giovedì 3 ottobre 2013

Ma che succede?


Questo articolo è di Danny67. Tutti gli altri, li puoi trovare nella sua rubrica Un Bianconero a Roma

A poco più di dodici ore dal primo match casalingo disputato dalla Juventus in Champions ancora non riesco a darmi pace per ciò a cui abbiamo assitito e ad accettare non tanto il risultato finale ma le modalità con il quale esso è maturato. Non è che mi aspettassi di asfaltare i turchi del Galatasaray, cosa impossibile viste le ultime prestazioni della squadra bianconera, ma ero certo, almeno stavolta, di vedere l’undici di Conte “mangiare l’erba” ed attaccare fin dai primi minuti l’avversario, spinto dal caldissimo tifo del pubblico di fede juventina. Ma niente di tutto questo. Ho visto una compagine senza grinta, senza personalità, molto svagata, che ha arrancato per quasi tutti i novanta minuti e che rarissimamente è riuscita a rendersi pericolosa. Il titolo di questo pezzo nasce proprio da qui: Che cosa sta succedendo? 

Non ho potuto fare a meno di notare che la Juventus è spenta, molle, deconcentrata e, per la prima volta da quando è allenata da Antonio Conte, senza idee. Nel primo tempo si è giocato quasi esclusivamente su lanci lunghi che ricordavano molto da vicino il gioco di Ranieri. Non mi sembra possibile che questa squadra sia figlia di quella meravigliosa creatura che solamente due stagioni orsono ci ha entusiasmato e restituito il titolo di Campione d’Italia, che giocava un calcio splendido, totale, aggressivo, veloce, che toglieva respiro agli avversari e a noi che assistevamo alla partita. Un calcio tra i migliori che si siano visti in Europa negli ultimi anni. Tutto ciò che apparteneva a quella squadra sembra essere svanito nel nulla. Non ci sono uomini che si muovono senza palla, non c’è la vicinanza tra i reparti, non ci sono più mille scambi consecutivi tra calciatori che corrono ognuno in aiuto dell’altro, non c’è più il fraseggio che allargava la manovra e permetteva l’inserimento dei centrocampisti, non c’è più la sicurezza che un gioco fatto di possesso e verticalizzazione trasmetteva a tutti, non c’è più quella ferocia che ci esaltava, quel furore agonistico che ci spingeva alla vittoria. 

Ma perché manca tutto questo? E’ un problema di condizione atletica? E’ un problema di modulo? È un problema di personalità e di coraggio? Forse un insieme di tutte queste cose. La condizione atletica dei ragazzi è di certo insufficiente e lo dimostrano da un lato gli infortuni muscolari di Lichtsteiner e di Vucinic, troppi contemporaneamente per essere frutto di casualità, dall’altro il fatto che nelle ultime gare gli avversari risultano molto più brillanti dei bianconeri. Probabilmente su questo ha inciso la mancata partecipazione alla preparazione dei nazionali con il resto della squadra, il pre-supercoppa ed il fatto che la maggior parte dei giocatori della Juventus viene da due anni di attività quasi continue. Anche il modulo, come detto più volte, ha la sua importanza. 

Il 3-5-2 risulta ormai prevedibile e molto poco offensivo, sia come schieramento sia come atteggiamento imposto dall’allenatore. Si sente spesso Conte dire agli esterni di stare molto bassi e di salire solo uno per volta. Lo stesso Barzagli a fine gara ha confermato il fatto che il gioco della squadra in questi due anni è cambiato molto. Io mi chiedo perché? Non è un caso che quando è uscito Bonucci e si è tornati al 4-3-3 si è rivista una capacità di penetrazione decisamente superiore, anche se poi nell’occasione del gol del 2 a 2 Isla, che, in quanto esterno della difesa a quattro, avrebbe dovuto stare molto più indietro, si è fatto sorprendere a metà campo probabilmente perché non abituato a fare il terzino vero e proprio. Forse con Lichtsteiner quella rete non si sarebbe subita. 

Inoltre il 4-3-3 con l’innesto di Llorente (seppur non brillantissimo nemmeno lui) ha liberato Tevez dall’obbligo di rimanere davanti consentendogli di partire da dietro e risultando molto più pericoloso. Non voglio fare il disfattista ed il critico a tutti i costi, anche perché come scritto più volte io amo il nostro mister, ma la mia sensazione è che Conte il primo anno in cui non c’era nulla da perdere abbia fatto esprimere alla Vecchia Signora un gioco totale, rischioso (fino ad un certo punto perchè quando schiacci l'avversario rischi veramente poco) ma spregiudicato ed estremamente offensivo, mentre dal secondo anno in poi, ha iniziato ad essere più guardingo e ad avere un certo timore di scoprirsi troppo, dando maggiore importanza alla fase difensiva piuttosto che a quella offensiva. 

