischiava di segnare il goal di una vittoria che sarebbe stata storica, colpendo la parte superiore della traversa con un tiro dei suoi, effettuato girando su se stesso e colpendo al volo la sfera che scheggiava il montante superiore. 

Io penso che la prova fornita dalla Juventus ieri sia ottima ma sono anche fermamente convinto che la squadra di Conte possa fare meglio. Insomma secondo me ha la capacità di rimanere più corta di come è stata ieri sera, è in grado di pressare di più e di imporre meglio ancora di quanto fatto a Londra il proprio gioco. Di sicuro l’aspetto psicologico della gara, l’inesperienza e la non abitudine di esibirsi su certi palcoscenici di alcuni elementi ha frenato un po’ quella macchina da guerra che è Madama da un anno e mezzo a questa parte. Si gli avversari affrontati ieri sera sono molto forti, ma a prescindere da questo a mio modo di vedere c’è la possibilità di fare di più. Parlo sotto il profilo del gioco ovviamente, perché poi il punto ottenuto dopo una rimonta del genere è eccezionale. 

Inoltre, come del resto era prevedibile, si sente fortemente la mancanza di un grande attaccante che affianchi Vucinic, una punta forte fisicamente, veloce ma soprattutto che realizzi le occasioni che le si presentano. In Champions non si può sbagliare troppo, e gli errori sotto porta si possono pagare molto cari. Visto ieri sera Giovinco non mi convince. Sovrastato dai difensori inglesi, non è quasi mai riuscito a sfuggire al loro controllo ne a triangolare con Vucinic in maniera convincente. 

Pirlo ha giocato forse una delle sue peggiori partite da quando è alla Juve, ma ci può stare, anche se occorre trovare un valido sostenuto o comunque un’alternativa di gioco valida nel caso in cui non ci sia o venga imbrigliato come ieri sera. Marchisio e Vidal grandissimi entrambi, per abnegazione, presenza, personalità ed intelligenza tattica. Due guerrieri. 

Possiamo concludere che come rientro in Coppa dei Campioni (mi piace chiamarla così) quello di ieri è stato molto emozionante, come emozionante è stato risentire quella magnifica musichetta che annuncia l’inizio della partita e come lo sono stati i cori dei nostri splendidi 3.000 sostenitori presenti a Stamford Bridge.

6 commenti:

Giuliano ha detto...

La cosa più confortante è probabilmente questa: nel finale la Juve correva più del Chelsea.
Forse è questo il vero "effetto Conte", se non sei così non entri nemmeno in campo (vedi Krasic, Elia...).
Per il resto, abbiamo appena cominciato: e sono sicuro che Conte nello spogliatoio, oggi, sta facendo un mazzo così a tutti, perché di cose storte ce ne sono tante
:-)
tre cose ancora:
1- contentissimo per Quagliarella!
2- mi piace Carrera davanti alle telecamere, fosse per me vieterei a Conte di fare interviste e conferenze, Carrera è proprio l'immagine della Juve: alto, grosso, ruvido, preciso...
3- voi la chiamate musichetta, ma è un arrangiamento (in peggio) da Haendel, un brano che si chiama "Zadok the priest". Per la precisione, "a coronation anthem"

Thomas ha detto...

Un po' di emozione per il rientro/debutto in Champions League c'e' stato: evidente, inevitabile.

Non vi dico il mio... Sono andato a dormire stremato dalla tensione accumulata.

Abbiamo giocato contro i campioni in carica, che - giusto per ricordarlo - per rinforzarsi la scorsa estate hanno investito piu' di novanta milioni di euro.
Non spiccioli...

Sotto col Chievo, adesso.
Un passo, e una squadra, alla volta...

Danny67 ha detto...

@Giuliano
Condivido in pieno compreso quanto hai detto sulla musica della Champions. Sapevo che era un arrangiamento da Haendel (con un padre grande appassionato di musica classica "non potevo non sapere", non perchè fosse "estrinsecamente ed intrinsecamente" scontato ma solo perchè me lo aveva già detto lui). L'ho chiamata "musichetta" solo per esprimere l'emozione gioiosa che ho provato dentro quando l'ho risentita riferita ad una partita della Juventus. Per quanto riguarda Carrera davanti alle telecamere (pur sperando che presto possa tornarci Conte) mi piace molto soprattutto per una cosa. E' estremamente sintetico e non da grandi appigli alle domande di solito impertinenti dei giornalisti.

Danny67 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Danny67 ha detto...

@Thomas
A chi lo dici fratello...avrò preso sonno alle due di notte!!

Giuliano ha detto...

beh, Haendel ha scritto un'infinità di cose migliori!
l'Alleluia lo conoscono tutti (dall'oratorio Il Messia)
:-)