L’impressione è che a questa Juventus manchi il coraggio, la sfrontatezza che occorre avere in questa competizione e che la maggior parte delle compagini europee possiedono. Certamente non è solo il coraggio a mancare, ma anche alcuni elementi di tecnica superiore sugli esterni. Come già detto Asamoah è un ottimo calciatore ma non è un vero e proprio esterno e non salta mai l’uomo con una finta. Inoltre si serve esclusivamente del piede sinistro e non ha la possibilità di rientrare, mettendo fuori gioco l’avversario, e mettere la palla al centro con il destro. Di Isla sinceramente credo non sia nemmeno il caso di parlare ormai. Non è da Juve, punto. 

Aggiungo che è ormai da tempo che noto in Antonio Conte, durante le partite, ma anche nelle interviste post-gara, un atteggiamento molto strano, un po’ polemico, un po’ remissivo, come se fosse sfiduciato in generale. Mi sembra abbia perso molta della sicurezza che aveva prima. Mi chiedo e vi chiedo: è solo una mia impressione? 

In ultima analisi vorrei parlare di alcuni singoli che danno la netta impressione di essere in difficoltà. Parlo di Pirlo, decisamente in ribasso rispetto a qualche tempo fa. Mi riferisco anche a Buffon. Capisco che tutti lo ritengano un’icona, un simbolo della Juventus ed è un mito anche per me, io però non lo vedo reattivo ma anzi spento, lento ed impacciato nelle uscite, non più decisivo ai fini del risultato. Chiellini, combattivo ma piuttosto confusionario. Bonucci deconcentrato ed in alcuni casi, come ieri, supponente. 

Ora la qualificazione sarà molto ma molto difficile anche perché, allo stato attuale delle cose, non vedo come si possa soltanto pensare di poter impensierire il Real Madrid giocando in questo modo. Esiste poi la concreta eventualità che al Bernabeu non ci sia Lichsteiner (infortunato) e che Isla debba essere schierato dalla parte di Bale. Altro non aggiungo. La corsa va fatta sul Galatasaray e questo lo sapevamo ma se non cambiano le cose è dura andare a vincere in Turchia, eppure molto probabilmente sarà obbligatorio se si vuole accedere agli ottavi. Inoltre c’è il pericolo Europa League in caso di eliminazione e questo potrebbe compromettere seriamente tutto il resto della stagione. Inutile dire che mi auguro, con tutto il cuore, che da domenica sera, contro il Milan, il trend negativo della squadra subisca una netta inversione di tendenza e che il futuro sia meno buio di come lo vedo ora.

2 commenti:

Giuliano ha detto...

volendo essere positivi, sono gli stessi risultati dell'anno scorso: 1-1 e 2-2. Il problema è che adesso arriva il Real Madrid...
molti giocatori sono terribilmente fuori condizione, altri cominciano ad avere infortuni ripetuti (forse i due anni precedenti hanno lasciato il segno sui muscoli dei calciatori?). In più, Pogba ha dimostrato di non essere ancora un vero giocatore a questi livelli, troppa confusione nelle ultime partite (se fossi Marotta le porterei da vedere al prossimo incontro con Raiola...)
Marchisio, anche quando non gioca bene, ha comunque sempre il senso della posizione, Pogba ancora no.
Isla ha sbagliato tutto, e il gol del 2-2 è in gran parte colpa sua (dov'era??) (povero Barzagli, fa brutte figure per colpa degli altri...)
Io aggiungerei che Conte è spesso un gran testone, per esempio quando è entrato Llorente l'attacco ha preso senso e Quagliarella e Tevez si sono mossi bene, purtroppo mancava un quarto d'ora alla fine. Llorente non è un fenomeno, ma mi ricorda molto il Toni dei bei tempi, la finale mondiale 2006 per esempio, tiene alta la squadra, richiede un uomo fisso in marcatura; in questo senso, anche Gilardino sarebbe ottimo in rosa.
Per il resto, vedremo, mah.

Danny67 ha detto...

Esatto Giuliano, la situazione è la stessa a livello di punti, ma non lo è a livello di avversari e situazioni contingenti. Questa volta sarà molto più difficile. Sono d'accordo sul fatto che Conte a volte è un gran testone e mi rifiuto di credere che il 4-3-3 non è applicabile solo perchè manca Pepe.